Salve a tutti !
Riposto la mia esperienza con le dovute correzioni,
****
Per quanto riguarda il mio personale impianto fotovoltaico sono giunto negli ultimi periodi ad ottimizzare anche la questione che in molti interessa, dell'accumulo.
l mio impianto principale, realizzato con il 2° conto energia nel 2008, è composto da 24 moduli SCHUCO S-158SP , in due stringhe. L'inverter grid-tied è uno schuco SGI-3500T (sma).
Fin qui tutto "normale" diciamo... tralascio la descrizione della parte elettrica di fusibili, scaricatori etc...
Per ottimizzare l'autoconsumo, ho sperimentato negli ultimi anni varie soluzioni. Ho provato ogni genere di macchina con cui poter faresperimenti... in particolare appunto i vari Studer ( XTH, XTM ) oppure gli SMA Sunny Island.
Belle macchine... ma ancora un pò costosette per ottimizzare il rientro di un impianto di accumulo!
Infatti ok la soddisfazione di poter dire di essere indipendenti... ma deve anche ripagarsi...
Attualmente quindi , la parte ad isola è composta da :
12 accumulatori MIDAC tipo MSP 2V da 450Ah, per 10800Wh nominali in C10 .
La serie MSP è internamente una tubolare tipo OPzV ma con contenitore piu economico.
La tensione DC è di 24V , ma conto di passare a 48Vdc prossimamente, raddoppiando il pacco batterie.
Impianto Moduli Isola:
Ho ulteriori 6 moduli SCHUCO 165Wp , per tot 990Wp che son invece collegati direttamente in batterie con regolatore EPsolar Tracer 4515 da 45A MPPT.
Inverter sinusoidale PSW7 5000 / 24V - mio parere personale: sono macchine "bang for bucks" nel senso che hanno un prezzaccio e sono piuttosto resistenti e comode anche per chi, in montagna, ha un generatorino da collegare per ricaricare le batterie, avendo il charger integrato. hanno però un rendimento di conversione un pò basso, i trasformatori interni sono economici, e il consumo a vuoto è alto ( circa 90Wh ). Sono in contatto con alcuni australiani che hanno modificato queste macchine con trafo toroidali con i dovuti dimensionamenti, e diventano macchine ancora piu interessanti e il consumo a vuoto scende a circa 20Wh ! Il punto è che un toroidale da almeno 3000VA fatto su misura costa quasi un migliaio di euro... è anche vero che alla fine si ha una macchina con rendimento e piu economica di una professionale ( studer etc ) per cui queste sono soluzioni per chi ha voglia di sperimentare e modificare....Per cui... i PSW7 sono degli ottimi muletti e per il prezzo che hanno si può passar sopra il rendimento un pò basso ! Soprattutto dovendo ripagarsi il sistema di accumulo...
Quadri di gestione e Caricabatterie
La parte probabilmente piu interessante e su cui continuo a far modifiche...L'attuale caricabatterie è un cinesissimo switching 20A , per circa 550W di carico, che ho valutato essere pochi , ma almeno attualmente sono certo che li autoconsumo tutti.
Nei quadri, con i vari contatori digitali che mi leggono la potenza prodotta dal FV in rete, e la potenza consumata dalla abitazione, vado a deciderequando attaccare il caricabatterie per favorire, in caso di produzione, l'accumulo e autoconsumo piuttosto che la immissione in rete a prezzo di vendita basso...
In pratica quando ho una soglia di potenza impostata, prodotta dal FV, abilito il caricabatterie, ma solo se la casa già non sta consumando la potenza del FV, in qual caso ha la priorità e mi sgancia il CB.
Sto studiando però un caricabatterie dove la potenza di carica sarà variabile, proprio in base alla sovraproduzione del FV, in modo da adeguarsi il meglio possibile per ottimizzare l'autoconsumo.
La gestione isola / rete avviene principalmente secondo l'orario: di notte non cè produzione di FV per cui , se le batterie sono cariche, vado a scollegare un teleruttore in ingresso al PSW7 che, funzionando da UPS, mi mantiene la rete sui carichi entro i 20ms e passo in isola. questo rimane finchè le batterie non scendono sotto una soglia impostata, oltre la quale ripristino la rete all'ingresso del PSW7 , tornando in rete.
Una nota importante : il caricabatterie interno al PSW7 è DISABILITATO in tutto questo funzionamento, in quanto attualmente con tali macchine quando si collega la rete sull'input caricano subito, senza gran possibilità di controllo.
Attualmente, il tempo di rientro calcolato di tale sistema di accumulo, che mi porta l'autoconsumo di casa da circa il 25-30% al 60-70% è di 10 anni...
Se utilizzavo materiale come Studer avrei semplificato molto il sistema, e avendo gestione sui caricabatterie interni risparmiavo gran parte del quadro, ma col costo di quelle macchine il rientro mi passa sui 13 anni...
Comunque ancora sperimento e magari cambierò prossimamente !
A disposizione per qualsiasi informazione !
Andrea Galvani
Riposto la mia esperienza con le dovute correzioni,
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Per quanto riguarda il mio personale impianto fotovoltaico sono giunto negli ultimi periodi ad ottimizzare anche la questione che in molti interessa, dell'accumulo.
l mio impianto principale, realizzato con il 2° conto energia nel 2008, è composto da 24 moduli SCHUCO S-158SP , in due stringhe. L'inverter grid-tied è uno schuco SGI-3500T (sma).
Fin qui tutto "normale" diciamo... tralascio la descrizione della parte elettrica di fusibili, scaricatori etc...
Per ottimizzare l'autoconsumo, ho sperimentato negli ultimi anni varie soluzioni. Ho provato ogni genere di macchina con cui poter faresperimenti... in particolare appunto i vari Studer ( XTH, XTM ) oppure gli SMA Sunny Island.
Belle macchine... ma ancora un pò costosette per ottimizzare il rientro di un impianto di accumulo!
Infatti ok la soddisfazione di poter dire di essere indipendenti... ma deve anche ripagarsi...
Attualmente quindi , la parte ad isola è composta da :
12 accumulatori MIDAC tipo MSP 2V da 450Ah, per 10800Wh nominali in C10 .
La serie MSP è internamente una tubolare tipo OPzV ma con contenitore piu economico.
La tensione DC è di 24V , ma conto di passare a 48Vdc prossimamente, raddoppiando il pacco batterie.
Impianto Moduli Isola:
Ho ulteriori 6 moduli SCHUCO 165Wp , per tot 990Wp che son invece collegati direttamente in batterie con regolatore EPsolar Tracer 4515 da 45A MPPT.
Inverter sinusoidale PSW7 5000 / 24V - mio parere personale: sono macchine "bang for bucks" nel senso che hanno un prezzaccio e sono piuttosto resistenti e comode anche per chi, in montagna, ha un generatorino da collegare per ricaricare le batterie, avendo il charger integrato. hanno però un rendimento di conversione un pò basso, i trasformatori interni sono economici, e il consumo a vuoto è alto ( circa 90Wh ). Sono in contatto con alcuni australiani che hanno modificato queste macchine con trafo toroidali con i dovuti dimensionamenti, e diventano macchine ancora piu interessanti e il consumo a vuoto scende a circa 20Wh ! Il punto è che un toroidale da almeno 3000VA fatto su misura costa quasi un migliaio di euro... è anche vero che alla fine si ha una macchina con rendimento e piu economica di una professionale ( studer etc ) per cui queste sono soluzioni per chi ha voglia di sperimentare e modificare....Per cui... i PSW7 sono degli ottimi muletti e per il prezzo che hanno si può passar sopra il rendimento un pò basso ! Soprattutto dovendo ripagarsi il sistema di accumulo...
Quadri di gestione e Caricabatterie
La parte probabilmente piu interessante e su cui continuo a far modifiche...L'attuale caricabatterie è un cinesissimo switching 20A , per circa 550W di carico, che ho valutato essere pochi , ma almeno attualmente sono certo che li autoconsumo tutti.
Nei quadri, con i vari contatori digitali che mi leggono la potenza prodotta dal FV in rete, e la potenza consumata dalla abitazione, vado a deciderequando attaccare il caricabatterie per favorire, in caso di produzione, l'accumulo e autoconsumo piuttosto che la immissione in rete a prezzo di vendita basso...
In pratica quando ho una soglia di potenza impostata, prodotta dal FV, abilito il caricabatterie, ma solo se la casa già non sta consumando la potenza del FV, in qual caso ha la priorità e mi sgancia il CB.
Sto studiando però un caricabatterie dove la potenza di carica sarà variabile, proprio in base alla sovraproduzione del FV, in modo da adeguarsi il meglio possibile per ottimizzare l'autoconsumo.
La gestione isola / rete avviene principalmente secondo l'orario: di notte non cè produzione di FV per cui , se le batterie sono cariche, vado a scollegare un teleruttore in ingresso al PSW7 che, funzionando da UPS, mi mantiene la rete sui carichi entro i 20ms e passo in isola. questo rimane finchè le batterie non scendono sotto una soglia impostata, oltre la quale ripristino la rete all'ingresso del PSW7 , tornando in rete.
Una nota importante : il caricabatterie interno al PSW7 è DISABILITATO in tutto questo funzionamento, in quanto attualmente con tali macchine quando si collega la rete sull'input caricano subito, senza gran possibilità di controllo.
Attualmente, il tempo di rientro calcolato di tale sistema di accumulo, che mi porta l'autoconsumo di casa da circa il 25-30% al 60-70% è di 10 anni...
Se utilizzavo materiale come Studer avrei semplificato molto il sistema, e avendo gestione sui caricabatterie interni risparmiavo gran parte del quadro, ma col costo di quelle macchine il rientro mi passa sui 13 anni...
Comunque ancora sperimento e magari cambierò prossimamente !
A disposizione per qualsiasi informazione !
Andrea Galvani
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