Salve, abito nel comune di Bari, al piano più alto di una abitazione bifamiliare semindipendente, da diversi anni ho installato esternamente sul balcone della cucina uno scaldabagno a gas metano, con scarico esterno sporgente dal balcone ma non a tetto, poichè all'epoca (1999) l'installatore mi assicurò che essendo io all'ultimo piano erano rispettate le distanze dettate dalle norme vigenti, credo 3 metri sia in verticale che in orrizontale dall'appartamento sottostante, detto questo alcuni anni fà (2003) ho installato una stufa a pellets in soggiorno con scarico a parete orrizontale sporgente 50 cm dal muro esterno con adeguato terminale, anche in quella occasione, l'installatore mi disse che non serviva alcuna canna fumaria vista la posizione all'ultimo piano dello stabile e del fatto che l'apparecchio è a tiraggio forzato oltre che pochissimo inquinante. Negli ultimi tempi purtroppo, causa attriti vari con l'inquilino sottostante, costui ha cominciato a brontolare in maniera insistente sul fatto che i fumi di scarico delle 2 utenze gli danno molto fastidio.
Precisando che è chiaro che è solo un suo modo per dare a me fastidio visto che negli ultimi anni non si è mai espresso in merito, anche perchè gli apparecchi sopracitati hanno un funzionamento non molto continuo poichè lo scaldacqua si attiva solo quando viene tirata acqua calda e quindi per brevi periodi in estate poi praticamente raramente, e la stufa a pellets viene accesa essenzialente in concomitanza di giornate particolarmente rigide che qui a bari corrispondono più o meno a 40-50 giorni al max per tutto l'inverno, infatti il mio consumo di pelletts ad inverno è di 20-22 sacchetti (da 15 kg cadauno).
La mia domanda a questo punto è: non conoscendo la normativa vigente e poichè vista la mia attività di marittimo che mi tiene lontano da casa 6-7 mesi l'anno e quindi fin'ora mi ha lasciato pochissimo tempo per risolvere molteplici problemi, cosa mi consigliate di fare e qual'è la giusta normativa dove poter attingere ed eventualmente mettermi in regola?
grazie a tutti coloro possano darmi un aiuto in tal senso!!!!
Precisando che è chiaro che è solo un suo modo per dare a me fastidio visto che negli ultimi anni non si è mai espresso in merito, anche perchè gli apparecchi sopracitati hanno un funzionamento non molto continuo poichè lo scaldacqua si attiva solo quando viene tirata acqua calda e quindi per brevi periodi in estate poi praticamente raramente, e la stufa a pellets viene accesa essenzialente in concomitanza di giornate particolarmente rigide che qui a bari corrispondono più o meno a 40-50 giorni al max per tutto l'inverno, infatti il mio consumo di pelletts ad inverno è di 20-22 sacchetti (da 15 kg cadauno).
La mia domanda a questo punto è: non conoscendo la normativa vigente e poichè vista la mia attività di marittimo che mi tiene lontano da casa 6-7 mesi l'anno e quindi fin'ora mi ha lasciato pochissimo tempo per risolvere molteplici problemi, cosa mi consigliate di fare e qual'è la giusta normativa dove poter attingere ed eventualmente mettermi in regola?
grazie a tutti coloro possano darmi un aiuto in tal senso!!!!
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