Ciao a tutti,
è da un pò che leggo le discussioni su questo forum in quanto sto riprendendo i lavori di costruzione in una villa lasciata a rustico 10 anni fa e devo decidere quale tipo di impianto realizzare per riscaldamento/raffreddamento. Visto che non esiste un impianto ideale, volevo un consiglio su quello che si adatta meglio alle mie esigenze perchè sto andando un pò in confusione.
La villa si trova in provincia di Bari zona climatica C, esternamente ci sono poroton da 30 cm a cui verrà aggiunto uno cappotto di EPS con grafite di 5 cm della fassa bortolo e gli infissi saranno in alluminio/legno TT con vetro basso emissivo. Inoltre sto rifacendo il vespaio per mettere dei granchi da 10/15 (devo tracciare ancora i livelli). E' grande 140 mq + 24 mq di garage da utilizzare come vano tecnico + 70 mq calpestabili di sottotetto non areato con altezza media di 2,5 metri (ma a questa parte ci penserò tra almeno 5 anni facendo solo tutte le predisposizioni). 5 giorni su 7 esco di casa le 8.30 e rientro la sera alle 19.
La prima idea dell'impianto di riscaldamento è stata quella di mettere una caldaia biomassa della gstermomeccanica modello karter gs35 con radiatori in alluminio/acciaio + un boiler per acs collegato alla caldaia e al pannello solare. Il calcolo del dimensionamento dei radiatori fatto con un delta T 50 (giustificato dal fatto che la villa si trova un pò in collina in aperta campagna) prevedeva un fabbisogno calorico di 20000 kcal per il piano terra + circa 10000 per la mansarda. Il costo prevede circa 4500€ di caldaia + 4000 € di radiatori antrax in acciaio (solo piano terra, quasi tutti alti 2 metri) + boiler acs + split per raffreddamento estivo.
L'idraulico mi ha proposto di valutare un impianto radiante a soffitto con PDC facendo un impianto fotovoltaico da 6 kw cercando di sfruttare la convenienza dell'autoconsumo proposto dal V conto energia. Ma tra aumento contatore a 6 kw (o 10 kw) con conseguente aumento dei costi fissi e dell'energia, poco autoconsumo nel periodo invernale, autoconsumo prevalente nel momento in cui in casa non c'è nessuno, dimensionamento PDC di 12 kw (assorbiti 4 kw) si prevedono bollette roventi in inverno.
L'altra alternativa sarebbe quella di fare un impianto a pavimento, installare sempre la caldaia a biomassa meccanica + puffer tank in tank per spillare acqua a temperatura più bassa (corretto??) + pannello solare + split per il raffrescamento estivo + fotovoltaico da 3 kw per sfruttare l'autoconsumo in estate per il raffrescamento. In questo caso però avrei almeno il doppio della spesa dell'impianto a pavimento rispetto ai radiatori.Ne varrebbe la pena? Purtroppo il budget a disposizione non è illimitato
PS: prevedo di realizzare in soggiorno un camino solo per riscaldare l'ambiente circostante (cucina e soggiorno sono un ambiente unico di quasi 60 mq separati da una quinta) da utilizzare nelle mezze stagioni o per fare qualche grigliata in caso di necessità :-)
Chiedo a voi esperti se le considerazioni fatte sono corrette in termini di impianti e dimensionamento e se ci sono altre cose che posso considerare visto che dovrei fare i lavori. Ormai ho il cervello in fiamme, non vorrei fare la scelta sbagliata e da queste parti non ho trovato nessuno che mi abbia convinto con una soluzione ideale.
Grazie a tutti.
è da un pò che leggo le discussioni su questo forum in quanto sto riprendendo i lavori di costruzione in una villa lasciata a rustico 10 anni fa e devo decidere quale tipo di impianto realizzare per riscaldamento/raffreddamento. Visto che non esiste un impianto ideale, volevo un consiglio su quello che si adatta meglio alle mie esigenze perchè sto andando un pò in confusione.
La villa si trova in provincia di Bari zona climatica C, esternamente ci sono poroton da 30 cm a cui verrà aggiunto uno cappotto di EPS con grafite di 5 cm della fassa bortolo e gli infissi saranno in alluminio/legno TT con vetro basso emissivo. Inoltre sto rifacendo il vespaio per mettere dei granchi da 10/15 (devo tracciare ancora i livelli). E' grande 140 mq + 24 mq di garage da utilizzare come vano tecnico + 70 mq calpestabili di sottotetto non areato con altezza media di 2,5 metri (ma a questa parte ci penserò tra almeno 5 anni facendo solo tutte le predisposizioni). 5 giorni su 7 esco di casa le 8.30 e rientro la sera alle 19.
La prima idea dell'impianto di riscaldamento è stata quella di mettere una caldaia biomassa della gstermomeccanica modello karter gs35 con radiatori in alluminio/acciaio + un boiler per acs collegato alla caldaia e al pannello solare. Il calcolo del dimensionamento dei radiatori fatto con un delta T 50 (giustificato dal fatto che la villa si trova un pò in collina in aperta campagna) prevedeva un fabbisogno calorico di 20000 kcal per il piano terra + circa 10000 per la mansarda. Il costo prevede circa 4500€ di caldaia + 4000 € di radiatori antrax in acciaio (solo piano terra, quasi tutti alti 2 metri) + boiler acs + split per raffreddamento estivo.
L'idraulico mi ha proposto di valutare un impianto radiante a soffitto con PDC facendo un impianto fotovoltaico da 6 kw cercando di sfruttare la convenienza dell'autoconsumo proposto dal V conto energia. Ma tra aumento contatore a 6 kw (o 10 kw) con conseguente aumento dei costi fissi e dell'energia, poco autoconsumo nel periodo invernale, autoconsumo prevalente nel momento in cui in casa non c'è nessuno, dimensionamento PDC di 12 kw (assorbiti 4 kw) si prevedono bollette roventi in inverno.
L'altra alternativa sarebbe quella di fare un impianto a pavimento, installare sempre la caldaia a biomassa meccanica + puffer tank in tank per spillare acqua a temperatura più bassa (corretto??) + pannello solare + split per il raffrescamento estivo + fotovoltaico da 3 kw per sfruttare l'autoconsumo in estate per il raffrescamento. In questo caso però avrei almeno il doppio della spesa dell'impianto a pavimento rispetto ai radiatori.Ne varrebbe la pena? Purtroppo il budget a disposizione non è illimitato
PS: prevedo di realizzare in soggiorno un camino solo per riscaldare l'ambiente circostante (cucina e soggiorno sono un ambiente unico di quasi 60 mq separati da una quinta) da utilizzare nelle mezze stagioni o per fare qualche grigliata in caso di necessità :-)
Chiedo a voi esperti se le considerazioni fatte sono corrette in termini di impianti e dimensionamento e se ci sono altre cose che posso considerare visto che dovrei fare i lavori. Ormai ho il cervello in fiamme, non vorrei fare la scelta sbagliata e da queste parti non ho trovato nessuno che mi abbia convinto con una soluzione ideale.
Grazie a tutti.
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