Ragazzi innanzitutto ciao a tutti! Sono nuovo del forum e non so più dove andare a sbatter la testa, perchè dopo tante ricerche sia in rete che sulle poche pubblicazioni cartacee che sono riuscito a reperire, ancora non sono stato capace di fugare ogni mia –perdonatemela - enorme lacuna…
Stavo pensando ad un impiantino di microcogenerazione da biomassa utilizzando come cuore dell'impianto un motore Stirling, ma ho bisogno del vostro aiuto, ragazzi, per chiarirmi dei concetti di base...
Ho notato quanti di voi siano altamente preparati in materia "energetica" ed abbiano moooolta esperienza con gli Stirling, perciò ho deciso d'iscrivermi qua straconvinto del fatto che solo in posti come questi, dove nascono dei sani spiriti competitivi ricchi poi anche di buone critiche costruttive, possono prendere forma le migliori idee.
Detto questo, e sperando che non vi abbia già annoiato a sufficienza da "cambiar canale", vengo al punto.
L'impianto a cui avevo pensato è -così mi sembra d'aver capito- forse il più semplice e meno oneroso da realizzare (naturalmente a scapito dei rendimenti in gioco, lo so … ) e sarebbe costituito, stringando al max, da un gassificatore di biomassa downdraft che alimenta con syngas un motore Stirling bicilindrico a V di tipo Alpha. Il motore lo vedrei poi collegato ad un generatore asincrono. Come fluido di lavoro del motore opterei per l'aria.
Ora, le mie -probabilmente per voi banali o sciocchine- domande da porvi per chiarirmi i concetti una volta per tutte sarebbero principalmente queste 2:
1) volendo produrre dell'acqua calda sanitaria da questo impianto… ma come caspita lo faccio il recupero il calore?? Correggetemi se sbaglio: recupero di calore da circuito freddo dello Stirling tramite scambiatore (così abbasso anche la temperatura minima del ciclo e quindi aumento il gap termico) + recupero di calore dai fumi del processo Stirling. Questo è quello che mi è sembra d'aver appreso... ma non ne sono sicuro… ma poi all'atto pratico?? Scambiatore a superficie? o meglio a fascio tubiero? O altro tipo ancora? e come posso farne un dimensionamento anche di massima, giusto per avere un’idea degli ordini di grandezza di partenza “sulla carta”? E poi, di quali fumi caldi stiamo parlando se il ciclo Stirling è di tipo "chiuso"??? da dove uscirebbero questi “fumi”?? L’acqua da riscaldare potrei farcela passare attraverso questo scambiatore tramite 2 pompe esterne, o sbaglio? Una che m’invia l’acqua, diciamo “fredda”, e l’altra che me la tira fuori riscaldata e me la invia ad esempio alla doccia… castroneria? Non potrei, poi, estrapolare un po’ di calore, sempre allo scopo di acqua calda sanitaria, dal gassificatore? O no…? Insomma, avrete senz’altro capito che qualche schemettino chiarificatore potrebbe davvero tornarmi utile…
2) Il syngas così prodotto necessiterebbe di una ripulita?? Filtri, scrubber o quale altra tecnica, nel caso non potessi proprio farne a meno?
Vabbè per ora basta dai, sono stato sicuramente troppo lungo e noioso... spero che qualcuno m'illumini, di sicuro qualcuno in grado di farlo c'è eccome!!
Grazie a tutti, un saluto!
Stavo pensando ad un impiantino di microcogenerazione da biomassa utilizzando come cuore dell'impianto un motore Stirling, ma ho bisogno del vostro aiuto, ragazzi, per chiarirmi dei concetti di base...
Ho notato quanti di voi siano altamente preparati in materia "energetica" ed abbiano moooolta esperienza con gli Stirling, perciò ho deciso d'iscrivermi qua straconvinto del fatto che solo in posti come questi, dove nascono dei sani spiriti competitivi ricchi poi anche di buone critiche costruttive, possono prendere forma le migliori idee.
Detto questo, e sperando che non vi abbia già annoiato a sufficienza da "cambiar canale", vengo al punto.
L'impianto a cui avevo pensato è -così mi sembra d'aver capito- forse il più semplice e meno oneroso da realizzare (naturalmente a scapito dei rendimenti in gioco, lo so …
Ora, le mie -probabilmente per voi banali o sciocchine- domande da porvi per chiarirmi i concetti una volta per tutte sarebbero principalmente queste 2:
1) volendo produrre dell'acqua calda sanitaria da questo impianto… ma come caspita lo faccio il recupero il calore?? Correggetemi se sbaglio: recupero di calore da circuito freddo dello Stirling tramite scambiatore (così abbasso anche la temperatura minima del ciclo e quindi aumento il gap termico) + recupero di calore dai fumi del processo Stirling. Questo è quello che mi è sembra d'aver appreso... ma non ne sono sicuro… ma poi all'atto pratico?? Scambiatore a superficie? o meglio a fascio tubiero? O altro tipo ancora? e come posso farne un dimensionamento anche di massima, giusto per avere un’idea degli ordini di grandezza di partenza “sulla carta”? E poi, di quali fumi caldi stiamo parlando se il ciclo Stirling è di tipo "chiuso"??? da dove uscirebbero questi “fumi”?? L’acqua da riscaldare potrei farcela passare attraverso questo scambiatore tramite 2 pompe esterne, o sbaglio? Una che m’invia l’acqua, diciamo “fredda”, e l’altra che me la tira fuori riscaldata e me la invia ad esempio alla doccia… castroneria? Non potrei, poi, estrapolare un po’ di calore, sempre allo scopo di acqua calda sanitaria, dal gassificatore? O no…? Insomma, avrete senz’altro capito che qualche schemettino chiarificatore potrebbe davvero tornarmi utile…
2) Il syngas così prodotto necessiterebbe di una ripulita?? Filtri, scrubber o quale altra tecnica, nel caso non potessi proprio farne a meno?
Vabbè per ora basta dai, sono stato sicuramente troppo lungo e noioso... spero che qualcuno m'illumini, di sicuro qualcuno in grado di farlo c'è eccome!!
Grazie a tutti, un saluto!
Commenta