Caldaie a condensazione: QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI - EnergeticAmbiente.it

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Caldaie a condensazione: QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI

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  • condensa scarico fumi

    salve pongo un quesito e spero che qualcuno mi risponda:
    ho installato una caldaia a condensazione Baxia Eco Compact duo ht 24kw l installattatore a sdoppiato i tubi di scarico e di presa d aria non usando il coassiale in quanto la caldaia non era direttamente vicino al muro dove c'era il buco ( preesistente per la vecchia caldaia) per l esterno, per fare ciò ha usato per la canna fumaria i tubi in plastica (Polipropilene). Il mio problema e' il seguente: finche ho usato l acqua calda senza usare il riscaldamento tutto ok ( anche perche' sono stati giorni caldi) adesso che fa freddo e uso il riscaldamento ho notato che nella parte finale dello scarico,che esce una 20 ina di cm fuori e finisce con un cappello di acciao inox (credo), si creano delle goccie di condensa che cadono giu'.
    come posso risolvere il problema prima di avere qualche diverbio con i condomini del mio palazzo. E' normale tutto questo che si crei questa condensa? Nel caso questa condensa non dovrebbe ritornare indietro attraverso il tubo e rifinire in caldaia ed essere convogliata nello scarico di condensa previsto? non e' cosi per questo tipo di caldaia?

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    • Ragazzi caldaia a condensazione marca Baltur che ne pensate? Ho l'assistenza vicino, mi sembra un buon prodotto...che dite?

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      • Originariamente inviato da spider61 Visualizza il messaggio
        Pongo un paio di dubbi che ho , per la sostituzione della mia caldaia riscaldamento/ACS ventenne :
        ho chiesto un preventivo, per adesso ,e mi servono circa 2000 euro per sotituzione della vecchia Leblanc (vicina allo schiattamento) con una Vaillant a condensazione , premesso che non consumo un granche' di metano , dai 400 ai 700mc annualmente (700 adesso per una situazione particolare poi penso di rientrare nei 400-500mc/anno) , rimango perplesso sulla scelta della condensazione , non potrei mettere una caldaia 'normale' , sempre modulante con temperatura scorrevole etc... ad un costo di poco piu' di 1/3 ?! in considerazione che anche una non a condensazione sara' sempre piu' efficiente della vecchia .

        grazie
        tutta la vita condensazione, trovi ottimi prezzi sui modelli anche Vaillant 2016 e hai il vantaggio dell'efficienza ErP ad un costo appena superiore.
        Demshop.it : tutto sulla termoidraulica, caldaie a condensazione e articoli per il condizionamento.

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        • Assolutamente condensazione tutta la vita con valvole termostatiche sugli elementi!

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          • Originariamente inviato da demshop.it Visualizza il messaggio
            tutta la vita condensazione,
            Senso di questo intervento ?!
            Citi una cosa che ho scritto 3 anni e mezzo fa' , ti serve per farti notare ?!
            AUTO BANNATO

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            • per sotiris le caldaie a condensazione si producono acqua da convogliare sa qualche parte meglio nello scarico,
              non è stato previsto uno scarico della condensa?

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              • Tutte le caldaie a condensazione producono una quantità significativa di acqua.. Lo scarico a terra é indispensabile..
                FV: 3.5kWp - 14xWaris 250 Poli + Aurora Power One 3.0 Installato 7/10/14 - Allaccio 25/11/14
                2 pannelli solari termici piani con boiler a "svuotamento" 300L Ariston e caldaia instantanea a condensazione Class Premium Evo 30 kW Installato 4/11/13
                Prov. Mantova - SUD+15° - Tilt 21°
                Altre stufe a pellet e a legna di poca importanza

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                • Si ma oltre allo scarico condensa della caldaia si deve mettere in preventivo anche quello delle canna fumaria che nella maggior parte dei casi di abitazioni un po vecchiotte è d'obbligo. Tutto questo rema contro le caldaie a condensazione....in termini di costo.

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                  • Infatti , io poi ho scelto , per la mera sostituzione, una tradizionale AR che ho mantato a 1200€ contro 2000 a cui quasi sicuramente avrei dovuto aggiungere la canna fumaria esterna , e sono contento anche se spendo 50€ in piu' all'anno ; con le nuove tariffe elettriche potrei anche decidere di passare a PDC aria/acqua e quindi tenere ferma una cosa che mi e' costata quasi la meta' ......
                    AUTO BANNATO

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                    • Dei 2000€ però immagino che ci sia una cospicua parte rimborsata nella dichiarazione dei redditi (il 65% se non erro) e comunque meno consumi meno inquimamento
                      Poi son scelte...
                      nononoeno's PV (2kWp): 8 x Solarworld - Sunmodule Plus SW 250 poly + Inverter: 1 x SMA - Sunny Boy 2.5.

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                      • Certo ma anche per 3stelle c'era il 50% (senza nessuna dichiarazione se non il costruttore) quindi.....
                        AUTO BANNATO

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                        • E senza l'obbligo di montare le valvole termostatiche per avere il 65% (mi sembra).
                          Impianto FV da 2,7 kWp, 15 pannelli SHARP NU 180W, inverter SMA SB2500, Azimut 162,2°, Tilt 17°.
                          attivo dal 06/12/2008, 2° CE, SSP (posizione lat. 45,47N, long. 10,26E)

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                          • poi se ne sentono di tutti i colori,un anno fa un idraulico mi disse che a partire del 2015,si potevano
                            installare solo caldaie a condensazione,cavolo dico mi sono intubato 4 piani per una ventilazione forzata
                            2 anni prima,che poi mi avevano detto che le camere aperte non si potevano più installare,bisogna sempre
                            documentarsi e non ascoltare gli ESPERTI

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                            • Io le valvole me le sono montate lo stesso , Pox credo che da settembre 2015 si monti esclusivamente condensazione (o almeno non fanno piu' le AR solo CA ma in casi particolari)
                              Comunque Akiro non ha scritto sbagliato , solo che io ho tirato fuori 1200 (600 dopo 10 anni) , invece di 2000(700 dopo 10 anni)+canna fumaria esterna per 3 piani sopra il mio , di qui a 10 anni vince la condensazione , se continueranno a rendere le detrazioni .... per adesso no , se poi mi viene evoglia della PDC anche solo per farla andare l'80-90% del tempo nel mio caso
                              AUTO BANNATO

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                              • Ragazzi di baltur che ne dite?

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                                • Buongiorno,
                                  chiedo consiglio per la mia situazione in quanto vorrei passare ad una caldaia a condensazione che mi è stata consigliata da molti visto il grosso dispendio di gas metano che richiede la mia abitazione:
                                  - 3000-3200 mc l'anno;
                                  - attualmente con due caldaie tradizionali di 15-16 anni fa ed 1 bollitore;
                                  - circa 13 termosifoni in ghisa (si scaldano un po' dopo ma mantengono il calore bene);
                                  - circa 320 mq;
                                  - 3 bagni con doccia;
                                  - le caldaie sono locate in un armadio apposito in uno dei terrazzi al piano superiore;
                                  - zona Perugia città.

                                  Volevo qualche consiglio su modelli, Kw e marche da considerare per la nuova caldaia a condensazione (vorrei applicare anche le valvole ai termosifoni e recuperare il 66% in 10 anni).

                                  Grazie a tutti in anticipo.

                                  Commenta


                                  • Al di la della caldaia (una qualunque 24 kW, oppure una 35 se sai che fate docce contemporanee... l'importante è che abbia una buona assistenza in zona), non stai pensando ad abbattere i consumi isolando meglio la casa? Anche quella è una spesa che recuperi al 65% e dura per sempre (e aumenta il valore della casa).
                                    PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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                                    • Rispondo a Tephereth.

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                                      Penso che con 34,6 kW e il bollitore da 60 litri tu riesca a gestire tranquillamente anche la tua abitazione (chiedi verifica), a casa mia abbiamo come detto due bagni (vasca + doccia in entrambi) e non vi sono problemi, chiaramente dipende da quanta acqua consumi per una doccia e dalla temperatura che imposti per l'ACS (io la tengo a 45 °C).

                                      Se andrai sul modello a condensazione ti consiglio per esperienza personale di curare attentamente due particolari molto importanti: 1) lo scarico fumi, particolarmente se lo realizzi intubando un tubo flessibile da 8 cm all'interno di una canna fumaria in muratura preesistente; 2) gli scarichi della condensa (dalla caldaia e dal tubo di scarico fumi). Inoltre anche l'aria di ingresso dovrebbe essere presa all'esterno e non all'interno del locale, altrimenti i collaudatori non fanno partire la garanzia perchè l'installazione deve essere a camera stagna.

                                      Il modello a condensazione sarebbe forse più adatto per il riscaldamento a pavimento che richiede temperature relativamente basse dove questo genere di caldaie rende meglio. Ad ogni modo anche io ho i classici e vecchi termosifoni in ghisa, cerco sempre di tenere la mandata più bassa che posso.

                                      L'installazione ti dà diritto alla detrazione fiscale del 50% in dieci anni, con la sola fattura di acquisto e installazione del prodotto. Si può avere anche il 65% ma serve una valutazione termotecnica dell'efficienza del nuovo generatore (io mi sono fermato al 50% perchè l'installatore voleva altri soldi per l'asseverazione e hoi lasciato perdere).
                                      Ultima modifica di GLB; 29-12-2015, 21:56.
                                      Impianto FV integrato da 5,0 kWp, 14 pannelli SunPower X22-360 (360W), Azimut (FV) = -43°, Tilt = 20°, Inverter Solaredge SE5000H, Ottimizzatori di potenza Solaredge. Connesso dal 23/07/2018 con SSP.
                                      Solaredge Monitoring: https://monitoringpublic.solaredge.c...1-591c9a0b855b

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                                      • grazie
                                        mille della risposta e delle esaurienti informazioni.

                                        La coibentazione della casa è buona e mantiene bene la temperatura, cercherò in zona qualche installatore che mi faccia un sopralluogo perché da quanto ho capito le problematiche principali risiedono nella collocazione della canna fumaria e degli scarichi liquidi.

                                        Io spero che mi basti una 35 kw ma in generale potrebbe non bastare (anche se collegati alle attuali caldaie ho dei piccoli pannelli solari sul tetto che aiutano in minima parte nel processo di riscaldamento) in quanto la metratura è abbastanza elevata e per circa la metà dei 320 mq il soffitto è di 3,2 m.

                                        Attualmente però le vecchie caldaie creano più di un problema non solo legato agli alti consumi in quanto nella prima mezzora di accensione dell'impianto di riscaldamento, se si accenda l'acqua calda di una doccia le caldaie saltano e vanno riattivate.

                                        Sulle marche che abbiano un buon rapporto qualità prezzo per una caldaia ad alte prestazioni su quali mi oriento quindi? Abitando praticamente in città ho visto qua e la sul web che le alternative tra gli installatori sono diverse: Riello, Ariston, Baxi, Rinnai, Vaillant, Beretta, Immergas.

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                                        • Se ti bastasse una sola caldaia sarebbe certamente un'ottima cosa, non ti resta che far verificare la situazione. Due caldaie vuol dire doppi controlli e doppia manutenzione con un bell'incremento di costi e consumi.
                                          Per lo scarico dei fumi, so che è ammesso anche a parete per le caldaie a condensazione. Ad ogni modo se hai una canna fumaria basta che ci passi un semplice tubo flessibile di plastica, diametro 8 cm, in genere lo infilano dall'alto e lo collegano alla caldaia. L'unico problema dell'intubamento è se per caso il tubo è costretto a fare un gomito per raccordarsi alla caldaia, in tal caso consiglio di rompere la canna fumaria in quel tratto e vincolare bene con collari all'interno, altrimenti con l'aqcua che si viene a creare e che cade verso il basso per gravità si generano degli spiacevoli sifoni che tappano il tubo di scarico. Se il tubo di scarico si tappa, il fumo di scarico fuoriesce dal basso dove dovrebbe uscire la condensa, se poi qui hai messo un sifone, la caldaia va in blocco e non funziona. La condensa viene dalla canna fumaria di espulsione fumi e dalla caldaia stessa, sono quindi due i flussi di condensa da espellere. Un po' di condensa è ammesso che possa ritornare in caldaia dalla canna fumaria, tanto è vero che i tratti orizzontali degli scarichi li fanno mettere con una pendenza leggermente negativa verso la caldaia, comunque bisogna attrezzarsi per far defluire questo liquido da qualche parte.

                                          Per lo scarico della condensa si potrebbe anche semplicemente raccoglierla in un secchio e buttarla via ogni giorno, anche se è uno sbattimento alcuni lo fanno. L'acqua di condensa la puoi disperdere dove ti pare, ne fa ma non immaginarti una grossa portata, penso che 1 secchio al giorno sia già molto, l'unica avvertenza è che non deve essere scaricata in tubi metallici perchè potrebbe corroderli col tempo, solo tubi plastici.
                                          Altra piccola nota: il terminale in alto, dove esce il fumo, deve essere particolarmente curato altrimenti si rischia che goccioli la condensa nel cavedio della canna fumaria, col tempo crea marciume e muffe. A me l'installatore lo aveva lasciato completamente aperto e ho provveduto io stesso a sistemarlo come si deve, oltre a vari errori sempre fatti dall'installatore. Ti esorto davvero a trovare un installatore competente, perchè su queste caldaie c'è ancora molta sottovalutazione di certi problemi. La filosofia è completamente all'opposto di un camino o di una caldaia tradizionale: in questi si fa in modo che il fumo sia ben caldo e riesca a salire e fuoriuscire dal camino senza condensare (per questo addirittura si coibentano le canne fumarie!), con una caldaia a condensazione si fa in modo che il fumo sia a bassa temperatura (per questo gli scarichi sono banalmente con tubi plastici a bassissimo costo) e che condesi ricadendo verso il basso sotto forma di acqua: più condensa produce e meglio la caldaia avrà lavorato secondo il suo principio di funzionamento.

                                          Da ultimo, non so come sia messo il tuo impianto elettrico, ma è d'obbligo la messa a terra della caldaia, a parte la sicurezza elettrica si tratta di un problema proprio funzionale, se non c'è messa a terra le correnti vaganti rovinano i tubi, se questi sono metallici e non plastici, gli apparati moderni hanno condensatori a X e Y tra chassis e terra che drenano le correnti di disturbo, se non fluiscono verso terra tendono a scaricarsi verso le tubazioni metalliche che sono collegate alla caldaia.

                                          Se hai la possibilità tecnica, potresti installare la sonda di temperatura esterna, quasi tutti i modelli a condensazione ce l'hanno in dotazione compresa nel prezzo, l'installazione è molto semplice, puoi farla anche tu stesso secondo me.

                                          Per le altre marche, sentiamo altri utenti. Questa è la mia prima esperienza con una caldaia a condensazione e l'ho installata soltanto da pochi mesi. Per ora lavora molto bene, del resto è nuova di zecca, ma non aspettarti miracoli nei consumi, la riduzione costi la fa la coibentazione della casa, se metti caldaia nuova + condensazione dovresti calare di quel 15% (max. 20%) di cui parlano, a parità di condizioni esterne.
                                          Ultima modifica di GLB; 30-12-2015, 11:18.
                                          Impianto FV integrato da 5,0 kWp, 14 pannelli SunPower X22-360 (360W), Azimut (FV) = -43°, Tilt = 20°, Inverter Solaredge SE5000H, Ottimizzatori di potenza Solaredge. Connesso dal 23/07/2018 con SSP.
                                          Solaredge Monitoring: https://monitoringpublic.solaredge.c...1-591c9a0b855b

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                                          • Vorrei fare alcune domanda su cadaia a condensazione.

                                            La mia è alloggiata in un vano tecnico contenente la sola caldaia. Il locale è freddo o quantomeno è un po' riscaldato dai tubi della caldaia stessa (sia i tubi dell'acqua, sia lo scarico dei fumi, che ha un tratto di 1 metro orizzontale interno al vano tecnico), di solito con 2-3 °C fuori, all'interno del vano ci sono 13-14 °C. Normalmente è usato per stendere la biancheria d'inverno.

                                            Ciò premesso:

                                            1) il tecnico della caldaia mi ha fatto lasciare le griglie di aerazione alla porta esterna del vano tecnico, come era dalla precedente caldaia. Ora, questa è stagna e di solito infatti la montano all'interno delle abitazioni. Il tubo dell'aria di ingresso è collegato a una presa d'aria esterna e quindi non prende aria dal vano tecnico. Potrei montare una porta normale che magari dispderde meno il calore e mi tiene il locale a una temperatura più alta? Oppure è più sicuro, già che ci sono, lasciare le griglie di aerazione?

                                            2) il tubo dell'acqua calda del riscaldamento e quello dell'ACS li ho coibentati con le guaine termiche per i tubi. Appena escono dalla caldaia, infatti, fanno un percorso in aria di 1,5 max. 2 metri all'interno del vano tecnico, poi si introducono nei muri per andare alle varie utenze. Ora, io ho coibentato sia l'andata dell'acqua calda (sia risc. che ACS), sia il ritorno. Dal momento che ho il riscaldamento a termosifoni, l'acqua che ritorna indietro non è di molto più bassa rispetto alla mandata, per esempio ora ho la mandata a 45 °C impostata in caldaia, il ritorno sarà 35-40 °C a sensazione, di sicuro non è freddo. Mi conviene togliere la coibentazione ai tubi di ritorno dell'acqua calda, così cedo un po' di calore al locale tecnico (praticamente uso i tubi come rudimentali termosifoni) e mando in caldaia l'acqua di ritorno più bassa, sfruttando ancora meglio la condensazione (il vantaggio dovrebbe esserci se sarò costretto ad alzare la mandata a causa delle condizioni climatiche)? Però, così facendo, poi la caldaia non ha un compito più gravoso nello scaldare acqua inizialmente a temperatura più bassa? E' vero che viene preriscaldata, però non è comunque un vantaggio averla un po' più calda all'ingresso? In parole povere: tolgo la coibentazione ai tubi di ritorno (tutti e due? Solo rislcadamento? O solo ACS?) per far calare ulteriormente di qualche grado il ritorno? Tenere il vano tecnico un po' caldo non guasta dal momento che è usato occasionalmente anche come ... asciugabiancheria.
                                            Impianto FV integrato da 5,0 kWp, 14 pannelli SunPower X22-360 (360W), Azimut (FV) = -43°, Tilt = 20°, Inverter Solaredge SE5000H, Ottimizzatori di potenza Solaredge. Connesso dal 23/07/2018 con SSP.
                                            Solaredge Monitoring: https://monitoringpublic.solaredge.c...1-591c9a0b855b

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                                            • Per GLB:Io ho la caldaia a condensazione in lavanderia situata all'interno della casa dove come lei ripongo i panni ad asciugare. Non vedo significativi apporti di calore verso l'ambiente visto le basse tem. di lavoro della caldaia.Per quello che riguarda la presa d'aria ne ho una sola per mantenere un purchè minimo ricambio d'aria con l'esterno visto che comunque la caldaia è a camera stagna. A dire il vero si potrebbe anche tapparla visto che il locale è dotato di finestra. Penso che togliendo la coibentazione ai tubi di ritorno non ci sia un significativo apporto di calore ceduto al vano data la scarsa lunghezza del tubo,in pratica il ritorno deve essere piu basso perche ha rilasciato calore all'impianto e non perche è stata tolta la protezione. Comunque con acqua di ritorno a temp. di 40° la condensazione è assicurata alla grande.

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                                              • Cercare di guadagnare una frazione percentuale di apporto dalla condensazione buttando via energia non è una grande idea, quel poco che guadagni in condensazione te lo perdi con gli interessi in maggior consumo di gas.
                                                PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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                                                • Più che una idea era un ... dubbio personale, motivato dal fatto che la suonano e la cantano dicendo che la caldaia a condensazione deve condensare il più possibile per rendere maggiormente. Va bene, non però fino al punto di raffreddargli di proposito l'acqua di ritorno buttando via il calore. Grazie per le informazioni e ... buon anno!
                                                  Impianto FV integrato da 5,0 kWp, 14 pannelli SunPower X22-360 (360W), Azimut (FV) = -43°, Tilt = 20°, Inverter Solaredge SE5000H, Ottimizzatori di potenza Solaredge. Connesso dal 23/07/2018 con SSP.
                                                  Solaredge Monitoring: https://monitoringpublic.solaredge.c...1-591c9a0b855b

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                                                  • Di per se quello che cantano e suonano è corretto, però va ricercato abbassando il ritorno con abbassamento di portata (con riduzione flusso di circolazione negli elementi riscaldanti e/o abbassamento della velocità del circolatore), senza perdere comfort.
                                                    PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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                                                    • Riducendo la portata però rischio di avere problemi con gli impianti a termosifone, dove già ci sono altri problemi perchè i termosifoni tendono a essere utilizzati ad alta temperatura (60-70 °C), mentre invece a condensazione si preferiscono le temperature di mandata basse.

                                                      A tale proposito ho fatto varie prove giocando con la velocità del circolatore della mia caldaia (modello Riello Family Aqua Condens 3.5 BIS). La caldaia è in un impianto che ha di certo perdite di carico importanti (vano tecnico, tratte lunghe di tubi, 7 termosifoni al primo piano e caldaia alloggiata al piano inferiore). Prima avevamo una caldaia tradizionale SIME, con una pompa esterna a velocità fissa che provvedeva alla circolazione dell'acqua. Francamente non ricordo come fossero messi i termosifoni da un p.to di vista del riscaldamento degli elementi, termosifoni che non sono cambiati, cioè ora con la nuova caldaia sono sempre quelli, e non so neppure a che velocità circolasse l'acqua con la vecchia pompa. Adesso è stata montata questa nuova caldaia a condensazione ed è stato eliminata la vecchia pompa esterna, l'installatore mi ha detto infatti che bastava la portata del circolatore interno della nuova caldaia.

                                                      Attualmente sono un po' più caldi nella parte superiore dove entra l'acqua calda e meno caldi nella parte inferiore dove esce l'acqua, sto parlando di tradizionali termosifoni con elementi verticali in ghisa. Ci sarà una differenza di circa 5 °C al tocco, valuatata "a naso" senza misurare, comunque si sente. Ho cercato di capire se fosse naturale o dovuta a problemi di bassa portata dell'impianto. Mi è stato infatti detto che per sarebbe stato meglio mettere un circolatore esterno e non utilizzare quello della caldaia che garantisce al massimo 600 l/ora anche se il mio installatore ha detto che non serviva.

                                                      La caldaia di quel tipo esce dalla fabbrica impostata con "circolatore a velocità variabile con modalità proporzionale" e nel manuale c'è scritto che questa modalità andrebbe meglio se si usa la sonda climatica esterna (che non ho ancora montato) oppure per riscaldamento con mandate basse, tipo a pavimento. Per inciso, nei termosifoni NON ho le valvole termostatiche. Ho provato a cambiare l'impostazione passando alla modalità "circolatore a velocità costante con modalità a delta T costante", impostando una differenza di 10°C tra andata e ritorno dell'acqua, la situazione è rimasta pressochè identica, sempre "al tatto". Infine ho fatto una prova mettendo il circolatore a 600 litri/ora fissi, la massima velocità possibile, forse un pelo la situazione è migliorata (cioè parte bassa del termosifone un po' più alta) ma è una impressione, dovrei mettere un termometro per verificare. Diciamo che comunque la situazione è rimasta abbastanza identica, se è cambiata lo è di molto poco.

                                                      Vorrei chiedere quindi:

                                                      i) come posso capire se la differenza che percepisco toccando un elemento nella parte alta e nella parte bassa è accettabile e fisiologica oppure se invece è imputabile a una bassa portata di acqua? A naso, che delta T è accettabile tra le due zone, prima di parlare di problema tecnico e mettersi dei problemi per niente?

                                                      ii) se lascio il circolatore a velocità massima e fissa (600 litri/ora) a parte il maggior consumo elettrico della pompa ci vedete altre controindicazioni? Che modalità mi consigliate di attivare tenuto conto del mio impianto a termosifoni in ghisa?

                                                      iii) a spanne, è molto complesso fare un calcolo veramente di massima sulla portata di cui avrebbe bisogno il mio impianto, al fine di valutare se la portata massima di 600 litri/ora è sufficiente o no? Che dati servono?

                                                      iv) la sonda esterna, che al momento non ho ancora collegato, potrebbe dare buoni benefici? Mi conviene installarla? Anche se sono uno che visita spesso il locale caldaia e regolo la mandata manualmente a seconda della situazione esterna (per esempio ora ho impostato solo 45 °C di mandata e riesco ad avere una media di 18,5 °C nella stanza più fredda, col termostato che tiene quasi sempre accesa la caldaia, al massimo la stacca quando raggiunge 19 °C per tre quattro ore nel corso della giornata).
                                                      Ultima modifica di GLB; 01-01-2016, 13:38.
                                                      Impianto FV integrato da 5,0 kWp, 14 pannelli SunPower X22-360 (360W), Azimut (FV) = -43°, Tilt = 20°, Inverter Solaredge SE5000H, Ottimizzatori di potenza Solaredge. Connesso dal 23/07/2018 con SSP.
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                                                      • La faccio molto breve....

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                                                        La sonda esterna imho con i termosifoni è ESSENZIALE. A seconda dell'isolamento della casa magari con T esterna di 0 gradi alle 6 di mattina sei costretto a mandare i termo a 60 gradi, ma se a mezzogiorno hai 10 gradi di T esterna grazie al sole, molto probabilmente te ne bastano 40-45.... quindi condensazione lavora bene e termostati rimangono a riposo.
                                                        PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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                                                        • Con il P90 = 41 (tradotto: caldaia con circolatore in modalità proporzionale) in questa settimana con media di temperature esterne sui 2 °C (stamattina ha anche nevicato un po') e minime tra -2 °C e 0 °C durante la notte, non riuscivo più a raggiungere più i 18,5 °C impostati nel termostato della camera più fredda (che stava sui 18,0 °C).

                                                          Ho impostato P90 = 5, che tradotto significa che la differenza tra mandata e ritorno è di 5 °C controllati (il circolatore a orecchio gira più forte adesso) e "magicamente" ho riottenuto il valore di 18,5 °C. Si vede che la portata è aumentata un poco e adesso mi recupera quel mezzo grado che avevo perduto. La mandata sia prima che ora è sempre stata 45°C, adesso il ritorno in caldaia è di 40 °C, più che sufficiente anche per condensare, direi.
                                                          La caldaia ora va praticamente quasi sempre e il riscaldamento è sempre acceso giorno e notte. Il consumo è di 10 mc/giorno di metano, imputabili al solo riscaldamento però sono 8-9 mc/giorno, non di più (il resto è ACS per due famiglie). La casa ha di coibentato solo la soletta della soffitta sopra il mio appartamento (per il resto non ha neppure i doppi vetri).

                                                          Vedrò di montare sicuramente la sonda climatica esterna, magari per il prossimo inverno.
                                                          Impianto FV integrato da 5,0 kWp, 14 pannelli SunPower X22-360 (360W), Azimut (FV) = -43°, Tilt = 20°, Inverter Solaredge SE5000H, Ottimizzatori di potenza Solaredge. Connesso dal 23/07/2018 con SSP.
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                                                          • Certo, alzando il ritorno hai alzato la T media del termosifone e dunque la potenza termica erogata dai termosifoni.

                                                            Però se 18.5 è la T che vuoi, non può anche essere la T che impone alla caldaia o alla zona di interrompere il flusso....
                                                            PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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                                                            • +18,5 °C è la T che è impostata nel cronotermostato della stanza più fredda.
                                                              Il cronotermostato, tuttavia, ha una isteresi di +/-0,5 °C e lavora in ON-OFF, collegato al contatto della caldaia (ho rimosso il classico ponticello che abilita sempre il riscaldamento e ho collegato il contatto di uscita del relè del cronotermostato).
                                                              Pertanto il riscaldamento viene spento a +19,0°C e viene riattivato a +18°C.
                                                              Comunque con i settaggi di caldaia che ho descritto la T è praticamente sempre a +18,5 °C, al massimo si stacca per due o tre ore se raggiunge +19°C, in casa non ci sono in questi giorni grossi riscaldamenti interni. Ovvio che se si alza la Temp. esterna o se si abbasserà ulteriormente le cose cambiano. Per il prossimo inverno monterò anche la sonda esterna, al momento giace desolatamente abbandonata in un cassetto...

                                                              Volevo fare un'altra domanda. Adesso il ritorno è 40 °C, regolato dalla caldaia. Ieri per curiosità personale ho fatto una misura della condensa prodotta e ho trovato che in 1 ora di funzionamento lo scarico della caldaia ha rilasciato 0,55 litri di condensa. Questo dato non comprende la condensa dal tubo di scarico fumi, però. Secondo te è molta, è poca, sta lavorando bene? La caldaia è una Riello Family Aqua Condens 3.5 BIS.

                                                              Altra curiosità tecnica. L'acqua di ingresso qui dalle mie parti è piuttosto calcarea, con una durezza di 38 °F, laddove il manuale tecnico Riello richede un massimo di 35 °F. La caldaia ha il suo filtro anti calcare in ingresso, a tuo avviso la durezza è così elevata da creare problemi in un futuro diciamo .... non troppo lontano?
                                                              Ultima modifica di GLB; 05-01-2016, 10:28.
                                                              Impianto FV integrato da 5,0 kWp, 14 pannelli SunPower X22-360 (360W), Azimut (FV) = -43°, Tilt = 20°, Inverter Solaredge SE5000H, Ottimizzatori di potenza Solaredge. Connesso dal 23/07/2018 con SSP.
                                                              Solaredge Monitoring: https://monitoringpublic.solaredge.c...1-591c9a0b855b

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