Mi sto documentando sulla possibilità di realizzare un impianto mini idroelettrico; chi è l'ente preposto a rilasciare la concessione per l'uso del corso d'acqua se quest'ultimo è in area demaniale?
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Originariamente inviato da andrea_ Visualizza il messaggioMi sto documentando sulla possibilità di realizzare un impianto mini idroelettrico; chi è l'ente preposto a rilasciare la concessione per l'uso del corso d'acqua se quest'ultimo è in area demaniale?
Buonasera Andrea,
benvenuto nel forum.
Innanzi tutto bisogna precisare che nn esistono corsi d'acqua privati, anche se questi passano su un terreno e lo dividono a meta', ma sono tutti pubblici.
Detto cio', la competenza per il rilascio delle concessioni di derivazione ad uso idroelettrico sono della Regione o, per delega. della Provincia, dipende dov'e' il sito.
ciao car.boniAcqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.
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Ti ringrazio per l'attenzione. Nella fattispecie è la Regione (Veneto) competente per il rilascio dell'autorizzazione, ma il corso d'acqua è gestito da un consorzio di bonifica; quindi se non ho capito male prima di chiedere l'autorizzazione in regione devo avere il nulla osta del consorzio, o sbaglio?
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Ciao Andrea,
nn sbagli ed e', a mio modo di vedere, un passaggio abbastanza ostico da superare.
Il forum e' frequentato da tanti utenti della Tua Regione, che vede nel nostro moderatore Rem la massima espressione.
Sapranno consigliarTi al meglio, nn dubitare.
ciao car.boniAcqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.
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Originariamente inviato da andrea_ Visualizza il messaggioTi ringrazio per l'attenzione. Nella fattispecie è la Regione (Veneto) competente per il rilascio dell'autorizzazione, ma il corso d'acqua è gestito da un consorzio di bonifica; quindi se non ho capito male prima di chiedere l'autorizzazione in regione devo avere il nulla osta del consorzio, o sbaglio?
Allora facciamo un po' d'ordine.
Intanto bisogna capire se l'impianto è sopra o sotto la soglia dei 100 kw;
- se P<100 kw devi presentare una DIA in comune che poi inoltrerà la pratica presso tutti gli enti di cui si deve reperire il parere
- se P>100 kw devi presentare la domanda direttamente in Regione e l'iter che ne seguirà sarà quello di autorizzazione unica
Il mio consiglio è quello di presentare intanto la domanda senza passare per il consorzio. Poi lo sappiamo che il consorzio farà mille resistenze, ma questo è un altro discorso!
Bisogna sempre ricordare che il consorzio non è il proprietario dell'acqua, bensì ne è solo il gestore...
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Benvenuto Andrea nel forum,
concordo con Ing.Roberto sulla procedura.
Il gruppo di Veneti si sta allargando sempre di più e la cosa mi fa molto piacere.
In bocca al lupo
Rem
Per car.boni: non mi hanno detto "massima espressione" in vita mia, stampo il tuo post e lo metto da parte ;-)"E' meglio essere approssimativamente corretti che esattamente sbagliati"
(v. 5.0 - Gennaio 2020) - RemTechnology 1999 - 2020 - ing.remtechnology@gmail.com
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Originariamente inviato da ingroberto Visualizza il messaggio...........Il mio consiglio è quello di presentare intanto la domanda senza passare per il consorzio. Poi lo sappiamo che il consorzio farà mille resistenze, ma questo è un altro discorso!
Bisogna sempre ricordare che il consorzio non è il proprietario dell'acqua, bensì ne è solo il gestore...
Buongiorno Ing. Roberto,
permettimi un appunto.
Come pensi che si comportino gli Enti preposti quando si vedono presentare una domanda di derivazione su un tratto di canale dato in concessione ad un Consorzio?
Osteggiano o appoggiano la pratica? Telefonano al consorzio o tacciono? Sono domande banali, lo so, ma sono ipotesi di quando metti di fronte "la pulce (il privato) contro l'elefante (il consorzio)"
Credo che ci si trovi di fronte ad una scelta di opportunita', dove lo scavalcare da subito a pie' pari il problema del consorzio rispetto ad una mediazione mi sembra controproducente specialmente se, come in questo caso, si tratta di un piccolo impianto che (potrebbe) nn interessare.
ciao car.boni
PS per Rem, leggo ora il Tuo messaggio. Rbadisco solo che e' la verita', vedrai che troverai altri estimatori dopo questo messaggio.Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.
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ciao ing. Roberto,
la procedura che hai indicato è corretta, però ha ragione car.boni, quando presenti domanda al Comune per pratiche sotto i 100 kW, loro per prima cosa contattano direttamente il consorzio, anche se questo Ente in realtà non è nemmeno contemplato nella delibera di riferimento della Regione.
E' sempre meglio sentire cosa consigliano prima di intraprendere qualsiasi intervento perchè se li hai contro... sappiamo come và a finire.Se non si agisce, non è possibile alcun progresso e non può essere corretto nessun errore... Dalai Lama
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Salve a tutti,
provo a dare il mio modesto contributo:
io non sono in Veneto ma in Piemonte, comunque mi è stato chiesto preliminarmente un accordo con il gestore del canale per poter successivamente richiedere la concessione. Senza l'accordo con il gestore, non si fa nulla. Io ho a che fare con un piccolo consorzio, che mi ha appena dato l'ok verbale, aspetto quello scritto.
Se non dico una bestialità non si può comunque prescindere dalla "fase di verifica" di assoggettabilità a VIA, meglio se dopo l'ok del consorzio...
La presentazione della DIA in comune non penso sostituisca la pratica ambientale, o sbaglio?
Roberto.
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no, non la sostituisce.
In Veneto se l'impianto rispetta determinati parametri la procedura di verifica può considerarsi automaticamente soddisfatta.
Quindi, a prescindere anche dal valore della portata derivata, per certi impianto non è necessario lo svolgimento della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale.Se non si agisce, non è possibile alcun progresso e non può essere corretto nessun errore... Dalai Lama
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Originariamente inviato da robyenergy Visualizza il messaggioSalve a tutti,
provo a dare il mio modesto contributo:
io non sono in Veneto ma in Piemonte, comunque mi è stato chiesto preliminarmente un accordo con il gestore del canale per poter successivamente richiedere la concessione. Senza l'accordo con il gestore, non si fa nulla. Io ho a che fare con un piccolo consorzio, che mi ha appena dato l'ok verbale, aspetto quello scritto.
Se non dico una bestialità non si può comunque prescindere dalla "fase di verifica" di assoggettabilità a VIA, meglio se dopo l'ok del consorzio...
La presentazione della DIA in comune non penso sostituisca la pratica ambientale, o sbaglio?
Roberto.
Ciao
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Spesso il comune a cui presentare la DIA gestisce il canale o fa parte del consorzio. Resta il fatto che se chi da la concessione (Provincia) chiede l'accordo di couso... che fai, non segui quello che chiede l'ente che concede la concessione?
Probabilmente la prassi non è unica, ma varia da località a località.
A me l'accordo è stato chiesto prima, mi è costato tempo e tanta tanta pazienza, ma è arrivato!
Per Andrea: secondo me si tratta di cercare di capire, parlando con chi ha già concessioni, o con chi possa comunque avere esperienza, la modalità migliore nella tua zona, magari tutelandoti protocollando il progetto in Comune, cosa necessaria alla presentazione del progetto per la pratica ambientale (da me necessaria se superi i 260 l/s o i 30kW).
Segui la strada che ritieni migliore e non mollare!!!
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Originariamente inviato da ingroberto Visualizza il messaggio..........andare dal consorzio in via preventiva, almeno qui da noi in Veneto, vuol dire farsi del male da soli.... Casomai prima si presenta la domanda e dopo si discute.........
Ciao IngRoberto,
paese che vai usanze che trovi.
Questo e' il punto di partenza per valutare ogni situazione ma detto questo, vorrei fare un discorso piu' generale.
Hai provato a metterTi nei panni di un Consorzio che si vede arrivare, senza preavviso, una domanda di concessione idroelettrica su un suo canale di cui puo' tutto?
Risentirsi e' dir poco ma l'aspetto forse peggiore e' quello che la posizione del richiedente viene messa in inferiorita' e con potere contrattuale piu' limitato rispetto a quella che poteva avere.
Questo genere di "partite" si giocano, secondo me, usando una certa diplomazia e lasciando l'azione di forza per altre occasioni.
La mia nn e' una critica, ci mancherebbe, ma solo evidenziare quella piccola parte psicologica che la pratica ha e che, sempre secondo il mio modo di operare, va tenuta ben presente.
ciao car.boniAcqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.
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Ciao car.boni, sicuramente come concetto d'accordo con te. Ci vuole sicuramente tatto sui rapporti con gli enti. Ma purtroppo, dato che da noi i consorzi si sono messi a investire alla grande nell'idroelettrico, appena intravedono delle nuove possibilità non lasciano più alcun spazio al privato. Per cui purtroppo a malincuore si deve essere un po' bruschi ......
Ciao
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Originariamente inviato da ingroberto Visualizza il messaggio...........dato che da noi i consorzi si sono messi a investire alla grande nell'idroelettrico, appena intravedono delle nuove possibilità non lasciano più alcun spazio al privato. Per cui purtroppo a malincuore si deve essere un po' bruschi ......
Ciao IngRoberto,
perdona la franchezza, ma ne hanno pieno diritto.
Il privato che vuole ricercare spazi ove nn ci sono, facendo come dite, oltre a perdere tempo perde denaro.
Resto della mia idea, prima chiedo e poi spendo.
ciao car.boniAcqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.
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Bisogna stare molto attenti a dare informazioni preventivi a questi Enti.
Non conosco la situazioen descritta da RobyEnergy e probabilmente è consigliabile seguire la prassi consigliata ma il Consorzio è un mero gestore che ha spesso la concessione per uso irriguo in fase di rinnovo e similare e problemi di finanziamento.
Prima o dopo da noi in Veneto ci sarà un accorpamento di questi Enti e quindi hanno problematiche di carattere politico più che tecnico da gestire.
Con la nuova normativa poi hanno meno finanziamenti quindi a maggior ragione , in Veneto, non glielo direi prima della questione ma ci parlerei dopo, sul cosa non lo so. A meno che il Consorzio non ti presenti un progetto in concorrenza ma con i tempi loro 1 mese passa in fretta.
Chi mi preoccupa di più sono i funzionari locali come Comuni e Genio Civile (da noi) che per pubblicare ti fanno sudare 7 camicie.
Per car.boni: per una volta sono in disaccordo con te.Hanno diritto come altri Enti alla tutela dell'acqua in senso lato, ma si devono occupare della funzione istituzionale, gestire l'acqua per irrigazione.Se un privato ha una concessione idroelettrica che cosa gli cambia al consorzio e non capisco perchè deve interessarsene, non ne hanno titolarità, tranne per motivi economici è ripeto sono anche loro gestori con (forse) una regolare concessione di derivazione per usi irrigui. Poi so benissimo quando sono pesanti questi Enti, spesso ben legati agli uffici che deliberano le concessioni, però appunto per questo io non chiederei nulla prima e ci proverei.
In Veneto però c'è unu detto : "Dio manda l'acqua e il Consorzio se la prende!"
Ciao e non mollare
RemTechnologyUltima modifica di remtechnology; 10-02-2010, 09:43."E' meglio essere approssimativamente corretti che esattamente sbagliati"
(v. 5.0 - Gennaio 2020) - RemTechnology 1999 - 2020 - ing.remtechnology@gmail.com
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Originariamente inviato da car.boni Visualizza il messaggio
Ciao IngRoberto,
perdona la franchezza, ma ne hanno pieno diritto.
Il privato che vuole ricercare spazi ove nn ci sono, facendo come dite, oltre a perdere tempo perde denaro.
Resto della mia idea, prima chiedo e poi spendo.
ciao car.boni
In questo caso non mi sembra che si stai comportando correttamente.
Sicuramente poi ogni caso fa storia a se....
Ti saluto.
Ciao
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Ciao IngRoberto,
certo, il caso che citi e' sicuramente particolare ed il proprietario del vecchio mulino ha anche lui i suoi legittimi diritti ed in questo caso Ti do ragione nel seguire la strada che hai indicato.
In realta', a pensarci bene, nn si tratta di casi poi tanto rari.
Io mi riferivo ad un frontista del canale che prende e parte per chiedere una concessione per il semplice motivo di avere a disposizione un pezzo di terra su cui costruire le opere edilizie.
Comunque ci siamo intesi
ciao car.boniAcqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.
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Originariamente inviato da car.boni Visualizza il messaggioCiao IngRoberto,
certo, il caso che citi e' sicuramente particolare ed il proprietario del vecchio mulino ha anche lui i suoi legittimi diritti ed in questo caso Ti do ragione nel seguire la strada che hai indicato.
In realta', a pensarci bene, nn si tratta di casi poi tanto rari.
Io mi riferivo ad un frontista del canale che prende e parte per chiedere una concessione per il semplice motivo di avere a disposizione un pezzo di terra su cui costruire le opere edilizie.
Comunque ci siamo intesi
ciao car.boni
Buon lavoro.
Ciao
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Ciao,
lo so, a volte è deprimente affrontare certe questioni. Mi è capitato qualche anno fa di presentare ad un Consorzio una richiesta preventiva per una derivazione e questo non si è nemmeno preso la briga di rispondere.
Purtroppo il ruolo che rivestono gli permette di abusare del loro potere e quindi anch'io sono daccordo sul fatto di stare molto attenti a dare informazioni preventive a questi Enti.
Però bisogna anche considerare che i consorzi sono gestori che hanno la concessione per uso irriguo e devono tutelare gli interessi di tutti i loro consorziati. Inoltre, i rischi e le problematiche dei corsi d'acqua li conoscono loro, dopo i diretti interessati.
Concludo dicendo che non c'è un protocollo definito sull'approccio per una richiesta di autorizzazione, ma bisogna valutare caso per caso il da farsi. Io credo però che il contatto preliminare sia sempre positivo, soprattutto considerando il fatto che i salti più interessanti sono già stati concessi e sappiamo bene che quelli effettivamente sfruttabili sono oramai molto pochi. Questo porta anche a limitare l'interesse economico delle grandi strutture a questo genere di investimenti.Se non si agisce, non è possibile alcun progresso e non può essere corretto nessun errore... Dalai Lama
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bello il detto: "Dio manda l'acqua e il Consorzio se la prende", mi suona nuovo e sposa un pò quello che la gente pensa, ma anche quello che in certi casi purtroppo succede.
buon lavoro a tuttiSe non si agisce, non è possibile alcun progresso e non può essere corretto nessun errore... Dalai Lama
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I consorzi da noi non gestiscono grandi quantità d'acqua, come al Nord, ed i salti sono modesti.
Nonostante ciò ho intravisto 2 piccole possibilità <100 kW e dopo diversi contatti iniziati 4 anni fà e 2 lettere protocollate, non ho ancora ricevuto risposta. Le pratiche autorizzative sarebbero molto semplici, così come la realizzazione.
Io sarei contento anche se le fanno loro, solo che non fanno e non lasciano fare.
Come dice Car.boni occorre tempo e denaro, per il momento ho impegnato solo il tempo.
Spes
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Ciao Spes,
scusa la domanda , corretto chiedere al Consorzio, ma comunque loro non hanno nessun potere autorizzativo. Come si diceva in un altro post si muovono pesantemente e con i canali giusti ma di fatto non autorizzano nulla e quello che posso no fare e presentare una domanda in concorrenza.
Parti dalla Provincia, alleghi le richieste al Consorzio per dimostrare che li hai comunque contattati, e poi procedi.
Questo è quello che farei io
Ciao
Rem"E' meglio essere approssimativamente corretti che esattamente sbagliati"
(v. 5.0 - Gennaio 2020) - RemTechnology 1999 - 2020 - ing.remtechnology@gmail.com
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Originariamente inviato da remtechnology Visualizza il messaggio................................. corretto chiedere al Consorzio, ma ........................................Parti dalla Provincia, ............................
Questo è quello che farei io
Rem
Devi però considerare che per presentare una domanda in Provincia, qui da noi, devi prima versare 1.500 euro, poi considera che devi rivolgerti ad un professionista, che ha i suoi costi (nel mio caso "in economia").
Trattandosi di cose piccole, ammenochè non sei il proprietario, mi domando se vale la pena impegnarci tempo e denaro; sicuramente ha senso per la salvaguardia del creato, ed è per questo che ero contento se il Consorzio se le faceva da solo una volta lanciata l'idea.
Ariciao
Spes
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