chissa.......???
In arrivo incentivi più bassi per il fotovoltaico
Le rinnovabili devono camminare con le proprie gambe o non possono fare a meno di una massiccia dose di incentivi statali? È questo lo spunto più interessante emerso dall'ultima giornata dell'Italian Energy Summit organizzato da Il Sole 24 Ore. È infatti opinione comune che attualmente il livello di incentivazione nazionale per le energie alternative sia uno dei più elevati a livello mondiale, in particolar modo per quanto riguarda il fotovoltaico (attraverso il Conto Energia). Grazie a questa politica di aiuti, le fonti pulite, soprattutto negli ultimi anni, hanno conosciuto un tasso di espansione notevole, tanto che si prevede che il fotovoltaico potrebbe raggiungere facilmente i 1500 MW di potenza entro il 2010. Anche l'eolico proseguirà la sua corsa, arrivando a circa 9.600 MW nel 2013.
Un peso crescente per i consumatori finali
Gli incentivi statali hanno però un noto rovescio della medaglia: le rinnovabili sono finanziate dalla bolletta energetica degli italiani attraverso la componente A3. Il peso di questa voce sulla fattura energetica di un cliente domestico arriva già oggi intorno al 7,5% ma, stanti gli attuali livelli di incentivazione, è destinato ad aumentare. Per rispettare gli obiettivi presi a livello europeo, infatti, l'Italia nei prossimi anni dovrà inevitabilmente accrescere la quota di energia prodotta dalle fonti rinnovabili. Ma, osservando anche quanto accaduto negli altri Paesi europei, la fase dell'incentivazione a pioggia per il fotovoltaico sembra avviarsi verso la conclusione: la Spagna ha tagliato gli aiuti in maniera consistente nel 2008 e anche la nuova coalizione di centrodestra al potere in Germania è determinata a seguire questa strada. È perciò probabile che anche la futura versione del Conto Energia, che dovrebbe entrare in vigore dopo il 2010, cercherà di contenere i costi.
La riduzione degli incentivi
Una proposta presentata in questi giorni da Confindustria Anie/Gifi (Gruppo imprese fotovoltaiche italiane), prende atto della situazione e propone perciò di rivedere il sistema e ridurre le tariffe incentivanti rispetto alle attuali. Per il quinquennio 2011-2015 Confindustria vuole portare il limite di potenza incentivabile dagli attuali 1.200 MW ad almeno 7mila MW, nonché di riformulare la suddivisione per classi di potenza (da 3 a 5). taglio dell'incentivo, a seconda delle classi di potenza, sarebbe compreso tra il 5 e il 20%. Dal 2012 fino al 2015 le tariffe potrebbero poi subire una ulteriore riduzione annua pari al 5%, continuando comunque a garantire adeguati profitti agli investitori e alla filiera industriale. «L'Italia avrà sempre bisogno di un livello di incentivazione superiore a quello degli altri paesi - ha dichiarato Gert Gremes, presidente di Gifi, all'Italian Energy Summit - ma con questa proposta cerchiamo di essere realisti. Bisogna però avere presente che il fotovoltaico rappresenta un investimento per il Paese: a medio-lungo termine contribuirà a ridurre i costi dell'energia e la dipendenza dall'estero». Grazie al nuovo regime tariffario proposto, sostiene l'Anie/Gifi, entro il 2020 si garantirebbe inoltre l'installazione di 15.000 MW di impianti fotovoltaici e la creazione, lungo tutta la filiera, di almeno 90.000 posti di lavoro.
Il fotovoltaico va verso la grid parity
Sui sussidi è ancora più netta la posizione di Richard Paul Ingmar Wilheim, responsabile area sviluppo Italia di Enel Green Power: «L'industria ha il dovere di creare una vera concorrenzialità nelle energie rinnovabili, occorre cioè pensare di poter fare a meno degli incentivi nel più breve tempo possibile. Bisogna investire e sviluppare ricerca sulle nuove fonti: il fotovoltaico sarà in grado di raggiungere la grid parity entro tre-cinque anni. A quel punto si aprirà un grande potenziale di sviluppo per il solare nel settore residenziale. Considerando anche la particolare conformazione del territorio italiano, sono convinto infatti che la grande maggioranza del fotovoltaico sarà garantita in futuro da impianti di piccola taglia».
Fonte: Energia24Club
In arrivo incentivi più bassi per il fotovoltaico
Le rinnovabili devono camminare con le proprie gambe o non possono fare a meno di una massiccia dose di incentivi statali? È questo lo spunto più interessante emerso dall'ultima giornata dell'Italian Energy Summit organizzato da Il Sole 24 Ore. È infatti opinione comune che attualmente il livello di incentivazione nazionale per le energie alternative sia uno dei più elevati a livello mondiale, in particolar modo per quanto riguarda il fotovoltaico (attraverso il Conto Energia). Grazie a questa politica di aiuti, le fonti pulite, soprattutto negli ultimi anni, hanno conosciuto un tasso di espansione notevole, tanto che si prevede che il fotovoltaico potrebbe raggiungere facilmente i 1500 MW di potenza entro il 2010. Anche l'eolico proseguirà la sua corsa, arrivando a circa 9.600 MW nel 2013.
Un peso crescente per i consumatori finali
Gli incentivi statali hanno però un noto rovescio della medaglia: le rinnovabili sono finanziate dalla bolletta energetica degli italiani attraverso la componente A3. Il peso di questa voce sulla fattura energetica di un cliente domestico arriva già oggi intorno al 7,5% ma, stanti gli attuali livelli di incentivazione, è destinato ad aumentare. Per rispettare gli obiettivi presi a livello europeo, infatti, l'Italia nei prossimi anni dovrà inevitabilmente accrescere la quota di energia prodotta dalle fonti rinnovabili. Ma, osservando anche quanto accaduto negli altri Paesi europei, la fase dell'incentivazione a pioggia per il fotovoltaico sembra avviarsi verso la conclusione: la Spagna ha tagliato gli aiuti in maniera consistente nel 2008 e anche la nuova coalizione di centrodestra al potere in Germania è determinata a seguire questa strada. È perciò probabile che anche la futura versione del Conto Energia, che dovrebbe entrare in vigore dopo il 2010, cercherà di contenere i costi.
La riduzione degli incentivi
Una proposta presentata in questi giorni da Confindustria Anie/Gifi (Gruppo imprese fotovoltaiche italiane), prende atto della situazione e propone perciò di rivedere il sistema e ridurre le tariffe incentivanti rispetto alle attuali. Per il quinquennio 2011-2015 Confindustria vuole portare il limite di potenza incentivabile dagli attuali 1.200 MW ad almeno 7mila MW, nonché di riformulare la suddivisione per classi di potenza (da 3 a 5). taglio dell'incentivo, a seconda delle classi di potenza, sarebbe compreso tra il 5 e il 20%. Dal 2012 fino al 2015 le tariffe potrebbero poi subire una ulteriore riduzione annua pari al 5%, continuando comunque a garantire adeguati profitti agli investitori e alla filiera industriale. «L'Italia avrà sempre bisogno di un livello di incentivazione superiore a quello degli altri paesi - ha dichiarato Gert Gremes, presidente di Gifi, all'Italian Energy Summit - ma con questa proposta cerchiamo di essere realisti. Bisogna però avere presente che il fotovoltaico rappresenta un investimento per il Paese: a medio-lungo termine contribuirà a ridurre i costi dell'energia e la dipendenza dall'estero». Grazie al nuovo regime tariffario proposto, sostiene l'Anie/Gifi, entro il 2020 si garantirebbe inoltre l'installazione di 15.000 MW di impianti fotovoltaici e la creazione, lungo tutta la filiera, di almeno 90.000 posti di lavoro.
Il fotovoltaico va verso la grid parity
Sui sussidi è ancora più netta la posizione di Richard Paul Ingmar Wilheim, responsabile area sviluppo Italia di Enel Green Power: «L'industria ha il dovere di creare una vera concorrenzialità nelle energie rinnovabili, occorre cioè pensare di poter fare a meno degli incentivi nel più breve tempo possibile. Bisogna investire e sviluppare ricerca sulle nuove fonti: il fotovoltaico sarà in grado di raggiungere la grid parity entro tre-cinque anni. A quel punto si aprirà un grande potenziale di sviluppo per il solare nel settore residenziale. Considerando anche la particolare conformazione del territorio italiano, sono convinto infatti che la grande maggioranza del fotovoltaico sarà garantita in futuro da impianti di piccola taglia».
Fonte: Energia24Club
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