Sto predisponendo la domanda di connessione per un impianto fotovoltaico da 600 kWp con un trasformatore da 630 kVA 400/20000.
Nella domanda l'Enel chiede il contributo dell'impianto alla corrente di corto circuito.
Sono confuso in quanto esistono due modi diversi di calcolare tale corrente:
1- Se si calcola considerando una potenza infinita dalla rete ENEL per un trasformatore da 630 kVA viene una corrente di corto pari a circa 300 A (ossia 0,3 kA nel lato MT).
2- Se invece si considera solo la potenza dell'impianto si ha una corrente di corto (secondo le indicazione dei costruttori d'inverter) pari a 28 A (lato MT)
Nella guida alla connessione rilasciata dall'enel a pag 29 sotto la sezione "SEZIONE C ELABORAZIONE DELLA SOLUZIONE DI CONNESSIONE" si indica che " per gli impianti di produzione, per le verifiche al corto
circuito deve essere considerata la potenza nominale dell’impianto."
Inoltre anche scaricando l'esempio sul sito dell'enel per la domanda di connessione si trova come esempio che per un impianto da 1000 kW si ha un contributo alla corrente di corto pari a 72 A (valore ancor più misterioso perchè per un impianto del genere si dovrebbe circa 43 A (con il secondo metodo).
Viceversa parlando telefonicamente con funzionari ENEL alcuni propendono per la prima soluzione altri per la seconda.
Qual'è il modo corretto di calcolare non la corrente di corto circuito, bensì il contributo dell'impianto alla corrente di corto?
Grazie a chi vorrà rispondere.
Nella domanda l'Enel chiede il contributo dell'impianto alla corrente di corto circuito.
Sono confuso in quanto esistono due modi diversi di calcolare tale corrente:
1- Se si calcola considerando una potenza infinita dalla rete ENEL per un trasformatore da 630 kVA viene una corrente di corto pari a circa 300 A (ossia 0,3 kA nel lato MT).
2- Se invece si considera solo la potenza dell'impianto si ha una corrente di corto (secondo le indicazione dei costruttori d'inverter) pari a 28 A (lato MT)
Nella guida alla connessione rilasciata dall'enel a pag 29 sotto la sezione "SEZIONE C ELABORAZIONE DELLA SOLUZIONE DI CONNESSIONE" si indica che " per gli impianti di produzione, per le verifiche al corto
circuito deve essere considerata la potenza nominale dell’impianto."
Inoltre anche scaricando l'esempio sul sito dell'enel per la domanda di connessione si trova come esempio che per un impianto da 1000 kW si ha un contributo alla corrente di corto pari a 72 A (valore ancor più misterioso perchè per un impianto del genere si dovrebbe circa 43 A (con il secondo metodo).
Viceversa parlando telefonicamente con funzionari ENEL alcuni propendono per la prima soluzione altri per la seconda.
Qual'è il modo corretto di calcolare non la corrente di corto circuito, bensì il contributo dell'impianto alla corrente di corto?
Grazie a chi vorrà rispondere.
Commenta