Ciao a tutti.
Dopo aver letto per vari mesi il forum mi sono deciso ad iscrivermi per porvi un quesito.
Ho acquistato un appartamento in un piccolo condominioin montagna, zona climatica F, gradi giorno 4.163, altitudine 1.100mt circa. Temperatura di progetto -10. Controllando lo storico delle temperature i giorni più freddi sono a Gennaio con minime di -12 e massime di 2°.
Stabile degli anni 70 di 3 piani a cui verrà rifatto il tetto nel giro di 1-2 anni.
L'appartamento è di forma rettangolare, al piano primo, con un appartamento sopra e uno sotto di esso, non molto frequentati in inverno. E' esposto a EST lato corto 6mt (terreno in pendenza a salire, da cui riceve quindi poco sole in inverno), SUD lato lungo 10 mt e OVEST lato corto. A NORD confina con le scale condominiali e con un altro appartamento. Non è presente canna fumaria, non vi sono quindi camini/stufe.
Procederò da settembre con una ristrutturazione totale: sostituzione infissi, rifacimento impianti, cappoto interno con intercapedine per i nuovi impianti con, pensavo, 5 cm di lana di roccia e una lastra di 12,5 mm di gesso fibra.
Sono indeciso sul da farsi per quanto riguarda il riscaldamento. Noi vorremo viverlo anche d'inverno, seppur meno frequentemente che in estate.
Attualmente il riscaldamento è centralizzato, con cisterna di gasolio. L'accordo molto strano tra condomini prevede che l'ultimo a lasciare l'appartamento spegne la caldaia condominiale. Da qui per me diventa impossibile lasciare acceso il riscaldamento, anche solo in antigelo, con tutte le problematiche del caso: arrivi dopo due settimane nell'appartamento per farti il we, è gelido, accendi tutti i termosifoni, stai al gelo una giornata e al caldo quando devi partire per tornare a casa.
Per sopperire a questa situazione mi erano state fatte due proposte:
1)Rifacimento impianto termico tenendo collegati i termosifoni al centralizzanto ed installando due PDC aria/aria performanti (panasonic HZ o Daikin Ururu Sarara). Utilizzerei le PDC per mantenere a 4-5° la temperatura e li setterei a 20° il giorno precedente l'arrivo in casa. Poi acenderei i termosifoni.
2)Rifacimento impianto termico con riscaldamento a pavimento a secco (lo scarterei dato il costo anche se avrei le altezze per farlo. A secco per non appesantire il solaio dati gli anni dell'immobile) o con termosifoni dimensionati per la bassa temperatura (es. Irasp Tesi 6) e PDC aria/acqua (magari gas injection) installata nel terrazzo a SUD. Penso sarebbe interessante riuscire a modulare le temperature tra notte e giorno per ridurre i consumi o direttamente spegnere la notte quando si scende sotto i -1/-2. In questo caso terrei l'appartamento sempre a 14/15° e alzerei la temperatura anche qui un giorno prima del mio arrivo. Mi staccherei dal centralizzato (magari lasciando un bypass per futuri ripensamenti se opto per i termosifoni)
Per ACS classico boiler da 80litri, sarei orientato al lydos hybrid di Ariston.
Al rifacimento del tetto, se le mie finanze me lo permetteranno, potrei valutare l'installazione di una canna fumaria esterna e integrare queste soluzioni con una stufa o camino a legna, più per l'effetto scenico e il suo tepore che per il riscaldamento vero e proprio.
Come vi sembra quanto mi è stato prospettato? Vi sembrano buone soluzioni o avete altre idee?
Grazie
Dopo aver letto per vari mesi il forum mi sono deciso ad iscrivermi per porvi un quesito.
Ho acquistato un appartamento in un piccolo condominioin montagna, zona climatica F, gradi giorno 4.163, altitudine 1.100mt circa. Temperatura di progetto -10. Controllando lo storico delle temperature i giorni più freddi sono a Gennaio con minime di -12 e massime di 2°.
Stabile degli anni 70 di 3 piani a cui verrà rifatto il tetto nel giro di 1-2 anni.
L'appartamento è di forma rettangolare, al piano primo, con un appartamento sopra e uno sotto di esso, non molto frequentati in inverno. E' esposto a EST lato corto 6mt (terreno in pendenza a salire, da cui riceve quindi poco sole in inverno), SUD lato lungo 10 mt e OVEST lato corto. A NORD confina con le scale condominiali e con un altro appartamento. Non è presente canna fumaria, non vi sono quindi camini/stufe.
Procederò da settembre con una ristrutturazione totale: sostituzione infissi, rifacimento impianti, cappoto interno con intercapedine per i nuovi impianti con, pensavo, 5 cm di lana di roccia e una lastra di 12,5 mm di gesso fibra.
Sono indeciso sul da farsi per quanto riguarda il riscaldamento. Noi vorremo viverlo anche d'inverno, seppur meno frequentemente che in estate.
Attualmente il riscaldamento è centralizzato, con cisterna di gasolio. L'accordo molto strano tra condomini prevede che l'ultimo a lasciare l'appartamento spegne la caldaia condominiale. Da qui per me diventa impossibile lasciare acceso il riscaldamento, anche solo in antigelo, con tutte le problematiche del caso: arrivi dopo due settimane nell'appartamento per farti il we, è gelido, accendi tutti i termosifoni, stai al gelo una giornata e al caldo quando devi partire per tornare a casa.
Per sopperire a questa situazione mi erano state fatte due proposte:
1)Rifacimento impianto termico tenendo collegati i termosifoni al centralizzanto ed installando due PDC aria/aria performanti (panasonic HZ o Daikin Ururu Sarara). Utilizzerei le PDC per mantenere a 4-5° la temperatura e li setterei a 20° il giorno precedente l'arrivo in casa. Poi acenderei i termosifoni.
2)Rifacimento impianto termico con riscaldamento a pavimento a secco (lo scarterei dato il costo anche se avrei le altezze per farlo. A secco per non appesantire il solaio dati gli anni dell'immobile) o con termosifoni dimensionati per la bassa temperatura (es. Irasp Tesi 6) e PDC aria/acqua (magari gas injection) installata nel terrazzo a SUD. Penso sarebbe interessante riuscire a modulare le temperature tra notte e giorno per ridurre i consumi o direttamente spegnere la notte quando si scende sotto i -1/-2. In questo caso terrei l'appartamento sempre a 14/15° e alzerei la temperatura anche qui un giorno prima del mio arrivo. Mi staccherei dal centralizzato (magari lasciando un bypass per futuri ripensamenti se opto per i termosifoni)
Per ACS classico boiler da 80litri, sarei orientato al lydos hybrid di Ariston.
Al rifacimento del tetto, se le mie finanze me lo permetteranno, potrei valutare l'installazione di una canna fumaria esterna e integrare queste soluzioni con una stufa o camino a legna, più per l'effetto scenico e il suo tepore che per il riscaldamento vero e proprio.
Come vi sembra quanto mi è stato prospettato? Vi sembrano buone soluzioni o avete altre idee?
Grazie
Commenta