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Motore a pannello solare termico .
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Bel filmato Yuz .
Ma ne converrai con me che la superficie esposta al contatto del calore dell'acqua è molto bassa in questo caso.
Infatti si tratta solo di ampolle sferiche e che quindi hanno una bassa superficie di contatto per lo scambio del calore.
Ne converrai anche il sistema a pannello solare circolare che ho progettato io, differisce da questo sistema in quanto il pannello è sottile ed ha una più vasta superficie per lo scambio termico. Inoltre il rendimento e la potenza cresce con il crescere del pannello esposto al Sole e quindi con il raggio del pannello stesso. In pratica un pannello da 4 m è quattro volte più efficiente e più potente di un pannello da 1 m.
Se lo stesso pannello del filmato fosse piatto e metà della superficie fosse immessa nella fonte di calore, il rendimento sarebbe maggiore.
Rifai i calcoli e vedrai.
In questo caso è il liquido che si espande, nel caso che dico io è l'aria che si espande, il liquido è un elemento passivo che serve solo a spostare il peso. Si risparmia cosi molto calore di evaporazione .
SalutiUltima modifica di experimentator; 17-07-2013, 09:26.Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "
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Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggioRifai i calcoli e vedrai.Sperimentazioni di fusione fredda e LENR - www.scienzalaterale.blogspot.com
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come l'aria?? io al post #40 l'avevo scritto !!! mi avete detto che non andava bene ...grr.. comunque su uno dei miei libri ho trovato il calore latente di vaporizz. dell' isopentano è 88 kcal/kg (p.e = 28 °C)(per averlo in Kj basta moltiplicare per 4,18) , dell'esano non l'ho trovato, ma vedendo che eptano ottano e decano hanno piu' o meno gli stessi valori del pentano, suppongo che anche l'esano sia in quest'ordine di grandezza .ho trovato anche il diagramma tensione di vapore alle varie temperature(ma se non serve è inutile postarlo) Poi volevo fare un'osservazione , come avevo gia' scritto nel post #37 , secondo me il numero di pannelli dovrebbe essere aumentato di parecchio per aumentare la velocita' di scambio termico.inoltre i materiali di costruzione dovrebbero essere conduttori di calore , e non coibenti come il vetro
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Mr. H,yde non ti arrabiare, qui siamo ancosa in fase sperimentatale , non c'è niente di definitivo , li dobiamo provare un po tutti.
Per quanto riguarda gli alcani i valori del deltaH di ev. supergiù si avvicinano tutti, in quanto sono i più volatitli in quanto non polari.
Tu contunua le tua ricerche ed esponi quanto hai trovato vediamo se può essere utile.
Già con questi valori intorno a 300 j /kg la resa aumenta notevolmente rispetto al'acqua che è oltre 2000 j.
Ma il problema è che non bisogna fare evaporare tutto il composto per trasferirlo nel settore opposto, ma basta la pressione generata.
Il suddivedere in più settori il pannello solare , potrebbe essere un vantaggio da un lato , uno svantaggio da un altro lato.
Poi chi ti ha detto che non andava bene l'aria ? Non io . Ma comunque anche un altro gas con una capacità termica minore può andare bene.
L'obbiettivo è abbassare la quantità di J per spostare la stesso peso .
X Yuz , certamente i calcoli sono quelli che contano, ma di più contano le prove sperimentali sul campo.
Ma almeno su una cosa ovvia come il fatto che una maggiore superficie aumenta l'efficienza degli scambi termici potevi essere d'accordo , o no?
Premettiamo che qui non vi è una lotta per la competizione, ma una analisi obbiettiva, almeno da parte mia .
SalutiUltima modifica di experimentator; 17-07-2013, 13:37.Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "
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"Supponendo che lo spessore interno del pannello sia di 1 cm , il vol. interno del settore è 392.5 cm3"
Calcolo errato, quindi il seguito va opportunamente corretto...
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"Già con questi valori intorno a 300 j /kg la resa aumenta notevolmente rispetto al'acqua che è oltre 2000 j"
Il confronto tra entalpie di vapore delle varie sostanze, non va fatto in J/Kg purtroppo...
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"L'entalpia di vaporizzazione (o entalpia di ebollizione) è una proprietà fisica di ogni sostanza, definita come il calore richiesto per vaporizzare una mole di sostanza al suo punto di ebollizione a pressione standard (101.325 Pa). L'entalpia di ebollizione viene espressa nel SI in kJ/mol."
Entalpia di vaporizzazione - Wikipedia
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a ...ecco ..adesso cambia tutto!! scusami ma non capisco il tuo intervento?? è indifferente esprimerla in Kj/kg piuttosto che in Kj/mole , e' ovvio che se una mole di H2O richiede ad esempio 40,8 Kj,conoscendo il peso molecolare dell'acqua (18) , si puo' dire che se 18g di H2O richiedono 40,8 Kj , 1kg richiede x Kj... quindi abbiamo detto ... 18 : 40,8 = 1000 : x risolvendo la proporzione .... x = 2266 Kj ....potresti gentilmente spiegarmi ...cosa cambia?? grazie, io pensavo che ti riferissi alla entalpia del liquido, di cui non abbiamo ancora parlato tra l'altro
difatto bisognerebbe sommare l'entalpia data dal delta di temperatura del liquido, all'entalpia del vapore , cosa che è stata omessa nei calcoli precedenti , ogni grado di temperatura corrisponde a una kcal/kg (nel caso dell'acqua ( calore specifico = 1 Kcal/(Kg*°C)) ..anche del calore specifico non abbiamo ancora parlato
N.B. ..anche il grado celsius non è nell' SI ma si utilizza normalmenteUltima modifica di Mr.Hyde; 17-07-2013, 17:51.
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Se voglio paragonare l'energia termica che mi serve per far evaporare un idrocarburo con quella che necessaria per far evaporare l'acqua, devo usare lo stesso metro, devo cioè riferirmi al medesimo numero di molecole evaporate delle due sostanze, cioè alla mole.
Per esempio, 1Kg di acqua mi produce molto più volume di vapore rispetto all'n-esano, perché le moli di un litro di acqua sono pari a 55,5 (1000/18), mentre le moli di un kg di esano sono solo 11.6 (1000/86).
Quindi non posso calcolare le rese termodinamiche paragonando i 2263KJ/Kg dell' acqua con i 335KJ/Kg dell' n-esano, perché l'acqua mi produce ben 5 volte più vapore dell'esano.
Ai fini dei calcoli termodinamici i dati che trovi sui libri vanno divisi per 1000 (Entalpia al grammo) e moltiplicati per il Peso Molecolare della sostanza.
Acqua 2260/1000*18=40,8KJ/mol
n-esano 335/1000*86=28.8KJ/mol
Come vedi l'esano conviene ancora, ma non come poteva sembrare prima...
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hai ragione rampa , è una giusta osservazione ... è anche vero pero' che praticamente si andra' ad utilizzare un volume di liquido, uguale ,sia nel caso dell'acqua che nel caso del pentano , quindi ponendo che il volume sia di 200 ml , nel caso dell'acqua bisognera' scaldare 200g di prodotto, nel caso del pentano (densita' = 0,63 g/cm3) andremo a scaldare 126 g , secondo me questo sarebbe un'importante confronto tra le due sostanze . sbaglio?, 200 gr di H2O richiedono 454 KJ , 126 g di pentano richiedono 46,34 KJ, cioè 10 volte in meno ..ammettendo che il volume vapore da occupare sia di 1000ml ,per ottenerlo dall'acqua servirebbero 0,8 gr(alle condizioni normali) , mentre per ottenerlo dal pentano , 3,2 g , rispettivamente 3,34 KJ e 1,17 KJ, da aggiungere pero' che 200 gr di H2O liquida ,per passare da 20 a 50 °C richiedono 25 KJ , mentre 126 g di pentano molto menoUltima modifica di Mr.Hyde; 18-07-2013, 17:19.
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Ciao a tutti, ho trovato ieri questa discussione e ne ho letti velocemente i post saltando a piè pari tutti quelli inerenti i vari composti/elementi utilizzabili (li leggero con calma più avanti).
Mi soffermerei in primis sul disegno iniziale, vorrei farvi notare una differenza tra l'dea di di zagami e il progetto linkato da yuz che, a mio parere, potrebbe inficiare il funzionamento del pannello a prescindere dal liquido usato.
Spero di non offenderti zagami se faccio il paragone tra il tuo pannello ed una caffettiera (se ci ragioni bene il meccanismo è il medesimo); ora, immagina di sigillarne il coperchio, quanto caffè passerà nella parte superiore?
Secondo me zero o comunque molto poco visto che il liquido in salita, spinto dall'acqua evaporata, dovrà per forza di cose comprimere l'aria presente nella parte superiore.
Sonny63 al post #20 ricordava un esperimento scolastico...
...2 ampolle collegate da un tubicino lungo circa 15 cm era contenuto dell'alcool (non ricordo il tipo) sotto vuoto spinto...
Per cui, in ogni caso, nei pannelli và creato il vuoto.
Se controllate il disegno del link di yuz vedrete invece che non solo il liquido in salita non deve comprimere il gas (aria) presente nella parte superiore ma anzi "chiude il cerchio", attraverso il terzo contenitore, creando una pressione favorevole al movimento stesso.
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Il pannello come ho detto più volte non è ancora nella sua versione definitiva, per questo stiamo ancora discutendo quale liquido utilizzare per migliorare la resa termica. La differenza di questo pannello ed altri sistemi tipo la ruota di Minto è che questo si prefigge di essere un vero pannello solare da esporre al sole, con un ampia superficie assorbente , mentre gli altri sistemi sono in genere delle ampolle immerse in un contenitore più caldo.
I principi di funzionamento sono supergiù identici , qua stiamo discutendo se conviene mettere acqua o aria, oppure creare il vuoto o mettere un altro componenete più volatile . Il discorso si snoda sul fatto che per fare evaporare una piccola quantità di sostanza è necessario un alto apporto di energia, inficiando ed abbassando di molto la resa termica del pannello.
Per quanto riguarda il sistema di Yuz è la stessa cosa ,tra un settore i l'altro il liquido non trova il vuoto , ma sempre dei vapori e del liquido che sono rimasti dentro il contenitore dal giro precedente. Il contenitore infatti non si svuota mai al 100% , ma rimane sempre un residuo.
Ma questi sistemi sono penalizzati dal fatto di lavorare a bassa temp. e la resa termica non può essere elevata.
Ma nel pannello da me proposto , che è ancora in fase progettuale, non ancora definitivo, si potrebbe pensare di concentrare i raggi solari per innalzare la temperatura di lavoro . Infatti la definizione da me data MOTORE A PANNELLO SOLARE , ( non mulino termico) , presuppone proprio questo, nell'intento di migliorare il rendimento , se ci riusciamo.
IL progetto è libero da brevetti come ho detto in precedenza e chiunque volesse fare degli esperimenti o volesse realizzarlo puà farlo.
Per il momento le difficiltà che io trovo è dovuto al fatto che non essendo io un abile saldatore ( non so saldare) , non riesco a chiudere il pannello in maniera ermetica.
Naturalmente qualsiasi suggerimento utile è ben accetto .Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "
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Saldare? Perché con che materiali lo stai realizzando? Dalle foto che hai postato sembrano semplice legno e policarbonato/plexiglas; a proposito, al post #8 accenni al possibile uso di acetone, attenzione che, nel caso, scioglie il policarbonato.
Personalmente, mi rendo conto si perderebbe l'effetto scenico dato dalla trasparenza del vetro, reale o sintetico, ma punterei su della semplice lamiera; si piega, si rivetta e si sigilla (prima di rivettarla) con silicone per alte temperature.
P.S.
Lascia perdere il legno, troppo irregolare e igroscopico, meglio usare dei profili in alluminio
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Quelli che vedi dalla foto non è legno ma listelli di plastica per elettricità. Ma comunque il il sistema con collanti non garantisce una resistenza alle pressioni . Quello è stato solo un esperimento brevi manu o rapido.
Ancora non ho deciso come realizzarli questi pannelli e nemmeno so in effetti come realizzarli , ma tutto dipende anche dal liquido che si mette all'iterno , quindi è tutto da definire .
La lamiera o l'alluminio sono una delle alternative , ma la lamiera si può saldare a stagno, non è un problema , ma richiede manualità ed esperienza nella saldatura, l'alluminio è difficile da saldare e richiede una attrezzatura particolare .
Ma per captare i raggi solari in modo da rispondere meglio e con più rapidità avevo pensato a una superficie di vetro semitrasparente da un lato e l'altro lato di metallo annerito , il tutto sigillato da una guarnizione in gomma nel perimetro e dei listelli metallici di tenuta .
Cosa ne pensi ?
Come vedi è tutto da definire . Intanto facciamo un po di calcoli per vedere quale liquido potrebbe essere utile.
Per quanto riguarda il vuoto ,potrebbe essere una alternativa , ma esiste una legge dei gas che dice che la pressione aumenta 1/273 per ogni grado di Temp. Quindi raddoppiando la pressione all'interno raddoppio l'aumento di pressione e posso spostare più liquido.
Quello che dico io è dscutiamone.Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "
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ciao , volevo ricordare che per ottenere un sistema liquido-vapore, (senza aria) , non serve avere delle ultra pompe da vuoto, ma basta applicare questo semplicissimo metodo,DIMOSTRAZIONE EMPIRICA: portare ad ebollizione il liquido in questione, fino a che dalla parte piu' alta non esca il suo vapore, io il termometro l'avevo inserito quando bolliva , esempio con l'H2O... 1°video : DSCN0243 - YouTube , spiegazione, il liquido bolle e producendo vapore, sposta l'aria presente nella parte gas del sistema.tolgo la sorgente di calore spegnendo la piastra elettrica ed interponendo tra la piastra riscaldante e la beuta, un mortaio di porcellana. notare la discesa di pressione . nel secondo video
2° video DSCN0244 - YouTube notare che il liquido è sempre al punto di ebollizione pur scendendo di temperatura, forziamo l'ebollizione, raffreddando la parte gas* della beuta , notare l'incremento di ebollizione del liquido per ripristinare l'abbassamento di pressione dato dalla condensazione del vapore ,. 3° video DSCN0245 - YouTube , la temperatura scende insieme alla pressione di vapore. questo metodo si utilizza per creare le tabelle di tensione di vapore di una determinata sostanza alle varie temperature. spero possa essere utile
*mi correggo per non alimentare polemiche, "parte gas" (il termine gas viene corretto in aeriforme )Ultima modifica di Mr.Hyde; 19-07-2013, 19:53.
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ciao Zag innanzitutto grazie , si li ho realizzati io , con una fotocamera pero' hai ragione per l'audio, ma sono timido(come Dr Jekyll),quindi ho preferito spiegarlo alla Hyde...(hahaha) . inoltre chi ha le conoscenze di base in fisica dei fluidi lo capira' benissimo, se ci sono domande per chi (per colpa mia!!) non ci ha capito una mazza .... sono qui a disposizioneUltima modifica di Mr.Hyde; 19-07-2013, 21:33.
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Si ma io l'ho capito , anche perchè tu lo hai spiegato scrivendolo prima del filmato, ma mi aspettavo la spiegazione orale.
Ma comunque chi ha lavorato in laboratori chimici o come studente di chimica, queste sono cose alla portata di tutti .
Ma per fare il vuoto oltre all'esempio che hai postato portando in ebollizione l'acqua è possibile mettere un rubinetto a tenuta stagna nel pannello solare ed aspirare con una pompa da vuoto, infatti se per l'acqua portarla ad ebollizione non è un problema , per un composto volatine come un esano o pentano , questo evaporerebbe subito, oltre al pericolo vapori tossici che produce e di esplosioni.
Quindi consigliabile sotto Kappa aspirante.
Saluti.Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "
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Ciao Hyde, stranamente oggi il player di youtube mi dà problemi ma dalla spiegazione sono riuscito ad immaginarmi il processo.... è molto simile al metodo che usavano i nostri nonni o genitori (per quelli più anzianotti ) per creare il sottovuoto nelle ampolle delle conserve; semplice ed abbastanza efficace.
Zag, per il resto, concordo con te il metodo di Hyde eviterei di applicarlo a sostanze diverse dall'acqua (alcoli o composti ammoniacali); molto più sicuro procurarsi una semplice valvola di non ritorno ed una pompa da frigorifero di recupero.
Converrebbe però, a mio parere, trovare il sistema di inserire il liquido dopo aver creato il vuoto in modo da non aspirarne i vapori.
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ciao ragazzi, lo stesso sistema l'ho gia' utilizzato per altre sostanze (tra cui infiammabili e tossici) , chiaramente sotto cappa , e con abbattitore vapori . i vapori uscenti dalla beuta da vuoto ,vengono convogliati in bottiglia di Leida ,contenente un liquido che ha potere solvente rispetto al liquido in esame , abbattendo cosi' i vapori e lasciando passare l'aria . abbino disegno ( scusate non disegno molto bene )
la valvola di intercettazione , viene lasciata aperta durante il riscaldamento. quando il liquido comincia a bollire i vapori e l'aria contenuta, fluiranno verso la bottiglia di Leida. dopo 10 15 secondi di flusso verra' spenta la piastra. e chiusa la valvola di comunicazione N.B. chiaramente la piastra riscaldante anche se viene spenta ha un bel volano termico, quindi meglio interporre tra la piastra e la beuta un materiale con bassa conducibilita' termica. io ho messo porcellana, ma va bene anche una piastrella, terracotta, mattone ... etc . altra attenzione da porre è il grado di vuoto elevato che pian piano si verra' a creare, la beuta deve avere un certo spessore( la beuta che uso io è venduta dalla casa costruttitrice come beuta da vuoto (per filtrazioni a vuoto spinto)) pena , l'implosione dell apparecchiatura , ( e vi assicuro che le schegge di vetro partirebbero da tutte le parti) meglio munirsi anche di schermo in plexiglas da interporre tra voi e l'apparecchiatura.. usare anche schermo facciale. nel caso siano infiammabili e/o tossici, meglio avere nelle vicinanze anche estintore a CO2 , maschera antigas facciale ( o autoprotettore) , coperta Taglia fuoco... e le apparecchiature a normativa ATEX, meglio essere in 2, non fumare non bere non mangiare durante l'esperienza.quindi sconsiglio di replicare l'esperimento!Ultima modifica di Mr.Hyde; 20-07-2013, 09:59.
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.... tuta NBC o in alternativa armatura di Ironman.... la sicurezza prima di ogni cosa!
"manovuotometro" ??? Giuro è la prima volta che lo sento
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Originariamente inviato da Lupino Visualizza il messaggiofaccio il paragone tra il tuo pannello ed una caffettiera (se ci ragioni bene il meccanismo è il medesimo);
IL vapore generato dal calore spinge il liquido in alto. Ma questo principio è identico anche nelle altre macchine visti nei filmati o nella macchina di Minto o in quella di Yuz.
Il problema è che il rendimento di queste macchine è veramente basso, perchè funzionano con uno scarto termico basso.
Si dovrebbe pensare ad un sistema per unnalzare la temperatura del sole con concentretori di luce solare. Ma il pannello dovrebbe avere poi il tempo di raffreddarsi durante la rotazione.
Però questo pannello , pur non avendo un'alta resa, potrebbe avere un effetto scenico maggiore rispetto ad altri , con tutti quei tubicini che trasferiscono il liquido da un pannello ad un altro ed esponendo tutto alla luce del sole o sotto l'effetto di una potente lampada.
I pannelli potrebbero essere disposti anzichè in maniera circolare , sulla superficie esterna di un prisma ottagonale , con assse di rotazione al centro dell'ottagono .
Si esporrebbe cosi maggiore superficie del pannello , dipendendo questa non dal raggio del cerchio ma dalla lunghezza del prisma e quindi dalla superficie laterale.Ultima modifica di experimentator; 21-07-2013, 01:15.Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "
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Il 14-07-2013 alle 15:56
Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggioRipeto il sistema potrebbe essere molto efficiente( 60-80 %) ed i calcoli sono molto più complessi di quelli da te ipotizzati, che capisco anche per brevità hai esposto.
Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggioBe in effetti il principio di funzionamento è proprio quello di una //caffettiera.
IL vapore generato dal calore spinge il liquido in alto. Ma questo principio è identico anche nelle altre macchine visti nei filmati o nella macchina di Minto o in quella di Yuz.
Il problema è che il rendimento di queste macchine è veramente basso, perchè funzionano con uno scarto termico basso.
Hai trovato l'errore nei tuoi calcoli o sei stato folgorato sulla via di Damasco?Sperimentazioni di fusione fredda e LENR - www.scienzalaterale.blogspot.com
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esperienza personale
Secondo me lo stirling amatoriale é fattibilissimo (ricordo cge i motori stirling erano macchine vere e funzionanti).dobbiamo pero,per cosí dire, tornare alle origini,non tentare, amatorialmente di emulare gli stirling commerciali ma bensí gli stirling d epoca che avevano delle soluzioni molto semplici ed ingegnose ai problemi di atrito o altro.faccio un esempio:circa 11 anni fa un mio vicino che restaurava moto d epoca,ad un mercatino acqustó una pompa americana dei primi del 900.quando la restaurammo la pompa si riveló uno stirling rider,era interamente in ghisa e le tenute erano si precise ma non ermetiche,la cosa geniale é che,a metà bilancere avevano posto una pompa di piccole dimensioni con due valvole automatiche che, quando il dislocatore era nella zona calda, immetteva aria nella zona fredda ricompensando le trafilature e creando una piccola presurizzazione del motore.Ho scoperto poi che questa non era una invenzione della rider ma, dello stesso stirling che la applicó nel suo motore con cilindro a doppio effetto costruito nel 1833 per la fonderia dundee!La pompa era praticamente una pompa da bicicletta con le valvole, e noi, da hobbysti, a queste soluzioni semplici dobbiamo orientarci, depurandoci da tutte quelle realizzazioni ipertecnologiche anche a livello modellistico che si vedono in rete,dobbiamo liberare la mente da soluzioni gia trovate ma lontane da noi e pensare a soluzioni ex novo che, sono sempre piû semplici di quel che si crede!La teoria è quando si sa tutto e niente funziona.
La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perché.
Noi abbiamo messo insieme la teoria e la pratica:
non c'è niente che funzioni... e nessuno sa il perché!
Albert Einstein
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Originariamente inviato da dm195 Visualizza il messaggioa queste soluzioni semplici dobbiamo orientarci, depurandoci da tutte quelle realizzazioni ipertecnologiche anche a livello modellistico che si vedono in rete,dobbiamo liberare la mente da soluzioni gia trovate ma lontane da noi e pensare a soluzioni ex novo che, sono sempre piû semplici di quel che si crede!
Saluti.
Per Yuz .
Purtroppo debbo ammettere che hai ragione perfettamente tu. Non ho sbagliato i miei calcoli ,ma non li avevo nemmeno fatti , fidandomi ciecamente della possibità che un dH di evaporazione basso potesse migliorare drasticamente le cose . Ma la natura non gioca dadi come diceva qualcuno, ma quello che si acquista da un lato si perde da un altro lato. La natura vuole sempre un pegno o in interesse pagato per ogni operazione energetica che si fa. Nel migliore dei casi ho ottenuto un misero 3.7 % teorico , che si dimezzerebbe in caso reale .
Mostro sotto qualche semplice calcolo per dare un'idea , ma i calcoli sono abbastanza complessi e si deve tenere conto delle variazioni reali dei gas reali , a differenti temperature e pressioni . Alcuni dati sperimentali purtroppo non li ho e ho dovuto aiutami con dei calcoli.
Ma comunque la ricerca continua, teniamoci in contatto.
Saluti.
Ultima modifica di experimentator; 21-07-2013, 12:04.Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "
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ciao zagami,non ho foto,sono passati troppi anni,ma ho fatto un disegno semplice con paint.
allora ,vado a memoria,il dislocatore era in ferro vuoto con dei grossi foro riempiti di lana metallica e coperti da una rete,penso in funzione rigeneratore.
il pistone aveva una fascia elastica di tenuta molto sottile ma non so di che materiale fosse,era comunque metallica.
l'asse del dislocatore passava in un foro preciso con un premistoppa ,la tenuta non era comunque ermetica al 100%.
una volta azionato il motore non si riusciva a fermare il volano con le mani però non saprei dirti che potenza avesse,penso al massimo 2-3 hp ma vado a spanne!!!
quella sulla dx in rosso è la pompa,credo si possa sostituire tranquillamente con una pompa per bici,le proporzioni sono quello che sono,la pompa in realtà era molto più vicina al centro del volano credo per ridurre lo sforzo del pistone.
il motore era alto circa un metro più il volano e largo 1.5 circa,di più non ricordo.La teoria è quando si sa tutto e niente funziona.
La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perché.
Noi abbiamo messo insieme la teoria e la pratica:
non c'è niente che funzioni... e nessuno sa il perché!
Albert Einstein
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Sarebbe stato interessante vederlo da vicino e smontarlo e poi rimontarlo. Dal disegno si ha solo un idea non precisa.
Peccato che non hai delle foto. Questi sono cimeli storici che hanno anche un valore economico ,tipo i primi grammofoni di cui ne avevo uno.
A limite, per restare in tema della discussione si sarebbe potuto imitare la macchina ricostruendola ex novo e riscaldare la zona calda con energia solare concentrata e fare un po esperimenti .
saluti.Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "
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lo restaurammo
Ciao zagami,io ebbi la fortuna di smontarlo in quanto,all epoca,davo una mano al sabato al mio vicino con la sua passione del restauro delle moto d epoca!per il solare non so se avrebbe cunzionato perche noi lo mettemmo in moto con un fuoco di legna,credo ci sarebbe voluta una buona parabolaLo restaurammo e poi il mio vicino lo vendette alla mostra scambio di imola ad un signore belga che lo volle a tutti i costi,mi pare svanció 10 mila euro o qualcosa in piú e il prezzo fu lui a farlo!La teoria è quando si sa tutto e niente funziona.
La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perché.
Noi abbiamo messo insieme la teoria e la pratica:
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Albert Einstein
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