Salve a tutti! Dopo un pò di assenza torno a confrontarmi con voi su un problema che non riesco a risolvere.
Sto per ottenere il rilascio di una concessione idroelettrica ex TU 1775/1933 per una potenza nominale di circa 950 kW. La potenza è calcolata come:
Pnom = (Q x H x 1000 / 102)
essendo: Q la portata media nominale ricavata dallo studio delle portate turbinabili ed H il salto lordo (mera differenza tra il pelo libero di monte e quella di valle).
Adesso sono in fase di redazione del progetto definitivo da presentare per ottenere l'Autorizzazione Unica ex DLgs 387/2003. L'istanza sarà ovviamente presentata facendo esplicito riferimento ad una potenza da autorizzare. Immagino tuttavia che in questo caso non si tratti di una potenza nominale del tipo Pnom = (Q x H x 1000 / 102), ma di una potenza installata del tipo:
Pinst = (Qmax x H(Qmax) x 9,81 x ETA)
essendo: Qmax la portata massima che si intende turbinare, ricavata anche stavolta dallo studio delle portate turbinabili, H(Qmax) il salto netto in corrispondenza di Q max ed ETA il rendimento complessivo del gruppo turbina generatore.
Dal momento che la scelta che si è operata è quella di accedere alla TO, pensavo che fosse opportuno dimensionare il tutto in modo che il progetto definitivo prevedesse una Pinst inferiore ad 1 MW. Così facendo:
a) non ci sono problemi con il GSE, che chiede l’AU come titolo abilitativo e quindi trova autorizzata una Pinst < 1 MW;
b) si evitano, in sede di Conferenza di Servizi per il rilascio della AU ex DLgs 387/2003, discussioni circa una eventuale non compatibilità della Pinst di cui si richiede l’AU con la Pnom precedentemente accordata con la concessione idroelettrica.
Qui però nascono i problemi. Da un attento esame delle portate disponibili (il monitoraggio serio è partito quando si è presentata l’istanza di concessione idroelettrica) è emerso che in realtà le portate disponibili ai fini dello sfruttamento sono maggiori di quelle ipotizzate al momento della richiesta della concessione e pertanto sarebbe anche possibile, in determinati periodi dell’anno, giungere a Pinst di 1200 kW.
Qui arrivano i dubbi. Cosa succederebbe se, fermo restando la presentazione dell’istanza per il rilascio della AU ex DLgs 387/2003 per un gruppo da 950 kW (mi serve per dimostrare al GSE che sono sotto ad 1 MW), io installassi un gruppo da 1200 kW in luogo di uno da 950 kW?
A causa della forte variabilità delle portate (circa il 100%), abbiamo verificato che la potenza media prodotta durante l’anno sarebbe sempre inferiore ad 1 MW (Potenza media prodotta durante l’anno = Energia prodotta durante l’anno / 8760) e quindi inferiore alla soglia fissata per il riconoscimento della TO. Tuttavia, se qualcuno andasse ad osservare i mesi in cui si registrano le massime portate, noterebbe che la potenza prodotta dall’impianto è superiore ad 1 MW e quindi incompatibile con il regime della TO.
Che fare?
Grazie a chi vorrà intervenire!
Sto per ottenere il rilascio di una concessione idroelettrica ex TU 1775/1933 per una potenza nominale di circa 950 kW. La potenza è calcolata come:
Pnom = (Q x H x 1000 / 102)
essendo: Q la portata media nominale ricavata dallo studio delle portate turbinabili ed H il salto lordo (mera differenza tra il pelo libero di monte e quella di valle).
Adesso sono in fase di redazione del progetto definitivo da presentare per ottenere l'Autorizzazione Unica ex DLgs 387/2003. L'istanza sarà ovviamente presentata facendo esplicito riferimento ad una potenza da autorizzare. Immagino tuttavia che in questo caso non si tratti di una potenza nominale del tipo Pnom = (Q x H x 1000 / 102), ma di una potenza installata del tipo:
Pinst = (Qmax x H(Qmax) x 9,81 x ETA)
essendo: Qmax la portata massima che si intende turbinare, ricavata anche stavolta dallo studio delle portate turbinabili, H(Qmax) il salto netto in corrispondenza di Q max ed ETA il rendimento complessivo del gruppo turbina generatore.
Dal momento che la scelta che si è operata è quella di accedere alla TO, pensavo che fosse opportuno dimensionare il tutto in modo che il progetto definitivo prevedesse una Pinst inferiore ad 1 MW. Così facendo:
a) non ci sono problemi con il GSE, che chiede l’AU come titolo abilitativo e quindi trova autorizzata una Pinst < 1 MW;
b) si evitano, in sede di Conferenza di Servizi per il rilascio della AU ex DLgs 387/2003, discussioni circa una eventuale non compatibilità della Pinst di cui si richiede l’AU con la Pnom precedentemente accordata con la concessione idroelettrica.
Qui però nascono i problemi. Da un attento esame delle portate disponibili (il monitoraggio serio è partito quando si è presentata l’istanza di concessione idroelettrica) è emerso che in realtà le portate disponibili ai fini dello sfruttamento sono maggiori di quelle ipotizzate al momento della richiesta della concessione e pertanto sarebbe anche possibile, in determinati periodi dell’anno, giungere a Pinst di 1200 kW.
Qui arrivano i dubbi. Cosa succederebbe se, fermo restando la presentazione dell’istanza per il rilascio della AU ex DLgs 387/2003 per un gruppo da 950 kW (mi serve per dimostrare al GSE che sono sotto ad 1 MW), io installassi un gruppo da 1200 kW in luogo di uno da 950 kW?
A causa della forte variabilità delle portate (circa il 100%), abbiamo verificato che la potenza media prodotta durante l’anno sarebbe sempre inferiore ad 1 MW (Potenza media prodotta durante l’anno = Energia prodotta durante l’anno / 8760) e quindi inferiore alla soglia fissata per il riconoscimento della TO. Tuttavia, se qualcuno andasse ad osservare i mesi in cui si registrano le massime portate, noterebbe che la potenza prodotta dall’impianto è superiore ad 1 MW e quindi incompatibile con il regime della TO.
Che fare?
Grazie a chi vorrà intervenire!
Commenta