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Consiglio riscaldamento/raffreddamento casa legno nuova

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  • Consiglio riscaldamento/raffreddamento casa legno nuova

    Salve a tutti,
    innanzi tutto compimenti per il forum molto interessante e vivo.
    Visto l'esperienza di molti e le competenze di altri, volevo chiedervi un consiglio per l'impianto
    da realizzare nella casa in bioedilizia (classe a) che sto realizzando di circa 100 mq. La mia idea sarebbe
    quella di utilizzare solo una pompa di calore aria aria canalizzata eventualmente, ma solo se necessario,
    visto che la spesa crescerebbe di molto, abbinarla ad un vmc. Che ne pensate?...quanto spenderei a grandi
    linee nelle due ipotesi?
    Grazie mille anche per consigli su eventuali soluzioni alternative (imperativo niente gas).
    Saluti
    Roberto

  • #2
    Se i carichi termici lo permettono la soluzione tecnologica più economica è quasi scontata:
    aggregato a tutt'aria, quindi pompa di calore aria/aria con produzione di acqua calda sanitaria e rinnovo.

    I prodotti più classici sono le VMC termodinamiche (potenze limitate):
    - Nilan (Compact P o VP18)
    - MyDatec (non ha accumulo integrato)
    - e Pichler

    od un prodotto più tecnologico quale:
    - Clivet ElfoPack
    - o la nuova Brofer HPU600 (nettamente più potente rispetto alle altre)

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    • #3
      Originariamente inviato da PID_Block Visualizza il messaggio
      Se i carichi termici lo permettono la soluzione tecnologica più economica è quasi scontata:
      aggregato a tutt'aria, quindi pompa di calore aria/aria con produzione di acqua calda sanitaria e rinnovo.

      I prodotti più classici sono le VMC termodinamiche (potenze limitate):
      - Nilan (Compact P o VP18)
      - MyDatec (non ha accumulo integrato)
      - e Pichler

      od un prodotto più tecnologico quale:
      - Clivet ElfoPack
      - o la nuova Brofer HPU600 (nettamente più potente rispetto alle altre)
      Ciao
      grazie mille per la risposta. Posso chiederti da ignorante puro, cosa intendi con "rinnovo"?
      Tu mi parli di VMC termodinamiche, quindi il consiglio sarebbe quello di abbinare alla pompa
      di calore comunque una VMC, giusto?
      Grazie mille e scusa le domande da inesperto.

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      • #4
        Ciao

        solitamente chi realizza abitazioni in bioedilizia fornisce anche l'impianto di climatizzazione (chiavi in mano) in quanto integra nell'architettonico gli impianti (distribuzione compresa).
        Avrai un'abitazione molto isolata, in cui i carichi invernali saranno molto bassi e quelli estivi proporzionali (ed in certi casi superiori) a quelli invernali. Queste caratteristiche mettono in crisi i sistemi tradizionali sia dal punto di vista tecnico che economico.
        L'impianto dovrà:
        - rinnovare l'aria (ricambiate l'aria con recupero del calore);
        - riscaldare;
        - raffrescare;
        - deumidificare;
        - produrre acqua calda sanitaria.

        Il classico sistema pompa di calore aria/acqua + impianto di distribuzione radiante + vmc(con deumidificatore integrato) + accumulo sanitario, diventa oneroso se riferito ai carichi in gioco e soprattutto diventa complesso trovare la quadratura tra la distribuzione radiante Vs taglia pompa di calore Vs carichi termici.
        Per queste tipologie di abitazioni ci si sta orientando verso sistemi a tutt'aria (privi di acqua tecnica): assenza di radiante e pompa di calore aeraulica (aria/aria) capace di rinnovare l'aria (ricambi con recupero) e di climatizzare l'ambiente (riscaldamento/raffrescamento/deumidificazione). Esistono macchine aggregato (un unico componente) in grado di svolgere tutte queste funzioni e di integrare anche la produzione di acqua calda sanitaria (accumulo interno).
        L'impianto si riduce alla macchina (monoblocco) + distribuzione dell'aria (canali, bocchette, etc...).

        Non sono certo soluzioni fai da te (non lo è nessuna in effetti), richiedono la consulenza di un professionista.

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        • #5
          Originariamente inviato da PID_Block Visualizza il messaggio
          Ciao

          solitamente chi realizza abitazioni in bioedilizia fornisce anche l'impianto di climatizzazione (chiavi in mano) in quanto integra nell'architettonico gli impianti (distribuzione compresa).
          Avrai un'abitazione molto isolata, in cui i carichi invernali saranno molto bassi e quelli estivi proporzionali (ed in certi casi superiori) a quelli invernali. Queste caratteristiche mettono in crisi i sistemi tradizionali sia dal punto di vista tecnico che economico.
          L'impianto dovrà:
          - rinnovare l'aria (ricambiate l'aria con recupero del calore);
          - riscaldare;
          - raffrescare;
          - deumidificare;
          - produrre acqua calda sanitaria.

          Il classico sistema pompa di calore aria/acqua + impianto di distribuzione radiante + vmc(con deumidificatore integrato) + accumulo sanitario, diventa oneroso se riferito ai carichi in gioco e soprattutto diventa complesso trovare la quadratura tra la distribuzione radiante Vs taglia pompa di calore Vs carichi termici.
          Per queste tipologie di abitazioni ci si sta orientando verso sistemi a tutt'aria (privi di acqua tecnica): assenza di radiante e pompa di calore aeraulica (aria/aria) capace di rinnovare l'aria (ricambi con recupero) e di climatizzare l'ambiente (riscaldamento/raffrescamento/deumidificazione). Esistono macchine aggregato (un unico componente) in grado di svolgere tutte queste funzioni e di integrare anche la produzione di acqua calda sanitaria (accumulo interno).
          L'impianto si riduce alla macchina (monoblocco) + distribuzione dell'aria (canali, bocchette, etc...).

          Non sono certo soluzioni fai da te (non lo è nessuna in effetti), richiedono la consulenza di un professionista.
          Grazie mille
          Tutto molto chiaro. Si certo sarà il costruttore ad indicarmi e forse fornirmi l'impianto ma adesso ho capito a cosa si riferiscono quando mi propongono certe soluzioni.
          Grazie di nuovo

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