Sono un neofita di questo forum e vorrei un consiglio per il mio impianto di riscaldamento e ACS.
Devo sostituire la caldaia dopo 30 anni di attività( riscaldamento e ACS) Casa a tre piani, di famiglia, vecchiotta, 100 anni, buone finiture, muri in sasso e mattoni, Io abito al piano terra 120 m2, (gli altri 2 piani abitati da parenti). Riscaldamento a radiatori in ghisa, serramenti ancora in ottimo stato ma niente doppi vetri né penso di sostituirli. Per me è una 2a casa, che abito nei WE e talvolta anche in settimana per 1-2gg. Località: provincia di Como. Falda del tetto esposta a sud- sud ovest.
Sto pensando a un sistema solare termico a circolazione forzata, con pannelli a svuotamento che alimentano un accumulatore ( che riceverà il riscaldamento solo dai pannelli) collegato a una caldaia a condensazione istantanea che si alimenta dall'accumulatore e serve il circuito di riscaldamento e di ACS
Il mio fabbisogno di ACS è modesto ( in casa siamo al massimo in due e per pochi gg alla settimana, in agosto spesso assenti
Penso di installare caldaia ed accumulatore in un locale scantinato sotto il pian terreno ( ma distante 14 metri dal tetto) e collegare i pannelli all'accumulatore lungo un cavedio incassato nel muro scala della casa nel quale c'è spazio per il passaggio dei tubi. La porta di accesso allo scantinato è larga 75 cm e perciò consente il passaggio di accumulatori non troppo larghi
Domande:
1) ha senso prevedere anche un sistema di integrazione al riscaldamento? so bene che avendo radiatori e per giunta in ghisa e infissi e pareti non particolarmente isolanti
la teoria direbbe di no, ma chiedo se nei periodi invernali, quando la casa non è abitata ed è fredda, non potrei far circolare ugualmente nei radiatori l'acqua a temperatura pur modesta che mi faccia salire di solo qualche grado la temperatura ambiente che altrimenti rimarrebbe a 4-5 °C? oppure il costo di questo ricircolo sarebbe esagerato rispetto al beneficio?
2) esistono altri sistemi che mi consentono di attuare un'integrazione al riscaldamento sensata?
3) avrebbe senso installare, invece, dei collettori a circolazione naturale per la sola ACS con accumulatore sotto al tetto e collegarlo poi con 2 tubi alla caldaia nello scantinato? sarebbe un sistema più semplice e meno costoso?
Grazie per la pazienza nel leggermi
Devo sostituire la caldaia dopo 30 anni di attività( riscaldamento e ACS) Casa a tre piani, di famiglia, vecchiotta, 100 anni, buone finiture, muri in sasso e mattoni, Io abito al piano terra 120 m2, (gli altri 2 piani abitati da parenti). Riscaldamento a radiatori in ghisa, serramenti ancora in ottimo stato ma niente doppi vetri né penso di sostituirli. Per me è una 2a casa, che abito nei WE e talvolta anche in settimana per 1-2gg. Località: provincia di Como. Falda del tetto esposta a sud- sud ovest.
Sto pensando a un sistema solare termico a circolazione forzata, con pannelli a svuotamento che alimentano un accumulatore ( che riceverà il riscaldamento solo dai pannelli) collegato a una caldaia a condensazione istantanea che si alimenta dall'accumulatore e serve il circuito di riscaldamento e di ACS
Il mio fabbisogno di ACS è modesto ( in casa siamo al massimo in due e per pochi gg alla settimana, in agosto spesso assenti
Penso di installare caldaia ed accumulatore in un locale scantinato sotto il pian terreno ( ma distante 14 metri dal tetto) e collegare i pannelli all'accumulatore lungo un cavedio incassato nel muro scala della casa nel quale c'è spazio per il passaggio dei tubi. La porta di accesso allo scantinato è larga 75 cm e perciò consente il passaggio di accumulatori non troppo larghi
Domande:
1) ha senso prevedere anche un sistema di integrazione al riscaldamento? so bene che avendo radiatori e per giunta in ghisa e infissi e pareti non particolarmente isolanti
la teoria direbbe di no, ma chiedo se nei periodi invernali, quando la casa non è abitata ed è fredda, non potrei far circolare ugualmente nei radiatori l'acqua a temperatura pur modesta che mi faccia salire di solo qualche grado la temperatura ambiente che altrimenti rimarrebbe a 4-5 °C? oppure il costo di questo ricircolo sarebbe esagerato rispetto al beneficio?
2) esistono altri sistemi che mi consentono di attuare un'integrazione al riscaldamento sensata?
3) avrebbe senso installare, invece, dei collettori a circolazione naturale per la sola ACS con accumulatore sotto al tetto e collegarlo poi con 2 tubi alla caldaia nello scantinato? sarebbe un sistema più semplice e meno costoso?
Grazie per la pazienza nel leggermi
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