Ovvero perché la strategia con cui le colonnine sono piazzate in Italia è sintetizzabile nel “’ndo cojo cojo”.
I più attenti lettori di temi legati alla mobilità elettrica avranno notato che la scorsa primavera/estate era un susseguirsi di annunci del tipo “Il tal comune ha siglato un accordo di programma con la tal regione e l’ENEL per installare colonnine a go go nel tal posto, evviva presto andremo tutti a corrente”.
Poi da una certa data, diciamo il 16 di settembre, più nulla e delle colonnine annunciate neanche l’ombra.
Negli annunci suddetti è stato sempre omesso che l’accordo non era per l’installazione delle colonnine ma per la partecipazione al bando del titolo che in estrema sintesi dice:
· Ogni regione presenta al massimo 3 progetti e ad uno dei tre assegna 30 punti su 100 perché lo considera prioritario.
· Dei 21x3 = 63 progetti presentabili ne vengono finanziati con 238.000€ quelli che raggiungono il massimo punteggio. Ergo, visto che il fondo è di 5.000.000€, 21 progetti x 238.000€ = 4.998.000€. Cioè almeno uno per regione per non lasciare scontento nessuno, probabilmente quello segnalato come prioritario, poi se qualche regione non ha presentato progetti si liberano risorse per quelli a minore priorità delle regioni già finanziate.
Con 238.000€ si possono installare una trentina abbondante di colonnine per cui stiamo parlando della bellezza di 21x35 = più di 700 colonnine.
Solo che non verranno messe dove servirebbero di più o lungo una specifica direttrice per consentire un certo itinerario come sta facendo per esempio la Tesla coi suoi supercharger, ma a gruppetti di 30, uno per regione e concentrati in un certo capoluogo di provincia, quello che ha avuto la sensibilità innovativa di partecipare al bando.
Cioè un po’ alla “’ndo cojo cojo”, come i fiori in un prato, che crescono tutti insieme dove la mucca lascia il suo ricordino e il terreno è fertile, e non dove vorrebbe il giardiniere.
Comunque, se si decidessero a dare l’esito del bando e passare alla fase operativa, visto che i progetti sono nelle mani del ministero da più di 3 mesi, piuttosto che niente meglio piuttosto.
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
Ciao a tutti Antonio
I più attenti lettori di temi legati alla mobilità elettrica avranno notato che la scorsa primavera/estate era un susseguirsi di annunci del tipo “Il tal comune ha siglato un accordo di programma con la tal regione e l’ENEL per installare colonnine a go go nel tal posto, evviva presto andremo tutti a corrente”.
Poi da una certa data, diciamo il 16 di settembre, più nulla e delle colonnine annunciate neanche l’ombra.
Negli annunci suddetti è stato sempre omesso che l’accordo non era per l’installazione delle colonnine ma per la partecipazione al bando del titolo che in estrema sintesi dice:
· Ogni regione presenta al massimo 3 progetti e ad uno dei tre assegna 30 punti su 100 perché lo considera prioritario.
· Dei 21x3 = 63 progetti presentabili ne vengono finanziati con 238.000€ quelli che raggiungono il massimo punteggio. Ergo, visto che il fondo è di 5.000.000€, 21 progetti x 238.000€ = 4.998.000€. Cioè almeno uno per regione per non lasciare scontento nessuno, probabilmente quello segnalato come prioritario, poi se qualche regione non ha presentato progetti si liberano risorse per quelli a minore priorità delle regioni già finanziate.
Con 238.000€ si possono installare una trentina abbondante di colonnine per cui stiamo parlando della bellezza di 21x35 = più di 700 colonnine.
Solo che non verranno messe dove servirebbero di più o lungo una specifica direttrice per consentire un certo itinerario come sta facendo per esempio la Tesla coi suoi supercharger, ma a gruppetti di 30, uno per regione e concentrati in un certo capoluogo di provincia, quello che ha avuto la sensibilità innovativa di partecipare al bando.
Cioè un po’ alla “’ndo cojo cojo”, come i fiori in un prato, che crescono tutti insieme dove la mucca lascia il suo ricordino e il terreno è fertile, e non dove vorrebbe il giardiniere.
Comunque, se si decidessero a dare l’esito del bando e passare alla fase operativa, visto che i progetti sono nelle mani del ministero da più di 3 mesi, piuttosto che niente meglio piuttosto.
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
Ciao a tutti Antonio
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