Ciao a tutti, ho in programma la costruzione di un edificio di 12 unità nelle alpi (quota 1100 slm, T esterna min -20°).
Uso turistico, saltuario per weekend max qualche giorno e per un uso medio 30-40 gg anno, di cu 20-30 in inverno.
Nomalmente uso muro esterno con cappotto esterno polistirolo 10 cm, cappotto interno 5 cm polistirolo (per ridurre inerzia termica), riscaldamento autonomo a metano e termosifoni (no riscaldamento a pavimento per alta inerzia), vetri bassoemissivi, eliminazione ponti termici.
Anche per necessità normative, volevo cambiare il sistema di riscaldamento e avrei sviluppato 2 ipotesi di riscaldamento:
1) casa a basso consumo 35/40 kWh/mq anno, riscaldamento centralizzato a pellet con conta calorie, termosifoni (per velocità). Vantaggi: tecnologia collaudata, quasi neutre emissioni CO2, acs centralizzata. Svantaggi: necessità di tenere impianto al minimo sempre per via del gelo, inefficienza se ci sono poche unità utilizzate contemporaneamente.
2) casa quasi passiva 15/20 kWh/mq anno, ricambio aria controllato, eventualmente con pompa calore (problema temp. esterne minime, ho trovato modelli che possono funzionare fino a –13° con resistenze integrative) ed integrazione riscaldamento nelle stanze con piccoli radiatori elettrici, boiler elettrico. Pannelli fotovoltaici (1-1.5 kWp per unità, in zona si registrano rese di c.a. 1150-1200 kWh anno per kWp). Costo impianto poco superiore alla soluzione 1 ma coprirei anche tutti gli altri consumi elettrici delle singole unità.Cosa ne pensate
Uso turistico, saltuario per weekend max qualche giorno e per un uso medio 30-40 gg anno, di cu 20-30 in inverno.
Nomalmente uso muro esterno con cappotto esterno polistirolo 10 cm, cappotto interno 5 cm polistirolo (per ridurre inerzia termica), riscaldamento autonomo a metano e termosifoni (no riscaldamento a pavimento per alta inerzia), vetri bassoemissivi, eliminazione ponti termici.
Anche per necessità normative, volevo cambiare il sistema di riscaldamento e avrei sviluppato 2 ipotesi di riscaldamento:
1) casa a basso consumo 35/40 kWh/mq anno, riscaldamento centralizzato a pellet con conta calorie, termosifoni (per velocità). Vantaggi: tecnologia collaudata, quasi neutre emissioni CO2, acs centralizzata. Svantaggi: necessità di tenere impianto al minimo sempre per via del gelo, inefficienza se ci sono poche unità utilizzate contemporaneamente.
2) casa quasi passiva 15/20 kWh/mq anno, ricambio aria controllato, eventualmente con pompa calore (problema temp. esterne minime, ho trovato modelli che possono funzionare fino a –13° con resistenze integrative) ed integrazione riscaldamento nelle stanze con piccoli radiatori elettrici, boiler elettrico. Pannelli fotovoltaici (1-1.5 kWp per unità, in zona si registrano rese di c.a. 1150-1200 kWh anno per kWp). Costo impianto poco superiore alla soluzione 1 ma coprirei anche tutti gli altri consumi elettrici delle singole unità.Cosa ne pensate
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