L'idraulico ha quasi finito di sistemare l'impianto idrico+riscaldamento e ora mi trovo con diversi dubbi sull'efficacia dello schema come lo ho pensato in origine.
Spero possiate darmi qualche parere in merito.
Gli elementi principali sono:
1) kit solare (2*2 m2) a circolazione forzata con accumulo ACS da 200L doppio serpentino.
2) Stufa Idro pellet da 18KW + termosifoni alluminio.
3) Scaldino elettrico da 30L
Ora mentre la gestione del solare é tutta affidata alla sua centralina in dotazione, per stufa e scaldino ho messo una seconda centralina dotata di una sonda e 2 uscite (+1 controllo elettrico ).
Ora ho impostato così: quando la temperatura scende sotto 45° la centralina accende ,tramite teleruttore, lo scaldino elettrico e contemporaneamente comanda una valvola motorizzata che devia l'uscita della ACS del boiler in modo che invece che alimentare direttamente l'utenza passi per lo scaldino elettrico.
Questo perchè ho pensato che usare l'ACS per alimentare lo scaldino mi consentisse un risparmio di energia.
Il vantaggio sarebbe che mi permetterebbe di agevolare il riscaldamento dell'acqua da parte dello scaldino recuperando acqua a temperature medie del solare .
Gli svantaggi sono che ,appena attivatosi , lo scaldino, comunque i primi 30L (quelli fermi dentro di esso) li deve scaldare da T° ambiente (che comunque é sempre un pò meglio della T° della rete).
Altro svantaggio é che quando (raggiunti 60° alla sonda della centralina stufa/scaldino) lo scaldino si spegne e la valvola motorizzata torna in posizione normale (cioe ACS dal boiler alimenta direttamente l'utenza) andrò a perdere i 30 litri riscaldati dentro lo scaldino (amenochè non mi riserva in breve tempo).
L'altro problema é che la centralina mi controlla la circolazione di acqua calda dalla stufa a pellet usando le stesse temperature usate per gestire lo scaldino elettrico (attivazione/circolazione a 45° e disattivazione a 60°), quando quest'ultimo dovrebbe entrare in funzione solo quando la stufa é spenta .
Oltretutto ho visto che se manca la corrente e la temperatura alla sonda é tra 45° e 60° lo scaldino si accende e si attiva la valvola motorizzata. Vorrei avesse una sorta di memoria della posizione per questi casi.
Credo di aver proprio sbagliato a voler automatizzare il fuunzionamento dello scaldino elettrico. Forse sarebbe stato meglio usare la centralina per la sola stufa a pellet e gestire lo scaldino manualmente (interruttore per accensione + valvola a 3 vie manuale).
Pensate sia tutto sbagliato o c'é qualcosa che posso sistemare?
Spero possiate darmi qualche parere in merito.
Gli elementi principali sono:
1) kit solare (2*2 m2) a circolazione forzata con accumulo ACS da 200L doppio serpentino.
2) Stufa Idro pellet da 18KW + termosifoni alluminio.
3) Scaldino elettrico da 30L
Ora mentre la gestione del solare é tutta affidata alla sua centralina in dotazione, per stufa e scaldino ho messo una seconda centralina dotata di una sonda e 2 uscite (+1 controllo elettrico ).
Ora ho impostato così: quando la temperatura scende sotto 45° la centralina accende ,tramite teleruttore, lo scaldino elettrico e contemporaneamente comanda una valvola motorizzata che devia l'uscita della ACS del boiler in modo che invece che alimentare direttamente l'utenza passi per lo scaldino elettrico.
Questo perchè ho pensato che usare l'ACS per alimentare lo scaldino mi consentisse un risparmio di energia.
Il vantaggio sarebbe che mi permetterebbe di agevolare il riscaldamento dell'acqua da parte dello scaldino recuperando acqua a temperature medie del solare .
Gli svantaggi sono che ,appena attivatosi , lo scaldino, comunque i primi 30L (quelli fermi dentro di esso) li deve scaldare da T° ambiente (che comunque é sempre un pò meglio della T° della rete).
Altro svantaggio é che quando (raggiunti 60° alla sonda della centralina stufa/scaldino) lo scaldino si spegne e la valvola motorizzata torna in posizione normale (cioe ACS dal boiler alimenta direttamente l'utenza) andrò a perdere i 30 litri riscaldati dentro lo scaldino (amenochè non mi riserva in breve tempo).
L'altro problema é che la centralina mi controlla la circolazione di acqua calda dalla stufa a pellet usando le stesse temperature usate per gestire lo scaldino elettrico (attivazione/circolazione a 45° e disattivazione a 60°), quando quest'ultimo dovrebbe entrare in funzione solo quando la stufa é spenta .
Oltretutto ho visto che se manca la corrente e la temperatura alla sonda é tra 45° e 60° lo scaldino si accende e si attiva la valvola motorizzata. Vorrei avesse una sorta di memoria della posizione per questi casi.
Credo di aver proprio sbagliato a voler automatizzare il fuunzionamento dello scaldino elettrico. Forse sarebbe stato meglio usare la centralina per la sola stufa a pellet e gestire lo scaldino manualmente (interruttore per accensione + valvola a 3 vie manuale).
Pensate sia tutto sbagliato o c'é qualcosa che posso sistemare?
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