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Certificato Prevenzione Incendi - Padova

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  • Certificato Prevenzione Incendi - Padova

    Buongiorno Colleghi.. desideravo sapere se qualcuno ha risolto i problemi relativi al CPI di Padova!!! Dopo esser stato dai VVF e aver parlato anche cn i VVF di Roma, trovo che le richieste fatte hanno un senso logico, ma non trovano riscontri pratici visti l'assenza di dispositivi e certificati.

    I punti caldi sono:
    mantenere 120 volt nel campo fotovoltaico
    certificare la temperatura di collasso del modulo a 200°

    Qualche consiglio? Qualche soluzione?
    Buon lavoro!!!!

  • #2
    Punti caldi? anche la superficie di appoggio incombustibile....
    Presente il tetto dell'Interporto PD?? Mi piacerebbe sapere come stanno procedendo.

    Ad oggi, per non disseminare il tetto di quadretti con dispostivi vari di sgancio (int. motorizzati, bobine di minima+soccorritore, bobine a lancio con controllo integrità) una soluzione potrebbe essere l'impiego di Secursun, realizzato da una ditta padovana mi dicono.
    http://www.metechitalia.com/i-prodotti.html
    Andrebbe impiegato ogni pannello e permetterebbe di disgiungere ciascun modulo per rispettare i limiti dei 120Vcc.

    Presumo sia realizzato a partire da prodotti National Semiconductor
    http://www.national.com/an/AN/AN-2122.pdf
    Da capire se fa anche la funzione di ottimizzatore per eventuali omreggiamenti (vedi SolarMagic) o solo da disgiuntore

    Certo che se qualcuno realizzasse un giunto con un semiconduttore da 1€ su un spina/presa, si risolverebbe prima, il problema dei 120V

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    • #3
      ma che storie sono queste ?
      adesso anche i VVF ?

      ci sono delle linee guida, mai sentito parlare di 120V e 200 C ...ma chi è che chiede queste cose ?

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      • #4
        Originariamente inviato da danilo89 Visualizza il messaggio
        Buongiorno Colleghi.. desideravo sapere se qualcuno ha risolto i problemi relativi al CPI di Padova!!! Dopo esser stato dai VVF e aver parlato anche cn i VVF di Roma, trovo che le richieste fatte hanno un senso logico, ma non trovano riscontri pratici visti l'assenza di dispositivi e certificati.

        I punti caldi sono:
        mantenere 120 volt nel campo fotovoltaico
        certificare la temperatura di collasso del modulo a 200°

        Qualche consiglio? Qualche soluzione?
        Buon lavoro!!!!
        Perché non 12 Vcc?
        Perché non 2 Vcc? Che motivazioni tecniche hanno addotto?
        Perché non mettere un interruttore su ogni pannello?
        Hanno fatto qualche valutazione tecnica o sono andati per sentito dire?
        :rain:L'uomo ha scoperto la bomba atomica, però nessun topo costruirebbe una trappola per topi.
        (Albert Einstein):preoccupato:

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        • #5
          ascoltate,

          io ho avuto problemi per due impianti circa due anni fa. Attività soggetta a CPI quindi ho deciso di fare un progetto di aggiornamento del CPI. Conseguenza : prescrizioni assurde che rendevano l'investimento non conveniente. Reagito proponendo quindi Quesito al ministero degli interni con conseguente emanazione circolare linee guida e , badate bene, revoca delle prescrizioni da parte del Comando (incredibile)

          Fai presente al Comando che ci sono delle linee guida da parte del Min degli interni e che non si inventassero delle pazzie.

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          • #6
            salve Massimo,
            potresti postare le linee guida?

            grazie in anticipo

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            • #7
              Queste le prescrizioni vvfpd su un impianto

              Esasminato il …(omissis)…si ritiene per quanto di competenza e ai soli fini antincendio che lo sotesso risulta, in liena di massima, conforme alle norme ……(omissis)…
              Si ritiene utile elencare alcune prescrizioni al progetto indicato:

              • Per l’impianto fotovoltaico devono essere previsti dispositivi elettrici/elettronici atti ad impedire guasti e incidenti elettrici che possano innescare incendi, quali diodi di bypass contro l’effetto “hot-spot”, impianto contro la fulminazione diretta e contro la fulminazione indiretta (LPD – SPD)
              • Gl interruttori siano atti a disconnettere dal generatore fotovoltaico ogni parte dell’impianto a monte delle utenze a partire dai sottocampi
              • Rispetto alle strutture ed ai locali sottostanti dovranno essere garantite caratteristiche REI 60 in entrambe le facce, nonché l’incombustibilita’ delle pareti sottostanti ai pannelli solari
              • L’impianto fotovoltaico sia intrinsecamente sicuro contro il rischio di folgorazione dei soccorritori in riferimento alla possibilità di interferenza con getti idrici di spegnimento con parti in tensione

              E' il trafiletto "intrinsecamente sicuro" l'origine del limite dei 120Vcc, ovvero il limite che per la 64-8 è la protezione combinata contro contatti diretti e indiretti

              Sul discorso incombustibilità: quanti capannoni hanno la guaina catramata in copertura???
              Ultima modifica di Prometeo; 02-07-2011, 14:56. Motivo: ..errore ortografico

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              • #8
                ascolta,

                questo comando dei VVF sta prendendo iniziative non dovute.
                Ci sono linee guida del ministero, ed il comando lo sa.
                Le prescrizioni sono del tutto irragionevoli.

                Le linee guida le posso postare su questo forum però ditemi come si fa.

                ciao

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                • #9
                  Già le linee guida del ministero sono piuttosto discutibili in alcune prescrizioni, c'è bisogno di un tavolo tecnico dove confrontarsi perché su alcune cose non c'è logica.
                  :rain:L'uomo ha scoperto la bomba atomica, però nessun topo costruirebbe una trappola per topi.
                  (Albert Einstein):preoccupato:

                  Commenta


                  • #10
                    allego le linee guda nazionali come lettera VVF n.5158 del 23/03/2010
                    File allegati

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                    • #11
                      Qualche novità? qualche studio che è riuscito ad avere il CPI col fotovoltaico sopra a Padova?
                      Discutere con Padova di soluzioni è molto difficile..

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                      • #12
                        Altra soluzione potrebbero essere i prodotti SolarEdge, che ad inverter disconnesso da rete o con pannelli disconnessi dalla stringa si presenta ai capi del dispositivo "ottimizzatore" la tensione di 1V.
                        Per adesso il sistema e' stato "accettato" a parole.
                        Poi quando leggono sulla scheda di prodotto "livello di sicurezza senza precedenti per l'installatore e l'operatore antincendio" vanno in brodo di giuggiole !!!

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                        • #13
                          scusami le domande che saranno da ignorante, ma chi mi assicura che in caso di incendio questo dispositivo interviene, un certificato del produttore?
                          A che temperatura resistono questi ottimizzatori? Superate le normali temperature di funzionamento, come si comportano questi ottimizzatori?
                          Io credo che questa non sia la strada tecnicamente corretta. Tutti coloro che dicono di avere dispositivi elettronici che corrispondono alle richieste specifiche di Padova, credo millantino qualcosa che tecnicamente non è possibile.

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                          • #14
                            Infatti quando prendono fuoco vanno in corto e zacchete !!!!
                            AUTO BANNATO

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                            • #15
                              abbi pazienza.... e' sempre una dichiarazione del costruttore per la rispondenza a qualcosa di tecnico....
                              Presente la marcatura CE??
                              cmq per quel che ho visto il prodotto citato (non per fare pubblicità... ci si trova tutti con gli stessi probemi da risolvere) ha disponibile un certificato Bureau Veritas IEC 60947-3 (low-voltage switchgear and controlgear - Part 3: Switches, disconnectors, switch-disconnectors and fuse-combination units) e IEC 60364-7-712 (Requirements for special installations or locations - Solar photovoltaic (PV) power supply systems)
                              Per via di quanto gli ottimizzatori resistono al calore non mi pare sia un problema. Non serve che il pannello (o elettronica di controllo) sia resistente al fuoco. Anzi. Se va fuori servizio meglio. Vuol dire che in caso d'incendio si elimina il problema da solo.
                              Non a caso al punto 6.3.1 delle linee guida del comando locale chiedono sia "scientificamente verificato" che la temperatura di collasso sia congruamente inferiore a 250°C.
                              Ugualmente se fosse verificato che il pannello (o l'elettronica collegata) va scientificamente in corto, il problema non sussisterebbe. Pannello in corto = tensione 0.
                              Parlando con colleghi ad un convegno, pare abbiano risolto mettendo dei teleruttori che cortocircuitavano le singole stringhe con Icc 16A al max.
                              Confesso che la soluzione non mi piace neanche un po'.
                              Non mi risulta esistano prodotti a marchio "VVF Padova proof".
                              L'esperienza però mi dice che i componenti elettronici ad alta temperatura si interrompono, non vanno in corto.
                              E comunque esistono componenti di sicurezza (ad esempio termostati di sicurezza) completamente elettronici. Ci sono delle normative anche per il codice dei microprocessori in applicazioni di sicurezza.
                              Gli aerei hanno i sistemi di guida "by-wire", quindi elettronici, in sicurezza.
                              Le auto hanno sistemi di frenata "by-wire".
                              Secondo me non è un problema tecnico nel senso componentistico. E' da valutare come viene realizzato

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                              • #16
                                scusate l'intervento ma perché non fate presente a Padova le linee guida del ministero?
                                Io sono uno di quelli che si è sbattuto a scrivere al Min interni per ottenerle e non capisco perché voi stiate penando in questo modo assurdo ?
                                Mi potete spiegare ?

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                                • #17
                                  Hai pienamente ragione.
                                  nei casi che fino ad oggi mi sono capitati su tale piazza, il professionista di fiducia incaricato dalla proprieta' ha deciso di percorrere il cammino dell'ottenimento del CPI supinamente e ha chiesto alle parti coinvolte nella realizzazione/progettazione di rispettare quanto richiesto.

                                  Scusa se domando, ma dopo aver scritto al ministero sei riuscito ad avere la meglio?

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                                  • #18
                                    si, con tanto di ammenda da parte del comando VVF.........il massimo !

                                    Commenta


                                    • #19
                                      PS: inoltra credo che le soluzioni paventate siano tutte inutili.......

                                      Commenta


                                      • #20
                                        appena riesco vi posto una foto di un incendio che è all'origine dell'estremo perfezionismo/accanimento dei VVF in zona. E' da allora che per risolvere il problema della sicurezza dei soccorritori sono nate delle prescrizioni "provinciali" aggiuntive.
                                        Spero non abbiano già smantellato il sito.

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