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Inverter da 10 kW trifase su impianto da 6 kW

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  • Inverter da 10 kW trifase su impianto da 6 kW

    Scusate la domanda da profano....
    Qualcuno sa dirmi se tecnicamente, o sulla produttività, ci sono controindicazioni nel sovradimensionare l'inverter rispetto all'impianto?

    Ciao e grazie per le risposte

  • #2
    Originariamente inviato da alpharico Visualizza il messaggio
    ci sono controindicazioni nel sovradimensionare l'inverter rispetto all'impianto?
    Direi proprio di sì, un inverter da 10 kW arriva a tenere circa 12kW di campo FV, anche ammesso di riuscire a configurare un inverter con moduli e stringhe tali da farlo funzionare.. sicuramente il rendimento sarà pessimo..
    gli inverter soffrono molto il sovradimensionamento e questo potrebbe causarne un degrado maggiore..

    Ciao
    Sorridi e tendi la mano..

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    • #3
      Grazie per il consiglio.

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      • #4
        Secondo me gli inverter lavorano al massimo del rendimento per determinati valori di potenza e tensione di ingresso , però per la maggior parte della giornata (mattino, sera) lavorano molto al di sotto della loro potenza massima, per cui sovradimensionarlo non ne peggiora di molto il rendimento (rispetto a quello che già fornisce) ma soprattutto non vedo perchè si debba degradare prima.

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        • #5
          Originariamente inviato da pulsar666 Visualizza il messaggio
          per la maggior parte della giornata (mattino, sera) lavorano molto al di sotto della loro potenza massima, per cui sovradimensionarlo non ne peggiora di molto il rendimento
          Appunto per questo.. dimezza il rendimento minimo e l'inverter faticando a raggiungere i parametri minimi si accenderà/spegnerà sempre dopo/prima perdendo così un sacco di ore di produttività..
          I configuratori che mettono il grado di efficienza dei loro modelli in base alle varie configurazioni lo evidenziano chiaramente ( rendimento configurazione = scarso..sufficiente..buono..ottimo..)

          Originariamente inviato da pulsar666 Visualizza il messaggio
          ma soprattutto non vedo perchè si debba degradare prima.
          Fin dal 2005 anno del primo corso FV all'ISES.. mi hanno sempre spiegato che l'inverter soffre maggiormente quando è sovradimensionato perchè lavora al limite per accendersi piuttosto che sottodimensionato nel qual caso semplicemente stacca nei casi dei picchi di potenza.
          .
          Sorridi e tendi la mano..

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          • #6
            Originariamente inviato da portoclimaenergy Visualizza il messaggio
            Fin dal 2005 anno del primo corso FV all'ISES.. mi hanno sempre spiegato che l'inverter soffre maggiormente quando è sovradimensionato perchè lavora al limite per accendersi piuttosto che sottodimensionato nel qual caso semplicemente stacca nei casi dei picchi di potenza.
            .
            Basta vedere che il miglior rendimento lo raggiungono dal 60% al 90% della potenza nominale , non capisco il tuo ragionamento , forse in questi 5 anni sono stati fatti passi da gigante , soprattutto sui semiconduttori di potenza e sul software .....
            AUTO BANNATO

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            • #7
              Originariamente inviato da spider61 Visualizza il messaggio
              Basta vedere che il miglior rendimento lo raggiungono dal 60% al 90% della potenza nominale ,
              mica hanno pari rendimenti.. sono condizioni consigliate.. il minimo al 60% (ovvero funziona anche) il max al 90%..

              un Aurora P.One 10kW regge 12kW
              al 50 % raggiungerà la tensione minima di aggancio.. ovviamente in condizioni ottimali d'installazione.. altrimenti variano.. basta usare un simulatore.


              guarda che lo hanno detto anche recentemente i tecnici Fronius ad un loro recente seminario.. gli inverter hanno i rendimenti ottimali al 90% circa e vale per tutte le tipologie di inverter.. comprese quelle per motori meccanici e delle p.d.c.
              a proposito.. in avanzo da attività oramai chiusa.. ho un inverter trifase nuovo (usato 30 minuti) per comandare motore fino a 1,5 kW serve a nessuno? non lo vendo.. lo permuto in cambio di una confezione di (buon) vino
              Ultima modifica di portoclimaenergy; 17-12-2010, 02:36.
              Sorridi e tendi la mano..

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              • #8
                Sono parzialmente daccordo.
                Il dimensionamento ottimale prevede di posizionare il punto di lavoro nel punto di massimo rendimento dell'inverter. Non mi risulta che tale punto di rendimento massimo sia all'80% o 90% della potenza di picco dell'inverter; dipende da ogni singola macchina in esame.
                Poichè tale punto medio varia con le condizioni solari, nuvole ecc, si cercherà di configurare l'impianto in modo da lasciare un margine di lavoro in termini di potenze maggiori.
                La tensione di lavoro in se' non dice niente; generalmente anzi l'innesco puo' essere regolato (ed in genere lo consiglio sempre).
                Sulla durata della componentistica direi che essendo ormai tutto a stato solido, che siano MOSFET o IGBT il "degrado" è generalmente proporzionale all'energia dissipata quindi, casomai in tal senso, un sovradimensionamento non comporta grandi svantaggi in tali termini.
                Ciao
                Francesco

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                • #9
                  Appunto per questo.. dimezza il rendimento minimo e l'inverter faticando a raggiungere i parametri minimi si accenderà/spegnerà sempre dopo/prima perdendo così un sacco di ore di produttività..
                  Scusa portoclimaenergy, se un'inverter in ingresso cc accetta tensioni mpp da 150V a 500V, potenza 3000W, e ad esso vienve connessa una stringa di moduli con tensione totale mpp 300V e I mpp 5 A, quindi potenza di picco 1500W, l'unico inconveniente dovrebbe essere il basso rendimento di conversione, ed influente sulle ore di produttività " accenzione e spegnimento" se vengono rispettate le tensioni di lavoro, o no?
                  Chiedo venia se se ho detto una castroneria, è solo per capire meglio.
                  Impianto da 2,94 KWp coordinate Lat 39° Lon16°
                  Inclinazione 30° azimut SUD 180°
                  Nr. 14 moduli Sanyo HIP-210-NKHE5 disposti su 2 stringhe, inverter Solarmax 3000S

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                  • #10
                    Originariamente inviato da elio70 Visualizza il messaggio
                    è solo per capire meglio.
                    scusami non capisco bene cosa intendi dire, eppoi figurati si è tutti al mondo per capire meglio
                    Sorridi e tendi la mano..

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                    • #11
                      Originariamente inviato da fdeppieri Visualizza il messaggio
                      Sulla durata della componentistica direi che essendo ormai tutto a stato solido, che siano MOSFET o IGBT il "degrado" è generalmente proporzionale all'energia dissipata quindi, casomai in tal senso, un sovradimensionamento non comporta grandi svantaggi in tali termini.
                      Ciao
                      Francesco
                      hai ragione, non è certo di questo del quale preoccuparsi, il problema principale è dimensionamento e configurazione d'impianto, ci troviamo davanti ad un "caso" dove Potenza del campo FV ed inverter vengono adattati.. non è il caso di procedere manco se ti svendono l'inverter..
                      un impianto FV non deve soltanto funzionare, deve funzionare al meglio

                      Ciao
                      Sorridi e tendi la mano..

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                      • #12
                        Cerco di spiegarmi meglio, se ad un'inverter viene connesso ad un campo fotovoltaico con potenza di picco metà della sua potenza nominale, ma vengono rispettate le tensioni di lavoro di quest'ultimo, non dovrebbe avere problemi ad accendesi la mattina, e le ore di funzionamento +o- analoghe ad uno correttamente dimenzionato. Gli unici inconvenienti "almeno credo" e che lavora ad un più basso rendimento di conversione CC_AC, ed il maggior costo dell'inverter o mi sbaglio?
                        Impianto da 2,94 KWp coordinate Lat 39° Lon16°
                        Inclinazione 30° azimut SUD 180°
                        Nr. 14 moduli Sanyo HIP-210-NKHE5 disposti su 2 stringhe, inverter Solarmax 3000S

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                        • #13
                          Originariamente inviato da elio70 Visualizza il messaggio
                          Cerco di spiegarmi meglio,
                          Sì sono gli inconvenienti più importanti..
                          poi non dimentichiamo che stiamo parlando di valori STC, ci sono anche le mille variabili da affrontare a riguardo di tensioni a vuoto, temperature d'esercizio, diminuzione della V in base allla temperatura , alla tipologia d'impianto ed alla qualità del modulo..
                          Tutte cose che noi.. ignoriamo
                          Ciao
                          .
                          Sorridi e tendi la mano..

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                          • #14
                            Originariamente inviato da portoclimaenergy Visualizza il messaggio
                            mica hanno pari rendimenti.. sono condizioni consigliate.. il minimo al 60% (ovvero funziona anche) il max al 90%..


                            Diversi inverter hanno rendimento massimo tra il 90% e il 60% della potenza nominale.

                            Altri hanno la curva decisamente in calo dall'80% in su ecc. ecc.


                            Ogni inverter ha la sua curva di rendimento e solo in base a quella ci si puo' regolare nel dimensionarlo. La mia pompa di calore per es. dichiara COP 4,9 (il massimo) al 70% della potenza nominale e cala al 3,2 al 100%.


                            Per restare a Fronius, confronta per es. l'IG TL 5.0 col 3, 3.6 e 4 e vedrai differenze di rendimento diverse per ogni modello, a parita' di percentuale della potenza nominale, restando il 5.0 un gradino piu' in alto degli altri modelli.

                            mp

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                            • #15
                              Originariamente inviato da Maurizio Paganelli Visualizza il messaggio
                              La mia pompa di calore per es. dichiara COP 4,9 (il massimo) al 70% della potenza nominale e cala al 3,2 al 100%
                              per i dati riguardanti le pdc in genere mettono il dato di targa nominale, ovvero a potenza del compressore, poi mettono le escursioni minime e massime di potenza, in genere quelle massime durano al massimo per mezzora o un'ora a seconda delle case costruttrici e si hanno facendo girare a circa il 120 % (quello che penso tu intenda per 100%) più velocemente il compressore innalzando la frequenza a 70-80HZ tramite il controllo dell'inverter
                              inoltre vale sempre lo stesso discorso.. i dati di targa valgono in STC.. 26°C in freddo e 6°C in pdc,
                              e vale sempre lo stesso discorso stavolta inverso, ovvio qui parliamo di potenza consumata non prodotta e si può paragonare quindi inversamente ad un inverter di produzione,
                              se la pdc inverter è sottodimensionata o tirata al limite lavorerà sempre in condizioni non ottimali, in ciclo inverso per riscaldare tenderà a ghiacciare spesso sprecando potenza e consumi per fare il defrost tramite inversione di ciclo, oppure molto meglio quando viene fatto con delle iniezioni di gas "caldo" nel radiatore della motocondensante interna.. ma questo non viene fatto da molte case..
                              File allegati
                              Sorridi e tendi la mano..

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