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Rinuncia alla concessione idroelettrica

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  • Rinuncia alla concessione idroelettrica

    Buongiorno,

    in riferimento alla figura della "rinuncia", qualcuno sa dirmi se e dove esistono dei riferimenti normativi puntuali in merito? Ad esempio, il TU del '33 all'art. 215 richiama il "diritto del concessionario di rinunciare alla concessione" e anche in altri punti cita la rinuncia, ma non trovo nessun articolo specifico che disciplini questa azione.

    Un saluto a tutti

  • #2
    Buongiorno Energie,
    anche tu operativo nonostante il periodo?
    In merito alla rinuncia posso solo dirti che in un caso abbiamo rinunciato ad una concessione già autorizzata semplicemente mandando una lettera al Genio Civile ove si dichiara che gli eventuali oneri (se ci sono ) vengono comunque sanati dalla nostra azienda.
    Le lettera è stata precendetemente concordata con gli uffici preposti.
    Forse non è più di tanto normata perchè sono casi abbastanza isolati anche se come citavi giustamente tu il riferimento è sempre in vecchio ma buono T.U. del 1933.
    Hai aperto il millesimo post della sezione idroelettrico, non so che cosa hai vinto, mi informerò dagli amministratori.
    Nonostante il tempo buona giornata
    RemTechnology
    "E' meglio essere approssimativamente corretti che esattamente sbagliati"
    (v. 5.0 - Gennaio 2020) - RemTechnology 1999 - 2020 - ing.remtechnology@gmail.com
    Leggete il regolamento del Forum EnergeticAmbiente.it

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    • #3
      ciao Rem.
      ti ringrazio per aver riportato il tuo caso concreto a titolo esemplificativo.
      in realtà sono alla ricerca di qualche riferimento normativo perchè sto pensando ad una interpretazione particolare della norma...cose da azzeccagarbugli! ;-)
      Un saluto

      PS. 1000 post! mi sembra un bel traguardo, soprattutto in considerazione della qualità media deglim interventi. Complimenti a tutti!!!
      Ultima modifica di energiecomuni; 13-08-2010, 11:20.

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      • #4
        Buongiorno a Tutti,
        la discussione aperta da Energie mi apre un mondo nuovo che sintetizzo in queste domande :
        - quali sono le ragioni che spingono a rinunciare ad una concessione quando si e' sudato "7 camicie" per averla?
        - nn esistono alternative a questa soluzione ?
        Ovviamente il mio e' un discorso generale, nn certo da inquisitore, ma solo per capire qualcosa in piu'.
        ciao car.boni
        Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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        • #5
          Ciao car.boni,
          un motivo potrebbe essere che due società che hanno in comune una parte della stessa asta invece di farsi la guerra per 10 anni si mettono insieme e fanno una cosa congiunta che magari sfrutta meglio la risorsa idrica.
          Però se uno o i due contendenti hanno già una concessione, che gli è costata 7 camicie, si deve rinunciare per avere quella unica integrata.
          Questo è un caso
          Saluti
          RemTechnology
          "E' meglio essere approssimativamente corretti che esattamente sbagliati"
          (v. 5.0 - Gennaio 2020) - RemTechnology 1999 - 2020 - ing.remtechnology@gmail.com
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          • #6
            Solitamente la rinuncia si trova nelle vecchie concessioni idroelettriche soprattutto su impianti di piccolo taglio che nel tempo sono stati dismessi.
            Negli anni 90 il ministero delle finanze in collaborazione con gli uffici del genio hanno improntato una operazione di verifica di queste concessioni. Risultava infatti che molti titolari di vecchie concessioni non pagavano il canone dovuto. In questo caso il ministero invitava al pagamento delle somme dovute con gli arretrati altrimenti si facevano firmare un documento di rinuncia. In alcuni casi spulciando su vecchie concessioni ho trovato dette lettere- in altri casi d'ufficio il genio ha dichiarato la rinuncia- si trovano infatti decreti con il timro "rinunciata" . Il caso di concessioni alle quali non e' stato dato seguito si trovava la dicitura "abbandonata". Concordo sul fatto che attualmente una rinuncia di una recente concessione deve avere un doppio controllo : Un documento scritto e il mancato pagamento dei canoni-
            buon ferragosto a tutti

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            • #7
              Concessioni inattive

              Salve a tutti e buone vacanze!

              mi accodo a FEDEDAM per sottoporvi il mio quesito,

              Se analizzando il fascicolo di una concessione, il canone non e' stato piu' pagato da anni dal concessionario,

              ed il sottoscritto (non titolare della concessione) paga il canone oggi, la concessione passa in carico a chi ha pagato il canone, e quindi si "riattiva" la concessione?
              Oppure ho fatto semplicemente "un favore" al concessionario?

              Mi risulta che chi paga il canone si assicura la concessione scaduta.

              Qualcuno mi conferma o smentisce?

              Altro : ammontare dei canoni di concessione a derivare, dove trovo i costi /kw ogni regione fa da sè?
              Grazie a tutti

              Saluti

              Progettista

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              • #8
                Originariamente inviato da Progettista Visualizza il messaggio
                ....................

                Se analizzando il fascicolo di una concessione, il canone non e' stato piu' pagato da anni dal concessionario,

                ed il sottoscritto (non titolare della concessione) paga il canone oggi, la concessione passa in carico a chi ha pagato il canone, e quindi si "riattiva" la concessione?
                Oppure ho fatto semplicemente "un favore" al concessionario?
                ...............


                Buongiorno Progettista,
                nn sono a conoscenza di casi del genere ma a "naso" mi sembra una bufala.
                Quando nn si pagano i canoni, l'amministrazione, dopo averne sollecitato il pagamento, revoca la concessione.
                A quel punto puo' essere richiesta da un altro soggetto e l'iter riparte da capo come se la concessione precedente nn esistesse.
                In sostanza, parafrasando, la concessione e' come la pianta di basilico, se la bagni quotidianamente vive altrimenti secca ................
                Per i canoni di concessione di derivazione nn solo le Regioni ma anche le Provincie hanno una loro tabella. Penso che trovi tutto cio' sui siti istituzionali.
                ciao car.boni
                Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                • #9
                  Concordo con carboni,
                  una concessione deve essere revocata e poi rimessa in linea.
                  Quello che consiglio però è che se una ditta non ha pagato i canoni di mettersi d'accordo facendo un contratto di prelazione in caso di rinnovo.
                  Perchè già è difficile riattivare una concessione alle stesse condizioni degli anni '50 o '60, figuriamoci il caso in cui si renda di nuovo disponibile. Tutti ma proprio tutti possono fare domanda con i problemi di concorrenze varie che possono infastidire oltre che fare perdere tempo e soldi.
                  Di certo "l'usucapione" con le concessioni non funziona, scusate la battuta.
                  Buona serata
                  RemTechnology
                  "E' meglio essere approssimativamente corretti che esattamente sbagliati"
                  (v. 5.0 - Gennaio 2020) - RemTechnology 1999 - 2020 - ing.remtechnology@gmail.com
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                  • #10
                    Concessioni scadute

                    Grazie a Rem e Carboni,

                    chiarissimi ed esaustivi,

                    un'ultimo quesito, (forse già trattato in altre discussioni)

                    le opere civili relative a una concessione scaduta, passano al Demanio o rimangono di proprietà dell' ex concessionario.

                    Se devo rifare la domanda, sarebbe "interessante" utilizzare le opere esistenti ...

                    Grazie ancora

                    Saluti
                    Progettista

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                    • #11
                      Alla scadenza della concessione di solito viene imposto il "ripristino dei luoghi", che però, almeno nella mia provincia, si intende più il ripristino delle caratteristiche idrauliche originali, e non completa distruzione delle opere, che se non ci sono motivi particolari rimangono li...la proprietà, a meno che sia anche proprietario del fondo, non rimane certo al concessionario...
                      "Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare... finchè arriva uno sprovveduto che non lo sa, e la realizza"

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                      • #12
                        Concordo con fabio,
                        solitamente nel disciplinare è indicato il ripristino dei luoghi che però ben pochi effettuano lasciando di fatto degli "abusi edilizi" nei tratti di pertinenza dove era installato un impianto idroelettrico inteso come opere civili. Queste ultime avevano una motivazione in quanto sostenute da una concessione idroelettrica, decaduta questa non hanno più motivo di esistere. Ripristinare una concessione in un sito abbandonato ritengo sia una cosa utile oltre che all'ambiente anche al territorio perchè certe strutture sono pure molto pericolose per la sicurezza pubblica.
                        Queste opere solitamente vengono passate al demanio oppure a vari enti pubblici quali Comuni o Provincie a seconda degli accordi presi se il terreno era dell'uno o degli altri.
                        Se il fondo è di proprietà del concessionario rimane del concessionario ma in questo caso per lui è un problema perchè gli verranno richieste le sistemazioni dell'area.
                        Buona continuzione
                        Rem
                        "E' meglio essere approssimativamente corretti che esattamente sbagliati"
                        (v. 5.0 - Gennaio 2020) - RemTechnology 1999 - 2020 - ing.remtechnology@gmail.com
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                        • #13
                          Buongiorno a tutti,
                          sono pienamente d'accordo con Fabio e Rem.
                          Vorrei aggiungere questa osservazione : come sta gia' avvenendo per le concessioni dei parchi eolici (viene richiesta una fidejussione per il ripristino dei luoghi ed e' una "conditio sine qua non") penso che le nuove concessioni di derivazione contengono o conterranno questa condizione.
                          La trovo giusta e corretta.
                          ciao car.boni
                          Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                          • #14
                            Ciao car.boni,
                            a dire il vero la Regione Veneto ha emanato in marzo una delibera per richiedere una polizza fideussoria ma non so se la cosa è stata applicata.
                            Il senso della polizza è appunto lo smantellamento delle opere residuali nel caso in cui il concessionario non provveda a sanare la situazione.
                            Di certo una soluzione del genere se applicata blocca notevolmente i lavori perchè significa avere nel conto corrente un capitale fermo e blindato per la durata della concessione, in alcuni casi la copertura arriva al 100% del costo dell'opera.
                            Saluti
                            Rem
                            "E' meglio essere approssimativamente corretti che esattamente sbagliati"
                            (v. 5.0 - Gennaio 2020) - RemTechnology 1999 - 2020 - ing.remtechnology@gmail.com
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                            • #15
                              Originariamente inviato da remtechnology Visualizza il messaggio
                              ..........
                              Di certo una soluzione del genere se applicata blocca notevolmente i lavori perchè significa avere nel conto corrente un capitale fermo e blindato per la durata della concessione, in alcuni casi la copertura arriva al 100% del costo dell'opera..........

                              Ciao Rem,
                              nn necessariamente la fidejussione deve avere una copertura in contanti, di pari importo, sul c/c.
                              Come in tutte le cose, prima niente ed ora troppo.
                              Forse, come dicevano gli antichi Romani, "in medio stat virtus".
                              Una bella polizza fidejussoria assicurativa potrebbe egregiamente risolvere il problema.
                              Chiaramente molto dipende dallo stato patrimoniale in cui versa l'azienda ...........
                              ciao car.boni
                              Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                              • #16
                                io so che se una concesione è rinunciata bisogna fare l'iter totale per il rilascio della nuova..se invece è chiusa d'uffcio alora è posibile riattivarla previa verifica degli organi preposti e pagamento dei canoni

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