'Disinformatori di professione'? Era dai tempi di AmicoD che non sentivo questa frase. Ah, nostalgia canaglia. Almeno lui aveva inventato il mitico Compressore a Moto Perpetuo, te solo con questi tristi e ritriti argomenti *sbadiglio*
'Disinformatori di professione'? Era dai tempi di AmicoD che non sentivo questa frase. Ah, nostalgia canaglia. Almeno lui aveva inventato il mitico Compressore a Moto Perpetuo, te solo con questi tristi e ritriti argomenti *sbadiglio*
compressore a moto perpetuo?
lo voglio, quanto costa?
ehi Arpa, scommetto che tu li vendi, a quanto li fai?
ehi
sapete che la sonda Cassini ha un reattore termoelettrico a plutonio?
quando cadrà su Saturno farà esplodere tutto il pianeta.
voglio un reattore così anche io, lo uso per caldaia; durata 5000 anni!!
Il CMP non costava niente, se vivevi a Cuba. AmicoD lo propose al loro governo, ma i maledetti comunisti non gli diedero retta. Usava il sistema a vortici per autoalimentarsi e creare corrente elettrica per sempre.
Mitico, AmicoD!
Nel senso che anche il vetro diviene scoria aumentando il volume occupato ?
No! Nel senso che la scoria diventa vetro, DIMINUENDO il volume occupato (azz, sono due pagine che tutti ti spiegano cos'è la vetrificazione, e manco sei andato a vedere?)
Dove sono queste centrali che "viaggiano" a scorie ?
Leggi anche le altre discussioni di questa sezione, e specialmente i riferimenti a Rubbia, e lo saprai.
Il vetro di solito si rompe se c'è un terremoto ?
L'Italia è un paese a rischio sismico ?
Pensi che con una mazza da spacco da 20 kg riesco a rompere una barra ?
Non c'entra niente, non si tratta di un vetro di bottiglia: si tratta di un materiale vetroso, e cioè amorfo, come l'ossidiana o la lava dei vulcani. Continui a confonderlo col vetro ricavato dalla silice. Inoltre, è di elevata densità, rinforzato e contenuto dentro a bidoni rinforzati. La scoria vetrificata deve poter resistere ad una caduta da 90 metri senza rompersi o scheggiarsi, senza considerare che è dentro un fodero metallico. Non, non puoi romperlo con una mazza da 20 kg, e nemmeno con una da 2000.... e se la rompi a metà, non hai ugualmente dispersione nell'ambiente: hai solo una barra con una crepa.
Quindi in caso terremoto o qualsiasi altro evento in grado di frantumare tali scorie , il pericolo che vengano disperse è altissimo .
???? E' bassissimo, invece.
La quantità totale di scorie prodotte fino ad oggi e sparse chissà dove è di milioni di tonnellate
Togliamo pure diversi zeri.... Tanto per farti un esempio, la totalità delle scorie da centrali nucleari ad alta attività presenti in Italia, dopo molti anni di esercizio delle stesse, è di pochi metri cubi. Nello stesso link c'è anche scritto che "Il DU è meno radioattivo dell’uranio naturale di circa il 40%". Quindi, meno radioattivo che in natura....
Originariamente inviata da livingreen Arpagone, la tua conoscenza dell'argomento mi sembra piuttosto approssimativa: onde evitare discussioni infinite basate su credenze popolari e non su tecnologie e fatti accertati, non ti sembra il caso di informarti meglio?
Quando uno non sà cosa rispondere e pensa di possedere la "verità" solo perchè fà parte di un gruppo di illuminati ...
Ma come? Ti ho solo detto di informarti, prima di parlare di cose che non conosci... o preferiresti che gli "illuminati" che conoscono la tecnologia di cui parliamo stiano zitti, in modo che tu possa proporre delle voci di popolo al posto della realtà? E non sto parlando di nucleare sì/nucleare no (ognuno ha le sue opinioni e devono essere rispettate), ma del fatto che alcune tue conoscenze tecniche sembrano abbastanza approssimative.
In un'altra discussione asserisci addirittura che anche i televisori emettono radiazioni... ma le hai misurate? O vai per sentito dire? E se non le hai misurate, perchè parli di quel che non conosci di persona? E perchè mai uno che conosce l'argomento dovrebbe pure stare zitto, davanti ad un pastruglio di argomenti buttati giù a caso?
Prima di tutto abbassa la "voce" che ci "sento" benissimo
Arpagone:La fusione calda è una balla galattica
Eh, da che pùlpito viene la prèdica!
Forse "ci senti", ma quanto ad "ascoltare"? ------------ Arpagone: "..Come fai a controllare che non si stanno disperdendo in giro ?..."
Vetrofuse, sudario, sarcofago, cassa, sepoltura, 10.000 metri di acqua, come fanno a disperdersi - in quantità e tempi significativi a scala umana?
------------------ Arpagone: ...sei molto convincente con simili "argomentazioni"...
Invece sei convincente te con le tue!
-------------------
Apagone: "...prendi atto della realtà che fondendoli insieme non trasformi la cacca in oro ."
Forse ci costeranno a peso d'oro per liberarcene, ma che condizionate in quel modo e sepolte in fondo al mare possano fare danno, io non lo credo
-------------------
Arpagone:"...Nel senso Pilatesco del termine "spariscono" ?..."
Spariscono virtualmente, saranno inavvertibili, ci faranno tanto danno quanto ce ne fa la radioattività del nucleo della terra;
c'è questa roba di cui ci dovremo liberare, in qualche modo bisognerà fare, tu cosa proponi, di lanciarla nel Sole, di lasciarla dov'è ora, di dissolverla con le lacrime, ...?
No, la parte più buffa è che Arpagone prima denuncia un pericolo scorie con fattore-catastrofe di grado ennesimo, se non imminente, che doveva essere successo ieri... e intanto, mai che si sia ancora visto un singolo incidente nei depositi di scorie. Cattive, scorie, cattive che non vi decidete a disperdervi e moltiplicarvi!!
Poi, restando in temi di politica energetica, Gone: ma se secondo te, se per miracolo l'Enel abbandonasse totalmente il fossile per darsi alle FER, non vi sarebbe comunque una forte partecipazione statale? A quel punto dirai che lo stato è buono e caro e affidabile?
Tu dici che la fusione nucleare è una balla galattica? Ottimo, e su quali informazioni? O devi ancora consultarti col sig. Chianti per un'illuminazione?
Ahh, non dovevo replicare, ma una giocatina della buonanotte volevo farmela. Ora su, torna nel cesto op! 'Notte!
che volete farci, un troll resta troll e, prima o poi, rispunta
adesso, per esempio, stà tentando disperatamente di scatenare un flame e, far chiudere, magari anche cancellare questa discussione
sù, lasciamo morir di fame il troll, leggiamo pure i suoi sproloqui e ridiamo di chi se le beve
Odisseo
(E d'un tratto capii che il pensare è per gli stupidi, mentre i cervelluti si affidano all'ispirazione. (cit. Arancia meccanica) - Ma se quella non arriva, il cervelluto stà inguaiato assai (Odisseo - Gigantosaurus Carinii Patagoniae)
Produzione centralizzata contro generazione distribuita
Il nucleare è il metodo di produzione di elettricità che realizza in massimo grado la concentrazione e centralizzazione della produzione tipica del passato (a partire dalle prime centrali elettriche), e di tutte le centrali elettriche alimentate da combustibili fossili. Secondo questo modello, la produzione è concentrata in pochi punti da dove poi l'elettricità è distribuita attraverso poderose reti elettriche fin dove serve. In questo modo, prima di tutto si rendono necessari grandi investimenti per la costruzione e manutenzione delle reti, e in secondo luogo si crea un forte potere di controllo della vita (non solo economica) delle persone accentrato nelle mani di pochi. Questo risulta evidente ad esempio quando un paese (o una società) forte produttore di gas dimostra di poter decidere unilateralmente di diminuire le esportazioni lasciando sprovvisti i paesi consumatori ed esponendoli a gravissimi rischi economici e vitali, ma anche quando la rottura di un solo elettrodotto mette al buio un intero Paese (l'Italia ha subito entrambe le evenienze).
Infatti ormai l'elettricità è fondamentale per qualsiasi attività umana, e non è più accettabile come in passato il rischio di esserne privati: non si tratta più di poter tenere accesa qualche lampadina elettrica invece di un lume a petrolio come all'inizio dell'era elettrica, ma di sopravvivere: a partire dalle riserve alimentari conservate nei frigoriferi fino ad arrivare al caso estremo degli ospedali, dove una carenza di elettricità può facilmente determinare la morte di pazienti in situazioni critiche.
L'unico modo per risolvere questi problemi è distribuire la produzione: sparpagliare per tutto il territorio piccoli impianti di produzione vicini ai consumatori, più facilmente controllabili da parte degli stessi e soprattutto impossibili da disattivare con conseguenze disastrose come quelle che possono derivare dallo spegnimento di una centrale elettrica da 1000 MW in un momento di picco della domanda. In questo modo si realizzerebbe una vera democratizzazione dell'elettricità. Tutto ciò è possibile grazie allo sviluppo delle conoscenze tecnologiche in merito alle fonti rinnovabili: solare, eolico, microidroelettrico, geotermico e biomasse sono tutte fonti che si potrebbero prestano a uno sviluppo in funzione dell'obiettivo di cui sopra.
Produzione centralizzata contro generazione distribuita
Il nucleare è il metodo di produzione di elettricità che realizza in massimo grado la concentrazione e centralizzazione della produzione tipica del passato (a partire dalle prime centrali elettriche), e di tutte le centrali elettriche alimentate da combustibili fossili. Secondo questo modello, la produzione è concentrata in pochi punti da dove poi l'elettricità è distribuita attraverso poderose reti elettriche fin dove serve. In questo modo, prima di tutto si rendono necessari grandi investimenti per la costruzione e manutenzione delle reti, e in secondo luogo si crea un forte potere di controllo della vita (non solo economica) delle persone accentrato nelle mani di pochi. Questo risulta evidente ad esempio quando un paese (o una società) forte produttore di gas dimostra di poter decidere unilateralmente di diminuire le esportazioni lasciando sprovvisti i paesi consumatori ed esponendoli a gravissimi rischi economici e vitali, ma anche quando la rottura di un solo elettrodotto mette al buio un intero Paese (l'Italia ha subito entrambe le evenienze).
Infatti ormai l'elettricità è fondamentale per qualsiasi attività umana, e non è più accettabile come in passato il rischio di esserne privati: non si tratta più di poter tenere accesa qualche lampadina elettrica invece di un lume a petrolio come all'inizio dell'era elettrica, ma di sopravvivere: a partire dalle riserve alimentari conservate nei frigoriferi fino ad arrivare al caso estremo degli ospedali, dove una carenza di elettricità può facilmente determinare la morte di pazienti in situazioni critiche.
L'unico modo per risolvere questi problemi è distribuire la produzione: sparpagliare per tutto il territorio piccoli impianti di produzione vicini ai consumatori, più facilmente controllabili da parte degli stessi e soprattutto impossibili da disattivare con conseguenze disastrose come quelle che possono derivare dallo spegnimento di una centrale elettrica da 1000 MW in un momento di picco della domanda. In questo modo si realizzerebbe una vera democratizzazione dell'elettricità. Tutto ciò è possibile grazie allo sviluppo delle conoscenze tecnologiche in merito alle fonti rinnovabili: solare, eolico, microidroelettrico, geotermico e biomasse sono tutte fonti che si potrebbero prestano a uno sviluppo in funzione dell'obiettivo di cui sopra.
Finalmente si comincia ad udire del buonsenso dalle tue parti.
Quello che dici ha delle basi di correttezza. La decentralizzazione in favore di microimpianti, soprattutto per le tante piccole comunità sparse negli entroterra, deve essere incentivata senza dubbio grazie alle FER.
Tuttavia, ed è inutile girarci intorno, che sia fossile o nucleare, le risorse per città e soprattutto industrie possono essere sopperite solo da queste fonti. Arpagone, prima di replicarmi, fatti un'idea delle spaventose quantità di energia necessarie per gestire il compartimento industriale, e capirai che nel migliore dei casi, potremo al meglio (e non sarà poco!) usare le grandi centrali senza abusarne. In una prospettiva positiva, FER e grandi centrali si bilanceranno, ma solo l'uno o l'altro no.
Ah, un'altra cosa: meglio che dimentichi il concetto di 'democratizzazione' dell'elettricità. La produzione di corrente non è un fatto politico, ma qualcosa che dipende da chi ha le risorse per costruire i componenti degli impianti, di chi ha i soldi per acquistarli e mantenerli e di chi, non potendo acquistarli o mantenerli, delega l'ente (stato, regione o provincia) che si cura di farlo per te facendoti pagare la bolletta.
E' come il discorso dell'acqua: ovvio che di per sé è un bene gratuito. Vai ad una fonte sita in un terreno pubblico, bevi e nessuno ti chiederà di pagare. Ma se vuoi bere acqua trattata microbiologicamente e distribuita fino a casa tua, paghi per le nfrastrutture e per il lavoro di mantenimento delle dette. Nessuno lavora gratis per te. (OK, questo era un discorso di massima, ma volevo dare un'idea della cosa)
(E d'un tratto capii che il pensare è per gli stupidi, mentre i cervelluti si affidano all'ispirazione. (cit. Arancia meccanica) - Ma se quella non arriva, il cervelluto stà inguaiato assai (Odisseo - Gigantosaurus Carinii Patagoniae)
Questa discussione potrebbe anche essere interessante se solo non si sparassero grosse come case da un lato e dall'altro
Guarda che è un progetto molto avanzato. L'idea di un bel cogeneratore che installi, ti dura 30 anni senza manutenzione e senza combustibile non è poi da buttare...
Finalmente si comincia ad udire del buonsenso dalle tue parti.
Quello che dici ha delle basi di correttezza. La decentralizzazione in favore di microimpianti, soprattutto per le tante piccole comunità sparse negli entroterra, deve essere incentivata senza dubbio grazie alle FER.
Tuttavia, ed è inutile girarci intorno, che sia fossile o nucleare, le risorse per città e soprattutto industrie possono essere sopperite solo da queste fonti. Arpagone, prima di replicarmi, fatti un'idea delle spaventose quantità di energia necessarie per gestire il compartimento industriale, e capirai che nel migliore dei casi, potremo al meglio (e non sarà poco!) usare le grandi centrali senza abusarne. In una prospettiva positiva, FER e grandi centrali si bilanceranno, ma solo l'uno o l'altro no.
Il compatimento industriale ha le risorse necessarie per provvedere da solo ai propri bisogni .Ogni industria deve essere dotata di una produzione precentuale di energia che usa per se stessa non inferiore al 99%.Invece di portare i soldi alle cayman che si costruiscano le centrali che gli servono.
Per quanto riguarda la cittadinanza deve essere imposto per legge che l'energia che consumano (nuove costruzioni) deve essere pareggiata da un impianto produttivo della stessa portata .Se non è possibile farlo singolarmente bisogna farlo in gruppo (acquisto di un generatore eolico o di un impianto fotovoltaico con stoccaggio di idrogeno .)
Ah, un'altra cosa: meglio che dimentichi il concetto di 'democratizzazione' dell'elettricità. La produzione di corrente non è un fatto politico, ma qualcosa che dipende da chi ha le risorse per costruire i componenti degli impianti, di chi ha i soldi per acquistarli e mantenerli e di chi, non potendo acquistarli o mantenerli, delega l'ente (stato, regione o provincia) che si cura di farlo per te facendoti pagare la bolletta.
E' meglio che ti dimentichi il concetto di centralismo , se rimane tale metodo di gestione è un fatto politico e quindi la decisone la prende l'intera popolazione non un singolo governo , visto che i soldi sono di tutti i cittadini. Un fotovoltaico se lo può permettere un sacco di gente a vedere dalle macchine che girano , senza dover pagare la bolletta anzi guadagnandoci .Rimettendoci in fatto di immagine , nel senso del dover rinunciare ad un auto di status per compensare il costo di impianto fotovoltaico-elettrolizzatore-fuelcell.
E' come il discorso dell'acqua: ovvio che di per sé è un bene gratuito. Vai ad una fonte sita in un terreno pubblico, bevi e nessuno ti chiederà di pagare. Ma se vuoi bere acqua trattata microbiologicamente e distribuita fino a casa tua, paghi per le nfrastrutture e per il lavoro di mantenimento delle dette. Nessuno lavora gratis per te. (OK, questo era un discorso di massima, ma volevo dare un'idea della cosa)
Certamente se lo gestisce un ente pubblico i costi sono minimi appena entra una multinazionale del kaiser , i prezzi triplicano , sarà una coincidenza ?
A proposito è passato sotto un quasi silenzio un decreto che permette proprio la privatizzazione dell'acqua a favore di multinazionali e non .I signori del governo si stanno muovendo in ambiti estremamente "pericolosi" per la pace sociale , per questo mettono i soldati nelle città ?
... e i suoi fratelli. Altrimenti il tuo ragionamento avrebbe potuto anche vacillare.
quindi si apprestano ad aprire uno spaccio pre vendere l'uranio al supermercato ?
endymion70 Guarda che è un progetto molto avanzato. L'idea di un bel cogeneratore che installi, ti dura 30 anni senza manutenzione e senza combustibile non è poi da buttare...
E lo scarto magari lo butti nel primo fosso che capita ....
Il compatimento industriale ha le risorse necessarie per provvedere da solo ai propri bisogni .Ogni industria deve essere dotata di una produzione precentuale di energia che usa per se stessa non inferiore al 99%.Invece di portare i soldi alle cayman che si costruiscano le centrali che gli servono.
O non hai mai visto le immagini di una fonderia, di un un impianto per la lavorazione dell'alluminio, o stai di nuovo parlando come il solito troll. Le industrie pesanti devono allacciarsi ad una rete, e semmai disporre d propria produzione per eventuali emergenze, non certo sopperire autonomamente al proprio lavoro.
E' meglio che ti dimentichi il concetto di centralismo , se rimane tale metodo di gestione è un fatto politico e quindi la decisone la prende l'intera popolazione non un singolo governo , visto che i soldi sono di tutti i cittadini. Un fotovoltaico se lo può permettere un sacco di gente a vedere dalle macchine che girano , senza dover pagare la bolletta anzi guadagnandoci .Rimettendoci in fatto di immagine , nel senso del dover rinunciare ad un auto di status per compensare il costo di impianto fotovoltaico-elettrolizzatore-fuelcell.
Altra sciocchezza:
1) i soldi NON sono di tutti i cittadini, ma appartengono a chi se li guadagna (e per favore risparmiami i soliti trolleggiamenti su lobby e politici ladri). Se tu, come me, hai un lavoro, ti guadagni lo stipendio, altrimenti ciccia.
2) Sono stato anch'io presso qualche rivenditore FV, e quando ho visto i prezzi richiesti (per giunta senza neppure garantire la piena indipendenza energetica, mi sono visto davanti una luuuunga fila di rate di ammortamento, che a confronto la bolletta (dati i miei consumi) è pure leggera.
3) ci sono quelli che sciaguratamente comprano l'auto per fare i figoni, ma sono una minoranza. Quelli come me scelgono un'auto affidabile e duratura, e siamo la maggioranza. Non so in che razza di posto vivi per vedere tutte queste auto-status...
Il resto dei tuoi commenti è di nuovo trolleggiare. Abbiamo giocato abbastanza, torna nel cesto, op!
O non hai mai visto le immagini di una fonderia, di un un impianto per la lavorazione dell'alluminio, o stai di nuovo parlando come il solito troll. Le industrie pesanti devono allacciarsi ad una rete, e semmai disporre d propria produzione per eventuali emergenze, non certo sopperire autonomamente al proprio lavoro.
Il compatimento industriale ha le risorse necessarie per provvedere da solo ai propri bisogni .Ogni industria deve essere dotata di una produzione precentuale di energia che usa per se stessa non inferiore al 99%.Invece di portare i soldi alle cayman che si costruiscano le centrali che gli servono.
Altra sciocchezza:
1) i soldi NON sono di tutti i cittadini, ma appartengono a chi se li guadagna (e per favore risparmiami i soliti trolleggiamenti su lobby e politici ladri). Se tu, come me, hai un lavoro, ti guadagni lo stipendio, altrimenti ciccia.
A questo servono le isole cayman e gli altri paradisi fiscali , ad imboscare i proventi di illeciti guadagni fatti sulla tua pelle , è come mettere i fiori sulla finestra del carcere , devi trovarti bene .
2) Sono stato anch'io presso qualche rivenditore FV, e quando ho visto i prezzi richiesti (per giunta senza neppure garantire la piena indipendenza energetica, mi sono visto davanti una luuuunga fila di rate di ammortamento, che a confronto la bolletta (dati i miei consumi) è pure leggera.
3) ci sono quelli che sciaguratamente comprano l'auto per fare i figoni, ma sono una minoranza. Quelli come me scelgono un'auto affidabile e duratura, e siamo la maggioranza. Non so in che razza di posto vivi per vedere tutte queste auto-status...
E' solo la conferma di quello che ho scritto prima è meglio un'Auto status che un impianto fotovoltaico-elettrolizzatore-fuelcell , nel senso che è meglio far vedere , che essere .
come volevasi dimostrare, stà tentando disperatamente di innescare un flame e far chiudere la discussione
"non nutrite il troll"
Odisseo
(E d'un tratto capii che il pensare è per gli stupidi, mentre i cervelluti si affidano all'ispirazione. (cit. Arancia meccanica) - Ma se quella non arriva, il cervelluto stà inguaiato assai (Odisseo - Gigantosaurus Carinii Patagoniae)
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