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Quanta energia da un mulino fluviale....e da mille?!

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  • Quanta energia da un mulino fluviale....e da mille?!

    Ciao a tutti.
    Non sono un ingeniere come suppongo lo siate voi che leggete.
    Vorrei porvi questo mio quesito:

    Quanta energia si potrebbe produrre utilizzando

    la corrente dei fiumi
    per far girare le pale di mulini ad acqua,
    sistemati su degli scafi galleggianti
    ancorati alle diverse arcate
    dei molti ponti che attraversano i fiumi (strade, ferrovie ecc.)

    Posto
    - che in Italia esistono 54 fiumi lunghi + di 100 km. (media 150 km ca.)
    - che la portata media è di 90/100 mc/sec.
    - che i ponti sul fiume Po sono una sessantina, con in media 4 arcate ciascuno.
    - che, in media, si possono ipotizzare 20 ponti per ognuno dei 54 fiumi di cui soprra ed almeno 2 arcate per ponte;
    - che ognuno di queste arcate può ospitare da 1 a 5 scafi/mulino;
    - che non vi sono altri costi se non quelli relativi alla costruzione degli scafo/mulino, al loro ancoraggio (al ponte attraverso cavi), alle dinamo per la trasformazione dell'energia idraulica in energia elettrica ed alla immissione in Rete di questa energia.

    Grazie a chi vorrà rispoondeermi
    Renatoo950
    1
    xx
    100.00%
    1
    cc
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  • #2
    Buonasera Liutebaag,
    benvenuto nel forum.
    L'idea, di primo acchito, puo' apparire valida ed interessante dal punto di vista dello sfruttamento ma i problemi tecnici e burocratici sono tali che nn si potra' mai realizzare.
    Per darTi un esempio, devi sapere che, la semplice costruzione di un ponticello ad un' unica arcata su un piccolo corso d'acqua implica delle verifiche idrauliche e degli studi accurati che a volte nn vengono risolti e l'opera nn si realizza. A questo punto puoi immaginare cosa succede se vai ad ostruire il passaggio dell'acqua sotto ai ponti.
    Ancora un'annotazione : oggi, probabilmente, molti dei ponti costruiti sui corsi d'acqua da Te citati nn sarebbero piu' autorizzati........
    ciao car.boni
    Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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    • #3
      Ciao Car.boni.
      Preciso che, nella mia idea, gli scafi /mulino non ostruiscono il passaggio dell'acqua sotto le arcate dei ponti, ma galleggiano a valle dei ponti (30/50 metri (..non so - da verificare)) trattenuti da funi ancorate agli stessi.
      In questo modo l'acqua non incontra alcun ostacolo "ostruente", ma viene, semmai, rallentata a valle del ponte ad una distanza tale da non creare "ingorghi".
      Quanto all'ultima tua annotazione, direi: verifichiamo la fattibilità del progetto in base ai ponti, o meglio, alle arcate dei ponti, attualmente esistenti. Poi, i nuovi ponti destinati ad ospitare gli scafi/mulino/generatori di corrente, dovranno essere costruiti tenendo conto della maggior resistenza che sono chiamati a sopportare e che, a questo punto, potranno essere "autorizzati".
      Ciao
      Liutebaag

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      • #4
        la tua idea non regge per motivi tecnici , cioè l'energia posseduta dall'acqua è talmente bassa che non è economico sfruttarla . Ti faccio un esempio .
        Il Po ha una portata media di 1000 m cubi /sec . La tua ruota ,oppure tante ruote allineate potranno sfruttare 1 cm di dislivello .
        cioè 98 Kw potenziali ,cioè 50 Kw elettrici , ma non si puù fare una struttura larga 500 mt per fare 50 Kw con 1000 Mcubi /sec. capisci ?.
        Se poi da qualche parte si riuscisse a ottenere 50 cm di dislivello il risultato non cambia perchè le turbine idrauliche avrebbero dimensioni ciclopiche .

        Considera che una ruota idraulica mossa dalla corrente di un fiume ha un rendimento del 20 % contro il 90 % di una Kaplan.
        Sandro.

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        • #5
          Buongiorno Sandro,
          chi "mastica" tecnica e meccanica, come Te, sa dare sempre le risposte giuste.
          ciao car.boni
          Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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          • #6
            Ciao Sandro,
            stavo proprio aspettando la tua "calata" dalla montagna ;-)
            Concordo con te ovviamente e ricordo la situazione che si è creata a Roma per un banale barcone, si è bloccata metà capitale e con lei gli uffici del GSE che non rispondevano per giorni, ma questa è un'altra storia.
            Ciao
            Rem
            "E' meglio essere approssimativamente corretti che esattamente sbagliati"
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