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Consiglio per generatore

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  • Consiglio per generatore

    Salve a tutti,
    da un pò di tempo seguo come utente silenzioso questo forum e questa volta avrei necessità di un consiglio:

    Ho realizzato una turbina tripala con diametro di un metro, con pale in PVC (da un tubo di 20 cm) e montata su un mozzo di bicicletta.
    Si tratta di un prototipo per valutare tecniche e la ventosità del sito dove la installerò, volutamente realizzato completamente con materiale di recupero.

    Il problema è ora il generatore: potrei venire in possesso del motore di un "monopattino elettrico". Ho potuto verificare poche cose e ne potrei recuperare il motore, la trasmissione a cinghia con relative puleggie, ed il pacco batterie. Il motore è a magneti permanenti ed è affetto da un leggero "cogging".

    Qualcuno è in grado di suggerirmi qualche indicazione circa la convenienza di utilizzarlo come generatore per il picoeolico di cui sopra?

    Ringrazio per la cortesi risposte e per la splendida opera che svolgete attraverso il forum.

    Salvatore

  • #2
    ciao e benvenuto nel forum, potresti accoppiare il motorino con la cinchia all'eolico e ai suoi morsetti prelevi energia da riversare su 1 batteria mediante 1 diodo da X ampere in base ai tuoi che escono da li, dovrebbe essere la cosa + semplice che esista.

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    • #3
      Ciao Salvatore, benvenuto nel forum!
      Vorrei essere sicuro se il motore di cui parli è un motore in corrente continua a collettore lamellare. Per verificarlo basta vedere se ha le spazzole (oltre ai magneti sullo statore).
      In tal caso per ottenere un buon rendimento da quel generatore dovrai usare necessariamente un meccanismo di moltiplica, il quale mangia inevitabilmente un pò di energia.
      Tienici informati....
      Buon lavoro!
      "Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro" [ R. Feynman ]

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      • #4
        Salve a tutti,
        ringrazio Atomax e Wattos per le risposte.
        Il motore, che ha scanso di equivoci ho comunque preso, è un 24 V di targa, ed è certamente a corrente continua. Non ho avuto animo di aprirlo per controllare quello che mi hai chiesto. Collegandolo ad un tester e facendolo girare con le dita, genera circa 2 Volt.
        In ogni caso il motore è era almentato da due batterie piombo-gel in serie da 12 Volt, attraverso un regolatore comandato da un reostato a manopolasul manubrio.
        Ho recuperato la puleggia calettata sulla ruota motrice, e la userò per collegare l'asse della turbina al motore attraverso la cinghia dentata.
        Ho un costruzione anche un circuitino per il controllo della carica della batteria basato sulla tecnologia PWM che può lavorare con correnti di 40 A max regolabile per i 12 oppure i 24 V. Un progetto reperibile su una nota rivista di elettronica.
        Ho solo dubbi sul fatto che la turbina di piccolo diametro possa far partire il generatore con facilità, malgrado la trasmissione "a salire" della cinghia. La coppia necessaria mi sembra elevata, appena inferiore ad un Ametek 40 V che ho a disposizione.
        Vi terrò al corrente circa gli sviluppo del progetto.
        Grazie

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        • #5
          [QUOTE=sasarek;118982762]Ho solo dubbi sul fatto che la turbina di piccolo diametro possa far partire il generatore con facilità, malgrado la trasmissione "a salire" della cinghia.

          Ciao Salvatore,
          Per far partire il generatore, ti consiglio di provvedere il regolatore di un'ulteriore funzione: quando il generatore è al di sotto di un determinato n° di giri, allora stacca il carico, in modo da richiedere minore coppia alla turbina. Se posti lo schema o se mi dici in quale rivista l'hai trovato, posso apportare la modifica.
          Buon lavoro, ciao a tutti.
          "Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro" [ R. Feynman ]

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          • #6
            Salve,
            lo schema che chiedi è disponibile su “Fare Elettronica” nel numero 286 di Aprile 2009.


            Mi sembra un ottimo circuito, perchè inserisce gradualmente il carico di dissipazione ed è in grado di gestire potenze fino a 600 W su 12 V.
            Se dovessi non essere in grado di reperirlo, fammi sapere. Lunedì potrò digitalizzarlo ed inviarlo in serata.
            Con la modifica che proponi potrebbe essere molto utile e diventare un oggetto versatile ed utile agli sperimentatori del forum.


            Proprio stamattina sono riuscito a verificare che la trasmissione mi costringe a modificare leggermente le dimensioni del supporto che avevo costruito per la turbina.


            Quando avrò testato la configurazione, potrò anche cambiare la turbina, installando una tripala da 2 m di diametro, con pale in legno che ho già realizzato, adattando il progetto che potete trovare sul sito www.thebackshed.com . Ho già recuperato il mozzo anteriore di un panda per utilizzarlo come supporto per il tutto. Ma questa è un'altra storia.


            Alla prossima

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            • #7
              Ciao a tutti, Sasarek mi sono già cimentato nella costruzione del regolatore e ho incontrato dei problemi di reperibilità del 7810, del transistor e del diodo da 40A ma questo non mi ha impedito di realizzarlo ugualmente anche se ho pochissima dimestichezza in elettronica. In questa discussione http://www.energeticambiente.it/fai-...oltaico-2.html si tratta di come si può sostituire il 7810 con un 7809 o 7808, per il resto, non potendo trovare il materiale nei negozi della mia zona ho sostituito il diodo mbr4060 con un byw72ew e il transistor irfp044 con un irfp150n. Il sistema non regge più 40A ma ne regge solo 30A ma almeno questi componenti li ho potuti reperire con facilità sotto casa.
              Un saluto a tutti!!

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              • #8
                Salve a tutti!
                Ho dato un'occhiata allo schema di F.E.
                Dunque, per quanto riguarda lo stabilizzatore di tensione LM7810, questo è stato scelto di questa tensione per due motivi: 1) per stabilizzare la tensione a 10V ha bisogno di essere alimentato almeno a 11,5V. Mettere un 7812 non sarebbe stata una buona cosa, visto che la batteria scende frequentemente al di sotto dei 13,5V. 2) Mettere uno stabilizzatore con una tensione più bassa provocherebbe il surriscaldamento del mosfet di potenza, in quanto se la tensione tra gate e source risultasse inferiore a 8/9 Volt, la RDSon del mos salirebbe inevitabilmente. In caso di irreperibilità del 7810, è possibile mettere un 7809 con un diodo, come spiegato da qualcuno nella discussione riportata da Lele o adottare un LM317.
                Ci sono in commercio e costano meno di 1 euro, controllori PWM dedicati ad 8 pin che svolgono le stesse funzioni (ma in maniera più accurata) del circuito in esame, con molti meno componenti esterni e senza usare regolatori di tensione (vedi UC3842, UC3844).
                In ogni caso, per far pratica con l'elettronica è bene capire prima il funzionamento di circuiti "a componenti discreti" tipo questo di F.E.
                Veniamo alla modifica..
                Come prima cosa bisogna dire che qualora la tensione del generatore fosse inferiore a quella della batteria, la turbina non verrebbe caricata affatto. Quindi prima di passare alla modifica, vediamo a quanti giri il generatore fornisce una tensione superiore a 12V. Se ciò avvenisse a basso regime, allora bisognerebbe leggere il n°di giri del generatore (leggendo la frequenza della sinusoide raddrizzata che esce sulle spazzole) e collegare, attraverso un mosfet di potenza, il generatore al carico nel momento in cui è stato raggiunto il regime rotazionale più appropriato. Potrei inviarvi uno schemino che legge il n° di giri del generatore, sia analogico che a microcontrollore, ma se non so a quale n° di giri bisogna collegare il carico, resterebbe solamente uno schema illustrativo. Occorrono meggiori dettagli. Sinceramente mi auguro che il genertore di Salvatore generi una tensione maggiore di 12V quando la turbina è già in volata.
                Resto a vostra disposizione
                "Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro" [ R. Feynman ]

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                • #9
                  Mettendo un diodo 1n4007 fra il terminale negativo del 7809 e la massa si aumenta la tensione di uscita del 7809 di 0,7 volt, quindi da 9v a 9,7v senza dover cambiare niente, se invece ne metti 3 in serie (3*0,7=2.1) e usi un 7808 arriverai a 10,1v.
                  i diodi vanno montati col catodo al 780x e con l'anodo a massa.
                  Se ne metti tre vanno messi "in fila" catodo del primo al 780x anodo del primo al catodo del secondo, anodo del secondo al catodo del terzo, anodo del terzo a massa.
                  Se non è chiaro vi faccio un disegno dello schema.

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                  • #10
                    Avete ragione entrambi, però, come mi aveva fatto notare Gattmes, il trucco dei diodi può andere bene ma il riferimento varierebbe in base alla temperatura e sfortunatamente, Gattmes, aveva ragione perche in un libro ho trovato riscontro e i diodi hanno una loro resistenza che varia con il variare della tenperatura; più sale la temperatura più diminuisce la loro resistenza. Utilizzare un lm317 ed aggiungendo 2 resistenze è l'alternativa migliore ma personalmente ho utilizzato un 7809 e la soluzione del partitore resistivo (ho messo una resistenza da 2.2k la posto dello zener) e funziona bene, ho anche messo un angolare di alluminio per poter raffreddare il transistor ed il diodo interposti con un isolatore in mica.
                    Considerato che è la mia prima esperienza in elettronica mi ritengo molto soddisfatto ora bisogne vedere la sua affidabilità ma per adesso promette bene. Un saluto a tutti!!!

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                    • #11
                      Diciamo che l'LM317 è la scelta migliore per realizzare un caricabatterie per batterie al piombo, infatti ci puoi fare un generatore limitato in tensione e in corrente.
                      Ma se ti preoccupa la variazione di funzionamento del generatore in base alla temperatura alla quale opera sappi che anche se l'lm317 ha un sistema che compensa la sua variazione di temperatura tutto il resto del circuito no.

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                      • #12
                        Si è vero anche Gattmes lo diceva e siccome sconsigliava il trucco dei diodi gli ho dato retta anche perche leggendo alcuni dei 3000 e rotti post mi sono reso conto che sà il fatto suo allora, siccome non sono esperto di elettronica, ho seguito i suoi consigli e devo dire che i suoi consigli sono buoni consigli.

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                        • #13
                          Salve a tutti,
                          mi sembra che l'elettronica genera sempre molto interesse........... In verità è un settore che affascina molto anche me, ma preferisco impegnarmi con le vecchie care valvole termoioniche! Già i transistor al germanio mi fanno storcere la bocca (-:


                          Bene bene, mi sembra proprio che dovrò impegnarmi a giocare con il generatore per capire a che numero di giri genera almeno 12V. In merito accetto qualsiasi suggerimento, se avete a disposizione qualche progetto, sarò ben felice di utilizzarlo.
                          Per intanto inizia a cercare in giro.

                          Buon lavoro e grazie a tutti
                          Salvatore

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                          • #14
                            Sasarek per caso sei radio amatore?

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                            • #15
                              Salve a tutti,
                              finalmente riesco a rispondere.
                              Per Lele183: non sono un radioamatore, mi diletto nella riparazione ed il restauro di apparecchi a valvole, radio sopratutto e qualche televisore. Ascolto molto la radio (radioascolto) e faccio autocostruzione. Preferibilmente con valvole.
                              Per Atomax, il motore non va bene per essere utilizzato come generatore a basso numero di giri!
                              Per non perdere troppo tempo ho eseguito una operazione di “ingegneria inversa”. Ho collegato il motore ad un buon alimentatore a 12 V (30 Amp max) e ne ho misurato la velocità di rotazione con un vecchio contagiri meccanico.


                              Se l'ipotesi di reversibilità è valida, allora dovrei far girare a circa 9000 giri l'asse del motore per ottenere i fatidici 12! un po' troppo..........


                              Deluso da questa rivelazione, ho iniziato a lavorare sul modo di utilizzare la trasmissione a cinghia che ho recuperato con l'Ametek 40V. Oppure dare seguito alla costruzione di un piccolo generatore a magneti permanenti.


                              L'unico vero problema che ho è l'adattamento del diametro della puleggia a quello dell'Ametek (più grande).


                              Un lavoro “di fino” potrebbe essere fatto da un tornitore, ma mi stuzzica il continuare a valutare un sistema di pura autocostruzione.


                              Alla prossima.

                              Commenta


                              • #16
                                Originariamente inviato da sasarek Visualizza il messaggio

                                Se l'ipotesi di reversibilità è valida, allora dovrei far girare a circa 9000 giri l'asse del motore per ottenere i fatidici 12! un po' troppo..........
                                A questo punto credo che sia più conveniente cambiare generatore. Con un'unica puleggia non potresti avere quel fattore di moltiplica, occorrerebbe metterne più di una, buttando via troppa energia. Ciao a tutti
                                "Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro" [ R. Feynman ]

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                                • #17
                                  usa un alternatore

                                  usando un alternatore di moto o di auto a seconda della potenza che vuoi ottenere carichi direttamente le batterie

                                  Commenta


                                  • #18
                                    Originariamente inviato da pietromarceddu Visualizza il messaggio
                                    usando un alternatore di moto o di auto...carichi direttamente le batterie
                                    A che numero di giri deve ruotare un alternatore di auto per caricare un accumulatore da 12V con 10A (potenza 120W)?
                                    Tempo fa ho provato a fornire direttamente la corrente di eccitazione all'alternatore, scavalcando il regolatore elettronico integrato nello stesso. Con una corrente di circa 2,5A, l'alternatore da 24V mi forniva 12 V erogando 4,6A, ma doveva ruotare a circa 500RPM.
                                    Ciao
                                    "Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro" [ R. Feynman ]

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                                    • #19
                                      ciao

                                      è ovvio che l'alternatore deve essere eccitato. è vero che c'è anche una spia nell'auto che segnala il mancato caricamento. però lì c'è tutto quel che serve. il problema consiste nell'usare o un'elica molto grande o un alternatore molto piccolo (invece di 300 w/h) se possibile meno. forse potresti usare qualcos'altro ma io non sono elettricista e pertanto non ti posso consigliare. so solo che il mio alternatore ha funzionato benissimo con uin vento di circa 4o km/h.
                                      per poche ore perchè dato che io costruisco al limite della resistenza ho trovato la pala eolica abbattuta dal vento dopo poche ore.
                                      per quanto riguarda il numero di giri è vero che la carica inizia a almeno 400 rpm (provata in officina) con un alternatore di panda, mentre non conta niente se l'accumulatore ha 10 0 100 ampere.
                                      Comunque, senza contare gli attriti, tieni presente che la mia pala aveva con vento di circa 35-40 km /h una rotazione di 60 giri/min. questi moltiplicati tramite una puleggia di lavatrice collegata all'alternatore, forniva 420 rpm e non contento, l'asse verticale rotante che arrivava fino a terra moltiplicava ancora per 3, forse eccessivo perchè collegato a un giunto cardanico di recupero tratto da un vecchio smeriglio cinese da 15-20 euro ovviamente rotto subito dopo l'acquisto.
                                      Il mio marchingegno prevedeva solo la pala rotante ad asse orizzontale con coda e un asse che tramite il giunto muoveva la puleggia di moltiplica posta a terra. Ha funzionato benissimo ma temevo per la pala che ruotava vorticosamente e c'era da aver paura, ciao se mi vuoi sentire ti lascio il n di telefono 070 4511104, nel frattempo ho fatto altre cose, tutte male


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                                      • #20
                                        per la cinghia ti consiglio uno di quei tubicini per irrigazione a goccia da meno di 5 mm di diametro, si saldano benissimo con il calore della fiamma e sopportono tensioni non indifferenti (a mano non li rompi nello stesso punto saldato o quasi), ovviamente sono adatti a un carico leggero tipo movimento di un alternatore

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