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Termocamino, termostati e valvole di zona

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  • Termocamino, termostati e valvole di zona

    Buonasera a tutti,
    ho un problema di progettazione e quale miglior forum se non questo??
    Stò ultimando una villetta a 3 piani, dove ho previsto per ogni piano un termostato e valvola di zona.
    COme generatori ci sarà una caldaia a gas e un termocamino a legna.
    Il mio dubbio è questo: è possibile far funzionare l'impianto a zona anche con il termocamino??
    L'idraulico mi ha detto che i termostati con relative valvole si attiveranno solo quando a funzionare sarà solo la caldaia; ma quando accenderò il termocamino sarò costretto a scaldare tutta casa senza poter escludere nessun piano. é vero quanto detto??
    Grazie in anticipo .

    Fabio

  • #2
    come al solito io povero contadino ne so più di certi idraulici....... indipendentemente dal camino (bisogna vedere il singolo"pezzo" se a pellete, misto o solo legna..)dicevo il camino puo scaldare la singola zona.... a mio fratello ho "ripassato" l'impianto e ha 3 valvole di zona con 2 caldaie , 1 metano per emergenze, e una a legna pellet, e tutto quello che ci sta dentro.... ora per il collegamento idraulico /elettrico dipende dalla spesa che fai e dagli optional che monti , ma ti assicuro che è fattibile, per indirizzarti ti dico che i crono vanno collegati alle valvole di zona , e sono queste che accendono la pompa, o danno il consenso alla caldaia , tramite un contatto indipendente che hanno loro.....(roba elettrica, che però capisco anch'io...non ci vuole un genio..)l'unico problema semmai e se tu hai un camino enorme (a legna), e sei acceso solo con una zona , potresti rischiare l'ebollizione..... in questo caso un puffer sarebbe indispensabile, se poi prendi un tank to tank è la morte sua... (poi dipende anche se hai o meno i pannelli...) tornando alla domanda si puo fare......p.s. se spieghi un po più di dettagli qui trovi della gente che della "paga" a molti idraulici....
    Faccio il contadino....ma... Www.attoripersbaglio.it :dev::dev:
    cosa ne pensate?...http://www.energeticambiente.it/agri...ansgenico.html

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    • #3
      Ciao Giuggiolo, grazie per la risposta.
      Sicuramente ne sai più del mio di idraulico.
      Adesso che ci penso, credo che comunque non potrò utilizzare le valvole di zona ..
      L'idraulico ha predisposto 4 colonne per il riscaldamento, 1 andata e 1 ritorno per l'impianto del termocamino, e 1 andata e 1 ritorno per la caldaia.
      Le valvole di zona sono collegate solo alle colonne della caldaia, quindi, quando accenderò il camino sarò costretto a riscaldare tutti e tre i piani .. giusto??
      Quello che ho potuto fare è collegare il contatto del termocamino (contatto si chiude quando il termocamino arriva a temperatura) alla caldaia e ai termostati per fare in modo che si spengano.

      Visto che ci sono volevo chiedervi un altro consiglio.
      Il t.camino che devo acqistare è a legna, e lo vorrei utilizzare per alimentare l'impianto dei termosifoni e :
      1) produrre acs da collegare direttamente alla caldaia per poi andare alle utenze
      oppure
      2) scaldare tramite un serpentino un bollitore posto nel sottotetto (bollitore solo per acs)

      Se optassi per la seconda opzione, l'acs che produce il termocamino l'andrei a perdere?? ( il t.camino che vorrei prendere oltre al riscaldamento produce anche molta acs)

      Spero di essermi spiegato.

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      • #4
        il puffer? prendilo che è importante....... guarda questa discussione,come collegare 2 puffer? come vedrai nell'ultimo mio messaggio c'è lo schema di mio fratello (fatto da me!) noterai che le valvole di zona sono collegate ad un'unica dorsale, mentre l'acs è sempre aperta.... per i collegamenti elettrici attenzione perche devi fare in modo che la pompa del camino sia collegata alla centralina dello stesso , in quanto la deve accendere in caso di sovratemperatura... la chiamata pompe , invece va collegate al contatto valvole di zona..... in pratiaca 1 valvola di zona ha 5 contatti (in realtà 6 , ma facciamo 5 per capirci)... diciamo marrone blu nero vanno al crono (che deve essere a 3 contatti) e il bianco rosso (che sono indipendenti) vanno ad un relè a 4 contatti . tutti i rossi delle 3 valvole li colleghi ad uno stesso filo , e ci metti la fase, tutti e 3 i fili bianchi li colleghi al relè / neutro.... in questo modo quando 1 valvola qualsiasi si apre, chiude il contatto rosso /bianco, che eccita il relè e da quello poi parti con i fili , 2 al termocamino , 2 caldaia,che rimango comunque fisicamente separati(se collegassi i contatti del camino con quelli della caldaia , faresti il botto) .. tutto questo solo per il contatto dei crono, poi per il resto bisogna sapere come sei collegato idraulicamente.....
        Faccio il contadino....ma... Www.attoripersbaglio.it :dev::dev:
        cosa ne pensate?...http://www.energeticambiente.it/agri...ansgenico.html

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        • #5
          L'impianto che lei intende realizzare, contrariamente a quanto può sembrare, è molto semplice. Ogni piano viene gestito da un termostato ambiente o da un cronotermostato che comanda l'apertura e chiusura della relativa valvola di zona. La chiusura dell'ultima valvola spegne la caldaia.

          Il termocamino deve lavorare esattamente allo stesso modo, con l'unica differenza che l'ultima valvola deve rimanere aperta fino a quando il circolatore del termocamino è in funzione. Come già chiarito, il tutto è molto semplice in quanto si tratta solo di contatti elettrici.

          Riguardo all'installazione, dipende da quale termocamino acquista. L'azienda che rappresento produce termocamini certificati sia a circuito aperto che chiuso, che producono direttamente sia riscaldamento che acqua calda sanitaria, cha non hanno alcuna necessità di bollitori ne sul riscaldamente e neppure per l'acqua calda, che possono funzionare in tandem con la caldaia a gas alternandosi con essa in modo automatico sia nella funzione riscaldamento che in quella di acqua calda sanitaria ecc.

          Nel caso volesse installare comunque un bollitore, lo può alimentare direttamente con il termocamino senza impiegare nessuno dei suoi scambiatori. Pertanto, come dicevo tutto dipende dal prodotto che andrà ad acquistare. Luigi Savino

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          • #6
            Nel caso volesse installare comunque un bollitore, lo può alimentare direttamente con il termocamino senza impiegare nessuno dei suoi scambiatori. ...

            In che senso ??
            Utilizzando il termocamino per scaldare l'acqua del bollitore, perderei
            comunque l'acs prodotta dal camino stesso, o no??

            Allora mi conviene acquistare un t.camino che non produca acs ma che funzioni solo per il riscaldamento e che scaldi l'acs del bollitore, che dite?

            Grazie

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            • #7
              Il termocamino che le ho illustrato, può essere richiesto con uno, con due o con tre scambiatori interni. In definitiva può far girare l'acqua contenuta nel bollitore dentro uno degli scambiatori a serpentino del termocamino. Se vuole produrre acqua calda direttamente dal termocamino lo fa con un'altro dei suoi scambiatori. In definitiva, può fare tutto ciò che desidera.

              Comunque le voglio ancora ribadire che con questo termocamino può realizzare un impianto estremamente semplice senza alcuna necessità di bollitori e apparecchiature varie. Luigi Savino

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              • #8
                Buongiorno,
                scusate ma non essendo del mestiere ci metto un pò a comprendere alcuni concetti.

                Io ho la predisposizione del termocamino, dal quale partono 2 tubi in rame che vanno nel sottotetto( che dovrebbero in qualche modo servire a scaldare l'acqua che sta nel bollitore ) dove ci sarà un bollitore dal quale parte l' acs che va direttamente alla caldaia.
                Io giro è questo : termocamino, bollitore caldaia.
                Quindi l'acs che produce il termocamino, per cosa la utilizzo??
                E quando il termocamino è spento, l'acs che contiene al suo interno (perchè abbiamo capito di quali term.cam. parla il sig. Savino) che ci faccio???
                Grazie mille e scusate l'insistenza

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                • #9
                  La situazione impiantistica va valutata nel suo complesso. Cioè scegliendo la migliore integrazione trà: caldaia, pannello, camino ed altri eventuali componenti. Se vuole affrontare questo argomento in modo chiaro ed esaustivo è necessaria una conversazione telefonica che permetta a me di fare le domande che mi occorrono per capire bene, e a lei di chiedere ulteriori chiarimenti se non li ritiene bastanti.

                  Quello che ho voluto sottolineare è che il termocamino in oggetto può essere rischiesto con uno, con due o con tre scambiatori interni ed è certificato per poter essere installato sia a vaso aperto che chiuso. Pertanto qualunque abbinamento o tipo di installazione si voglia realizzare la si può fare senza difficoltà.

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