Ciao a tutti,
vi chiedo un consiglio su come procedere per migliorare l'efficienza termica dell'appartamento in cui risiedo.
Mi trovo all'ultimo piano di un palazzo di fine '800. La pianta, che allego, rappresenta approssimativamente la distribuzione degli spazi.
Le dimensioni sono circa 10 X 12 mq, lati lunghi a SUD e NORD, l'unica parte non esposta all'esterno è quella adiacente al vano scala.
I muri maestri sono in pietra, rifiniti con intonaco. I muri perimetrali, sebbene siano di ragguardevole spessore (circa 60 cm intonaco incluso, cioè ci sarà circa 45 - 50 cm di pietra) non sono isolati, eccetto quello opposto al vano scala, dove è stato fatto una sorta di cappotto molto sottile, meno di 1 cm di schiuma bianca, applicato alcuni anni fa per problemi di muffa e condensa.
Le finestre sono in alluminio singolo vetro montate negli anni '80 e misurano 2m di altezza (partono da terra) X 1,2m di larghezza, eccetto quella del bagno e dell'ingresso, che partono ad 1 m da terra e sono alte circa 1,4 metri.
Il tetto è un lastrico solare calpestabile, costituito da un'orditura di travi in legno e tavolato, su cui poggia un letto di mattoni, la guaina, il magrone ed infine le piastrelle. Al di sotto, c'è il tipico controsoffitto ottocentesco in cannucce, intonacato e rifinito a gesso. Lo spessore complessivo è di circa 50 cm.
La struttura lignea è ventilata: le teste delle travi in corrispondenza della facciata sono areate con aperture che permettono scambio di aria.
Mie impressioni: le finestre d'inverno sono gelide e formano molta condensa (l'umidità in casa in inverno non è mai elevatissima, diciamo tra il 55 ed il 70%, a seconda delle condizioni meteorologiche); d'estate si arroventano.
I muri in inverno sono piuttosto freddi, mentre d'estate si intiepidiscono appena.
Il tetto non è mai nè troppo freddo nè troppo caldo, nemmeno sotto il solleone estivo, forse per via dello spessore e dell'areazione. Al tatto mi sembra quello con minori escursioni termiche.
Il riscaldamento è autonomo con caldaia a metano. Quest'inverno ho riscaldato circa il 60 % del volume della casa, tenendo circa 16 gradi di notte e 14 di giorno negli orari di lavoro (BRRRRR!), consumando circa 1000 mc di gas.
Io pensavo di iniziare con la sostituzione di tutte le finestre. Mi chiedevo, però, se abbia un senso, considerato che le superfici dei muri esterni e, soprattutto, del tetto, sono significativamente maggiori di quella delle finestre.
Cosa ne dite? Il cappotto esterno è impossibile o quasi, poichè il condominio ha interesse quasi nullo nei confronti dell'isolamento. Potrei mettere pannelli all'interno, forse.
Pensavo anche ad insufflare un isolante nello spazio tra trave e trave sopra alle canne (le travi sono alte circa 20 cm, parallele e spaziate di approssimativamente 40 cm le une dalle altre). Il problema è che, in quel modo, la ventilazione dell'orditura verrebbe a mancare e rischierei che la condensa faccia marcire il legno.
Gli interventi plausibili potrebbero forse essere:
Finestre;
Cappotto interno sui muri perimetrali;
Parziale riempimento degli spazi tra trave e trave, magari con soli 5 cm di materiale, in modo da lasciare un significativo volume per la circolazione dell'aria.
Il problema sono i soldi: non riesco a fare un intervento di ristrutturazione generale ma devo procedere per piccoli passi. Ora sto passando all'isolamento ma credo che, se farò qualcosa, dilazionerò gli interventi negli anni. Da cosa potrei partire?
Vi ringrazio se vorrete darmi un consiglio, nel frattempo, auguri di buona Pasqua a tutti!
Ciao,
Andre.
vi chiedo un consiglio su come procedere per migliorare l'efficienza termica dell'appartamento in cui risiedo.
Mi trovo all'ultimo piano di un palazzo di fine '800. La pianta, che allego, rappresenta approssimativamente la distribuzione degli spazi.
Le dimensioni sono circa 10 X 12 mq, lati lunghi a SUD e NORD, l'unica parte non esposta all'esterno è quella adiacente al vano scala.
I muri maestri sono in pietra, rifiniti con intonaco. I muri perimetrali, sebbene siano di ragguardevole spessore (circa 60 cm intonaco incluso, cioè ci sarà circa 45 - 50 cm di pietra) non sono isolati, eccetto quello opposto al vano scala, dove è stato fatto una sorta di cappotto molto sottile, meno di 1 cm di schiuma bianca, applicato alcuni anni fa per problemi di muffa e condensa.
Le finestre sono in alluminio singolo vetro montate negli anni '80 e misurano 2m di altezza (partono da terra) X 1,2m di larghezza, eccetto quella del bagno e dell'ingresso, che partono ad 1 m da terra e sono alte circa 1,4 metri.
Il tetto è un lastrico solare calpestabile, costituito da un'orditura di travi in legno e tavolato, su cui poggia un letto di mattoni, la guaina, il magrone ed infine le piastrelle. Al di sotto, c'è il tipico controsoffitto ottocentesco in cannucce, intonacato e rifinito a gesso. Lo spessore complessivo è di circa 50 cm.
La struttura lignea è ventilata: le teste delle travi in corrispondenza della facciata sono areate con aperture che permettono scambio di aria.
Mie impressioni: le finestre d'inverno sono gelide e formano molta condensa (l'umidità in casa in inverno non è mai elevatissima, diciamo tra il 55 ed il 70%, a seconda delle condizioni meteorologiche); d'estate si arroventano.
I muri in inverno sono piuttosto freddi, mentre d'estate si intiepidiscono appena.
Il tetto non è mai nè troppo freddo nè troppo caldo, nemmeno sotto il solleone estivo, forse per via dello spessore e dell'areazione. Al tatto mi sembra quello con minori escursioni termiche.
Il riscaldamento è autonomo con caldaia a metano. Quest'inverno ho riscaldato circa il 60 % del volume della casa, tenendo circa 16 gradi di notte e 14 di giorno negli orari di lavoro (BRRRRR!), consumando circa 1000 mc di gas.
Io pensavo di iniziare con la sostituzione di tutte le finestre. Mi chiedevo, però, se abbia un senso, considerato che le superfici dei muri esterni e, soprattutto, del tetto, sono significativamente maggiori di quella delle finestre.
Cosa ne dite? Il cappotto esterno è impossibile o quasi, poichè il condominio ha interesse quasi nullo nei confronti dell'isolamento. Potrei mettere pannelli all'interno, forse.
Pensavo anche ad insufflare un isolante nello spazio tra trave e trave sopra alle canne (le travi sono alte circa 20 cm, parallele e spaziate di approssimativamente 40 cm le une dalle altre). Il problema è che, in quel modo, la ventilazione dell'orditura verrebbe a mancare e rischierei che la condensa faccia marcire il legno.
Gli interventi plausibili potrebbero forse essere:
Finestre;
Cappotto interno sui muri perimetrali;
Parziale riempimento degli spazi tra trave e trave, magari con soli 5 cm di materiale, in modo da lasciare un significativo volume per la circolazione dell'aria.
Il problema sono i soldi: non riesco a fare un intervento di ristrutturazione generale ma devo procedere per piccoli passi. Ora sto passando all'isolamento ma credo che, se farò qualcosa, dilazionerò gli interventi negli anni. Da cosa potrei partire?
Vi ringrazio se vorrete darmi un consiglio, nel frattempo, auguri di buona Pasqua a tutti!
Ciao,
Andre.
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