Salve,
Dovrei iniziare a progettare la mia nuova abitazione che dovrebbe risultare di classe B, in zona climatica E (gradi giorno 2561).
La casa sarà composta da circa 100 mq di seminterrato (da considerare come luogo abitualmente vissuto di giorno) e primo piano sempre da 100 mq, corte esterna 100 mq.
Siccome ne sento parlare molto bene, sarei intenzionato a fare l'impianto di riscaldamento a pavimento che si alimenta con una pdc.
Purtroppo a causa di mia moglie sarò costretto a tenermi il metano (non vuole per nessun motivo l'induzione , ma la caldaia la vorrei evitare) ed è mia intenzione mettere almeno 3 kw di fotovoltaico.
Il mio dubbio è quello relativo alle potenzialità della pdc, viste le basse temperature che in inverno si raggiungono spesso. Il mio idraulico di fiducia (che mi sembra anche preparato su soluzioni che per altri della zona sembrano a dir poco futuristiche) mi diceva di valutare la possibilità di utilizzare qualcosa che ha a che fare con il geotermico, visto che cmq dovrò fare lo scavo per le fondazioni ed ho la possibilità di usufruire delle agevolazioni fiscali sia per ristrutturazione che per miglioramento energetico.
Per il geotermico però ho visto che i costi aumentano notevolmente, ed anche i pali energetici di cui non ne so' quasi nulla sicuramente non saranno a costo zero.
Le mie domande sono:
- Potrebbe essere cmq vantaggioso avere una buona caldaia a condensazione e fregarsene (scusate il termine ) di tutti altri lavori e pensieri che stanno dietro alle pdc?- Con una pdc aria-acqua programmata come si deve, non si riesce a soddisfare il fabbisogno dell'abitazione?
- I costi approssimativi di un impianto che ha a che fare in qualche modo con il geotermico a quanto ammontano?
L'idraulico (che è anche mio amico) mi ha detto che potrà far visionare il progetto ad un ingegnere della Viessmann il quale potrà fornirci indicazioni valide e da vagliare insieme.
Grazie a tutti per eventuali consigli
Dovrei iniziare a progettare la mia nuova abitazione che dovrebbe risultare di classe B, in zona climatica E (gradi giorno 2561).
La casa sarà composta da circa 100 mq di seminterrato (da considerare come luogo abitualmente vissuto di giorno) e primo piano sempre da 100 mq, corte esterna 100 mq.
Siccome ne sento parlare molto bene, sarei intenzionato a fare l'impianto di riscaldamento a pavimento che si alimenta con una pdc.
Purtroppo a causa di mia moglie sarò costretto a tenermi il metano (non vuole per nessun motivo l'induzione , ma la caldaia la vorrei evitare) ed è mia intenzione mettere almeno 3 kw di fotovoltaico.
Il mio dubbio è quello relativo alle potenzialità della pdc, viste le basse temperature che in inverno si raggiungono spesso. Il mio idraulico di fiducia (che mi sembra anche preparato su soluzioni che per altri della zona sembrano a dir poco futuristiche) mi diceva di valutare la possibilità di utilizzare qualcosa che ha a che fare con il geotermico, visto che cmq dovrò fare lo scavo per le fondazioni ed ho la possibilità di usufruire delle agevolazioni fiscali sia per ristrutturazione che per miglioramento energetico.
Per il geotermico però ho visto che i costi aumentano notevolmente, ed anche i pali energetici di cui non ne so' quasi nulla sicuramente non saranno a costo zero.
Le mie domande sono:
- Potrebbe essere cmq vantaggioso avere una buona caldaia a condensazione e fregarsene (scusate il termine ) di tutti altri lavori e pensieri che stanno dietro alle pdc?- Con una pdc aria-acqua programmata come si deve, non si riesce a soddisfare il fabbisogno dell'abitazione?
- I costi approssimativi di un impianto che ha a che fare in qualche modo con il geotermico a quanto ammontano?
L'idraulico (che è anche mio amico) mi ha detto che potrà far visionare il progetto ad un ingegnere della Viessmann il quale potrà fornirci indicazioni valide e da vagliare insieme.
Grazie a tutti per eventuali consigli
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