Diodo di Blocco su quadro da campo - EnergeticAmbiente.it

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Diodo di Blocco su quadro da campo

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  • <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (fcattaneo @ 12/12/2007, 21:19)</div><div id="quote" align="left">F.</div></div><br>ma ........guarda che nel documento si parla di proteggere una stringa da <b>correnti inverse dovute ad ombreggiamento</b>............ non sei stato tu sopra a dire che le correnti inverse sono fantomatiche e con il tuo teorema a sostenere che non esistono ?<br><br><b>Nota bene che si parla di ombreggiamento parziale, e non totale come asserisci tu, a provocare la circolazione inversa di corrente.</b> Un ombreggiamento parziale e&#39; possibillissimo, basta un gatto che cammina su un pannello oppure una gru, in questi casi si verifica la circolazione di corrente inversa.<br><br>Capito hai tu ? Qui c&#39;e&#39; gente che legge.<br><br><i>&quot;Basta ombreggiare <u>parzialmente</u> ...........che la stringa si tira corrente&quot;</i> (sono un poeta&#33;&#33<br><br>Ma come ragioni ? mamma mia che roba &#33;<br><br><span class="edit">Edited by FernandoFast - 15/12/2007, 18:52</span>

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    • <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (IngMassimo @ 12/12/2007, 21:22)</div><div id="quote" align="left">ma ........guarda che nel documento si parla di proteggere una stringa da <b>correnti inverse dovute ad ombreggiamento</b>............ non sei stato tu sopra a dire che le correnti inverse sono fantomatiche e con il tuo teorema a sostenere che non esistono ?</div></div><br>Le correnti inverse esistono in casi limite... non in casi normali.<br><br>Come vedi nei vantaggi e svantaggi presentati a Pag. 38 non&#39;e&#39; inserito il fatto che il diodo permette di guadagnare potenza in caso di ombreggiamenti... e&#39; scritto proprio il contrario ; cioe&#39; che il diodo rispetto al fusibile ha lo svantaggio di perdere potenza.<br><br><b>Questo perche entrambi sono visti come dispositivi di protezione</b>... puoi scegliere o il fusibile o il diodo.<br>Entrambi hanno i loro vantaggi e svantaggi.<br><br><u>Se esistessero vantaggi che aumentassero la produttivita dell&#39;impianto in casi di ombreggiamenti i fusibili sarebbero assolutamente sconsigliati..</u><br><br>Si capisce tra le righe a pag. 38 e in modo TECNICO nei grafici a pag. 15.<br><br>Saluti,<br>F.<br><br><br>
      Segui on-line il funzionamento dei miei impianti in tempo reale.
      Impianto Fotovoltaico grid: 7 pannelli Sanyo HIP 205, 1.44 kWp, Az 90°, Tilt 17°, Inverter Fronius IG.15 + Impianto fotovoltaico in isola da 0,86 kWp con 10 kWh di accumulo + impianto solare termico a svuotamento da 7mq + pompa di calore Altherma 3 Compact R32 da 8 kW.

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      • <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>QUOTE</b> (fcattaneo @ 12/12/2007, 21:19)</div><div id="quote" align="left">Quello che contestiamo e&#39; che NON ESISTONO CORRENTI INVERSE in condizioni normali di utilizzo.</div></div><br>Quello che contesti tu vorrai dire............e comunque penso che dopo il documento tu Cattaneo sia d&#39;accordo che stai contestando una cosa vera.<br><br>Gli ombreggiamenti anche parziali si possono verificare in condizioni normali di utilizzo e secondo il documento, oltre che secondo me, sono causa di corrente inversa nella stringa ombreggiata parzialmente.<br><br><b>Su questo puoi dire di aver cambiato idea </b> oppure continui a dire che in condizioni normali di utilizzo non ci sono problemi di circolazione inversa ?<br><br>

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        • <b>DIODI DI BLOCCO</b><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (IngMassimo @ 12/12/2007, 18:44)</div><div id="quote" align="left">PS: la caratteristica di uan batteria da 9 v e&#39; simile a quella di un pannello, entrambi sono generatori e l&#39;equazione caratteristica e&#39; una retta verticale nel piano I-V...........fattelo spiegare da chi ha tempo da perdere con te.</div></div><br>Mi sto divertendo da matti &#33;&#33; Veramente a leggere le tue fandonie &#33;&#33;&#33;<br><u>L&#39;equazione caratteristica di un modulo FV è una retta &#33;&#33;</u><br>(Oltre a continuare a sostenere che in condizioni normali (CIOE&#39; AD INVERTER IN FUNZIONE) può esistere circolazione inversa in moduli in ombra &#33<br>Ma cosa dici ???<br>Ci vuoi postare un grafico con linea retta &#33;&#33;
          GIULIANO
          _____________
          ....ho capito che spesso tutti sono convinti che una cosa sia impossibile finchè arriva uno sprovveduto che non lo sa e la realizza..... A. Einstein.

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          • A me sembra di aver esposto le mie teorie in modo chiaro conciso e non ho altro da aggiungere al riguardo.<br><br>Penso qualcuno le abbia condivise e qualcuno no.<br><br>Mi sembra che gsughi e fcattaneo stiano negando l&#39;evidenza.<br><br>Tutto quanto detto sta scritto sopra <b>nero su bianco </b> e chi legge potra&#39; giudicare da solo chi racconta fandonie e chi no.<br><br>Continuo comunque a non capire come mai gsughi e fcattaneo si interessino di progettazione ed addirittura pretendano di insegnarla a chi gia&#39; la fa, perche&#39; ha titolo di farla, quando loro stessi non sembrano averlo questo titolo. ??&#33;&#33;&#33;&#33;???&#33;&#33;&#33;<br><br>No n sara&#39; mica la vecchia storia della volpe e dell&#39;uva ?<br><br><br>

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            • <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (IngMassimo @ 12/12/2007, 21:39)</div><div id="quote" align="left"><b>Su questo puoi dire di aver cambiato idea </b> oppure continui a dire che in condizioni normali di utilizzo non ci sono problemi di circolazione inversa ?</div></div><br>Io conosco benissimo questo argomento ci lavoro da almeno 10 anni.<br><br>Su una stringa avere zone parzialmente ombreggiate fa entrare in conduzione, in particolari condizioni che non voglio spiegarti, i diodi di Bypass.<br>I diodi di bypass servono a mantenere in conduzione una cella che viene sottoposta a tensione inversa. ( attenzione tensione NON corrente )<br><br><br>Noi stiamo parlando di diodi di blocco che hanno una funzione di protezione e sono tutta un&#39;altra cosa da spiegare.<br><br>La funzione dei diodi di bypass e&#39; molto piu&#39; complessa da capire e non&#39;e&#39; il caso di addentrarsi se prima non&#39;e&#39; chiara la funzione dei diodi di blocco che hanno una funzione elettrica molto piu&#39; semplice.<br><br><b>Ti ricordo che tu sostieni dall&#39;inizio che una stringa sottoposta ad un irraggiamento inferiore alla sua gemella posta in parallelo, assorbe corrente da essa....non hai posto limiti o eccezzioni a questo.</b><br>Hai trattato i moduli fotovoltaici alla tregua di qualsiasi generatore di tensione lineare... non un &#39; idea o una parola sul fatto che il generatore FV e&#39; influenzato dal carico e dall&#39;irraggiamento in modo assolutamete non lineare.<br><br>Per esempio una pila carica NON ABBASSA la sua tensione nominale del 15- 18 per cento tra le condizioni di circuito aperto e di carico nominale....... un generatore FV si e questa e&#39; la chiave...<br><br><br><br>Se avessi capito o almeno dimostrato un certo impegno a sostenere o discutere queste tesi logiche ,allora ci saremmo potuti impegnare in un&#39;analisi approfondita per andare a scovare situazioni limite e andare a vedere cosa succede...<br><br><br>Ma non mi sembra il caso.... qua siamo all&#39; ABC .<br><br>Ciao,<br>F.<br><br><br><br><br><br>
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              • <b>PER ING.MASSIMO</b><br>Non c&#39;e alcuna ragione per cui io debba perdere la pazienza &#33;<br><br>Ti avevo chiesto di postarmi la retta di cui avevi parlato.<br>Hai qualche difficolt&agrave;??<br>Non ho fretta. Puoi ristudiarti le cose con calma. Ci mancherebbe&#33;
                GIULIANO
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                • SCUSATE IO NON HO CAPITO UNA COSA... (sapete io continuo a non capire... non sono un genio&#33;&#33<br>Ma questa volta quello che non ho capito, e non continuo a capire, non è di carattere tecnico ma perchè le voci &quot;autorevoli&quot; di questo forum come <b>l&#39;Ing. Caffarelli</b> o i <b>moderatori</b> non intervengano nel discorso. Perchè non contribuite anche voi all&#39;argomento evitando pagine e pagine di questo thread?? in questo modo si eviterebbero scontri &quot;personali&quot; come quello che stiamo assistendo e noi che stiamo assistendo magari potremmo valutare meglio da quale parte dei contendenti &quot;far pendere l&#39;ago&quot;.<br><b>Certo in un vostro intervento vi porgo i miei migliori saluti.</b><br>Frank<br><br><span class="edit">Edited by frank_77 - 12/12/2007, 23:52</span>

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                  • in questo clima un pò teso voglio provare a buttar giù qualche mia conclusione che pongo alla vs attenzione<br>(sperando din non essere &quot;impiccato&quot; per eventuali castronerie visto che siete tutti molto più ferrati di me in argomento...)<br><br>allora:<br>con inverter non collegato, se ho due stringhe in parallelo una ombreggiata (non oscurata..) ed una no quale tensione leggerò sul parallelo secondo voi?<br><br><b>è giusto dire che tale parallelo si stabilizza alla tensione minore?</b> avete fatto esperienze in merito? questa è infatti un mio dubbio/convinzione di natura elettrotecnica...<br><br>è giusto dire che la corrente non circola sulla stringa ombreggiata perchè non raggiungo la soglia oltre la quale ho il verificarsi della conduzione inversa della cella ? (la cella infatti è assimilabile ad un diodo)<br><br>se poi collego il carico-alias inverter dovrebbe succedere la stessa cosa solo che è l&#39;inverter a &quot;forzare&quot;la tensione con il suo MPP.. ..ma a quale valore di tensione? risposta:ad un valore di tensione che, ottimizzando la potenza, comunque non supera la soglia predetta per il verificarsi dell&#39;inversione.<br><br><br>PS: <b>quoto pienamente il messaggio di frank77</b> (ho modificato apposta il mio messaggio), questo forum infatti secondo me è di alto livello in quanto, a differenza di altri, il confronto è molto spesso costruttivo... in questo caso invece....<br>scusate ma sto cercando di capire per giungere ad una conclusione

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                    • Sto seguendo la vostra disputa ormai da giorni.<br>Come spesso accade ci si accanisce vicendevolmente perdendo pian piano di vista il problema.<br><br>Devo dire che Fazer75 ha individuato la questione, che sia IngMassimo che fcattaneo che gsughi hanno parzialmente evitato: le stringhe, in condizioni di normale funzionamento, sono collegate tra loro e il carico è comune, ed è dato dall&#39;inverter che lo adegua cercando di tirar fuori da esse la massima potenza.<br><br>Quindi nell&#39;analisi mi sembra corretto partire da questa situazione di funzionamento, e non da singoli moduli in ombra o alla luce che poi si andranno a collegare.<br><br>Per semplificare possiamo assumere l&#39;ipotesi che tutti i moduli di tutte le stringhe dell&#39;impianto siano assolutamente identici (in realt&agrave; è vero esattamente il contrario).<br>In queste condizioni (in assenza di ombreggiamenti) ogni stringa lavora nello stesso punto di massimo delle altre stringhe, sino a qui ci siamo no?<br><br>Se adesso in un modulo avviene un ombreggiamento su una cella cosa succede?<br>La risposta la si ottiene guardando il pdf della Scuola Svizzera che IngMassimo ha indicato nei post precedenti: <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (IngMassimo @ 12/12/2007, 19:18)</div><div id="quote" align="left"><a href="http://www.isaac.supsi.ch/ISAAC/Fotovoltaico/Formazione/Formazione%20continua/Corso%20DACD%20E27%20-%20Progettazione%20di%20impianti%20fotovoltaici%20 collegati%20alla%20rete%20e%20autonomi/materiale%20corso/Parte%201%20e%202/05-%20e27%20-%20comportamento%20elettrico%20%20-%20dch.pdf" target="_blank">http://www.isaac.supsi.ch/ISAAC/Fotovoltai...0%20-%20dch.pdf</a></div></div><br>a pag 34 si può vedere l&#39;effetto sul modulo (dotato di diodi di bypass) di un ombreggiamento pari all&#39;80% di una cella, e a pag. 35 l&#39;effetto su una stringa di 6 moduli.<br>Si può osservare come la cella continui a dare un modesto contributo di corrente (diciamo il 20%) ma il contributo alla Voc rimane identico a quello di una cella senza ombreggiamenti.<br>Si può anche osservare a pag. 32 come la condizione perchè una cella dia un contributo praticamente nullo alla Voc sia quella di totale ombreggiamento, cioè zero fotoni incidenti.<br><br>Torniamo al nostro impianto che è sempre collegato all&#39;inverter: non appena la cella viene ombreggiata l&#39;inverter se ne accorge e aggiusta il carico verificando continuamente se sta muovendosi nella direzione giusta, e se si, dove fermarsi per avere la massima potenza.<br><br>Da che parte si muove il punto di funzionamento rispetto a quello iniziale?<br>A me sembra ovvio che si muova verso sinistra, ovvero a una tensione più bassa, in quanto il punto in cui lavorava sino all&#39;istante precedente all&#39;insorgere dell&#39;ombreggiamento (che per le altre stringhe continua ad essere di massimo) per la stringa con cella (o più celle) in ombra si trova a destra del massimo (tanto più a destra quante più sono le celle in ombra), e quindi è probabile che lavorando a tensione un po&#39; inferiore il sistema aumenti complessivamente la potenza generata.<br><br>Personalmente non vedo come in questi casi di ombreggiamento parziale possano insorgere correnti inverse nella stringa in ombra.<br><br>La questione invece si porrebbe nel caso in cui le celle fossero completamente al buio, in quanto stavolta il contributo della cella sarebbe nullo, la Voc di stringa sarebbe più bassa della Voc delle stringhe soleggiate, e in queste condizioni potrebbe verificarsi che il sistema lavori a tensioni superiori alla Voc della stringa con celle al buio; si può capirlo sempre dalla figura a pag. 32 immaginando di togliere i contributi non solo di una, ma di diverse celle al buio.<br><br>Queste sono le conclusioni a cui io sono giunto.<br><br>Accetto critiche purchè costruttive.<br><br>Ciao

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                      • <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (Phaelon @ 13/12/2007, 11:38)</div><div id="quote" align="left">Sto seguendo la vostra disputa ormai da giorni.<br>........<br><br>Ciao</div></div><br>Ciao e grazie per l&#39;intervento.<br>Seguo il tuo ragionamento pero&#39; ti propongo di analizzare anche la situazione, possibile, in cui l&#39;inverter NON fa da carico, magari perche&#39; e&#39; fuori uso, ed una delle stringhe e&#39; ombreggiata.<br><br>A quel punto avresti solo un parallelo di stringhe tutte attive meno una che e&#39; ombreggiata.<br><br>In questa scorre molta corrente inversa dovuta alle altre stringhe soleggiate se non c&#39;e&#39; un diodo ad impedirlo.<br><br><span class="edit">Edited by FernandoFast - 15/12/2007, 18:55</span>

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                        • IngMassimo ha scritto (non quoto tutto altrimenti verrebbe un post troppo lungo ed il thread diverrebbe illeggibile):<br><br><i>Ciao e grazie per l&#39;intervento.<br>Seguo il tuo ragionamento pero&#39; ti propongo di analizzare anche la situazione, possibile, in cui l&#39;inverter NON fa da carico, magari perche&#39; e&#39; fuori uso, ed una delle stringhe e&#39; ombreggiata.<br><br>A quel punto avresti solo un parallelo di stringhe tutte attive meno una che e&#39; ombreggiata.<br><br>In questa scorre molta corrente inversa dovuta alle altre stringhe soleggiate se non c&#39;e&#39; un diodo ad impedirlo.</i><br><br>______________________<br><br>bene , vedo che pian piano forse arriviamo alla soluzione...<br><br>dunque:<br><b>se le stringhe non son connesse al carico</b> (inverter) direi che è possibile che si generi una pericolosa corrente inversa in una stringa in ombra qualora il parallelo sia composto, oltre che dalla stringa in ombra, <u>almeno da altre due o tre stringhe &quot;assolate&quot;, </u> questo perchè in questo caso la corrente che <i>sentirebbe </i> il carico (che stavolta è la stringa in ombra o oscurata e che si comporta come un diodo) potrebbe portarla ad una &quot;polarizzazione inversa&quot;<br><br><b>però se le stringhe sono connesse al carico (inverter)</b> direi che questo sposti il punto di lavoro imponendo una <b>tensione </b> sul parallelo che interesser&agrave; quindi tutte le stringhe, il pericolo della corrente inversa potrebbe esserci qualora l&#39;inverter a quella tensione di funzionamento non riesca ad &quot;assorbire&quot; tutta la corrente che arriva dalle altre stringhe assolate e quindi sottoporrebbe la cella oscurata / diodo ad una possibile corrente inversa --&#62; questo però è impossibile nel caso di due sole stringhe collegate in quanto la corrente inversa sarebbe pari alla corrente nominale della stringa stessa e credo (attendo conferma per questo) che la stringa oscurata (o meglio il diodo che essa stessa rappresenta) riesca a &quot;sbarrare la porta&quot; a tale intensit&agrave; di corrente<br><br>avanti con le osservazioni... ...e ripeto non impiccatemi se c&#39;è qualche castronerie... ..sto ragionando insieme a voi...<br><br><br><br>

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                          • <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (IngMassimo @ 13/12/2007, 12:01)</div><div id="quote" align="left">Seguo il tuo ragionamento pero&#39; ti propongo di analizzare anche la situazione, possibile, in cui l&#39;inverter NON fa da carico, magari perche&#39; e&#39; fuori uso, ed una delle stringhe e&#39; ombreggiata.<br><br>A quel punto avresti solo un parallelo di stringhe tutte attive meno una che e&#39; ombreggiata.<br><br>In questa scorre molta corrente inversa dovuta alle altre stringhe soleggiate se non c&#39;e&#39; un diodo ad impedirlo.</div></div><br>A parte che questa situazione non la classificherei come &quot;normale funzionamento&quot; dell&#39;impianto, ho dei seri dubbi sul fatto che le cose vadano come tu hai prospettato, perchè la stringa ombreggiata è anch&#39;essa attiva, seppur con una diversa curva rispetto alle altre:<br>se anche supponiamo di far sparire l&#39;inverter e tenere il parallelo stringhe, perchè sulla stringa ombreggiata circoli una corrente inversa ai suoi capi deve essere applicata una tensione superiore alla sua Voc.<br>Se la stringa è quindi <u>solo ombreggiata</u> questa avr&agrave; comunque una Voc pari a quella delle altre stringhe e quindi non è possibile che queste la portino in conduzione inversa.<br>In questa circostanza penso che non circoli nessuna corrente tra le stringhe e che queste si portino a un medesimo valore di tensione.<br><br>Mi risulta inoltre che la normativa tedesca non preveda l&#39;utilizzo dei diodi di stringa, eppure non mi risulta nè che i tedeschi siano poco accorti e nè che i loro impianti saltino.<br>Mi risulta invece che in Italia è passata sta storia dei diodi perchè per così dire &quot;imposta&quot; dall&#39;Enea, e che sono molti i progettisti (anche illustri) che ne contestano la reale utilit&agrave;.<br>I diodi di stringa credo che debbano la loro esistenza al fatto che si è scelto (come linea di principio) che una stringa con guasti venisse automaticamente esclusa dal parallelo stringhe.<br><br>Se non sei d&#39;accordo dovresti spiegare perchè circolerebbe una corrente inversa.<br>Oppure se sbaglio farmi capire esattamente dove.<br><br>Ciao<br><br>

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                            • Ecco, riporto testualmente quanto gia&#39; da me asserito piu&#39; sopra.<br><br>La situazione di inverter spento e&#39; possibile cioe&#39; puo&#39; avvenire, raramente, ma puo&#39; avvenire.<br>Io penso che sia meglio che le protezioni ci siano a proteggere il sistema anche nel caso in cui cio&#39; avvenga.<br><br><br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>QUOTE</b> (IngMassimo @ 13/12/2007, 12:01)</div><div id="quote" align="left">1) Beh, considerato che non sei un elettrico secondo me te la cavi piuttosto bene. Condivido il tuo approccio matematico che traduce esattamente la faccenda. Essendo le due curve disuguali avaranno un punto di intersezione che non si trova sull&#39;asse delle ascisse per cui la corrente inversa sul pannello ombreggiato.<br>Vado oltre con l&#39;argomento. Basta fare il grafico I-V di due pannelli e sovrapporli. L&#39;intersezione tra le curve dara&#39; il punto di lavoro dell&#39;intero sistema.<br>In condizioni di eguale illuminazione il sistema e&#39; simmetrico e le curve sono di forma uguale ma sono rovesciate rispetto all&#39;asse x perche&#39; per uno dei due bipoli formanti il parallelo i versi di I e V non sono coordinati. In questo caso l&#39;intersezione tra le curve e&#39; sull&#39;asse x per cui la corrente e&#39; nulla.<br><br>In condizioni di non uguale illuminazione la rete non e&#39; simmetrica ed una delle curve si sposta. Il risultato e&#39; un&#39; intersezione tra le curve che non si trova sull&#39;asse x e quindi la corrente inversa.<br><br>2) Concordo anche col fatto delle due stringhe; in effetti non si avrebbero danni perche&#39; la corrente sarebbe limitata al massimo a quella di cto cto del pannello soleggiato che fluendo nel pannello ombreggiato non puo&#39; causarvi danni perche&#39; quest&#39;ultimo e&#39; progettato per sopportare quella corrente.<br><br>3) Vorrei solo ribadire che con due diodi di blocco, qualora una delle due stringhe sia ombreggiata, la corrente inversa sarebbe bloccata dl diodo della stringa ombreggiata e la stringa al sole potrebbe continuare a produrre.<br><br>4) Nel caso di 3 o piu&#39; stringhe e&#39; meglio mettere i diodi perche&#39; la corrente di (3-1) stringhe e&#39; mal sopportabile da una stringa in ombra.</div></div><br>

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                              • <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (IngMassimo @ 13/12/2007, 09:29)</div><div id="quote" align="left">Per gsughi , non chiedere piu&#39; niente al sottoscritto.<br><br>Da adesso le mie consulenze....di progettista FV (cosa che tu non sei ma arrabatti).....sono a pagamento.</div></div><br>Non ho mai riso di più gusto nella mia vita &#33;&#33;&#33;<br><br>Grazie ing. Massimo per l&#39;allegria che mi hai donato.<br><br><br><br>P.S. : Sono poi però un pò triste invece nel vedere un collega così poco brillante &#33;&#33;
                                GIULIANO
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                                ....ho capito che spesso tutti sono convinti che una cosa sia impossibile finchè arriva uno sprovveduto che non lo sa e la realizza..... A. Einstein.

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                                • <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (IngMassimo @ 13/12/2007, 14:59)</div><div id="quote" align="left">In condizioni di eguale illuminazione il sistema e&#39; simmetrico e le curve sono di forma uguale ma sono rovesciate rispetto all&#39;asse x perche&#39; per uno dei due bipoli formanti il parallelo i versi di I e V non sono coordinati. In questo caso l&#39;intersezione tra le curve e&#39; sull&#39;asse x per cui la corrente e&#39; nulla.</div></div><br>E diciamo che sin qui il discorso regge.<br><br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (IngMassimo @ 13/12/2007, 14:59)</div><div id="quote" align="left">In condizioni di non uguale illuminazione la rete non e&#39; simmetrica ed una delle curve si sposta. Il risultato e&#39; un&#39; intersezione tra le curve che non si trova sull&#39;asse x e quindi la corrente inversa.</div></div><br>È qui che ritengo tu sbagli&#33;<br><br>Le curve non sono simmetriche, non ci piove su questo, però si intersecano sempre nello stesso punto dell&#39;asse x, quello caratterizzato da Voc appunto (la differenza sostanziale tra le curve sta nella parte &quot;alta&quot; di queste).<br>Perchè l&#39;intersezione avvenga fuori dall&#39;asse x occorre che la Voc della cella ombreggiata sia differente da quella soleggiata.<br>Ma perchè ciò avvenga è necessario non un ombreggiamento, bensì una condizione molto più restrittiva, cioè buio totale (quasi impossibile nella pratica...).<br>

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                                  • Phaleon, cerco di andare piu&#39; a fondo per chiarire ulteriormente.<br><br>Andiamo per gradi, una cosa alla volta. Carta e penna aiuterebbero.<br><br>Situazione iniziale con due celle in parallelo A e B dove l&#39;illuminazione e&#39; la stessa per entrambi.<br><br>Volendo riportare i grafi di entrambe le curve su un unico piano siamo obbligati a scegliere i versi di I e V in modo non coordinato per una delle celle ed in modo coordinato per l&#39;altra.<br><br>In altre parole, supponiamo di essere a 1000W/m^2, abbiamo due curve I-V speculari rispetto all&#39;asse V che supponiamo essere quello orizzontale.<br><br>La curva di A interseca l&#39;asse I in Icc, prosegue orizzontalmente per un po&#39; poi cala in modo brusco e va ad attarversare l&#39;asse V come e&#39; tipico di una curva relativa ad una cella FV. (concavita&#39; verso il basso)<br><br>La curva di B (simmetrica rispetto a quella di A) interseca l&#39;asse I in -Icc, prosegue orizzontalmente per un po&#39; poi sale in modo brusco e va ad attraversare l&#39;asse V come e&#39; tipico di una curva relativa ad una cella FV.(concavita&#39; verso l&#39;alto stavolta)<br><br>Le curve si incontrano sull&#39;asse V a testimoniare una situazione di corrente nulla datto che l&#39;irraggiamento e&#39; identico per entrambe le celle.<br><br>Ora cala l&#39;illuminazione sulla cella A e con essa trasla verso il basso la caratteristica perche&#39; tende ad assomigliare a quella di un diodo inerme e quindi ad avvicinarsi all&#39;asse V.<br><br>Il punto di intersezione tra le due curve si e&#39; spostato sotto l&#39;asse V ed ecco la corrente inversa.<br>Se prendi carta e penna ti sara&#39; chiaro.<br><br>Un fatto a chiarire ulteriormente; se si ammette che nasce una corrente allora, essendo le due celle in parallelo, per una delle due celle dovra&#39; essere necessariamente corrente inversa cioe&#39; che entra dal + ed esce dal -.

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                                    • saluti a tutti,<br>ho visto che il tread è lunghisimo, e leggerlo tutto ci vuole tempo...<br>vorrei solo dire che l&#39;oggetto della discussione, è attualmente anche oggetto di studio nel CT 82 del CEI. Vi posso assicurare che la questione rimane dibattuta anche a livello internazionale.<br>Durante l&#39;ultima riunione del CT 82, è emerso che un australiano ha prodotto un documento che pare essere esaustivo. Inutile dire che il documento è introvabile, se non per i componenti di uno specifico gruppo di lavoro internazionale.<br><br>Proporrei di intavolare una discussione in cui, a supporto delle varie tesi, si alleghino schemi e soprattutto caratteristiche I-V, altrimenti è dura capire e farsi capire.<br><br>Il problema dei forum, è che alcune le persone che vi partecipano danno x scontato di essere depositari della verit&agrave; senza conoscere la storia della persona con cui stanno interloquendo (anche io faccio autocritica).<br>Suggerirei a chi gestisce il forum di inventarsi un sistema, possibilmente scientifico, (non saprei quale) x far emergere dal gruppo, le persone autorevoli in modo che quando rispondo io, che notoriamente non capisco &#39;na mazza, la gente neanche mi sta a legge......<br><br>....insomma ciascuno di noi deve essere valutato in modo oggettivo, da tutti gli altri, naturalmente senza filtri.<br>saluti<br><br><span class="edit">Edited by PV-plant - 13/12/2007, 17:39</span>

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                                      • <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (IngMassimo @ 13/12/2007, 12:01)</div><div id="quote" align="left">Seguo il tuo ragionamento pero&#39; ti propongo di analizzare anche la situazione, possibile, in cui l&#39;inverter NON fa da carico, magari perche&#39; e&#39; fuori uso, ed una delle stringhe e&#39; ombreggiata.<br><br>A quel punto avresti solo un parallelo di stringhe tutte attive meno una che e&#39; ombreggiata.<br><br>In questa scorre molta corrente inversa dovuta alle altre stringhe soleggiate se non c&#39;e&#39; un diodo ad impedirlo.</div></div><br>Solo 2 cose...<br><br>Nessuno nega che i diodi di blocco possono avere una forma di utilita per motivi di protezione ( meglio comunque usare i fusibili ) ..... ma qui si parlava di un presunto aumento di produttivita generato dall&#39;uso dei diodi di blocco... questa e&#39; una condizione IMPOSSIBILE.<br><br>Poi ancora...<br>se poni 2 pannelli in parallelo senza carico e a 2 irraggiamenti diversi.... non sono piu&#39; nelle condizioni di senza carico.<br><br>Quello piu&#39; irraggiato mandera&#39; una corrente piccolissima dentro il pannello ombreggiato e in questo modo la sua tensione scende ( condizioni NON PIU&#39; DI ASSENZA CARICO ) mentre quello ombreggiato AUEMENTERA&#39; LA SUA TENSIONE ( condizioni di assorbimento quindi con tensione MAGGIORE della tensione a circuito aperto ).<br>Le correnti in gioco sono pero piccolissime e comunque valide solo in assenza di carichi esterni.<br><br>Ricorda che per POMPARE corrente dentro un pannello solare parzialmente ombreggiato e&#39; necessario alimentarlo con una tensione SUPERIORE a quelle che avrebbe il pannello in assenza di carico a quelle condizioni di irraggiamento.<br><br>Guarda la curva che posto sotto e che dimostra il Teorema di Cattaneo .....<br><br>La curca arancio descrive il comportamento della cella come generatore mentre la curva rossa quella della cella come carico ( diodo polarizzato dirattamente )<br><br>Come vedi per far apparire un po di corrente inversa occorre polarizzare la cella fotovoltaica ad una tensione SUPERIORE a quella a circuito aperto.<br><br>Saluti,<br>F.<br><br><br><img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/72b67d622cf7959b8596f8dcb1c06d9c.jpg" alt=""><br><br>
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                                        • <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (PV&#45;plant @ 13/12/2007, 17:25)</div><div id="quote" align="left">saluti a tutti,<br>ho visto che il tread è lunghisimo, e leggerlo tutto ci vuole tempo...<br>vorrei solo dire che l&#39;oggetto della discussione, è attualmente anche oggetto di studio nel CT 82 del CEI. Vi posso assicurare che la questione rimane dibattuta anche a livello internazionale.</div></div><br><img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/d3b0de8a3d3dbcc722a8663740c65c84.gif" alt=":lol:"><br><br>Ma cavolo...bastano 2 pannelli , 2 amperometri e un carico......<br>Cosa ci vuole a dimostrare che non circola un a mazza indietro in un pannello parzialmente irraggiato.<br><br>Il problema e&#39; che i diodi di blocco sono un retaggio culturale di quando servivano davvero.. ovvero quando gli impianti fotovoltaici erano stand alone e caricavano accumulatori.<br><br>In questi casi occorre mettere ASSOLUTAMENTE i diodi di blocco perche nelle ore notturne o durante le giornate nuvolosissime , poteva accadere che la battaria si scaricava indietro nelle celle.<br><br>Questo retaggio ha portato l&#39;uso dei diodi di blocco anche nei sistemi grid adducendone lo stesso motivo che pero&#39; NON esiste perche il carico che potrebbe alimentare una eventuale stringa ombreggiata e&#39; di tipo fotovoltaico quindi con caratteristiche I/V tali da rendere impossibile questo travaso di energia.<br><br>Certo che se le condizioni differenziali sono enormi ( tipo stringa in pieno sole in parallelo con stringa al BUIO allora il discorso cambia tuttavia nella realta NON AVVIENE MAI. )<br><br>L&#39;unico caso di utiloita e&#39; la protezione dai faults che pero&#39; puo essere svolta meglio dai fusibili.<br><br><br>Saluti,<br>Fabrizio.
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                                          • <a href="http://image.forumcommunity.it/8/8/2/2/8/0/1197570155.jpg" target="_blank"><img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/b64c20062d87052b44f48bc6013365bb.jpg" alt="image"></a><br><br><br>Nel grafico che ho postato ( cliccare per vederlo ingrandito ) guardate come si vede bene che un pannello fotovoltaico posto a 1000 watt/mq. di irraggiamento ha una tensione in regime di carico <b><span style="color:red">VA</span></b> che e&#39; INFERIORE alla tensione a vuoto di un analogo pannello posto a 200 watt/Mq. <b><span style="color:green">VB </span></b>.<br><br>Il semplice sforzo mentale che occorre fare per capire e&#39; che, per ricevere corrente il pannello ombreggiato dovrebbe trovarsi ad una tensione INFERIORE a VA perche se l&#39;avesse uguale o piu&#39; alta la corrente potrebbe solamente essere nulla ( condizioni di circuito aperto ) o essere il leggera produzione , tensione superiore a VA.<br><br><br>Nella realta&#39; mettendo i pannelli in parallelo a diversi irraggiamenti avranno ovviamente la stessa tensione ( per esempio si troveranno tutti e due in VA ) e uno eroghera&#39; una potenza mentre l&#39;altro una potenza inferiore....<br><br>Non circolano fantomatiche correnti inverse.<br><br><br>Saluti,<br>Fabrizio.<br><br><s pan class="edit">Edited by fcattaneo - 13/12/2007, 23:32</span>
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                                            • Adesso non vorrei riaccendere le discussioni...<br>Ieri ero presso una famosa ditta...<br>Ho posto la domanda dei diodi a 2 &quot;relatori&quot; che parlavano...<br>Uno mi ha detto che i diodi servono, anche per tutelarsi legalmente a fronte di danni sull&#39;impianto e per eventuali errori di collegamento stringhe in fase installativa (... non lasciatevi forviare ha detto che comunque servono anche per il funzionamento ordinario). Ho notato che nei loro quadri, tra l&#39;altro, mettono sia i diodi sia i fusibili in serie&#33;&#33; (corretto??)<br>L&#39;altro... mi ha preso da parte e mi ha detto che non servono assolutamente a niente... descrivendomi una carrellata di impianti realizzati senza diodi e di ditte europee che si rifiutano di usarli.<br>A chi la ragione??<br>Ciao Frank<br><br>P.S. cavolo... &quot;<b>i mostri sacri</b>&quot; (vedi il mio intervento precedente) non sono ancora intervenuti sull&#39;argomento, anche se non credo che non abbiano letto il thread&quot;. Ci faranno un regalo per natale??<br><br>Cavolo anche io con questo post sono diventato un &quot;appassionato&quot; con 50 interventi... tanti auguri a me&#33;&#33; <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/0d2a67c8bd0da769bf4e5b0756fde5a6.gif" alt="">

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                                              • Frank 77......<br><br>Se vai a controllare avevo gi&agrave; detto che in Germania i diodi non si usano, e, come vedi, non me lo sono inventato.<br><br>Sui fusibili in serie ai diodi certo che è corretto, diciamo che è lo standard qui in Italia.<br><br>Ciao

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                                                • certo che avevo gi&agrave; letto i posti precedenti, compreso i tuoi... ma volevo semplicemente riportare delle considerazioni che mi sono state fatte.<br>Ciao<br>Frank

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                                                  • <span style="color:red">Un poco di AUTOMODERAZIONE eviterebbe a me povero moderatore 2 ore di lavoro per ripulire il 3d da inutili polemiche e inutili ma lunghissime citazioni; per favore accorciate le citazione e le citazioni con dentro le citazioni che a loro volta contengono altre citazioni. Non mettete le discussioni su di un piano personale, grazie</span>
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                                                    • <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (gsughi @ 22/11/2007, 14:57)</div><div id="quote" align="left">La discussione è sempre utile perchè porta a ragionare sui motivi per i quali si devono fare le cose; poi bisogna arrivare alle conclusioni.<br><br>Credo che la Norma CEI 82-25 che noi tutti dobbiamo conoscere non possa essere contestata: Cito dal punto 4.1.3.2.<br><br>&quot;<i>cautelativamente l&#39;utilizzo di dispositivi di protezione per sovracorrente (diodo di blocco o fusibili) è necessario in generatori costituiti da più di tre strighe </i> ...)<br><br>IngMassimo pensi di poter concordare con le norme CEI ?</div></div><br>Concordo, ma vorrei sottolineare che mettere i FUSE anche su due o tre stringhe è se non altro cautelativo per sovracorrenti inverse generate da condizioni anomale di funzionamento ( completo oscuramento di una stringa). In particolare io su ogni stringa inserisco fusibili con corrente pari a 1,6 x Impp in modo che la stringa oscurata vada fuori servizio con corrente inversa 1,6 volte la corrente diretta Impp<br><br><br><br>

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                                                      • <b>CITAZIONE GIORGIO DEMUTAS<br>Ma perchè a me non capita mai di dover mettere stringhe in parallelo?</b><br><br>Buongiorno a tutti,<br><br>Leggo da poco le vostre discussioni per ciò che riguarda il fotovoltaico e devo dire che ci partecipano persone preparate e molto ingamba, veri e propri professionisti insomma.<br><br>Vengo al dunque e scusate la rapidit&agrave; faccio la mia domanda semplice e coincisa e spero priva di dubbi essendo da pochissimo nel settore che però mi stimola molto.<br><br>Impianto formato da:<br><br>3 generatori ognuno di 4 stringhe da 8 moduli in serie (Soluxia 180 Wp)<br>3 Inverter Fronius IG 60<br><br>volendo collegare singolarmente le stringhe all&#39;inverter (dotati di MPPT), credete che siano necessari comunque i diodi di blocco??<br><br>Premetto che nelle condizioni normali di funzionamento l&#39;impianto non subisce ombreggiamenti cospicui (2% circa).<br><br>Ringrazio anticipatamente per le eventuali risposte e grazie per tutti i consigli che vorrete darmi.

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                                                        • <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (maocnaib @ 26/12/2007, 13:03)</div><div id="quote" align="left">Impianto formato da:<br><br>3 generatori ognuno di 4 stringhe da 8 moduli in serie (Soluxia 180 Wp)<br>3 Inverter Fronius IG 60<br><br>volendo collegare singolarmente le stringhe all&#39;inverter (dotati di MPPT), credete che siano necessari comunque i diodi di blocco??</div></div><br>Tratto dal Forum :<br><br><i>La Norma (IEC 60364-7-712) stabilisce che i diodi di stringa possono non essere impiegati qualora siano verificate tutte le seguenti prescrizioni:<br><br>moduli dello stesso tipo;<br>moduli con protezione di classe II;<br>La differenza della tensione a vuoto delle stringhe non sia superiore al 5%.</i><br><br>Dato che tecnicamente i diodi di blocco non servono a nulla e la normativa ti permette di non usarli ,direi di NON metterli.<br><br>Userei dei semplici fusibili dimensionati sulla corrente di stringa.<br><br>saluti,<br>Fabrizio.<br><br><br><b r>
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