[QUOTE=mascalzone67;119049410]Il GSE ha pubblicato la seguente nota:
Chiarimenti in merito all'integrazione architettonica
A seguito delle numerose richieste di chiarimento relative al riconoscimento della totale integrazione architettonica per impianti fotovoltaici, che utilizzano moduli rigidi applicati a elementi di copertura degli involucri edilizi con soluzioni progettuali definite “industrializzate”, si precisa quanto segue.
Per “industrializzata” s’intende una soluzione nella quale modulo e copertura identificano un unico prodotto, non individualmente distinguibile, offerto sul mercato.
Nei casi in cui si utilizzano moduli fotovoltaici standard, disponibili sul mercato, che non svolgono alcuna funzione edilizia o strutturale ma sono sovrapposti a superfici di copertura già dotate di tutte le necessarie funzioni protettive (tenuta, impermeabilizzazione, isolamento, ecc.), il riconoscimento dell’integrazione architettonica è strettamente legato alla realizzazione di una superficie di rivestimento che ricopra la porzione omogenea della copertura oggetto dell’intervento.
Nel caso in cui i moduli fotovoltaici non coprano la totale superficie della copertura, è necessario completare l’integrazione attraverso degli elementi finti (senza celle fotovoltaiche) che rimpiazzino gli elementi fotovoltaici dove c'è ombra e da parti di chiusura che permettano di raccordare gli spazi tra i moduli fotovoltaici e gli elementi di rivestimento tradizionali, i bordi laterali, le gronde e il colmo.
Di seguito sono riportate alcune figure esemplificative.
Ecco che arrivano i chiarimenti! Quando ormai scomparirà a breve la distinzione tra impianto integrato e non. Comunque meglio di niente.
Credo che ora sarebe bene dare qualche chiarimento con esempi anche sulla rivoluzione apportata nelle definizioni di pensiline e tettoie
Io non ho capito una cosa:
questo vuol dire che soluzioni (approvate) come ne abbiamo viste su questo forum e come se ne può vedere un esempio sulla guida all'integrazione architettonica, pag.11, fig.2, con moduli scalettati per seguire un profilo non rettangolare non saranno più possibili?
Io non ho capito una cosa:
questo vuol dire che soluzioni (approvate) come ne abbiamo viste su questo forum e come se ne può vedere un esempio sulla guida all'integrazione architettonica, pag.11, fig.2, con moduli scalettati per seguire un profilo non rettangolare non saranno più possibili?
non solo gli esempi della guida sono in contraddizione con il "chiarimento" ma lo sono anche le molte foto presenti nel sito del GSE sotto la voce impianti integrati come questa o questa ...
Qualcuno ha sentito il GSE in proposito?
Mi sto apprestando a realizzare un paio di impianti considerati integrati prima del "chiarimento" (vedi foto sopra), ora non lo sono più?
secondo me questa precisazione si riferisce all'integrazione dei capannoni .......................Per “industrializzata” s’intende una soluzione nella quale modulo e copertura identificano un unico prodotto, non individualmente distinguibile, offerto sul mercato.Non mi sembra che coppo e modulo siano lo stesso prodotto quindi ne deduco che si riferiscano alla copertura dei capannoni che non hanno i coppi sopra ma solo una guina isolante.
Se io ho una falda tringolare negli angoli completero' con elementi finti( coppi ,tegole, mezze tegole) e cosi' va bene
"nei casi in cui si utilizzano moduli fotovoltaici standard disponibili sul mercato, che non svolgono alcuna funzione edilizia o strutturale ma sono sovrapposti a superfici di copertura già dotate di tutte le necessarie funzioni protettive (tenuta, impermeabilizzazione, isolamento, ecc.), il riconoscimento dell'integrazione architettonica è strettamente legato alla realizzazione di una superficie di rivestimento che ricopra la porzione omogenea della copertura oggetto dell'intervento".
Secondo me si riferisce anche ad abitazioni, quando levi le tegole e appoggi i moduli, senza inserire strutture di isolamento et simili.
Non vedo cosa dovrei mettere tra pannello e tegola se sotto ho gia' la guaina isolante.
Io ho tagliato le tegole dove inizia il modulo lasciando 1 cm di spazio e l'installatore ha detto che va bene....cosa dovrei fare di piu'?
Capisco se lascia 15 cm tra tegola e pannello e allora una scossalina la devi mettere ma se lascia 2-3 cm cosa dovresti mettere? una lamiera?una tegola di 2 cm?
E chi si arrabbia? ti sto solo dicendo che se lasci uno spazio di 2 cm tra tegola e profilo pannello non ci puoi mettere nulla che copra quei 2 cm primo perchè non sapresti dove ancorare la scossalina e secondo perchè non trovi nulla di quella misura a meno che nont e la faccia fare su misura pagandola a peso d'oro
"nei casi in cui si utilizzano moduli fotovoltaici standard disponibili sul mercato, che non svolgono alcuna funzione edilizia o strutturale ma sono sovrapposti a superfici di copertura già dotate di tutte le necessarie funzioni protettive (tenuta, impermeabilizzazione, isolamento, ecc.), il riconoscimento dell'integrazione architettonica è strettamente legato alla realizzazione di una superficie di rivestimento che ricopra la porzione omogenea della copertura oggetto dell'intervento".
Secondo me si riferisce anche ad abitazioni, quando levi le tegole e appoggi i moduli, senza inserire strutture di isolamento et simili.
Sono d'accordo, vale per qualsiasi copertura: l'aggettivo industriale si riferisce, secondo me, a soluzioni tipo tegola fotovoltaica o film sottile preincollato su lamiera etc.
Quello che capisco dalla seconda parte in corsivo (...Nel caso in cui i moduli fotovoltaici non coprano la totale superficie della copertura, , "è necessario completare l'integrazione attraverso degli elementi finti (senza celle fotovoltaiche) che rimpiazzino gli elementi fotovoltaici dove c'è ombra e da parti di chiusura che permettano di raccordare gli spazi tra i moduli fotovoltaici e gli elementi di rivestimento tradizionali, i bordi laterali, le gronde e il colmo"....) è che interventi che riguardano mezzo tetto non sono considerati integrati se non aggiungendo moduli finti e occupando tutto il tetto (cosa impossibile nella maggior parte dei casi a causa di sfiati, lucernai, solare termico....)
Praticamente con le ultime delucidazioni del GSE quest'impianto tratto dall'immagini del GSE non dovrebbe più essere considerato totalmente integrato a differenza di prima.
è che interventi che riguardano mezzo tetto non sono considerati integrati se non aggiungendo moduli finti e occupando tutto il tetto (cosa impossibile nella maggior parte dei casi a causa di sfiati, lucernai, solare termico....)
mah...moduli finti? ma al gse stanno svalvolando!! vi allego la plani di un mio impianto passato TOT integrato, tegole all'altezza dei moduli, il tutto su lamiera grecata.
Forse non mi sono spiegato bene, secondo la guida del GSE prima era considerato integrato mentre ora con gli ultimi chiarimenti non lo è più, ma credo che tu stia facendo confusione, infatti il GSE parla di sistemi industrializzati che formano un tuttuno con il modulo, mentre per gli altri rimane tutto come prima.
si, in questo caso si e mi scuso! sempre che non intendano per industrializzati anche i TRINA 220 mono di cui sopra per dire...ma da quello che ho letto prima non penso comunque!
Forse non mi sono spiegato bene, secondo la guida del GSE prima era considerato integrato mentre ora con gli ultimi chiarimenti non lo è più, ma credo che tu stia facendo confusione, infatti il GSE parla di sistemi industrializzati che formano un tuttuno con il modulo, mentre per gli altri rimane tutto come prima.
Era quello che intendevo io......sistemi industrializzati e non sistemi classici su casa
nelle immagini sul sito del GSE sembrano moduli classici cristallini...spettacolare il GSE, ci vorrebbero i chiarimenti dei chiarimenti, ogni sua circolare peggiora solo la situazione!!
Scusate la mia ignoranza. Nel punto del chiarimento in cui si parla di
" parti di chiusura che permettano di raccordare gli spazi tra i moduli fotovoltaici e gli elementi di rivestimento tradizionali, i bordi laterali, le gronde e il colmo " io ci metto della lamiera in modo tale da raccordare il pannello con quanto gli sta attorno, questa lamiena non influisce sui flussi d'aria necessari al rinfrescamento del pannello? Voi cosa pensate? Forse è necessario che il GSE emetta dei chiarimenti sui chiarimenti
ma sapete leggere?
si parla di soluzioni industrializzate punto e basta
Caro Empire, forse dovresti leggere con attenzione anche tu: il chiarimento riporta la definizione di soluzioni industrializzate e due righe + sotto parla dei moduli standard....
Nei casi in cui si utilizzano moduli fotovoltaici standard, disponibili sul mercato, che non svolgono alcuna funzione edilizia o strutturale ma sono sovrapposti a superfici di copertura già dotate di tutte le necessarie funzioni protettive (tenuta, impermeabilizzazione, isolamento, ecc.), il riconoscimento dell’integrazione architettonica è strettamente legato alla realizzazione di una superficie di rivestimento che ricopra la porzione omogenea della copertura oggetto dell’intervento.
questa lamiena non influisce sui flussi d'aria necessari al rinfrescamento del pannello?
Certo, bisogna garantire il raffreddamento per convezione.
Voi cosa pensate? Forse è necessario che il GSE emetta dei chiarimenti sui chiarimenti
io ho mandato una richiesta di chiarimento sul "chiarimento" ... poco da ridere... più che altro non bisognerebbe cambiare le regole del gioco durante la partita....
Stamattina sono stato ad un incontro tecnico con la commissione di valutazione dell'integrazione impianti del GSE....non ci si può credere al casino che hanno combinato negli ultimi due mesi.
Mi hanno confermato che se installo moduli fv complanari su coperture esistenti senza sostituire nessun elemento...se copro tutta la falda e raccordo eventuali spazi di bordo con scossaline l'impianto risulta totalmente integrato.
Hanno affermato che il concetto di "sostituzione" di elementi di copertura è una cosa che non esiste se si copre TUTTA la falda o l'area disponibile, senza spazi vuoti o discontinuità estetiche. Io da 5 anni che lavoro nel fotovoltaico, allora, non ho capito proprio niente....assieme a decine di colleghi!!
La preoccupazione che ho espresso circa la difficoltà di circolazione d'aria sotto i pannelli, dovuta alla presenza di scossaline di raccordo, probabilmente decade in quanto, come dice Empire che quanto indicato dal GSE è valido per tetti industriali, questi in linea di massima o sono grecati o ondulati, per cui ritengo rimanga spazio sufficiente per una circolazione naturale dell'aria
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