Comunque non avrebbe senso togliere la scame dalle colonnine Enel, perchè anche se ogni colonnina ha due prese, non possono essere utilizzate entrambe simultaneamente, ma una per volta, quindi perchè togliere una scame?
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Coloninne di ricarica - informazioni comuni/generiche - Italia/Europa
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Originariamente inviato da roby.lt Visualizza il messaggioComunque non avrebbe senso togliere la scame dalle colonnine Enel, perchè anche se ogni colonnina ha due prese, non possono essere utilizzate entrambe simultaneamente, ma una per volta, quindi perchè togliere una scame?
E poi magari anche la facile taroccabilità della spina avrà contribuito alla sua sconfitta nella guerra degli standard, chi lo sa: mennekes e le altre hanno un complicato protocollo di comunicazione bidirezionale.Batterie, DoD e profondità di scarica: *** Scaricare le batterie solo fino a metà prima di ricaricarle. *** Al piombo da 60 km: usata 20 km per volta durerà 60.000 km, 60 km per volta ne durerà 12.000. *** Al litio da 60 km: usata 20 km per volta durerà 120.000 km, 60 km per volta durerà 60.000 km.
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Mi sembra che il protocollo di comunicazione Mennekes tra il veicolo elettrico e la colonnina non sia molto differente da quello degli EVSE consegnati con la CZero.
Comunque a proposito di colonnine, ho trovato una pubblicità della ABB che afferma di "avere un incarico da parte del governo estone per realizzare la rete di ricarica veloce in corrente continua più estesa d'Europa".
Continua dicendo: "Entro la fine del 2013 le più importanti strade estoni disporranno di stazioni di ricarica veloce ogni 50 Km."
E l'Italia dov'è?
Ciao a tutti
Smart700
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Ikea monterà colonnine in tutta Italia:
Intesa Ikea-Enel su colonnine di ricarica Autolinknews.com
La ricarica sarà addirittura gratis per chi ha la carta Ikea Family!
http://www.enel.it/it-IT/eventi_news...0027d98210774a
Elenco ufficiale sedi Ikea:
Ancona
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Bologna Casalecchio
Brescia Roncadelle
Catania
Chieti San Giovanni Teatino
Firenze Sesto Fiorentino
Genova
Milano
Napoli Afragola
Padova
Parma
Pisa
Rimini
Roma
Salerno Baronissi
Torino Collegno
Villesse
http://www.ikea.com/ms/it_IT/ikny_map/ikny_splash.html
Qui una discussione su come adattare le pres mennekes ai nostri scooter:
Adattatore Modo3-Modo1 di E-Station | Problemi di ricarica da colonnine EVUltima modifica di jumpjack; 21-04-2014, 07:09.Batterie, DoD e profondità di scarica: *** Scaricare le batterie solo fino a metà prima di ricaricarle. *** Al piombo da 60 km: usata 20 km per volta durerà 60.000 km, 60 km per volta ne durerà 12.000. *** Al litio da 60 km: usata 20 km per volta durerà 120.000 km, 60 km per volta durerà 60.000 km.
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2) ISCRIZIONE A IKEA FAMILY
Diventare socio del club IKEA FAMILY è facilissimo e totalmente gratuito.
a) Requisiti necessari:
Condizione necessaria per potersi iscrivere, secondo le modalità sotto riportate, è il possesso dei seguenti requisiti:
devi avere almeno 18 anni: possono diventare soci IKEA FAMILY solamente persone fisiche maggiorenni. Ogni persona fisica potrà richiedere una sola carta IKEA FAMILY;
b) Modalità di iscrizione:
· Recarsi in un qualsiasi negozio IKEA in Italia, presso le postazioni disponibili o il Servizio Clienti, compilando l'apposito modulo e stampando la carta provvisoria;
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La carta IKEA FAMILY è una carta fedeltà di proprietà di IKEA:
Non cedibile a terzi;
Gratuita;
IKEA FAMILYBatterie, DoD e profondità di scarica: *** Scaricare le batterie solo fino a metà prima di ricaricarle. *** Al piombo da 60 km: usata 20 km per volta durerà 60.000 km, 60 km per volta ne durerà 12.000. *** Al litio da 60 km: usata 20 km per volta durerà 120.000 km, 60 km per volta durerà 60.000 km.
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copio dal 3d della C0:
Originariamente inviato da jumpjack Visualizza il messaggioLe EVSE sono le colonnine di ricarica ( Electrical Vehicle Supply Equipment )
In questi giorni sto per l'appunto studiando il funzionamento delle colonnine:
Schema elettrico circuiteria di controllo spina Mennekes VDE (Tipo 2) per ricarica auto elettriche | Jumping Jack Flash weblog
Purtroppo a quanto capisco, 13A/3kW sono il livello di ricarica più basso possibile, a meno di non usare un cavo dotato di ICCB, centralina di regolazione della ricarica.
Il 26 marzo scorso l’Unione Europea ha stabilito che il fomato da usare in Europa per le spine di ricarica sia il Tipo 2 – Mennekes - VDE-AR-E_2623-2-2 , basato sugli standard 60309 e IEC 61851-1:2001
Questo significa che i veicoli attualmente equipaggiati con spina SCAME prima o poi non potranno probabilmente più ricaricarsi da strutture pubbliche, una volta che esse si saranno adeguate eliminando la SCAME.
In altre parole, la Renault Twizy e qualunque scooter elettrico attualmente in circolazione, la maggior parte dei quali non ha nemmeno la SCAME ma una semplice shucko:
In un vecchio post avevo illustrato come fare ad implementare in una SCAME “vergine” il circuito di controllo necessario affinchè le colonnine di ricarica possano riconoscere correttamente la spina e iniziare l’erogazione.
Qui tenterò di fare lo stesso per la spina Mennekes VDE, ben più complessa, e anche enormemente costosa (l’adattatore più economico costa dai 200 euro in su! la sola spina 100!).
Fino ad ora quello che sono riuscito a capire da varie fonti (blog, wikipedia, forum, standard, siti, appunti,…) è riassunto in questa immagine, che però resterà solo una bozza finchè non avrò modo di verificare personalmente che non ci siano scritte inesattezze.
E’ importante che la resistenza da 1300 ohm sia in serie a un interruttore che la esclude: quando l’interruttore è aperto (resistenza esclusa), la colonnina capisce che l’auto si è appena connessa (stato “B”), ma non inizierà ad erogare finchè l’interruttore non verrà chiusa, cambiando la resistenza equivalente vista dalla colonnina da 2700 a 882 Ohm (stato C) (parallelo di resistenze = 2700*1300/(2700+1300)).
Esiste un terzo “stato D” nel caso il veicolo sia al piombo e richieda l’attivazione dell’aerazione del vano batterie, ma non ci interessa, comunque in quel caso la resistenza equivalente deve essere pari a 246 ohm.
Le resistenze devono essere, da specifica, molto precise, con tolleranza del 3%.
Il diodo deve essere uno qualunque al silicio da 0.7 V (0.55-0.85) di caduta di tensione.
Un’altra resistenza, da 1000 Ohm, si trova all’interno della colonnina e quindi non ci dovrebbe interessare.
Non resta quindi che procurarsi una spina vuota… ma anche una spina vuota sembra costare parecchie decine di euro!
Quindi bisognerebbe provare a stamparsela in 3d tramite Shapeways o simili, senza bisogno di spendere 1000 euro per una stampante: essendo piuttosto grossa, potrebbe comunque costare parecchio… ma magari meno di 100 euro!
Il problema è che al momento non sembrano esistere modelli 3d della spina, quindi bisognerà ricavarseli dalle misure… che però non si riescono a trovare, quantomeno non tutte; questo è il documento più completo che sono riuscito a trovare, che include anche la lunghezza dei pin; manca però il diametro, che si dovrà quindi ricavare a mano dalle altre dimensioni.
Fonti:
Resistenze di sicurezza:Resistenze di capacità di erogazione:Dimensioni spina:- http://www.bals.nl/resources/PDF/Pro...inleger_en.pdf
- http://elbil.pbworks.com/f/MENNEKES+and+EV.pdf
Aggiornamento:
su veicoli già dotati di SCAME con circuito di controllo potrebbe sorgere questo problema:
I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli
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Originariamente inviato da jumpjack Visualizza il messaggioAhime', invece sono proprio quelle, pare che la SCAME abbia perso la guerra degli standard! :-( (e pure noi scooteristi :-( )
La 3C non è mai stata montata da Enel, A2A, ecc
La tipo 3A (Scame monofase) non è mai stata in lizza.
La Direttiva Europea obbliga la presa tipo 2, ma non proibisce le altre.
Quindi nessun obbligo di levare la 3A. La 3A resterà in vita sin quando vi saranno veicoli che la usano, soprattutto il Twizy.
Comunque speriamo che nel frattempo prese e spine tipo 2 diventino più economiche.
Originariamente inviato da jumpjack Visualizza il messaggioPare che le scame piccole non siano "del tutto" a norma di legge perchè non hanno gli otturatori (shutter) sui pin, per cui è fisicamente possibile toccare i contatti elettrici (anche se non sono in tensione); la scame grande (ellittica) li avrebbe, ma è stata bocciata in favore della Mennekes, che sulla spina non ha contatti "toccabili" e ha la presa nascosta dietro uno sportello/shutter che non si riesce ad aprire con e mani, ma solo infilandoci la spina (così come è impossibile infilare un fil di ferro in un buco di una presa di casa, perhè i due shutter funzionano solo in contemporanea).
E poi magari anche la facile taroccabilità della spina avrà contribuito alla sua sconfitta nella guerra degli standard, chi lo sa: mennekes e le altre hanno un complicato protocollo di comunicazione bidirezionale.
La tipo 2 è nata prima, nel 2009, ed ha avuto subito l'appoggio di diverse associazioni, aziende e paesi europei. Sin da subito altri costruttori di prese hanno fatto la tipo 2, non solo Mennekes. In diversi paesi Europei hanno subito iniziato a intallare colonnine con la tipo 2. La tipo 2 ha avuto l'appoggio forte dell'ACEA e di Distributori di Energia (tra i quali Enel). La tipo 2 è stata l'unica o la preferita in tutta Europa ad eccezione della Francia dove la 3C è stata imposta "per norma" (per altro suscitando le proteste degli utenti sui vari blog). La tipo 3C è comparsa solo a fine 2010. In Italia la 3C ha avuto una diffusione limitata, comunque minore della tipo 2. Sostenevano la 3C solo alcune aziende di materiale elettrico, italiane o francesi, molto potenti ma poche, oltre che il Governo Francese. Nessun distributore di energia, nessuna casa automobilistica, nessun paese a parte la Francia. Non solo: la tipo 2 era aperta alla DC con l'evoluzione Combo2. La Scame 3C no.
Era evidente sin dall'inizio che la tipo 2 era l'unica vera candidata come presa europea.
Originariamente inviato da smart700 Visualizza il messaggioComunque a proposito di colonnine, ho trovato una pubblicità della ABB che afferma di "avere un incarico da parte del governo estone per realizzare la rete di ricarica veloce in corrente continua più estesa d'Europa".
Continua dicendo: "Entro la fine del 2013 le più importanti strade estoni disporranno di stazioni di ricarica veloce ogni 50 Km."
E l'Italia dov'è?
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Originariamente inviato da jumpjack Visualizza il messaggioSì perchè a quanto pare è stato deciso che il modo di ricarica universale europeo sarà basato su connettori Mennekes... totalmente incompatibili con i connettori SCAME!
Per di più, se per creare un adattatore shucko-SCAME bastavano un diodo, una resistenza e due saldature, il sistema Mennekes utilizza un sistema di codifica a resistenze multiple e tramite segnale PWM!
Non dico che sia irriproducibile, ma certo è qualcosa di molto più complicato che saldare una resistenza e un diodo.
Originariamente inviato da smart700 Visualizza il messaggio
Quando ho acquistato la CZero il venditore mi parlò della mitica carica rapida ChaDeMo. E io pensai: "sì, buonanotte, non mi faccio llusioni perchè sò di abitare in Italia!". A tutt'oggi in triveneto di tale presa non c'è traccia.
Lana (BZ): ABB e Kostner installano la prima colonnina di ricarica ultra rapida in Italia -
Comunque è vero: la ricarica veloce DC in Italia è quasi assente.
Enel non la vuole fare costa troppo.
I costruttori italiani sono quasi del tutto fuori dal business della DC.
Chi investe? chi ci crede? nessuno!
Originariamente inviato da jumpjack Visualizza il messaggioSulle colonnine Enel c'è già la presa con shutter, cioè non devi mettere il dito sullo sportello sotto la pioggia per accedere alla presa, ma infili la spina direttamente, e lei fa aprire lo shutter e si inserisce.
Comunque non c'è solo in Italia la legge sugli shutter.
Originariamente inviato da roby.lt Visualizza il messaggioNon è logico che rimanga occupata una colonnina anche dopo la fine della ricarica.
In questo caso era occupata la presa Mennekes, quindi sarebbe stato utile poter usufruire della Scame, invece la colonnina resta INUTILIZZABILE fino a quando l'utente che occupa la presa non la liberi con la propria tessera.
Spero che venga ottimizzato il programma che gestisce le colonnine Enel, per essere utilizzabili entrambe le prese contemporaneamente ed avere la possibilità di liberare la presa a fine carica, quando è in stand by.
Sono problemi conseguenza del fatto che in Italia, unico paese al mondo, abbiamo ben tre prese per la ricarica AC.
In tutti gli altri paesi si è utilizzata solo la tipo 2 (eventualmente la schuko per gli scooter).
Solo in Francia hanno la tipo 3C e piano piano dovranno fare la transizione alla tipo 2.
In Italia invece dovevamo fare le cose ancora più complicate: 2, 3A e 3C (per fortuna che la 3B hanno preferito non metterla in commercio).
Originariamente inviato da Furio57 Visualizza il messaggioNon mi risulta, al momento in Italia le prese Mennekes sono "fuori legge" perché fuori norma, per renderle quasi a norma è stata aggiunta una guarnizione di gomma, ma la modifica fa ridere. Forse aspettano che si fulmini qualcuno per scartarle?
IMG_20130304_113721 | Problemi di ricarica da colonnine EV
Originariamente inviato da Furio57 Visualizza il messaggioA livello comunitario i prodotti Scame sono stati accettati da quasi tutte le nazioni europee, purtroppo la Germania ha il suo peso anche se produce merd@.
Le prese tipo 2 sin da subito sono state le preferite in tutta Europa
http://www.emic-bg.org/files/0320_Facilitating_emobility_EURELECTRIC_Views_-_FINAL-2012-030-0291-01-E.pdf
Solo in Francia si è diffusa la 3C in quanto indicata dal famoso "libro verde" del Governo. Ti assicuro, però, che i Francesi non sono affatto contenti di non poter usare la tipo 2.
Leggevo su un blog: "che ********, non usiamo una presa francese, ma anzichè usare la presa tedesca, abbiamo optato per una presa italiana che non si usa nemmeno in Italia !".
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Originariamente inviato da riccardo urciuoli Visualizza il messaggiodallo schema postato sembra possa essere possibile accrocchiare qualcosa per ridurre la potenza di ricarica
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Ciao a tutti
Originariamente inviato da Carlo A Visualizza il messaggio...Non so chi ti ha raccontato questo ma è l'esatto contrario.
Le prese tipo 2 sin da subito sono state le preferite in tutta Europa...
Salutoni
Furio57
Ciao a tutti
Originariamente inviato da Carlo A Visualizza il messaggio...La potenza si riduce modulando il segnale pwm generato dalla stazione di ricarica...
Salutoni
Furio57L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?
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Originariamente inviato da Furio57 Visualizza il messaggiole notizie non me le sono inventate, le ho avute da produttori di colonnine.
Originariamente inviato da Furio57 Visualizza il messaggioEvidentemente sei più informato di loro.
hai per caso il protocollo del pwm spiegato bene?
Comunque, in estrema sintesi:
- il segnale pwm è generato dalla stazione di ricarica e letto dal veicolo, comunica che è presente la stazione di ricarica e con il suo duty cycle comunica al veicolo la massima corrente/potenza prelevabile (può andare da 3 kW a 43 kW)
- il veicolo risponde collegando il cavo pilota CP e terra con una serie di resistenza codificata e diodo, così comunica i suoi stadi che vengono interpretati dalla stazione di ricarica: connesso, pronto per la ricarica oppure stop ricarica, bisogna la ventilazione oppure no e poco altro
- il veicolo può non leggere il pwm e ricarica lo stesso ma solo in modo lento (è il modo 3 semplificato per veicoli leggeri)
- un altro resistore nei connettori posto tra PP e terra serve a indicare che il connettore è inserito e la sua portata in ampere che non può essere superata
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Originariamente inviato da Carlo A Visualizza il messaggioEnel non la vuole fare costa troppo.
I costruttori italiani sono quasi del tutto fuori dal business della DC.
Chi investe? chi ci crede? nessuno!
Quella di Enel non è la Mennekes con gli shutter. La Mennekes con gli shutter ha una tendina che si apre ruotando la spina. La usa Repower, Mennekes stessa e pochi altri.
http://jumpjack.files.wordpress.com/...-colonnina.jpg
Comunque non c'è solo in Italia la legge sugli shutter.
Gli shutter non sono un'invenzione commerciale o un espediente truffaldino.... Credo siano semmai il riflesso indesiderato sulla ricarica di auto elettriche della legge sulle prese domestiche! Cioè credo che ci sia una legge, in Italia e in altri paesi europei, che obbliga a mettere gli shutter nelle prese accessibili a privati... ma quando fu fatta la legge (10, 20 anni fa? Da quant'è che abbiamo gli shutter in casa), non stavano ancora nemmeno immaginando le colonnine di ricarica!
La stessa Scame costruisce e vende tipo 2 senza shutter.
Non è logico che rimanga occupata una colonnina anche dopo la fine della ricarica.
Quelle di nuova generazione hanno doppio contatore (e ovviamente doppio anche tutto il resto dell'hardware), e quindi adesso permettono di usare due prese contemporaneamente.
Enel e le colonnine di ricarica di prima, seconda e terza generazione | Jumping Jack Flash weblog
Purtroppo non so come distinguere visivamente una generazione dall'altra.
Originariamente inviato da roby.lt Visualizza il messaggioMi hanno detto, che nella Scame, è meglio non inserire il diodo, pare che con la sola resistenza da 820 Ohm le colonnine funzionino senza problemi, mentre aggiungendo il diodo può succedere che qualche colonnina non eroghi la ricarica.
Questo è lo standard 62196-1 , che descrive le specifiche elettriche; nella parte 2 (62196-2) ci sarebbero invece le specifiche geometriche della spina mennekes ma non riesco a trovarla.
Qui invece c'è il SAE J1772 con le specifiche del PWM:
http://www.arb.ca.gov/msprog/zevprog...alsaej1772.docBatterie, DoD e profondità di scarica: *** Scaricare le batterie solo fino a metà prima di ricaricarle. *** Al piombo da 60 km: usata 20 km per volta durerà 60.000 km, 60 km per volta ne durerà 12.000. *** Al litio da 60 km: usata 20 km per volta durerà 120.000 km, 60 km per volta durerà 60.000 km.
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è meglio non inserire il diodo, pare che con la sola resistenza da 820 Ohm le colonnine funzionino senza problemi, mentre aggiungendo il diodo può succedere che qualche colonnina non eroghi la ricarica.
Ma quindi le colonnine autostradali veloci ENEL/ENI che standard useranno?
Sulle colonnine ENEL c'è uno "sportello a due ante"
Il diodo serve alla colonnina a distinguere se la spina è stata attaccata al mezzo o se è caduta in una pozzanghera (c'è scritto testualmente così negli standard...), perchè una pozzanghera al massimo può offrire una resistenza all'elettricità, non raddrizzarla.
Questo è lo standard 62196-1 , che descrive le specifiche elettriche; nella parte 2 (62196-2) ci sarebbero invece le specifiche geometriche della spina mennekes ma non riesco a trovarla.
Qui invece c'è il SAE J1772 con le specifiche del PWM
Credo siano semmai il riflesso indesiderato sulla ricarica di auto elettriche della legge sulle prese domestiche! Cioè credo che ci sia una legge, in Italia e in altri paesi europei, che obbliga a mettere gli shutter nelle prese accessibili a privati... ma quando fu fatta la legge (10, 20 anni fa? Da quant'è che abbiamo gli shutter in casa), non stavano ancora nemmeno immaginando le colonnine di ricarica!
Non è che se un'azienda vende una cosa allora vuol dire che puoi comprarla e/o usarla, eh
Quelle di nuova generazione hanno doppio contatore (e ovviamente doppio anche tutto il resto dell'hardware), e quindi adesso permettono di usare due prese contemporaneamente.
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Dunque, prima rispondi così:
Originariamente inviato da Carlo A Visualizza il messaggioNon proprio. La potenza si riduce modulando il segnale pwm generato dalla stazione di ricarica. Ma se il veicolo non lo legge (scooter e simili) non moduli nulla.
Originariamente inviato da Carlo A Visualizza il messaggioComunque, in estrema sintesi:
- il segnale pwm è generato dalla stazione di ricarica e letto dal veicolo, comunica che è presente la stazione di ricarica e con il suo duty cycle comunica al veicolo la massima corrente/potenza prelevabile (può andare da 3 kW a 43 kW)
- il veicolo risponde collegando il cavo pilota CP e terra con una serie di resistenza codificata e diodo, così comunica i suoi stadi che vengono interpretati dalla stazione di ricarica: connesso, pronto per la ricarica oppure stop ricarica, bisogna la ventilazione oppure no e poco altro
- il veicolo può non leggere il pwm e ricarica lo stesso ma solo in modo lento (è il modo 3 semplificato per veicoli leggeri)
- un altro resistore nei connettori posto tra PP e terra serve a indicare che il connettore è inserito e la sua portata in ampere che non può essere superata
O meglio, io credo che in realtà la colonnina avvisa solo il veicolo della potenza disponibile, poi il veicolo setta la potenza realmente assorbita da essa; sarà il CB a cambiare modalità di funzionamento, non so ma al limite la colonnina può cambiare tensione non certo la potenza reale fornita. Non so se mi sono spiegato.
Insomma il problema era nato sulla C0: un circuitino che permetta di ricaricare alla potenza voluta, ovviamente minore o uguale alla minore tra potenza disponibile alla colonnina e potenza fornibile dal CB, lo fanno già i costruttori non è impossibile.
Allargando il discorso esistono adattatori che permettano di usare prese diverse da quella prevista dal costruttore del veicolo? Qualcosa c'è già.
Forse il discorso si allarga troppo e diventa tecnico, ci vorrebbe un 3d apposito... ma per ora questo basta...I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli
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Originariamente inviato da riccardo urciuoli Visualizza il messaggioperchè credi non sia possibile inserire nella propria presa un circuito che moduli il pwm in modo opportuno per decidere la potenza di ricarica?
Originariamente inviato da riccardo urciuoli Visualizza il messaggioO meglio, io credo che in realtà la colonnina avvisa solo il veicolo della potenza disponibile, poi il veicolo setta la potenza realmente assorbita da essa;
Originariamente inviato da riccardo urciuoli Visualizza il messaggionon so ma al limite la colonnina può cambiare tensione
Originariamente inviato da riccardo urciuoli Visualizza il messaggioInsomma il problema era nato sulla C0: un circuitino che permetta di ricaricare alla potenza voluta, ovviamente minore o uguale alla minore tra potenza disponibile alla colonnina e potenza fornibile dal CB, lo fanno già i costruttori non è impossibile.
Esistono già dispositivi di ricarica che permettono di regolare la corrente agendo sul PWM.
Su alcuni veicoli la regolazione può essere fatta direttamente sul veicolo.
Attenzione però, alcuni veicoli non ricaricano a potenze molto basse, oppure ricaricano ma con elevate dissipazioni di energia....
Originariamente inviato da riccardo urciuoli Visualizza il messaggioAllargando il discorso esistono adattatori che permettano di usare prese diverse da quella prevista dal costruttore del veicolo? Qualcosa c'è già.
Quindi se la presa non è quella giusta non devi fare altro che cambiare il cavo.
Se invece vuoi caricare da una presa qualunque (schuko o industriale), quindi senza la stazione di ricarica che genera il pwm, devi utilizzare quello che si chiama "cavo per la ricarica occasionale" che non è altro che una stazione di ricarica portatileUltima modifica di Carlo A; 03-05-2014, 15:40.
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Originariamente inviato da roby.lt Visualizza il messaggioMi hanno detto, che nella Scame, è meglio non inserire il diodo,.....
Oggi ho fatto la mia prima ricarica dalle colonnine Enel di viale Europa di Roma Eur, come è iniziata la ricarica mi è arrivato un sms di avviso, al termine della ricarica mi è arrivato un altro sms con i kWh consumati.
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Sono finalmente riuscito a trovare online 'sto benedetto standard europeo IEC 61851!!!
http://www.sgstandard.org/download.a...upload/board/7
E' la parte 1, con le specifiche elettriche; la parte 2 conterrebbe le specifiche meccaniche delle spine/prese.
Come previsto le specifiche elettriche sembrerebbero identiche a quelle del SAE J1772.
Interessanti le specifiche fornite per il "simulatore di automobile", che può avere resistenze con tolleranze del 25% anzichè del 3% (p.92).
Interessante anche che il metodo basato su PWM non sia obbligatorio ma solo consentito! (nota p.38).
Un'altra nota (1207) nella stessa pagina dice che le prese/spine devono essere fatte in modo che NON sia possibile collegare due cavi in cascata... ma ho l'impressione che il requisito venga disatteso in cavi che hanno spine mennekes a entrambi i capi (però l'unico che ho visto io, per la c-zero, sul lato-auto aveva un SAE J1772, non so se esistono auto con presa mennekes).
A parte le funzioni di sicurezza obbligatorie, la coppia colonnina+auto ne può avere anche di opzionali:
1251: selezione massima corrente disponibile
1252: determinazione necessità di ventilazione
1253-1254: rilevazione/regolazione continua in tempo reale della corrente erogabile
1255: blocco della spina
1256: flusso bidirezionale della corrente (suppongo per applicazioni Vehicle to Grid)
Adesso mi studio il resto...
Qui ci potrebbe essere altra roba interessante, ma il server fa un po' i capricci:
https://ftp.kdis.edu.cn/211-xkxj-11/doc
A quanto pare esiste un "modo di ricarica semplificato" che non prevede l'uso del pulsante sulla spina (2424); la colonnina deve comunque emettere il PWM (2431) , ma il veicolo può anche ignorarlo (2436); questi veicoli però non possono essere ricaricati a più di 10A (2430). Se il veicolo tenta di sforare per più di 5 secondi, la colonnina si deve spegnere (2437). Negli USA però il modo semplificato non è ammesso, e comunque anche in Europa non è consigliato adottarlo in futuro (2442,2445) (diciamo che è tollerato, probabilmente per retrocompatibilità).
Interessante anche il fatto che sia preventivato un futuro upgrade delle colonnine in modo che possano usare il pin pilota per una comuncazione seriale bidirezionale (BSC) col veicolo, a frequenza di almeno 148 kHz (2458) e tensione massima di 0,4V entro i 249 kHz, 9,6 entro i 499, 1,2 entro i 1000 e 2,5 oltre il MHz.
Però lo standard sembra contradditorio: da una parte dice che la BSC si attiva se il PWM è al 5% (2537), da un'altra parte parla del 100% (2884), boh...
Non trovo nessun dato sulla retrocompatibilità verso i veicoli che montano resistenza da 820 Ohm.Batterie, DoD e profondità di scarica: *** Scaricare le batterie solo fino a metà prima di ricaricarle. *** Al piombo da 60 km: usata 20 km per volta durerà 60.000 km, 60 km per volta ne durerà 12.000. *** Al litio da 60 km: usata 20 km per volta durerà 120.000 km, 60 km per volta durerà 60.000 km.
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Originariamente inviato da jumpjack Visualizza il messaggioSono finalmente riuscito a trovare online 'sto benedetto standard europeo IEC 61851!!!
E' la parte 1, con le specifiche elettriche; la parte 2 conterrebbe le specifiche meccaniche delle spine/prese.
Interessante anche che il metodo basato su PWM non sia obbligatorio ma solo consentito! (nota p.38).
- modo 3 semplificato, cioé pwm sulla stazione di ricarica ma non letto dal veicolo (ne abbiamo già parlato e si usa per i veicoli leggeri)
- modo 3 basati su protocolli diversi dal pwm: di fatto non si usano, e nella versione definitiva sono stati levati mi sa.
non so se esistono auto con presa mennekes
A quanto pare esiste un "modo di ricarica semplificato" che non prevede l'uso del pulsante sulla spina (2424); la colonnina deve comunque emettere il PWM (2431) , ma il veicolo può anche ignorarlo (2436); questi veicoli però non possono essere ricaricati a più di 10A (2430). Se il veicolo tenta di sforare per più di 5 secondi, la colonnina si deve spegnere (2437). Negli USA però il modo semplificato non è ammesso, e comunque anche in Europa non è consigliato adottarlo in futuro (2442,2445) (diciamo che è tollerato, probabilmente per retrocompatibilità).
Interessante anche il fatto che sia preventivato un futuro upgrade delle colonnine in modo che possano usare il pin pilota per una comuncazione seriale bidirezionale (BSC) col veicolo, a frequenza di almeno 148 kHz (2458) e tensione massima di 0,4V entro i 249 kHz, 9,6 entro i 499, 1,2 entro i 1000 e 2,5 oltre il MHz.
Però lo standard sembra contradditorio: da una parte dice che la BSC si attiva se il PWM è al 5% (2537), da un'altra parte parla del 100% (2884), boh...
Non trovo nessun dato sulla retrocompatibilità verso i veicoli che montano resistenza da 820 Ohm.
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Originariamente inviato da Carlo A Visualizza il messaggioCome no: Zoe, i3, Smart.... dal 2017 tutte le automobili ACEA.
Quali sono le automobili ACEA?!?
Questo era il vecchio valore "italiano".Batterie, DoD e profondità di scarica: *** Scaricare le batterie solo fino a metà prima di ricaricarle. *** Al piombo da 60 km: usata 20 km per volta durerà 60.000 km, 60 km per volta ne durerà 12.000. *** Al litio da 60 km: usata 20 km per volta durerà 120.000 km, 60 km per volta durerà 60.000 km.
-- Jumpjack --
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Originariamente inviato da jumpjack Visualizza il messaggioE il cavo come farà ad essere a norma?!? Secondo me una spina mennekes può tranquillamente infilarsi in una presa mennekes volante!
Quali sono le automobili ACEA?!?
Leggi anche qui:
http://www.acea.be/uploads/publicati...rging_ECVs.pdf
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Originariamente inviato da roby.lt Visualizza il messaggiocome è iniziata la ricarica mi è arrivato un sms di avviso, al termine della ricarica mi è arrivato un altro sms con i kWh consumati.
Ora cercherò di farci caso e vedere dove si e dove no.
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Volevo sapere se il messaggio arriva anche se la ricarica finisce, perchè io ho fermato la ricarica prima della ricarica completa, quindi non sò se lasciando terminare mi avrebbe avvisato, se così fosse sarebbe molto utile e non ci sarebbero scuse per chi lascia impegnata la colonnina anche dopo aver finito di ricaricare.
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Io mi sono fatto l'idea che l'SMS parta quando passi la tessera, non tanto quando smetti di consumare corrente.
Mi piacerebbe avere un qualcosa che mi dica, sempre tramite SMS che la ricarica è finità (o si è interrotta)
avevo pensato ad un tracker utilizzando il segnale previsto per l'apertura delle portiere.
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Originariamente inviato da Carlo A Visualizza il messaggioSicuro? dovrebbe esserci una linguetta che impedisce questa inserzione.[/URL]Batterie, DoD e profondità di scarica: *** Scaricare le batterie solo fino a metà prima di ricaricarle. *** Al piombo da 60 km: usata 20 km per volta durerà 60.000 km, 60 km per volta ne durerà 12.000. *** Al litio da 60 km: usata 20 km per volta durerà 120.000 km, 60 km per volta durerà 60.000 km.
-- Jumpjack --
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Articolo sulle prese per la ricarica (non mi sembra del tutto giusto, però).
Standard ricarica veicoli elettrici | Auto elettriche - mobilità sostenibile | opinionZine.com
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Per chi ha un mezzo elettrico che può essere ricaricato solo con monofase, non ha senso utilizzare una spina trifase per utilizzare una sola fase, sarebbe solo una possibilità in più. Comunque attualmente, le colonnine Enel, anche avendo 2 prese (una monofase ed una trifase), non possono essere utilizzate simultaneamente, un giorno che sarà possibile, allora avrebbe senso poter ricaricare con un adattatore Mennekes-scame, nel caso in cui fosse occupata la presa scame. Però a quanto pare, dai precedenti post di jumpjack, l'adattatore costa una cifra esagerata, sui 200Euro!!!!
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Originariamente inviato da roby.lt Visualizza il messaggioComunque attualmente, le colonnine Enel, anche avendo 2 prese (una monofase ed una trifase), non possono essere utilizzate simultaneamente, un giorno che sarà possibile,
Enel e le colonnine di ricarica di prima, seconda e terza generazione | Jumping Jack Flash weblog
@CarloA
Perchè non è giusto quell'articolo? Nei commenti non c'è scritto niente in proposito.Batterie, DoD e profondità di scarica: *** Scaricare le batterie solo fino a metà prima di ricaricarle. *** Al piombo da 60 km: usata 20 km per volta durerà 60.000 km, 60 km per volta ne durerà 12.000. *** Al litio da 60 km: usata 20 km per volta durerà 120.000 km, 60 km per volta durerà 60.000 km.
-- Jumpjack --
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Originariamente inviato da roby.lt Visualizza il messaggioPer chi ha un mezzo elettrico che può essere ricaricato solo con monofase, non ha senso utilizzare una spina trifase per utilizzare una sola fase, sarebbe solo una possibilità in più.
Va detto che in Europa i veicoli leggeri come la Twizy o gli scooter (16A/1ph) caricano tranquillamente con una Schuko, cosa che è "vietata" solo in Italia. La Schuko è sulla colonnina oppure si usa l'adattatore dalla presa t2. Essendo cara la t2 per i veicoli leggeri si usa la 3A ove all'estero si usa la Schuko o altra spina nazionale.
Originariamente inviato da roby.lt Visualizza il messaggioallora avrebbe senso poter ricaricare con un adattatore Mennekes-scame, nel caso in cui fosse occupata la presa scame. Però a quanto pare, dai precedenti post di jumpjack, l'adattatore costa una cifra esagerata, sui 200Euro!!!!
Originariamente inviato da jumpjack Visualizza il messaggio@CarloA
Perchè non è giusto quell'articolo? Nei commenti non c'è scritto niente in proposito.
Sarà obbligatoria la t2 ma non saranno proibite le altre in aggiunta. Fin quando ci saranno in Italia i veicoli con la spina t3A ci sarà mercato per essa (poi dice che la 3A è sino a 32 A quando in realtà è sino a 16A).Ultima modifica di Carlo A; 19-05-2014, 21:02.
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