Buonanotte a tutti, ebbene sì sono un vampiro che scrive sempre a quest'ora.
Scherzi a parte, vi spiego il mio dilemma che non ha trovato risposto in un altro 3d:
Quindi sono circa 300 litri al secondo con modesta variabilità tra inverno ed estate, diciamo una variabilità intorno ai 50-70 litri non di più, essendo in inverno più piovoso e d'estate acqua proveniente dai ghiacciai che si sciolgono. Il salto è 15 metri all'incirca in circa 150 metri, con una pendenza media del 10% anche se non è molto regolare, metro più metro meno. Forse anche di più 300 litri sinceramente ma voglio tenermi in via cautelativa.
Sarebbero a quanto ho capito secondo formuletta 44 kw teorici diciamo 40kw considerando le inevitabile perdite e stando cmq molto larghi in caso di pioggie particolarmente intense, probabilmente più di 35 è impossibile.
Il ruscello in questione si trova nella tenuta di famiglia, però so bene che l'acqua che scorre cmq non è mia. Vado alle domande, spero che vogliate darmi altri chiarimenti.
1) Il luogo in questione è a ridosso immediato d'un parco nazionale nel senso dalla strada statale in poi distante un 100 metri che corre parallela alla proprietà. Potrebbe portare grane? Sicuramente sì immagino. Risolvibili in tempi umani?
2) I costi diciamo della parte elettrica, turbina, quadri, a quanto ho capito la turbina più adatta sarebbe una banki per via del limitato salto, anche se non l'ideale per via della portata grossomodo regolare sarebbero quantificabili in?
3) Le opere edili necessarie le posso far fare dalla mia ditta di costruzioni che però non ha mai fatto opere del genere o serve una ditta specializzata, considerando la semplicità costruttiva d'un'opera del genere?
4) Devo lasciare un rigagnolo che scorre tra la presa e la turbina o posso chiudere totalmente e portare via condotta l'intera portata? Se sì di quanto?
5) Tempi burocratici e i primi passi autorizzativi da fare una volta verificata la fattibilità economica della cosa?
6) E' possibile alimentare l'abitazione e rivendere l'eccedenza? Mi par di no, ma non si sa mai.
7) Le condotte vanno interrate? Esiste un regolamento costruttivo? O è abbastanza semplice da non burocratizzare il tutto?
8) Varie ed eventuali sono graditissime. Grazie mille in anticipo a chi avrà la pazienza di rispondere a questo novellino, che vuole produrre un po' d'elettricità pulita che ha provato un po' di tutto, ma questo mi sembra l'unico strumento valido economicamente anche senza incentivi, che a mio parere restano una truffa verso i contribuenti.
Scherzi a parte, vi spiego il mio dilemma che non ha trovato risposto in un altro 3d:
Ho scoperto, o meglio, mi sono reso conto che il salto è molto meglio della portata, allora avrei a disposizione un altro ruscello che scende in 100 metri di circa 15 metri, la portata è intorno ai 300 litri/s, poi mi par di capire che impianti per salti maggiori e portate inferiori costino proporzionalmente di meno a parità di potenza installata... Giusto?
Sarebbero a quanto ho capito secondo formuletta 44 kw teorici diciamo 40kw considerando le inevitabile perdite e stando cmq molto larghi in caso di pioggie particolarmente intense, probabilmente più di 35 è impossibile.
Il ruscello in questione si trova nella tenuta di famiglia, però so bene che l'acqua che scorre cmq non è mia. Vado alle domande, spero che vogliate darmi altri chiarimenti.
1) Il luogo in questione è a ridosso immediato d'un parco nazionale nel senso dalla strada statale in poi distante un 100 metri che corre parallela alla proprietà. Potrebbe portare grane? Sicuramente sì immagino. Risolvibili in tempi umani?
2) I costi diciamo della parte elettrica, turbina, quadri, a quanto ho capito la turbina più adatta sarebbe una banki per via del limitato salto, anche se non l'ideale per via della portata grossomodo regolare sarebbero quantificabili in?
3) Le opere edili necessarie le posso far fare dalla mia ditta di costruzioni che però non ha mai fatto opere del genere o serve una ditta specializzata, considerando la semplicità costruttiva d'un'opera del genere?
4) Devo lasciare un rigagnolo che scorre tra la presa e la turbina o posso chiudere totalmente e portare via condotta l'intera portata? Se sì di quanto?
5) Tempi burocratici e i primi passi autorizzativi da fare una volta verificata la fattibilità economica della cosa?
6) E' possibile alimentare l'abitazione e rivendere l'eccedenza? Mi par di no, ma non si sa mai.
7) Le condotte vanno interrate? Esiste un regolamento costruttivo? O è abbastanza semplice da non burocratizzare il tutto?
8) Varie ed eventuali sono graditissime. Grazie mille in anticipo a chi avrà la pazienza di rispondere a questo novellino, che vuole produrre un po' d'elettricità pulita che ha provato un po' di tutto, ma questo mi sembra l'unico strumento valido economicamente anche senza incentivi, che a mio parere restano una truffa verso i contribuenti.
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