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Piscina con pesci tropicali e impianto a concentrazione solare

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  • Piscina con pesci tropicali e impianto a concentrazione solare

    Cari utenti del forum,

    è la prima volta che scrivo ma vi leggo assiduamente da un po'.

    Avrei intenzione di alimentare una piscina mantenendovi pesci ornamentali tropicali, con un sistema a concentrazione solare.

    L'impianto sarebbe costituito da una piscina fuori terra in lamiera di acciaio (circa 8000) litri.

    Affinché l'impianto "giri" tutto l'anno (poter fare il bagno tra i pesci anche in inverno) dovrebbe mantenere una temperatura dell'acqua non inferiore a 20°C.

    La piscina è inserita in una serra (telaio in ferro, copertura in policarbonato alveolare e pareti laterali costituite da un rivestimento doppio di polietilene per isolarla termicamente ad una spesa irrisoria).

    Prevedo una vasca interrata di volume adeguato e opportunamente coibentata quale serbatoio di espansione dove conservare il calore prodotto dall'impianto a concentrazione per rilasciarlo nei giorni con cielo coperto.

    Secondo voi è fattibile?

    I miei dubbi riguardano:

    1) impianto a concentrazione: ho trovato tra gli altri questo progetto modulare, potenzialmente espandibile all'infinito (non ho problemi di spazio)
    George's Workshop Solar

    2) il serbatoio di espansione: pensavo di usare una serpentina posta al suo interno per riscaldare la piscina collegando la pompa ad un termostato per mantenere la T al valore desiderato. Da quanto è consultabile in rete, l'acqua in uscita dall'impianto al punto 1) dovrebbe uscire prossima all'ebollizione (la tubazione è munita ovviamente di sfiati), quindi la T all'interno del serbatoio dovrebbe restare molto elevata durante il giorno con cielo sereno. Io abito a Roma e nei mesi più freddi il delta T tra aria e acqua della piscina può arrivare a 20°C. Mi chiedo come calcolare il volume opportuno del serbatoio per fare fronte con margine di sicurezza a più giorni di cielo coperto. Ho comunque pensato di usare anche un impianto di riscaldamento suppletivo di altro tipo per le emergenze.

    3) coibentazine esterna della piscina. Cosa consigliate?

    Grazie dei consigli e dei commenti.

    Leonardo.

  • #2
    Ciao Lonardo
    Certo che 8000 litri sono tantini da mantenere a 20° in pieno inverno, da me (Piemonte) credo sarebbe quasi impensabile.
    Per la coibentazione inoltre credo che la cosa sarebbe facilitata se la suddetta piscina anzichè fuori terra fosse incassata nel terreno. Da una profondità di 40-50 cm. in giù l'acqua difficilmente gela anche in pieno inverno.
    Inoltre si potrebbe pensare a lastre di policarbonato (plexiglas) montate su un telaio da usare come copertura quando non utilizzata (effetto serra)
    Domotica: schemi e collegamenti
    e-book Domotica come fare per... guida rapida

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    • #3
      Ciao Lupino,

      grazie per la visita. Si, 8000 litri sono molti. Avevo pensato anch'io dapprima a interrare il tutto ma credo che la vasca beneficierebbe molto meno dell'effetto serra se fosse interrata pittosto che sopra terra. Non ho problemi di ghiaccio a Roma, anche grazie alla capacità termica di un volume così elevato.

      Nei link che ho postato, ma si può trovare ovunque in rete (ad es. YouTube - Solar Water Heater Steam Parabolic Mirror Trough ma anche YouTube - TROUGH MIRROR SOLAR PARABOLA Hot Water Steam Engine), l'acqua che fuoriesce dal circuito inserito nei moduli paraboloidi è a temperature altissime, prossime ai 100 gradi. Ciò in linea teorica dovrebbe permettere in giornate propizie (serene) di alimentare il serbatoio di espansione/raccolta con un quantitativo sufficiente d'acqua ad alta temperatura che dovrebbe garantire il riscaldamento della vasca anche per più giorni in assenza di sole.

      Che ne pensate?

      L.


      Originariamente inviato da Lupino Visualizza il messaggio
      Ciao Lonardo
      Certo che 8000 litri sono tantini da mantenere a 20° in pieno inverno, da me (Piemonte) credo sarebbe quasi impensabile.
      Per la coibentazione inoltre credo che la cosa sarebbe facilitata se la suddetta piscina anzichè fuori terra fosse incassata nel terreno. Da una profondità di 40-50 cm. in giù l'acqua difficilmente gela anche in pieno inverno.
      Inoltre si potrebbe pensare a lastre di policarbonato (plexiglas) montate su un telaio da usare come copertura quando non utilizzata (effetto serra)

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      • #4
        Buongiorno a tutti
        Buongiorno leonardo
        Si, l'idea degli specchi concentratori è buona, anzi dovrei avere anche (spero di averli scaricati) i progetti per costruirli, tutto ovviamente homemade, appena ho un attimo te li cerco e li posto.
        Se la tua intenzione è di sfruttare l'effetto serra dato, concedimi il gioco di parole, dalla serra in cui la piscina è posta allora non devi coibentarla ma al limite verniciarla di nero.
        Toglimi una curiosità ma i pesci saranno di acqua salata? In tal caso il calore necessario sarà maggiore.
        Tutto questo per il periodo invernale ma occhio d'estate, la zuppa di pesci potrebbe essere in agguato nelle belle giornate; da giugno a fine agosto io monto in cortile una piscina di circa 10000 Lt... non sai che divertimento per mia figlia
        e ti assicuro che nelle settimane di maggior caldo mi tocca aggiungere acqua fredda perche il calore diventa veramente tanto.
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        • #5
          Piuttosto che pensare a concentrare la luce per ottenere acqua calda, molto più calda di quanto sia necessario in questa applicazione concordo con Lupino che sia opportuno far captare la luce alla piscina stessa ( quindi al fondo e all'acqua). Con una buona coibentazione e una opportuna progettazione delle superfici trasparenti si dovrebbe riuscire, dato il volume d'acqua notevole, a mantenere la temperatura sopra i 20° anche in inverno.
          Io metterei le superfici trasparenti soltanto a Sud, possibilmente verticali o quasi, e coprirei il resto della "serra" con un tetto poco inclinato di materiale coibente che arrivi fino a terra, massimizzando così la superficie di ingresso della luce solare e riducendo più possibile le superfici trasparenti non interessate dal flusso solare diretto. Il policarbonato alveolare non è una panacea, non è polistirolo espanso, disperde parecchio calore, per cui deve essere usato solo dove si sa che arriverà luce solare, metterlo anche a nord o coprici l'intera piscina in orizzontale non ha senso.

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          • #6
            Eribird, grazie della visita. Non credo che tu abbia realmente fatto dei calcoli su quanto ci voglia a scaldare 8000 litri solo con un impianto solare termico e "effetto serra", altrimenti, se quanto tu scrivi è fattibile, ognuno potrebbe fare il bagno in giardino tutto l'anno coprendo opportunamente la piscina e tinteggiandola di nero. Concordo che una volta portati a 20°C gli 8000 litri hanno una capacità termica non indifferente ma 1) devi prima portarli a 20° e 2) con una settimana come quella appena trascorsa a Roma con nessun giorno sereno e temperature minime che sono scese anche a 3° è matematico che non mantieni la temperatura neanche vicina a 20°C.
            La concentrazione solare serve proprio ad avere temperature molto più alte che permettono all'acqua nel serbatoio di rimanere ben al di sopra di 20° per molto tempo (grazie anche a pochi giorni di sole) per poter ovviare a periodi sfavorevoli come questo.
            Grazie per le indicazioni di coibentazione. Proverò a seguirle.

            Leonardo.

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            • #7
              I pesci sono d'acqua dolce di zone tropicali. Per quanto riguarda l'estate, ho esperienza di temperature oltre i 30° gradi tranquillamente sopportate dai pesci.

              Grazie

              L.

              Originariamente inviato da Lupino Visualizza il messaggio
              Toglimi una curiosità ma i pesci saranno di acqua salata? In tal caso il calore necessario sarà maggiore.
              Tutto questo per il periodo invernale ma occhio d'estate, la zuppa di pesci potrebbe essere in agguato nelle belle giornate;

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              • #8
                Caro Leonardo, se non c'è sole l'acqua non la scaldi comunque nemmeno coi concentratori solari. Pertanto il problema non è tanto come portare l'acqua a 20° anche perché nelle mezze stagioni a quella temperatura ci arrivi tranquillamente, bensì come MANTENERLA a quella temperatura durante i mesi invernali. Siccome l'apporto solare MEDIO, anche in pieno inverno, nel Centro-sud d'Italia può arrivare a diversi KWh al giorno al metro quadro, il problema fondamentale a mio modesto avviso non è tanto come raccogliere l'energia solare, che in MEDIA sarebbe sufficiente, bensì come evitarne la dispersione e come far fronte alle sua fluttuazioni. La risposta sta nelle due parole COIBENTAZIONE e INERZIA TERMICA.
                La coibentazione non è un problema si può fare a piacimento.
                L'inerzia termica è garantita dall'enorme volume d'acqua.
                Adeguando la coibentazione all'inerzia termica disponibile si risolve il problema.
                Usare serbatoi coibentati per accumulare acqua calda per poi scaldare con quella l'acqua della piscina è una strategia priva di logica, in quanto si può utilizzare la stessa piscina come accumulo e come captatore, dato che comunque va coibentata.
                Anche perché più è calda l'acqua dell'accumulo più saranno le dispersioni.

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                • #9
                  Eribird, a mio modesto avviso la concentrazione solare, permettendo di "immagazzinare" acqua a temperatura elevate in un serbatoio coibentato che fungerà da riscaldatore per l'acqua nella piscina, minimizza le oscillazioni termiche (fluttuazioni) dell'acqua della piscina che invece avrei se usassi la piscina stessa come accumulo e come captatore.

                  Sebbene un serbatoio di accumulo abbia acqua a più alta temperatura di quella della piscina e sia sottoposta conseguentemente a maggiore dispersione, a mio avviso rimane l'unica soluzione (indipendentemente dal sistema usato per riscaldarla) per mantenere termicamente stabile il circuito della piscina evitando ominimizzando le fluttuazioni.

                  C'è da tenere in considerazione il fatto che 20°C sono la temperatura minima a cui i pesci possono sottostare senza particolare stress. Se si scende sotto i 20°C i pesci possono incorrere in batteriosi o altre patologie per abbassamento delle difese immunitarie. Per cui devo assolutamente evitare oscillazioni in negativo. Anche coibentando ad arte il tutto, come pensi di far fronte alle oscillazioni termiche se usi la piscina come accumulatore e captatore?

                  Grazie.

                  L.

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                  • #10
                    Buongiorno
                    Concordo con te eribird nel dire che la serra conviene costruirla con un unica parete "vetrata", quella rivolta a sud, coibentando opportunamente le rimanenti ma per quanto riguarda i concentratori io due calcoli li ho fatti, correggetemi se sbaglio:
                    Stiamo parlando di 8000Lt d'acqua da portare inizialmente ad una temperatura di 20° ed ivi mantenerli.
                    Tralasciando la parte iniziale ovvero il riscaldamento di partenza da effettuarsi per forza in estate, avremo un fabbisogno di circa 4000Kcal per ogni grado di differenza con l'ambiente esterno ovvero 17391J, ovvero circa 17Kw di potenza riscaldante, un bel quantitativo direi per affidarci alla sola illuminazione diretta, soprattutto nel periodo invernale.
                    Allo stesso modo serviranno serbatoi coibentati di riserva, pensa a giornate invernali senza sole o peggio alle ore notturne, ovviamente suddetti serbatoi dovranno essere adeguatamente dimensionati agli 8000 Lt. in questione ed opportunamente coibentati (quoto l'interramento).
                    Considera poi che, mentre i serbatoi posso coibentarli ed isolarli da ogni lato con il materiale che più preferisco la piscina coi relativi pesci necessita per forza, pena la morte degli stessi, di un adeguata illuminazione e di una continua ossigenazione ovvero di un continuo, seppur relativo, scambio con l'esterno.
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                    • #11
                      OK, vogliamo "scendere" nei dettagli di calcolo, scendiamoci.
                      Lupino, poi ci spieghi come hai fatto a stimare il fabbisogno termico della piscina senza stimare almeno approssimativamente le dispersioni.
                      Nei calcoli relativi alla qualificazione energetica degli edifici si fa ricorso al concetto di "gradi giorno", che è praticamente la somma, per il periodo che va da novembre ad aprile, delle differenze di temperatura media giornaliera tra l'ambiente interno all'edificio, supposto (guarda caso) a 20° e la temperatura esterna.
                      I valori per Roma, se non ricordo male, dovrebbero essere intorno ai 1500 gradi giorno (cioè in media 10 gradi al di sotto dei 20° di riferimento, per 150 giorni, più o meno).

                      Utilizzare la piscina come accumulatore di calore primario non solo è opportuno, ma credo sia anche necessario, dato il volume non indifferente di acqua a disposizione da mantenere caldo. Voglio dire che, siccome la piscina va comunque in qualche modo coibentata (altrimenti saremmo costretti a moltiplicare a dismisura la superficie captante e i serbatoi di accumulo dell'acqua calda e la relativa coibentazione), tanto vale usare la stessa come accumulatore di calore, e perché no, anche come captatore.
                      Provo a fare un rapido calcolo supponendo che la piscina sia di 16 mq e profonda mezzo metro.
                      Supponiamo un irraggiamento solare medio invernale sul piano orizzontale di 1 KWh al mq al giorno.
                      I dati precisi per Roma non ce li ho, ma ci sono dei siti delle regioni dove sono riassunti diversi dati climatici, tra cui anche l'irraggiamento solare medio, per Roma ho semplicemente tolto un 30 % ai valori relativi alla mia città (abito in Sicilia).
                      A questo punto occorre, in teoria, progettare il sistema affinché le dispersioni termiche della piscina verso l'esterno siano sempre inferiori a 16 KWh al giorno, in modo che, in inverno, possano essere compensate dall'apporto solare.
                      Diciamo che, per tener conto delle riflessioni della luce sulle superfici trasparenti, conviene calcolare una dispersione massima di 12-13 KWh al giorno.
                      Supponendo di ricoprire il tetto integralmente con pannelli di policarbonato alveolare, proviamo a calcolare le dispersioni termiche giornaliere di questa superficie supponendo una differenza di 15° tra ambiente piscina e aria esterna, quindi l'ipotesi di progetto è per una temperatura esterna media di 5°.
                      Il prodotto Arcoplus 323, ad esempio, ha una trasmittanza termica di 2,2 W/m2 K.
                      Pertanto 2,2 W/(m2 K) x 24 h x 15 K x 16 m2 = 12672 Wh = 12,672 KWh, a cui vanno poi aggiunte le dispersioni dovute alle restanti superfici.
                      Siamo "off limits" rispetto ai 12 KWh/giorno preventivati.
                      Dato che in inverno i raggi solari diretti hanno una inclinazione massima di circa 30° rispetto all'orizzonte, possiamo proficuamente ridurre a circa metà la superficie trasparente disponendo i pannelli di policarbonato a Sud verticali o leggermente inclinati rispetto alla verticale. scenderemmo quindi a circa 6,5 KWh/m2.
                      Le restanti superfici, potendo essere opache, non pongono limiti alla coibentazione, potremmo, ad esempio usare pannelli di materiale espanso da 5 o 8 cm rivestiti internamente con foglio di alluminio per riflettere indietro verso la piscina la radiazione infrarossa termica (e anche quella solare riflessa dall'acqua) e al contempo impedire il passaggio del vapore acqueo attraverso l'isolante. La trasmittanza termica sarebbe dell'ordine dei 0,5 W/m2 K, quindi con 30 mq di superfici coibentate avremmo:
                      30x15x0,5x24=5,4 KWh al giorno
                      che, sommati ai 6,5 del policarbonato, ci permettono di restare un pelo al di sotto dei 12 KWh al giorno.

                      L'inerzia termica del volume d'acqua per una variazione di 5° è 40000 Kcal, ovvero circa 46 KWh, sufficiente quindi per far fronte a 4 giorni di assenza di sole.

                      Questa stima permette, quindi, di affermare che la "piscina passiva", specialmente con una opportuno dimensionamento delle superfici e delle geometrie, è fattibile in un clima come quello di Roma.

                      Si potrebbe, comunque, realizzare un modellino in miniatura da monitorare con un termometro durante il corso dell'inverno, ricordandosi, comunque, che la capacità termica dell'acqua cresce col volume, mentre le dispersioni crescono con la superficie, quindi un modellino in miniatura sarebbe comunque "svantaggiato" rispetto al reale, comunque può essere utile per rendersi conto di come vanno le cose.

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                      • #12
                        Originariamente inviato da Lupino Visualizza il messaggio
                        avremo un fabbisogno di circa 4000Kcal per ogni grado di differenza con l'ambiente esterno
                        Non ha senso, le dispersioni si valutano in flusso di calore, non in calore, se vuoi usare le calorie invece dei watt devi comunque riferirle rispetto al tempo, quindi 4000 Kcal ogni che ? ora, giorno ?

                        Meglio usare i KWh/giorno, comunque.

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                        • #13
                          Comunque, se può servire:

                          SIARL Servizio Integrato Agrometeorologico della Regione Lazio

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                          • #14
                            Buongiorno a tutti
                            Eribird nei tuoi calcoli pressochè perfetti non hai tenuto però conto, a mio parere, di alcune cose importanti:
                            - un isolamento, perfetto dal punto di vista delle dispersioni, lo sarà anche durante la fase di riscaldamento.
                            - non stiamo parlando di un accumulatore di acqua calda per il riscaldamento di una casa ma di una piscina con pesci e persone che faranno il bagno
                            - qualsiasi isolamento, anche perfetto, non contribuirà però al riscaldamento neppure per un miliardesimo di grado ovvero gli 8000 lt. d'acqua della piscina, seppur mooolto lentamente grazie alla loro inerzia termica, tenderanno comunque prima o poi a raggiungere quella che è la temperatura media della stagione. Il contrario sarebbe come dire che se prendo un termos pieno d'acqua calda e lo metto davanti ad una finestra questa avrà per tutto l'inverno una temperatura superiore a quella della stanza in cui è posto....??? Magari sai i soldi risparmiati in metano!! (qui al nord ieri siamo passati da -3 a +4 )
                            Dal file che allego a questo post si può notare che per Roma la temperatura media (riferita agli ultimi 30'anni) è ben inferiore ai 20° in questione per cui o riscaldo o... ciccia.
                            ...se vuoi usare le calorie invece dei watt devi comunque riferirle rispetto al tempo...
                            Su dai il calcolo da calorie a watt è semplice :
                            1Joule = 0,24 Calorie
                            1Watt = 1Joule/secondo
                            e non li riferisco al tempo proprio perchè, come tu hai notato, non conosco dimensioni e dispersione per cui io sto parlando di pura POTENZA riscaldante
                            Concordo comunque pienamente con te sul fatto che la cosa migliore sarebbe provare con un modellino, anzi, se leonardo è comunque intenzionato ad acquistare tale piscina allora perchè non provare direttamente con essa (senza pesci però, almeno che non siano semplici pesci rossi)
                            Domotica: schemi e collegamenti
                            e-book Domotica come fare per... guida rapida

                            Commenta


                            • #15
                              Originariamente inviato da Lupino Visualizza il messaggio
                              ...gli 8000 lt. d'acqua della piscina, seppur mooolto lentamente grazie alla loro inerzia termica, tenderanno comunque prima o poi a raggiungere quella che è la temperatura media della stagione.

                              Non è così, in quanto nel sistema piscina-superfici trasparenti-superfici coibentate, l'equilibrio tra energia immessa ed energia dispersa si verifica a temperatura diversa rispetto a quella dell'ambiente esterno. Se non fosse così le serre non avrebbero ragione di esistere. Altrettanto dicasi per le case ad alta efficienza energetica, o le case cosiddette "passive". In una serra si cerca di limitare soprattutto le perdite di calore per irraggiamento, che soprattutto in caso di cielo sereno sono una quota importante delle perdite totali. Mettere le superfici trasparenti, che sono quelle che disperdono maggiormente, in verticale, aiuta anche a limitare l'irraggiamento verso il cielo, dato che una superficie verticale "vede" per metà il cielo e per metà il terreno, mentre se fosse orizzontale "vedrebbe" tutto cielo, e la temperatura apparente del cielo sereno in inverno è facile che arrivi a -20 o -30° di notte, qualcosa in più di giorno.
                              Ultima modifica di eribird; 06-12-2010, 16:40.

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                              • #16
                                Buonasera a tutti
                                Eribird, la mia critica non era rivolta a come costruire la serra, la tua idea di progettazione è quantomeno ottima, l'unica miglioria che si potrebbe aggiungere, a mio parere, potrebbe essere un sistema di tapparelle in grado di isolare, durante la notte, anche la parete trasparente. Ciò su cui non mi trovi d'accordo è il fatto che in tale struttura si riesca ad ottenere temperature medie almeno pari a 20°.
                                Le passivhaus di cui tu parli hanno sistemi di isolamento, un ermeticità e livelli di progettazione nella circolazione d'aria interna e recupero del calore paragonabili alla serra in questione allo stesso modo con cui posso paragonare la stufetta elettrica con cui mi sto scaldando le gambe con una caldaia a condensazione ultramoderna con relativo impianto. A ciò aggiungi che anche loro, seppur con consumi sicuramente ridottissimi, tramite una semplice stufa a pellet, un impianto geotermico o pannelli solari sono dotate di un sistema di riscaldamento.
                                Se non fosse così le serre non avrebbero ragione di esistere.
                                Guarda che nelle serre, durante l'inverno non si hanno temperature medie di 20°.
                                Abito in campagna, alcuni tra i miei amici sono coltivatori e ti assicuro che in nessuna delle loro serre si hanno tali temperature. Esistono principalmente 3 tipi di serre: le fredde, le temperate e le calde; mentre nel secondo e terzo tipo sono presenti sistemi di riscaldamento (quasi sempre soffioni a gasolio o gas) che permettono di avere temperature (medie) anche superiori ai nostri 20° nel primo non esiste alcunchè di tutto ciò, gli scopi principali delle così dette serre fredde è di evitare in prima battuta, durante l'inverno, il congelamento del terreno e, durante la primavera, grazie ad una temperatura interna superiore, una fioritura e conseguente maturazione anticipata (sino a 2 mesi prima di coltivazioni in esterno).
                                La serra di leonardo appartiene senza dubbio al primo tipo per cui pur ammettendo una ragionevole differenza di temperatura media superiore di un paio di gradi rispetto all'esterno vedi anche tu dalla tabella che ho allegato che si è comunque al di sotto dei 20° desiderati.
                                E a poco importa se in tale serra ho una piscina di 8000 lt, l'inerzia termica di tale massa d'acqua è valida nella fase di raffreddamento come in quella di riscaldamento a ciò aggiungici inoltre che da novembre a marzo l'eliofania per la zona di Roma (ultima colonna della tabella da me postata) è pari od inferiore ad 1/5 dell'intera giornata con un saldo complessivo quindi, in energia termica acquistata/ceduta, difficilmente positivo.
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                                • #17
                                  A leonardo suggerisco comunque un semplice test, vicino a te ci sarà sicuramente, o almeno credo, una piscina pubblica. Stiamo parlano non di 8000lt ma di volumi pari anche a 2.500.000 lt (piscina olimpionica) con quindi un enorme inerzia termica, che in base a quanto stabilito dalla FINA (Piscina olimpionica - Wikipedia) debbono essere mantenuti ad una temperatura tra 25° - 28°. Partendo dal presupposto che l'isolamento di un tale edificio sarà sicuramente migliore di quello ottenibile da una semplice, seppur ottimamente progettata, serra prova a chiedere a loro se usano o meno impianti di riscaldamento per l'acqua delle vasche (ovviamente l'ambiente sarà riscaldato di conseguenza dalle stesse)
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                                  • #18
                                    OK, Lupino, ho capito perfettamente il concetto, e sono d'accordo con te sul fatto che sia piuttosto difficile realizzare una struttura passiva che mantenga l'acqua sopra i 20° per tutto l'inverno (e poi, come giustamente dici, le piscine dove si fa il bagno devono essere almeno a 25°). Il mio calcolo serviva a dimostrare che per quanto difficile, una tale realizzazione non è impossibile, e comunque i concetti base che sono a) massimizzare l'apporto solare e b) minimizzare le dispersioni, restano validi a prescindere se si voglia rendere totalmente passiva la struttura o solo ridurre i costi per il suo riscaldamento.
                                    La mia discussione era fondamentalmente incentrata sul fatto che, data l'incostanza dell'irraggiamento solare, usare dei pannelli solari normali o a concentrazione e dei serbatoio di accumulo coibentati non è comunque garanzia di riuscire a far fronte alle esigenze termiche della piscina, mentre sarebbe sicura garanzia di grosse complicazioni nella gestione del sistema, a parte l'occupazione di spazio, e quindi tanto vale usare la stessa piscina/serra come "serbatoio di accumulo".
                                    Anche l'idea di usare delle tapparelle sulla superficie trasparente durante la notte è sicuramente valida.
                                    Un altro problema è come ricambiare l'aria della "serra" senza perdere il calore "associato" al vapore acqueo. Esistono dei "recuperatori di calore e umidità" a carta in cui il flusso d'aria uscente e quello entrante scambiano calore e umidità attraverso diaframmi di carta, ma sono piuttosto costosi. Data la piccola cubatura della struttura si può valutare se è o meno il caso di utilizzarne uno.

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                                    • #19
                                      Buongiorno eribird
                                      Concordo pienamente con te, concentratori solari e serbatoi d'accumulo saranno ben difficili da gestire, oltretutto la temperatura in essi dovrà essere inversamente proporzionale alle loro dimensioni ma al tempo stesso sarà direttamente proporzionale all'eliofania e all'intensità di soleggiamento.
                                      Si dovrà provvedere ad uno scambiatore e ad un miscelatore e ovviamente ad una centralina che controlli il tutto.
                                      Ti dirò di più, magari i problemi finissero qui, anzi, mi sa che si è solo agli inizi
                                      Uno è sicuramente quello da te riportato concernente il ricambio d'aria, dopo di che si dovrà provvedere:
                                      - al mantenimento dell'ecosistema acquario con relativa filtrazione, eventuale ossigenazione ed illuminazione
                                      - al mantenimento dell' "ecosistema" piscina, anche qui, relativa filtrazione e (problemone) clorazione (forse a questa si può suplire con impianti di osmosi, bisognerà chiederne la compatibilità ad un acquariofilo)
                                      In soldoni.... un bel casino!
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                                      • #20
                                        Dopo un viaggio entusiasmante alle Maldive mi era venuta la mezza idea di realizzare un acquario con pesci di barriera corallina, poi a Natale ho rivisto per la seconda volta il cartone "Alla ricerca di Nemo" e mi è passata completamente la voglia... I pesci tropicali sono bellissimi, ma nel loro ambiente naturale. In pochi metri cubi d'acqua non ce li vedo proprio bene.

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                                        • #21
                                          La cosa migliore sarebbe trasferirsi direttamente alle Maldive... caldo, mare, vita tranquilla con pesci annessi e connessi.... quasi quasi, un bel chioschetto lungo mare a vendere gelati
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                                          • #22
                                            Beh, se non soffri troppo di isolamento. Io dopo una settimana mi ero un po' stufato, a dire il vero. Il problema è che Maldive vuol dire villaggi e quindi turismo organizzato, cosa che personalmente aborrisco. Il mio viaggio era la vincita di un concorso della 3, quindi praticamente gratis. A mie spese forse non ci sarei mai andato.

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                                            • #23
                                              Cari Lupino e Eribird

                                              grazie per gli interessamenti alla problematica piscina/acquario.

                                              Ho tre considerazioni da fare in merito:

                                              1) siamo più o meno arrivati tutti e tre a valutare la necessità di un apporto esterno di calore (concentrazione o fotovoltaico che sia). 2) Per gestire i serbatoi di accumulo (che verrano coibentati e interrati e con volume da calcolare) pensavo a una centralina che attiva il circuito di riscaldamento a concentrazione solo quando c'è irraggiamento così da massimizzare l'efficienza dell'impianto finché c'è il sole. Per il riscaldamento della piscina pensavo a una serpentina (sviluppo da calcolare) immersa nel serbatoio che costituisca un circuito attivo solo quando c'è bisogno di alzare la temperatura della vasca (seconda centralina).

                                              3) non ho previsto sistemi di filtrazione eccetto il filtro a sabbia che è in dotazione con la piscina e che gestisce con un deviatore a T anche il circuito di riscaldamento della stessa. Per i pesci che ho intenzione di mettere il volume di 8000 litri costituisce un oceano. Per quanto riguarda la clorazione ho deciso per ora di non aggiungere alcuna sostanza chimica nell'acqua.

                                              Pensavo di fare un sistema pilota sperimentale con una vasca da 100 litri (pochissima inerzia ma anche volume limitato da riscaldare), serbatoio di pari volume, e un singolo modulo di parabolide lineare a concetrazione.

                                              Che ne dite?

                                              L.

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                                              • #24
                                                Appena ho un po' di tempo ci provo.

                                                Grazie.

                                                L.

                                                Originariamente inviato da Lupino Visualizza il messaggio
                                                A leonardo suggerisco comunque un semplice test, vicino a te ci sarà sicuramente, o almeno credo, una piscina pubblica. Stiamo parlano non di 8000lt ma di volumi pari anche a 2.500.000 lt (piscina olimpionica) con quindi un enorme inerzia termica, che in base a quanto stabilito dalla FINA (Piscina olimpionica - Wikipedia) debbono essere mantenuti ad una temperatura tra 25° - 28°. Partendo dal presupposto che l'isolamento di un tale edificio sarà sicuramente migliore di quello ottenibile da una semplice, seppur ottimamente progettata, serra prova a chiedere a loro se usano o meno impianti di riscaldamento per l'acqua delle vasche (ovviamente l'ambiente sarà riscaldato di conseguenza dalle stesse)

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                                                • #25
                                                  Che dire? Con i miei -6° mi viene difficile pensare di poter avere una piscina in cortile in cui poter fare il bagno ma capisco sia solo una condizione psicologica in fondo a capodanno ci sono dei matti che festeggiano buttandosi nel Po .
                                                  Sicuramente ti auguro un buon lavoro, a proposito, per quanto riguarda la clorazione, se qualche acquariofilo potesse intervenire quotando o meno il trattamento con ozono posso postarti un pò di idee per realizzare un ozonizzatore d'acqua homemade, stessa cosa, in ogni caso, per le centraline.
                                                  In ogni caso ti prego di aggiornarci mano a mano che i lavori proseguiranno (magari anche con foto) chissà non venga voglia anche a qualcun'altro di seguirti
                                                  Ultima modifica di Lupino; 16-12-2010, 07:21.
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                                                  • #26
                                                    lonardo, forse non mi sono spiegato bene. Non c'è motivo di complicarsi la vita con un sistema a concentrazione che deve necessariamente inseguire il sole, perché non ti serve acqua caldissima, ogni grado in più di temperatura dell'acqua che metti in stoccaggio si traduce in maggiore dispersione verso l'ambiente più freddo, puoi anche realizzare un grosso serbatoio interrato, ma lo devi coibentare benissimo, altrimenti scalderai il tuo quartiere, non la piscina.
                                                    Visto che hai già a disposizione 8000 litri d'acqua, che non sono pochi, concentrati piuttosto su come ridurre le superfici disperdenti (con una opportuna geometria della piscina o della serra che la contiene) e su come coibentarle.
                                                    Potresti anche fare un sistema a concentrazione passivo, cioè statico, che aumenti l'insolazione sullo specchio d'acqua, il quale farebbe poi il lavoro di captare la luce, trasformarla in calore e immagazzinare lo stesso riunendo in un solo elemento ciò che richiederebbe almeno due o tre elementi separati (oltre alle tubazioni, pompe, centraline, ecc.).
                                                    Risparmieresti innumerevoli complicazioni in questo modo.

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                                                    • #27
                                                      Ti chiedo scusa lonardo, questa mattina, ancora mezzo assonnato, non ho colto l'interezza del tuo messaggio.
                                                      Nel come procedere coi lavori non posso che essere d'accordo con eribird, prima di gettarti su concentratori (i fotovoltaici a che pensavi di usarli?) o pannelli di varia fattezza devi concentrarti sulla struttura della serra, sulla sua geometria e sul suo isolamento. Anzi, e in questo chiedo il tuo parere eribird, che ne pensi se il tetto, opportunamente rivestito nella parte interna (magari anche con semplice alluminio da cucina) presentasse una angolazione tale da riflettere la luce direttamente verso lo specchio d'acqua? Tieni inoltre conto, lonardo, che tale isolamento deve poter essere rimosso d'estate
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                                                      • #28
                                                        Originariamente inviato da Lupino Visualizza il messaggio
                                                        Anzi, e in questo chiedo il tuo parere eribird, che ne pensi se il tetto, opportunamente rivestito nella parte interna (magari anche con semplice alluminio da cucina) presentasse una angolazione tale da riflettere la luce direttamente verso lo specchio d'acqua? Tieni inoltre conto, lonardo, che tale isolamento deve poter essere rimosso d'estate
                                                        Hai pensato ad una tettoia solare (con inclinazione fissa), ovviamente rivolta a sud, con il lato inferiore riflettente? D'estate ombreggia, d'inverno riflette e scalda. Ovviamente devi avere una copertura trasparente sulla piscina...

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                                                        • #29
                                                          Ciao Smilzo, si più o meno era quello a cui pensavo, ma senza copertura della piscina o almeno non fissa, l'optimum sarebbe un telo isolante da stendere al calar del sole.
                                                          L'idea era di ottimizzare la quantità di sole incidente direttamente la superficie dell'acqua.
                                                          Che ne pensate?
                                                          Domotica: schemi e collegamenti
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                                                          • #30
                                                            Originariamente inviato da Lupino Visualizza il messaggio
                                                            che ne pensi se il tetto, opportunamente rivestito nella parte interna (magari anche con semplice alluminio da cucina) presentasse una angolazione tale da riflettere la luce direttamente verso lo specchio d'acqua?
                                                            Era esattamente a questo che mi riferivo quando ho suggerito un sistema a concentrazione passivo. Tra l'altro il rivestimento d'alluminio, oltre che per concentrare la luce sulla piscina, svolgerebbe anche altre due funzioni importantissime, ovvero, riflettere verso l'interno gli infrarossi termici ed evitare dannose migrazioni di vapore o di acqua liquida dall'ambiente piscina all''isolante delle coperture.
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