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Che fine faranno i Decreti Attuativi ?

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  • CV= €91,61 lo trovi qui GME - Gestore del Mercato Elettrico SpA in basso a sinistra.

    Per il prezzo dell'energia, dipende da quanto produci: se meno di 2000000 di KW vedi in questo pdf
    Altrimenti devi vedere quì: http://www.gse.it/attività/Ritiro%20...rezzimedi.aspx
    File allegati

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    • ma la mia formula è giusta?
      il valore del CV NEL GME è comprensivo o no di fattore di moltiplicazione?
      sel sito del GME io ho trovato che CV=92,13 euro, ma ogni quanto cambia questo valore?
      dove posso trovare un esempio chiaro per calcolare bene il valore del CV con i relativi fattori di moltiplicazione?
      grazieee

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      • Originariamente inviato da sermi Visualizza il messaggio
        ma la mia formula è giusta?
        il valore del CV NEL GME è comprensivo o no di fattore di moltiplicazione?
        sel sito del GME io ho trovato che CV=92,13 euro, ma ogni quanto cambia questo valore?
        dove posso trovare un esempio chiaro per calcolare bene il valore del CV con i relativi fattori di moltiplicazione?
        grazieee
        per la filiera corta nella finanziaria 2008 si parla di 300 €/MWh..staremo a vedere...
        prezzo per i cv da biomassa= 1,1*x [€/MWh]
        x è quello del sito GME e viene aggiornato dopo ogni sessione del mercato dei CV (consulta gli esiti dei mercati sul sito GME)
        prezzo vendita en.el.= y [€/MWh]
        y dipende se è ritiro dedicato (impianto < 1 MW) o se vendi energia sul libero mercato
        se filiera corta al posto di 1,1 si avrà 1,8
        facendo un esempio
        x=92,13 €/MWh
        y=100 €/MWh
        se produco 500 MWh
        i ricavi da cv= 1,1*92,13*500= 50.670 €
        i ricavi da en. el= 100*500= 50.500 €

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        • Caspita è vero, è cambiato tra ieri e oggi. Si conferma, fortunatamente, il trend positivo.

          No, non è comprensivo del fattore, quindi devi moltiplicare: 92,13*1,1*MWh (lordi, ci devi togliere solo i consumi ausiliari).
          Poi ci aggiungi il ricavo dall'energia fornita (al netto degli autoconsumi) alla rete che andrai a moltiplicare per un valore che puoi vedere sul link o sul pdf che ti ho postato. In più, in un BP, nella voce ricavi, dovresti mettere il risparmio in bolletta che attualmente io considero €160 a MWh (ma di questo non sono sicuro).

          Per quanto riguarda la tariffa omnicomprensiva, io nei miei calcoli ragiono sostanzialmente come nei CV. Moltiplico per €220 solo i MWh al netto degli autoconsumi e poi nei ricavi ci metto ovviamente il risparmio in bolletta.

          Spero sia stato chiaro.....

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          • devi semplicemente prendere l'energia ha diritto all'incentivazione (tutta la produzione netta nel caso di nuovo impianto) e moltiplicarla per il coefficiente.

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            • In sostanza:
              produco 100 MWh
              autoconsumi (ipotesi) 20 MWh

              Tariffa: 80*220= 17600
              risparmio 20*160= 3200
              utile netto= 20800
              Ragionando in questo modo e non moltiplicando tutti i MWh 100*220= 22000 per poi sottrarre i 3200 di acquisto energia (22000-3200=18800), a me viene sempre un utile maggiore.

              Con i CV:
              100*92,13*1,1= 10134,3 (CV)
              80*101,1= 8088 (vendita)
              20*160= 3200
              Utile netto= 21422,3

              Viene più alto con i CV. A me in alcuni esempi è capitato spesso ma, come ha osservato qualche post sopra EnergEnrico, con la tariffa scongiuri le fluttuazioni del mercato. Considera che qualche mese fà, i CV stavano sui 70€ e a quel punto il calcolo sarebbe stato più conveniente con la tariffa.

              P.S. sul modo di ragionare della tariffa, non ne sono sicuro. Ripeto io faccio i calcoli in questo modo. Ma considera che di applicativo non ho fatto ancora un bel niente quindi sono al livello empirico e posso permettermi di sbagliare. Se a te la cosa è più seria, informati bene ovviamente ;-)
              Chiedo cmq conferma anche a EnergEnrico. Grazie!

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              • Originariamente inviato da leof Visualizza il messaggio
                In sostanza:
                produco 100 MWh
                autoconsumi (ipotesi) 20 MWh

                Tariffa: 80*220= 17600
                risparmio 20*160= 3200
                utile netto= 20800
                Ragionando in questo modo e non moltiplicando tutti i MWh 100*220= 22000 per poi sottrarre i 3200 di acquisto energia (22000-3200=18800), a me viene sempre un utile maggiore.

                Con i CV:
                100*92,13*1,1= 10134,3 (CV)
                80*101,1= 8088 (vendita)
                20*160= 3200
                Utile netto= 21422,3

                Viene più alto con i CV. A me in alcuni esempi è capitato spesso ma, come ha osservato qualche post sopra EnergEnrico, con la tariffa scongiuri le fluttuazioni del mercato. Considera che qualche mese fà, i CV stavano sui 70€ e a quel punto il calcolo sarebbe stato più conveniente con la tariffa.

                P.S. sul modo di ragionare della tariffa, non ne sono sicuro. Ripeto io faccio i calcoli in questo modo. Ma considera che di applicativo non ho fatto ancora un bel niente quindi sono al livello empirico e posso permettermi di sbagliare. Se a te la cosa è più seria, informati bene ovviamente ;-)
                Chiedo cmq conferma anche a EnergEnrico. Grazie!
                la tariffa omnicomprensiva è su tutta l'energia prodotta (220*100 MWh nel tuo esempio) non si può sottrarre l'autoconsumo
                il valore del CV di 92,13 è comprensivo di iva..la omnicomprensiva mi sembra di no..
                io confronterei 22000 € con 21422,3 € solo che al posto di 92,13 metterei 76,77 €/MWh..(84,18 per il 2009) comunque l'ordine di grandezza è quello..ma la grande convenienza, secondo me, è che con la omnicomprensiva puoi fare dei business plan stabili con i CV e il prezzo en. el. no..

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                • Originariamente inviato da EnergEnrico Visualizza il messaggio
                  la tariffa omnicomprensiva è su tutta l'energia prodotta (220*100 MWh nel tuo esempio) non si può sottrarre l'autoconsumo
                  il valore del CV di 92,13 è comprensivo di iva..la omnicomprensiva mi sembra di no..
                  io confronterei 22000 € con 21422,3 € solo che al posto di 92,13 metterei 76,77 €/MWh..(84,18 per il 2009) comunque l'ordine di grandezza è quello..ma la grande convenienza, secondo me, è che con la omnicomprensiva puoi fare dei business plan stabili con i CV e il prezzo en. el. no..
                  La tariffa onnicomprensiva si applica sull'energia immessa in rete e non su quella prodotta, mentre i CV sono calcolati sull'energia prodotta.

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                  • Originariamente inviato da Renewables Visualizza il messaggio
                    La tariffa onnicomprensiva si applica sull'energia immessa in rete e non su quella prodotta, mentre i CV sono calcolati sull'energia prodotta.

                    infatti, sta cosa non è troppo chiara.

                    molti credono che si possa fare autoconsumo ed accedere alla tariffa, ma non è così.
                    (almeno così so)

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                    • E se tutti gli ausiliari (pompe valvole ecc) sono collegati direttamente alla rete elettrica? In quel caso è possibile immettere (e quindi vendere) tutta l'energia prodotta alla tariffa 0,22 e ricomprare l'autoconsumo a 0,16 (o cmq il costo di mercato). In questo modo si recupera in parte la perdita per autoconsumo.

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                      • Originariamente inviato da Federico82 Visualizza il messaggio
                        E se tutti gli ausiliari (pompe valvole ecc) sono collegati direttamente alla rete elettrica? In quel caso è possibile immettere (e quindi vendere) tutta l'energia prodotta alla tariffa 0,22 e ricomprare l'autoconsumo a 0,16 (o cmq il costo di mercato). In questo modo si recupera in parte la perdita per autoconsumo.
                        si può fare in questo modo?
                        qualcuno ha una fonte attendibile?

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                        • Originariamente inviato da sermi Visualizza il messaggio
                          si può fare in questo modo?
                          qualcuno ha una fonte attendibile?
                          In che senso è possibile? In quello tecnico o altro?
                          Ultima modifica di Federico82; 31-01-2009, 19:37.

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                          • scusate non sono stato preciso,
                            se io installo un impianto cogenerativo di potenza inferiore a 1 MWe,
                            posso vendere tutta l'energia elettrica prodotta e comprare dalla rete quella necessaria per le pompe e altro , considerando di avere anche una mini rete di teleriscaldamento?
                            a livello tecnico non credo ci siano problemi,
                            ma a livello autorizzativo, burocratico?
                            si può fare o avendo l'incentivazione con la tariffa omnicomprensiva non posso farlo?

                            nel caso di impianti sopra 1 MWe cambia qualcosa?
                            graziee

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                            • Su richiesta del produttore, per gli impianti entrati in esercizio in data successiva al 31 dicembre 2007, di potenza nominale media annua non superiore ad 1 MW, e 0,2 MW per gli impianti eolici, la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile immessa nel sistema elettrico può essere incentivata, in alternativa ai certificati verdi, con una tariffa fissa onnicomprensiva (segue tabella) di entità variabile a seconda della fonte, per un periodo di 15 anni. Legge 244 del 24 dicembre 2007

                              1. L'energia elettrica immessa nel sistema elettrico, prodotta
                              dagli impianti di cui all'art. 3, comma 2, ha diritto, per un periodo
                              di quindici anni....... (Decreto 18 Dic. 2008. Art.16).

                              Come dice Renewables, le leggi parlano di energia immessa in rete e non di energia prodotta nell'opzione tariffa.
                              Automaticamente, credo che la legge preveda che ci siano delle % di utilizzo, dell'energia prodotta da FER, per gli autoconsumi. Ecco perchè nei miei calcoli, ho preferito moltiplicare per 0,22 l'energia al netto degli autoconsumi per poi aggiungere, in un ipotetico BP, il risparmio derivante dal non acquisto di energia dalla rete.
                              Mi sembra sia il calcolo più lineare e soprattutto, ripeto, a me sembra sempre il più conveniente.
                              Provate a fare qualche esempio ipotizzando varie produzioni di energia e varie % di autoconsumo e vi accorgerete che conviene quasi sempre vendere al ntto e risparmiare sulla bolletta.

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                              • gli autoconsumi (pompe, ausiliari, perdite di trasformazione edi linea)..sono autoconsumi..appunto!
                                vengono considerati autonsumi (e quindi devono essere "succchiati" dall'energia che si produce) quelli strettamente correlati alla generazione.
                                Se c'ho un pozzo da cui pompo acqua per irrigare l'aiuola..non è autoconsumo.

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                                • Io ho fatto un paio di calcoli e mi risulta che conviene sempre rivendere tutta la corrente.

                                  Mi spiego con un esempio:

                                  Ipotiziamo un impianto che produca 100 di energia elettrica. L'autoconsumo dell'impianto è del 20%

                                  1) Nel primo caso vendo tutta l'energia elettrica ricomprando quella che mi serve per autoconsumo*:

                                  100 * 0,22 = 22 €
                                  100*20%*0,160 = 3,2 €

                                  Il mio guadagno sarà di 22-3,2=18,8 €

                                  2) Nel secondo caso utilizzo una parte di energia per autoconsumo:

                                  100 * 80% *0,22 =17,6 €

                                  Il mio guadagno sarà di 17,6 €


                                  Da cui risulta che è più vantaggioso ricomprare l'energia elettrica: 18,8 contro i 17,6.

                                  A monte dei calcoli prededenti c'era l'errore di considerare la parte di autoconsumo come ricavo, quando invece non c'è perchè di fatto facendo funzionare l'impianto nella seconda maniera l'Enel non mi manderà una bolletta perchè produco tutta l'energia che mi serve in casa. Non la posso quindi considerare come ricavo.

                                  * In questo caso intendo che gli ausiliari siano collegati alla rete dell'Enel ed esulino da quella dell'impianto.

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                                  • Originariamente inviato da Federico82 Visualizza il messaggio
                                    A monte dei calcoli prededenti c'era l'errore di considerare la parte di autoconsumo come ricavo, quando invece non c'è perchè di fatto facendo funzionare l'impianto nella seconda maniera l'Enel non mi manderà una bolletta perchè produco tutta l'energia che mi serve in casa. Non la posso quindi considerare come ricavo.

                                    Nei due casi o confronto l'utile (ricavi-spese) oppure i ricavi (allora nel secondo caso metto il costo evitato)

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                                    • Originariamente inviato da viky Visualizza il messaggio
                                      gli autoconsumi (pompe, ausiliari, perdite di trasformazione edi linea)..sono autoconsumi..appunto!
                                      vengono considerati autonsumi (e quindi devono essere "succchiati" dall'energia che si produce) quelli strettamente correlati alla generazione.
                                      Se c'ho un pozzo da cui pompo acqua per irrigare l'aiuola..non è autoconsumo.
                                      Per chiarezza rispetto alla normativa vigente:
                                      - quelli strettamente correlati alla generazione sono "servizi ausiliari";
                                      - gli autoconsumi sono quelli che avvengono tra impianto di generazione e punto di immissione in rete non correlati all'attività di generazione

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                                      • Salve, parlando oggi con un mio cliente per un impianto di biogas, il quale come molti , era in dubbio se andare avanti con il progetto se restavano i 0,22 e/kwh , e non 0,28 o addirittura 0,30 , mi ha detto che sa che da fonti certe entro venerdì sarà approvato il decreto... qualcuno ha notizie , può confermare?

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                                        • Originariamente inviato da biogasworker Visualizza il messaggio
                                          Salve, parlando oggi con un mio cliente per un impianto di biogas, il quale come molti , era in dubbio se andare avanti con il progetto se restavano i 0,22 e/kwh , e non 0,28 o addirittura 0,30 , mi ha detto che sa che da fonti certe entro venerdì sarà approvato il decreto... qualcuno ha notizie , può confermare?

                                          I 0,22 sono già stati approvati e licenziati sulla gazzetta ufficiale di gennaio, mentre per i 0,28 e 0,3 ci sono dei rumors per il quale verrebbero approvati a giorni (se non lo abbiano già fatto). Si parla del bonus di 2 centesimi per arrivare a 0,3 se si dimostra di riuscire a utilizzare anche una certa percentuale di calore prodotto dalla cogenerazione.
                                          Non ne ho parlato prima perchè mi è stato riferito, non ho prove materiali (link ecc) per dimostrarlo. Allo stato attuale potrebbe anche essere una fandonia.

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                                          • anche io ho avunto notizia del valore 0,30

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                                            • Questo è quello che c'è scritto nei lavori del 27-1-2009 della seduta al Senato.


                                              a)
                                              la fonte di cui alla riga 6 è sostituita dalla seguente: ''biogas e biomasse, esclusi i biocombustibili liquidi ad eccezione degli oli vegetali puri tracciabili attraverso il sistema integrato di gestione e controllo previsto dal Regolamento (CE) 1782/2003'' e la corrispondente entità della tariffa è posta pari a 28 euro cent/kWh; b) la riga 7 è eliminata;
                                              c) la riga 8 è rinumerata riga 7 e la corrispondente fonte è sostituita dalla seguente: ''gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione, biocombustibili liquidi ad eccezione degli oli vegetali puri tracciabi1i attraverso il sistema integrato di gestione e controllo previsto dal Regolamento (CE) 1782/2003''.
                                              3. All'articolo 2, comma 150 punto c), della legge 24 dicembre 2007, n. 244, le parole ''e 3'' sono eliminate.
                                              4. All'articolo 2, comma 152, della Legge 24 dicembre 2007, n. 244, dopo le parole ''in conto interessi con capitalizzazione anticipata'' è aggiunto il seguente periodo: ''Per gli impianti, di proprietà di aziende agricole o gestiti in connessione con aziende agricole, agro-alimentari, di allevamento e forestali, alimentati dalle fonti di cui alla riga 6 della predetta tabella 3, l'accesso alla tariffa fissa omnicomprensiva è cumulabile con altri incentivi pubblici di natura nazionale, regionale, locale o comunitaria in conto capitale o conto interessi con capitalizzazione anticipata, non eccedenti il 40% del costo dell'investimento''.».





                                              In realtà qui si parla di 28, non vedo i 30 nè la remunerazione del calore a 30 ma possono essere modifiche dell'ultimo momento. La cosa importante è che ci sono molte sedute e lavori in questo settore segno che dovremmo esserci. Vorrei sottolineare fra le varie proposte di leggi di questi giorni due fondamentali :


                                              1) DIA e non Autorizzazione Unica per gli impianti a biomassa e biogas fra 200 e 1000 kwp
                                              2) Modifica della 152 (Ambientale) che stabilisce una volta per tutte che il digestato degli impianti di biogas non è un rifiuto.... (chi lavora in questo settore sa che oggi siamo in balia dei singoli pareri delle amministrazioni)

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                                              • Originariamente inviato da biogasworker Visualizza il messaggio
                                                Questo è quello che c'è scritto nei lavori del 27-1-2009 della seduta al Senato.


                                                a) la fonte di cui alla riga 6 è sostituita dalla seguente: ''biogas e biomasse, esclusi i biocombustibili liquidi ad eccezione degli oli vegetali puri tracciabili attraverso il sistema integrato di gestione e controllo previsto dal Regolamento (CE) 1782/2003'' e la corrispondente entità della tariffa è posta pari a 28 euro cent/kWh; b) la riga 7 è eliminata;
                                                c) la riga 8 è rinumerata riga 7 e la corrispondente fonte è sostituita dalla seguente: ''gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione, biocombustibili liquidi ad eccezione degli oli vegetali puri tracciabi1i attraverso il sistema integrato di gestione e controllo previsto dal Regolamento (CE) 1782/2003''.
                                                3. All'articolo 2, comma 150 punto c), della legge 24 dicembre 2007, n. 244, le parole ''e 3'' sono eliminate.
                                                4. All'articolo 2, comma 152, della Legge 24 dicembre 2007, n. 244, dopo le parole ''in conto interessi con capitalizzazione anticipata'' è aggiunto il seguente periodo: ''Per gli impianti, di proprietà di aziende agricole o gestiti in connessione con aziende agricole, agro-alimentari, di allevamento e forestali, alimentati dalle fonti di cui alla riga 6 della predetta tabella 3, l'accesso alla tariffa fissa omnicomprensiva è cumulabile con altri incentivi pubblici di natura nazionale, regionale, locale o comunitaria in conto capitale o conto interessi con capitalizzazione anticipata, non eccedenti il 40% del costo dell'investimento''.».





                                                In realtà qui si parla di 28, non vedo i 30 nè la remunerazione del calore a 30 ma possono essere modifiche dell'ultimo momento. La cosa importante è che ci sono molte sedute e lavori in questo settore segno che dovremmo esserci. Vorrei sottolineare fra le varie proposte di leggi di questi giorni due fondamentali :


                                                1) DIA e non Autorizzazione Unica per gli impianti a biomassa e biogas fra 200 e 1000 kwp
                                                2) Modifica della 152 (Ambientale) che stabilisce una volta per tutte che il digestato degli impianti di biogas non è un rifiuto.... (chi lavora in questo settore sa che oggi siamo in balia dei singoli pareri delle amministrazioni)

                                                quindi darebbero o,28 anche agli oli vegetali puri?????

                                                se è un sogno non svegliatemi

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                                                • Scusa, mi puoi indicare il link ai lavori del Senato che hai citato ed a quale provvedimento normativo si riferiscono?

                                                  Grazie.

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                                                  • Originariamente inviato da biogasworker Visualizza il messaggio
                                                    Questo è quello che c'è scritto nei lavori del 27-1-2009 della seduta al Senato.


                                                    a)
                                                    la fonte di cui alla riga 6 è sostituita dalla seguente: ''biogas e biomasse, esclusi i biocombustibili liquidi ad eccezione degli oli vegetali puri tracciabili attraverso il sistema integrato di gestione e controllo previsto dal Regolamento (CE) 1782/2003'' e la corrispondente entità della tariffa è posta pari a 28 euro cent/kWh; b) la riga 7 è eliminata;
                                                    c) la riga 8 è rinumerata riga 7 e la corrispondente fonte è sostituita dalla seguente: ''gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione, biocombustibili liquidi ad eccezione degli oli vegetali puri tracciabi1i attraverso il sistema integrato di gestione e controllo previsto dal Regolamento (CE) 1782/2003''.
                                                    3. All'articolo 2, comma 150 punto c), della legge 24 dicembre 2007, n. 244, le parole ''e 3'' sono eliminate.
                                                    4. All'articolo 2, comma 152, della Legge 24 dicembre 2007, n. 244, dopo le parole ''in conto interessi con capitalizzazione anticipata'' è aggiunto il seguente periodo: ''Per gli impianti, di proprietà di aziende agricole o gestiti in connessione con aziende agricole, agro-alimentari, di allevamento e forestali, alimentati dalle fonti di cui alla riga 6 della predetta tabella 3, l'accesso alla tariffa fissa omnicomprensiva è cumulabile con altri incentivi pubblici di natura nazionale, regionale, locale o comunitaria in conto capitale o conto interessi con capitalizzazione anticipata, non eccedenti il 40% del costo dell'investimento''.».





                                                    In realtà qui si parla di 28, non vedo i 30 nè la remunerazione del calore a 30 ma possono essere modifiche dell'ultimo momento. La cosa importante è che ci sono molte sedute e lavori in questo settore segno che dovremmo esserci. Vorrei sottolineare fra le varie proposte di leggi di questi giorni due fondamentali :


                                                    1) DIA e non Autorizzazione Unica per gli impianti a biomassa e biogas fra 200 e 1000 kwp
                                                    2) Modifica della 152 (Ambientale) che stabilisce una volta per tutte che il digestato degli impianti di biogas non è un rifiuto.... (chi lavora in questo settore sa che oggi siamo in balia dei singoli pareri delle amministrazioni)
                                                    Come dicevo erano rumors, vedremo...

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                                                    • e comunque, signori miei, prima i bussiness plan con i CV+ee erano a 0.17-0.18 €/kWh e ci stavi dentro, ora come mai con 0.22 gli investitori tentennano?
                                                      forse gli impiantisti hanno aumentato il prezzo degli impianti, ergo fanno speculazione e si mangiano loro, in una commessa, una bella fetta di un incentivo per 15 anni?
                                                      forse gli investitori piangono sul morto per vedere se smollano ulteriori incentivi?
                                                      anch'io ho sentito dei rumors molto simili ai vostri, staremo a vedere. sta di fatto che, secondo me, ora il costo di queste fer aumentarà ingiustificatamente e gli impiantisti ci guadagneranno alla grande proponendo bussines plan assurdi tanto ci sono gli 0.26, gli 0.28, gli 0.30...
                                                      non sparatemi per favore, sui soldi non si scherza mai, ma a mio avviso anche con gli 0.22 sarebbe un bel viaggiare se i costi delle fer stessero al loro posto, tanto più in un momento come questo dove il costo delle materie è calato.

                                                      Commenta


                                                      • Originariamente inviato da WTR Visualizza il messaggio
                                                        e comunque, signori miei, prima i bussiness plan con i CV+ee erano a 0.17-0.18 €/kWh e ci stavi dentro, ora come mai con 0.22 gli investitori tentennano?
                                                        forse gli impiantisti hanno aumentato il prezzo degli impianti, ergo fanno speculazione e si mangiano loro, in una commessa, una bella fetta di un incentivo per 15 anni?
                                                        forse gli investitori piangono sul morto per vedere se smollano ulteriori incentivi?
                                                        anch'io ho sentito dei rumors molto simili ai vostri, staremo a vedere. sta di fatto che, secondo me, ora il costo di queste fer aumentarà ingiustificatamente e gli impiantisti ci guadagneranno alla grande proponendo bussines plan assurdi tanto ci sono gli 0.26, gli 0.28, gli 0.30...
                                                        non sparatemi per favore, sui soldi non si scherza mai, ma a mio avviso anche con gli 0.22 sarebbe un bel viaggiare se i costi delle fer stessero al loro posto, tanto più in un momento come questo dove il costo delle materie è calato.
                                                        Concordo, il ricavo con la tariffa a 0,22 lasciano un un buon margine di respiro, soprattutto per chi è agricoltore e sa accontentarsi visti i prezzi correnti dei cereali.
                                                        Sono d'accordo con te anche sull'aumento dei prezzi dell'impianti, sicuramente in un momento come questo in cui tariffe alla mano è conveniente buttarsi nell'impresa ci sarà un boom delle richieste di costruzione, con conseguenti aumenti dei costi di costruzioni ecc... Staremo a vedere, non mi stupirei anche se dovessero mettere un tetto al licenziamento degli impianti, solo negli ultimi giorni nella mia zona sono aumentare del 1000% (mille per cento) le richieste di autorizzazione a costruire.

                                                        E un'ultima cosa, pensare di tirare sulle tariffe in questo momento è pura utopia, con il casino che sta succedendo con la crisi, è un miracolo che siano riusciti a reperire i fondi (vedi non dirottarli da un'altra parte) io direi alle persone che si devono costriure un impianto di accontentersi già con le tariffe odierne.

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                                                        • Vorrei provare a rispondere sul dibattito legato ad i 22 centesimi. Non concordo appieno con chi afferma che 22 centesimi siano una cifra adeguata, per un impianto di biogas soprattutto di taglia inferiore al megawatt.

                                                          1) INutile dire che già prima funzionava con 17, 18 cent, non mi sembra vero visto che negli ultimi anni in Italia non sono stati costruiti prima del 2008 impianti a biogas mentre in Germania 4.000
                                                          2) Inutile dire , come fanno molti che in Germania l'incentivo massimo è di 21 centesimi. In Germania nek 2007 il silomais era a 18 euro a tonnellata e non è mai salito oltre i 30, in Italia è passato da 30 a 45/48 euro a tonnellata e a quella cifra il business plan scricchiola
                                                          3) SI potrebbe obiettare che un agricoltore se si fa l'impianto da solo , le variazioni del silomais dovrebbero essere meno rilevanti, ma ricordiamo che l'anno scorso i concimi erano aumentati fra il 50% ed il 120%, ed il prezzo puro di produzione anche senza speculare era aumentato moltissimo
                                                          4) Purtroppo ad oggi, agricoltori ed allevatori spesso non hanno, anche a causa di incentivi comunitari, grandi capacità o voglie imprenditoriali, per cui spesso gli impianti si fanno per opera di impenditori che mettono assieme terre e mucche , e quindi gli agricoltori spesso speculano. Basti pensare che ancora oggi è difficile nonostate il crollo 2009 dei concimi, mais al di sotto di 40 euro/tonn insilato.
                                                          5) E' vero, anche a 22 centesimi il rendimento è superiore a quello di un impianto fotovoltaico, rientra in 8, 9 anni a fronte di 10-12 del fotovoltaico, ma a più rischi. Provate ad andare oggi in una banca a chiedere un finanziamento dicendo che ci sono 22 cent... come minimo vi chiedono una garanzia sulle performance ed un contratto a prezzo fisso con gli agricoltori per almeno 3-5 anni... e nessun agricoltore te lo firmerà mai...

                                                          Per quanto riguarda il link del Senato, basta andare al sito senato.it e nel motore di ricerca scrivere biogas.

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                                                            • Originariamente inviato da biogasworker Visualizza il messaggio
                                                              Vorrei provare a rispondere sul dibattito legato ad i 22 centesimi. Non concordo appieno con chi afferma che 22 centesimi siano una cifra adeguata, per un impianto di biogas soprattutto di taglia inferiore al megawatt.

                                                              1) INutile dire che già prima funzionava con 17, 18 cent, non mi sembra vero visto che negli ultimi anni in Italia non sono stati costruiti prima del 2008 impianti a biogas mentre in Germania 4.000
                                                              2) Inutile dire , come fanno molti che in Germania l'incentivo massimo è di 21 centesimi. In Germania nek 2007 il silomais era a 18 euro a tonnellata e non è mai salito oltre i 30, in Italia è passato da 30 a 45/48 euro a tonnellata e a quella cifra il business plan scricchiola
                                                              3) SI potrebbe obiettare che un agricoltore se si fa l'impianto da solo , le variazioni del silomais dovrebbero essere meno rilevanti, ma ricordiamo che l'anno scorso i concimi erano aumentati fra il 50% ed il 120%, ed il prezzo puro di produzione anche senza speculare era aumentato moltissimo
                                                              4) Purtroppo ad oggi, agricoltori ed allevatori spesso non hanno, anche a causa di incentivi comunitari, grandi capacità o voglie imprenditoriali, per cui spesso gli impianti si fanno per opera di impenditori che mettono assieme terre e mucche , e quindi gli agricoltori spesso speculano. Basti pensare che ancora oggi è difficile nonostate il crollo 2009 dei concimi, mais al di sotto di 40 euro/tonn insilato.
                                                              5) E' vero, anche a 22 centesimi il rendimento è superiore a quello di un impianto fotovoltaico, rientra in 8, 9 anni a fronte di 10-12 del fotovoltaico, ma a più rischi. Provate ad andare oggi in una banca a chiedere un finanziamento dicendo che ci sono 22 cent... come minimo vi chiedono una garanzia sulle performance ed un contratto a prezzo fisso con gli agricoltori per almeno 3-5 anni... e nessun agricoltore te lo firmerà mai...

                                                              Per quanto riguarda il link del Senato, basta andare al sito senato.it e nel motore di ricerca scrivere biogas.
                                                              dal punto 1: perchè fino a quel momento in pochi ci credevano e quando hanno iniziato a crederci sono crollati i CV.
                                                              gli impianti biogas, in Italia, o li fai funzionare con dei consorzi o l'agricoltore/imprenditore deve avere tutto ciò che gli occorre.
                                                              è vero che una tariffa più alta ti protegge di più dagli sbalzi del costo delle materie prime, ma, secondo me, la corrente deve essere si incentivata ma non deve portare il costo energetico vicino alle esigenze dell'agricoltura è l'agricoltura che si sta prestando al mondo dell'energia, se non ci sta dentro non vi partecipa.
                                                              Alla fine si è visto che incentivi troppo alti hanno sempre creato scompensi nel mercato, meglio avere degli aiuti congrui così gli imprenditori sono veramente motivati e sopratutto lo fanno con materiali che veramente costano poco.
                                                              Citi la Germania, beh la, secondo le mie inforamzioni, stanno vagliando la possibilità di dare dei plus a chi usa prevalentemente liquami, forse si sono accorti che si stanno innescando dei fenomeni distorsivi?

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