Buona sera, come ho già scritto nel mio tread di presentazione, sono un nuovo stagista presso una ditta installatrice d'impianti fotovoltaici. Sono alle prime armi e ho tanta voglia di apprendere. Oggi mi è stato affidato un secondo esercizio, ossia la progettazione di un impianto PV diviso su tre falde con diverso azimuth e tilt.
Questa è la situazione da svolgere:
Falde ad est:
1° tilt 20° superficie di 8.37mq (5 moduli pv parzialmente integrati).
2° tilt 10° superficie 10mq (3 moduli pv parzialmente integrati).
La seconda falda è alta due metri in più rispetto alla prima.
Falda ad ovest:
Tilt 20° superficie 40 mq (14 moduli pv parzialmente integrati).
Inizialmente ho scartato la 2° falda ad est (la più piccola) e ho provato a verificare questo tipo d'impianto:
1° stringa 5 moduli est
2° stringa 14 moduli ovest
Ho optato per un
Inverter Aurora con due ingressi mppt indipendenti: ma facendo le verifiche, ho trovato un problema con la stringa ad est: 5 moduli son pochi per garantire la tensione di start nel secondo ingresso dell'inverter: mppt nelle peggiori condizioni 135V < 200V. Inoltre si presenta un secondo problema (risolvibile a discapito della potenza prodotta): il numero di pannelli della prima stringa produce una potenza di 3220W maggiore della max potenza consentita in ingresso di una stringa quando l'inverter è configurato in modo indipendete 3000V<3220V. Questo lo risolvo portando a 13 il numero di pannelli, ma purtroppo rimane il problema della prima stringa.
La domanda sorge spontanea: visto che le due falde ad est sono parallele aventi un dislivello di 1,6metri e diverso tilt, posso usarle entrambe per mettere in serie i pannelli in modo da garantirmi la una tensione di stringa minima di 217V (70°C) maggiore della vstart richiesta dall'inverter?
La differenza di tilt di 10°delle due falde potrà compromettere il funzionamento dell'intera stringa in quanto i pannelli avranno un irraggiamento diverso?
Ho anche pensato: vabbè lascio perdere la falda ad est e mi occupo solo di quella ad ovest, ma 1.84 kW non sono pochi....
Attendo fiducioso un consiglio dai guru del forum.
Maurizio
Questa è la situazione da svolgere:
Falde ad est:
1° tilt 20° superficie di 8.37mq (5 moduli pv parzialmente integrati).
2° tilt 10° superficie 10mq (3 moduli pv parzialmente integrati).
La seconda falda è alta due metri in più rispetto alla prima.
Falda ad ovest:
Tilt 20° superficie 40 mq (14 moduli pv parzialmente integrati).
Inizialmente ho scartato la 2° falda ad est (la più piccola) e ho provato a verificare questo tipo d'impianto:
1° stringa 5 moduli est
2° stringa 14 moduli ovest
Ho optato per un
Inverter Aurora con due ingressi mppt indipendenti: ma facendo le verifiche, ho trovato un problema con la stringa ad est: 5 moduli son pochi per garantire la tensione di start nel secondo ingresso dell'inverter: mppt nelle peggiori condizioni 135V < 200V. Inoltre si presenta un secondo problema (risolvibile a discapito della potenza prodotta): il numero di pannelli della prima stringa produce una potenza di 3220W maggiore della max potenza consentita in ingresso di una stringa quando l'inverter è configurato in modo indipendete 3000V<3220V. Questo lo risolvo portando a 13 il numero di pannelli, ma purtroppo rimane il problema della prima stringa.
La domanda sorge spontanea: visto che le due falde ad est sono parallele aventi un dislivello di 1,6metri e diverso tilt, posso usarle entrambe per mettere in serie i pannelli in modo da garantirmi la una tensione di stringa minima di 217V (70°C) maggiore della vstart richiesta dall'inverter?
La differenza di tilt di 10°delle due falde potrà compromettere il funzionamento dell'intera stringa in quanto i pannelli avranno un irraggiamento diverso?
Ho anche pensato: vabbè lascio perdere la falda ad est e mi occupo solo di quella ad ovest, ma 1.84 kW non sono pochi....
Attendo fiducioso un consiglio dai guru del forum.
Maurizio
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