Buongiorno.
Mi piacerebbe capire quanto il progettista sia stato attinente alla realtà della situazione e siccome non ne capisco molto, chiedo, a naso di chi è esperto, quale possa essere la logica nel dimensionare questi impianti. Spiego meglio: condominio di 35 unità immobiliari, di cui solo 10 abitate attualmente ( ma chissà per quanto a lungo questa situazione sarà così). Sul tetto ci sono, da quanto io abbia potuto vedere almeno 40 pannelli solari ( la prossima settimana mi consegneranno il progetto di cui attualmente non dispongo di copia). Ripeto, è solo per capire un pochino. Siamo in Valle d'Aosta, l'esposizione è sud perfetta, nel locale caldaia sono stati piazzati 3 puffer(?) da 2000 lt cad. in serie, e quindi non se ne può staccare nemmeno uno. Quello che mi chiedevo io è: ma in inverno, probabilmente, ma io non sono in grado di affermarlo, se i pannelli non sono in grado di scaldare a sufficienza 6.000 lt di acqua sanitaria che ricircolano continuamente, non è che ottengo l'effetto contrario? Ossia la caldaia deve lavorare per scaldare anche quei 6000 lt. di acqua sanitaria, quando probabilmente ne sarebbero sufficienti molti di meno? D'estate 6000 lt di acqua sanitaria mi sembrano sempre troppi, a prescindere ancora dal fatto che comunque le unità abitate siano solo 10 adesso, e quindi mi verrebbe da pensare che si dovesse poter sezionare qualcosa. Ma evidentemente non è così semplice, e me ne rendo conto. Probabilmente avendo 40 pannelli sul tetto 6000 lt di acqua sono il minimo per l'estate, ma e in inverno? ha un senso? Chiedo scusa a priori se non sono riuscito a spiegarmi, e ringrazio colui che mi darà il suo parere.
Mi piacerebbe capire quanto il progettista sia stato attinente alla realtà della situazione e siccome non ne capisco molto, chiedo, a naso di chi è esperto, quale possa essere la logica nel dimensionare questi impianti. Spiego meglio: condominio di 35 unità immobiliari, di cui solo 10 abitate attualmente ( ma chissà per quanto a lungo questa situazione sarà così). Sul tetto ci sono, da quanto io abbia potuto vedere almeno 40 pannelli solari ( la prossima settimana mi consegneranno il progetto di cui attualmente non dispongo di copia). Ripeto, è solo per capire un pochino. Siamo in Valle d'Aosta, l'esposizione è sud perfetta, nel locale caldaia sono stati piazzati 3 puffer(?) da 2000 lt cad. in serie, e quindi non se ne può staccare nemmeno uno. Quello che mi chiedevo io è: ma in inverno, probabilmente, ma io non sono in grado di affermarlo, se i pannelli non sono in grado di scaldare a sufficienza 6.000 lt di acqua sanitaria che ricircolano continuamente, non è che ottengo l'effetto contrario? Ossia la caldaia deve lavorare per scaldare anche quei 6000 lt. di acqua sanitaria, quando probabilmente ne sarebbero sufficienti molti di meno? D'estate 6000 lt di acqua sanitaria mi sembrano sempre troppi, a prescindere ancora dal fatto che comunque le unità abitate siano solo 10 adesso, e quindi mi verrebbe da pensare che si dovesse poter sezionare qualcosa. Ma evidentemente non è così semplice, e me ne rendo conto. Probabilmente avendo 40 pannelli sul tetto 6000 lt di acqua sono il minimo per l'estate, ma e in inverno? ha un senso? Chiedo scusa a priori se non sono riuscito a spiegarmi, e ringrazio colui che mi darà il suo parere.
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