Ciao a tutti, sono qui perchè ho un sacco di domande ma chissime risposte.
Possiedo una villetta singola in Calabria, la villetta è di nuova costruzione costituita da un piano terra di 70 mq e un primo piano di circa 65mq, ha fogli di polistirene da 4cm nella ca***** d'aria e isolamento dei ponti terminic rimanenti.
Gli infissi sono in PVC con triplo vetro, soffitta semi abitabile e tetto costituito da lamiere coibentate finto cotto.
Inoltre possiedo un fotovoltaico da 5,7 KW esposto completamente a Sud.
Al momento il riscaldamento è affidato ad una caldaia SILE condensa R da 24 kw a GPL, termosifoni sira Bimetal e un unico ventilconvettore in salotto da circa 3,5 kw.
Oltre alla caldaia sono presenti 4 split per le 3 camere da letto e il salotto con 2 sole unità esterne.
Per l'ACS è presnet esul tetto un pannello Cordivari Stratos da 200 litri (quello senza boiler esterno), il pannello è collegato all'ingresso della caldaia tramite valvola a 5 vie in modo da integrare l'ingresso dell'ACS in inverno.
Vorrei passare ad una PDC per il riscaldamento vista la presenza del fotovoltaico e visto che lo scorso inverno ho utilizzato il riscaldamento con una T di mandata di 48/50 gradi.
Mi è stato proposto di togliere il mio pannello Cordivari per sostituirlo con un impianto a circolazione forzata che dovrebbe aiutare la PDC a riscaldare il bollitore, oppure montare sulla falda orientata ad OVEST un nuovo impianto a circolazione forzata.
Non sono molto sicuro di entrambe le soluzione.
Inoltre vorrei tenere la caldaia come sistema di backup nel caso in cui si verificasse qualche giornata di estremo freddo, per fare ciò la caldaia dovrebbe scaldare sempre il bollitore vero?
Grazie a tutti per le risposte e i posisbili consigli
Possiedo una villetta singola in Calabria, la villetta è di nuova costruzione costituita da un piano terra di 70 mq e un primo piano di circa 65mq, ha fogli di polistirene da 4cm nella ca***** d'aria e isolamento dei ponti terminic rimanenti.
Gli infissi sono in PVC con triplo vetro, soffitta semi abitabile e tetto costituito da lamiere coibentate finto cotto.
Inoltre possiedo un fotovoltaico da 5,7 KW esposto completamente a Sud.
Al momento il riscaldamento è affidato ad una caldaia SILE condensa R da 24 kw a GPL, termosifoni sira Bimetal e un unico ventilconvettore in salotto da circa 3,5 kw.
Oltre alla caldaia sono presenti 4 split per le 3 camere da letto e il salotto con 2 sole unità esterne.
Per l'ACS è presnet esul tetto un pannello Cordivari Stratos da 200 litri (quello senza boiler esterno), il pannello è collegato all'ingresso della caldaia tramite valvola a 5 vie in modo da integrare l'ingresso dell'ACS in inverno.
Vorrei passare ad una PDC per il riscaldamento vista la presenza del fotovoltaico e visto che lo scorso inverno ho utilizzato il riscaldamento con una T di mandata di 48/50 gradi.
Mi è stato proposto di togliere il mio pannello Cordivari per sostituirlo con un impianto a circolazione forzata che dovrebbe aiutare la PDC a riscaldare il bollitore, oppure montare sulla falda orientata ad OVEST un nuovo impianto a circolazione forzata.
Non sono molto sicuro di entrambe le soluzione.
Inoltre vorrei tenere la caldaia come sistema di backup nel caso in cui si verificasse qualche giornata di estremo freddo, per fare ciò la caldaia dovrebbe scaldare sempre il bollitore vero?
Grazie a tutti per le risposte e i posisbili consigli
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