Ciò che è successo in questi ultimi anni è l’inizio di una rivoluzione senza precedenti, dal 2009 ad oggi in tutto il mondo gli investimenti in energie rinnovabili hanno prima raggiunto e poi superato quelli in tutte le altre forme di energie. Contemporaneamente le tecnologie hanno migliorato in modo impressionante la loro efficienza e si sono presentate sulla scena economie di scala che hanno ridotto drammaticamente i costi di istallazione. La tecnologia che più di tutte è cresciuta, e i cui costo si sono ridotti, è il fotovoltaico.
Questa dinamica, malgrado le sue non marginali criticità, è una straordinaria risorsa da proteggere. In buona misura è un effetto della fiducia nelle capacità di crescita del mercato e in particolare nella fattibilità della transizione ad una economia a minori emissioni di carbonio.
È questa fiducia che è indispensabile proteggere. Se sopravvive diventa la maggiore speranza per trovare la soluzione ai molti problemi che il mondo e la UE hanno davanti: la lotta al mutamento climatico, lo sforzo di aumentare l’indipendenza energetica e riequilibrare la bilancia dei pagamenti, lo sforzo di presentarsi in un settore industriale cruciale per i prossimi 20-30 anni in posizione competitiva, la riduzione degli sprechi energetici e l’aumento dell’efficienza.
In questo quadro bisogna leggere la riduzione degli incentivi alle Fonti Rinnovabili. Solo in parte sono da ricondurre a difficoltà del quadro macroeconomico generale; in parte maggiore derivano dalla gestione della complessa, ma inevitabile, transizione da un sistema di produzione e consumo dell’energia elettrica imperniato in pochi grandi produttori e consumatori individuali (domestici o industriali), tenuti insieme dal monopolio della distribuzione, ad un sistema nel quale la produzione ed il consumo sono distribuiti, la distribuzione svolge una funzione ancillare, ed il modello più avanzato diventa l’autoconsumo locale.
Già nell’attuale quadro, sono presenti le tracce del nuovo sistema. Si farà comunque strada in modo irresistibile. Si tratta di lasciarle crescere e non ostacolarle alla ricerca di una impossibile conservazione dello status quo e delle posizioni acquisite.
Queste tracce sono:
Si tratta di una base del tutto insufficiente, bisogna andare molto oltre.
Questa dinamica, malgrado le sue non marginali criticità, è una straordinaria risorsa da proteggere. In buona misura è un effetto della fiducia nelle capacità di crescita del mercato e in particolare nella fattibilità della transizione ad una economia a minori emissioni di carbonio.
È questa fiducia che è indispensabile proteggere. Se sopravvive diventa la maggiore speranza per trovare la soluzione ai molti problemi che il mondo e la UE hanno davanti: la lotta al mutamento climatico, lo sforzo di aumentare l’indipendenza energetica e riequilibrare la bilancia dei pagamenti, lo sforzo di presentarsi in un settore industriale cruciale per i prossimi 20-30 anni in posizione competitiva, la riduzione degli sprechi energetici e l’aumento dell’efficienza.
In questo quadro bisogna leggere la riduzione degli incentivi alle Fonti Rinnovabili. Solo in parte sono da ricondurre a difficoltà del quadro macroeconomico generale; in parte maggiore derivano dalla gestione della complessa, ma inevitabile, transizione da un sistema di produzione e consumo dell’energia elettrica imperniato in pochi grandi produttori e consumatori individuali (domestici o industriali), tenuti insieme dal monopolio della distribuzione, ad un sistema nel quale la produzione ed il consumo sono distribuiti, la distribuzione svolge una funzione ancillare, ed il modello più avanzato diventa l’autoconsumo locale.
Già nell’attuale quadro, sono presenti le tracce del nuovo sistema. Si farà comunque strada in modo irresistibile. Si tratta di lasciarle crescere e non ostacolarle alla ricerca di una impossibile conservazione dello status quo e delle posizioni acquisite.
Queste tracce sono:
- I Sistemi Efficienti di Utenza (art. 10 D. Lgs 115/08) nei quali i corrispettivi tariffari di trasmissione e distribuzione e quelli di dispacciamento, insieme ai corrispettivi a copertura degli oneri generali di sistema non si applicano sull’energia auto consumata ma solo su quella prelevata dalla rete;
- Le Reti Interne di Utenza (art. 33 L.99/09) che l’Autorità deve ancora normare, ai sensi del art. 7, c.4, DM 10 dicembre 2010;
Si tratta di una base del tutto insufficiente, bisogna andare molto oltre.
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