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Sostituzione vecchia caldaia

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  • Sostituzione vecchia caldaia

    Salve a tutti,
    ho contattato degli idraulici e fatti venire sul posto.

    In sintesi: villetta due piani, 120 mq a piano del 1900, attualmente servita da caldaia a gasolio + boiler per i bagni e cucine.

    Soluzione da me pensata: caldaia a condensazione istantanea con produzione di acqua calda sanitaria.

    Alla fatidica domanda: "La nuova caldaia a condensazione da quanti kw dovrà essere?" sembrava di essere alla tombola, 35 kw, 28 kw, 25 kw, ecc....

    Preso dalla disperazione ho contattato dei termotecnici della zona per redigere un progetto sul fabbisogno termico della villetta. Così facendo spero che il termotecnico mi sappia quantificare la giusta potenza della caldaia a condensazione e magari che mi sappia dire se in certe zone, come il vano scale che è molto grande, andrebbero aggiunti delle superfici radianti.

    Ancora il termotecnico deve venire ma chiedo a Voi se ho fatto bene ad operare in questa direzione.

    moderazione:
    cangaceiro, non aprire più discussioni con lo stesso argomento!
    La seconda discussione aperta in questa sezione viene cestinata.

    Pace!
    Gym
    Ultima modifica di gymania; 09-06-2009, 19:10.

  • #2
    Originariamente inviato da cangaceiro Visualizza il messaggio
    Salve a tutti,
    ho contattato degli idraulici e fatti venire sul posto.

    I
    Mah... per inizialre la potenza della caldaia non credo debba esser superiore a quella presente. Le contemporaneità per l'uso di acqua sanitaria (che già hanno uno scarso effetto dal punto di vista del riscaldamento) si azzerano con l'introduzione di un bollitore.

    Intendi mettere una caldaia murale con produzione diretta, senza accumulo? Te lo sconsiglio. Impianto più sollecitato, minore durata del tutto, impossibilità di ricorrere a fonti rinnovabili (già che ci sei...). Certo, ci sarebbe da spendere di più con una caldaia a basamento.
    Comunque... ricordati delle termostatiche e della pompa a giri variabili, altrimenti niente detrazione (oltre che avere una ridotta efficienza della caldaia).
    Per quanto riguarda gli ambienti, se sono freddi (ma se lo erano già PRIMA, con la caldaia a gasolio) dovranno essere integrati. Altrimenti lascia così com'è.

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    • #3
      Il fatto è che sulla vecchia caldaia è riportata una targhetta con scritto 33.500 k/cal, ovvero quasi 39 Kw!!!

      ma sulla fattura del 1971 c'è scritto "posa in opera di caldaia da 25.000 cal", ora non sono uno del settore ma ad esagerare solo per il riscaldamento 20.000 calorie bastano ed avanzano. Per cui essendo in questo immane casino ho scelto un termotecnico che mi dica quando fabbisogno termico necessito dato che gli idraulici tiravano come alla tombola!

      Scusami la domanda da neofita, ma murale intendi quelle "appese"?
      accumulo quanto pensi sia necessario?ma l'accumulo è perennemente tenuto a una certa temperatura dalla caldaia?tipo fisso sui 40 gradi?

      considera che siamo una famiglia di tre persone e anche se ci sono due bagni e due cucine e difficile che ci sia "contemporaneità". Grazie mille della risposta.

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      • #4
        Originariamente inviato da cangaceiro Visualizza il messaggio
        Il fatto è che sulla vecchia caldaia è riportata una targhetta con scritto 33.500 k/cal, ovvero quasi 39 Kw!!!
        Al focolare?

        ma sulla fattura del 1971 c'è scritto "posa in opera di caldaia da 25.000 cal", ora non sono uno del settore ma ad esagerare solo per il riscaldamento 20.000 calorie bastano ed avanzano. Per cui essendo in questo immane casino ho scelto un termotecnico che mi dica quando fabbisogno termico necessito dato che gli idraulici tiravano come alla tombola!
        Fai bene. In ogni caso l'acqua calda sanitaria non influenza più di tanto la potenza richiesta, sempre per il discorso della contemporaneità: non stai tutto il giorno a farti dei bagni. Di norma quando c'è richiesta di ACS la pompa di circolazione dei radiatori si spegne, proprio per garantire la massima potenza all'ACS.

        Scusami la domanda da neofita, ma murale intendi quelle "appese"?
        accumulo quanto pensi sia necessario?ma l'accumulo è perennemente tenuto a una certa temperatura dalla caldaia?tipo fisso sui 40 gradi?
        Ho parlato di caldaia murali (sì, appese) vs caldaie a basamento. Una caldaia a basamento ha di norma un contenuto d'acqua (interno) superiore, che assicura di solito una maggior inerzia dell'impianto e una vita media superiore.
        Non parlo di bollitore, parlo proprio di accumulo interno: di fatto è un "pentolone" più grosso. Sconsiglio caldaie a produzione diretta di acs: lo scambiatore è sempre l'elemento più debole.


        considera che siamo una famiglia di tre persone e anche se ci sono due bagni e due cucine e difficile che ci sia "contemporaneità". Grazie mille della risposta.
        Il problema è uno solo: che budget di spesa hai? tutto compreso, si intende. Vediamo si riesce a farci stare.

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        • #5
          Endymion70 ti ringrazio molto per le risposte che leggo con grande attenzione ed interesse.

          Dunque....mi è tutto chiaro eccetto un particolare inerente il discorso dell'accumulo, come tu hai scritto (correggimi se sbaglio) le caldaie a basamento sono un pentolone più grande che generalmente garantiscono un accumulo più grande al loro interno rispetto alle murali. Ciò che non capisco è se questo accumulo e non bollitore come hai specificato tu è:

          1. quanti litri? si può stimare?
          2. ma ha un fine solo per l'acs o vale anche per l'acqua del riscaldamento?

          Per quanto concerne il budget non ho un limite diciamo che volevo stare entro gli 8.000 euro.

          Una cosa sicura è:
          sostituzione caldaia a gasolio con caldaia a condensazione + posa in opera di valvole termostatiche ed ho il 55% di detraibilità oltre ad una fatturazione agevolata al 10%.

          poi volevo porre anche in opera:
          1. L'equilibratore che viene interposto fra la caldaia e l'impianto,esso serve a miscelare l'acqua fra mandata e ritorno,esempio dalla caldaia usciamo a 60° l'equilibratore miscela andando ai radiatori a 50 e ritornando ai 40° in caldaia facendola condensare perfettamente ,non avremo la resa di un impianto a bassa temperatura ma ci avviciniamo,sempre questo oggetto funge da disareatore se corredato di valvola sfogo aria e da defangatore,si apre lo scarico sotto e il fango viene via.

          2. sonda climatica

          3. valvola di zona per separare la casa dove ci sono 11 radiatori da delle stanze annesse esterne dove ci sono due radiatori.

          Non ricordo dal regolamento ma è possibile parlare qui di marche e modelli?

          Onestamente non ricordo se la targhetta di 33.500 calorie era posta all'altezza del bruciatore.

          Se non ami un'istantanea, ovvero una che produce istantaneamente acqua calda sanitaria, mi consiglieresti una caldaia a condensazione che faccia solo l'acqua calda per il riscaldamento? ma poi per l'acqua calda sanitaria come farei?

          mille grazie.

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          • #6
            Kw per sanitario e per riscaldamento.

            Osservando le schede tecniche delle caldaie murali a condensazione istantanee notavo come della gamma Junkers Bosch ovvero il modello CeraPurConfrort ZwBR 35-3 A qui:

            http://www.junkers.com/it/it/ek/down...purcomfort.pdf

            la differenza in Km nominale tra sanitario e riscaldamento è sostanziale:

            27,8 contro 34,8 kw.

            come mai?

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            • #7
              Originariamente inviato da cangaceiro Visualizza il messaggio
              sostituzione caldaia a gasolio con caldaia a condensazione + posa in opera di valvole termostatiche ed ho il 55% di detraibilità oltre ad una fatturazione agevolata al 10%. SI
              poi volevo porre anche in opera:
              1. L'equilibratore Attento se lo istalli non potrai mai avere un ritorno freddo in caldaia ! quindi niente condensazione
              2. sonda climatica ottima scelta
              3. valvola di zona Se non vuoi spegere delle stanze per periodi lunghi (maggiori di 12 ore) non servono hai già le valvole termostatiche
              Personalmente io ti consiglio di valutare :
              l'isolamento dei muri della casa , un casa del 900 NON è sicuramente isolata
              i serramenti ed i vetri
              l'istallazione di pannelli solari termici per ACS

              Ciao da Recoplan

              Ps rivolgiti ad un Termotecnico serio

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              • #8
                ciao recoplan il termotecnico viene mercoledì mattina.

                I doppi vetri c'è li ho.

                Il solare tra 4 mq di pannello, bollitore 300 litri (siamo in tre), altri "aggeggi vari" partono altri 5.000 euro, ma sicuri che ne vale la pena?

                La soffitta non è praticabile, stavo pensando di porre in opera sul pavimento della soffitta non praticabile dell'EPS in fogli con barriera di vapore e fare un risvolto di 50 cm lungo le pareti, polistirene insomma, dici serve?

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                • #9
                  Originariamente inviato da cangaceiro Visualizza il messaggio
                  il termotecnico viene mercoledì mattina.
                  Speriamo che sia un Tecnico Bravo Competente ed Onesto
                  I doppi vetri c'è li ho.
                  Io parlavo di vetri vetrocamera basoemissivi ed anche dei serramenti : se non hanno guarnizioni .....
                  Il solare tra 4 mq di pannello, bollitore 300 litri (siamo in tre), altri "aggeggi vari" partono altri 5.000 euro, ma sicuri che ne vale la pena? In che comune abiti ? cone potrebbero essere orientati i pannelli ?

                  La soffitta non è praticabile, stavo pensando di porre in opera sul pavimento della soffitta non praticabile dell'EPS in fogli con barriera di vapore e fare un risvolto di 50 cm lungo le pareti, polistirene insomma, dici serve?se spesso 10 cm si moltissimo
                  Per i pannelli solari : esistono anche sistemi a circolazione naturale , più economici , ricorda la detazione del 55% e dai una occhiata alla sezione solare termico : troverai molte informazioni

                  Ciao da Recoplan

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                  • #10
                    Ciao, grazie della risposta ma con il solare ormai abbandono, non so ma a me i tempi di ripresa 10-12 anni che sento dire a giro faccio a tempo a morire, per poi avere qualche doccia gratis in più!

                    Per il resto il termotecnico mi ha fatto una buona impressione iniziale, mi sembra valido, per quanto concerne l'isolamento della soffitta farà un calcolo igrometrico al fine di determinare, sulla base del materiale isolante scelto, se e dove ci possano essere dei punti di condensa durante l'anno. Mi ha detto che, sempre una volta scelto il materiale isolante, si determinerà lo spessore necessario per rientrare in detraibilità del 55%.

                    Qui sul forum ho letto che una cosa è la pratica di detraibilità per la sostituzione della caldaia ed un'altra e quella per l'isolamento termico dell'abitazione, a sentir lui sembra che possa mettere tutto in una o almeno è quello che mi ha lasciato indurre.

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                    • #11
                      Originariamente inviato da cangaceiro Visualizza il messaggio
                      con il solare ormai abbandono, non so ma a me i tempi di ripresa 10-12 anni che sento dire a giro forse dovresi chiedere al Termotecnico : tempi di 10-12 anni sono più che dimezzati con il 55% di detrazione fiscale

                      per l'isolamento della soffitta farà un calcolo igrometrico al fine di determinare, sulla base del materiale isolante scelto, se e dove ci possano essere dei punti di condensa durante l'anno. una volta scelto il materiale isolante, si determinerà lo spessore necessario per rientrare in detraibilità del 55%. corretto

                      ho letto che una cosa è la pratica di detraibilità per la sostituzione della caldaia ed un'altra e quella per l'isolamento termico dell'abitazione le procedure sono diverse ma alla fine la pratica è unica
                      Ciao da Recoplan

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                      • #12
                        non sono un esperto, ma anche il recupero in 6 anni per farsi qualche doccia in più gratis ...insomma...anche perchè c'è da tirare fuori per il discorso solare almeno 4.000 euro subito che per me non sono proprio come frugarsi in tasca, in ogni caso è sempre un piacere leggere le vostre risposte per le quali vi ringrazio molto e cerco a mezzo di voi di erudirmi a tal proposito.

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                        • #13
                          caldaia condensazione quante ore al giorno x condensare

                          ho un vecchio impianto; tubi conduzione in ferro;
                          termosifoni in ghisa.

                          temperatura di mandata sui 57 gradi per avere buon riscaldamento nelle stanze con temperatura su superficie termosifone di 48gradi;

                          devo mettere nuova caldaia; indeciso se classica o a condensazione

                          se non aumento elementi dei termosifoni la caldaia lavorerebbe a 57 gradi;
                          non so temperatura di ritorno quando potrebbe essere;
                          ma ammesso 50 gradi (7 in meno) il rendimento sarebbe circa
                          98-100%?




                          ma tale rendimento in quale condizioni di uso si ha? cioè se ora accendo la caldaia 2 ore la mattina, 2 il pomeriggio e 3 la sera, funzionerebbe la condensazione o necessita di una certa continuità d'uso?


                          per tali caldaie vanno inoltre messi dei filtri per evitare che si rovinino?

                          inoltre:di quanto in realtà potrebbe essere la temperatura di ritorno visto che i tubi sono in ferro e non isolati e con temp. su termosifone di 48gradi, considerando che in partenza ho 57° (è realistica una perdita di 7gradi)?



                          quando si usa solo per acqua calda la condensazione lavora oppure visto che siamo in estate e visto che per una doccia al max l'accensione è di un'oretta non avrebe il tempo di entrare a regime e condensare?

                          Commenta


                          • #14
                            A) la condensazione non dipende dal numero di ore accese ma dipende dalla temperatura di ritorno del fluido. mPiù questo èbasso, più da modo alla caldaia di condensare.

                            B) per misurare la T di ritorno basta comprare un termometro a contatto anche su internet e misurare la T di ritorno, da ui fare le considerazioni.

                            C)Solitamente una caldaia a condensazione è accompagnata per un buon funzionamento dalla temperatura scorrevole che modula la T di mandata in base alla temperatura estena: quindi non avrai un punto fisso(57° di mandata) ma una mandata variabile in base alla temperatura esterna.

                            D) i termosifoni, specialmente quelli in ghisa non sono nati per lavorare a T molto basse, o meglio in italia non c'è una cultura in tal senso; già 30 anni fa facevo viaggi in DDR e lì i termosifoni in ghisa erano accesi tutto il giorno a 40°,per tutti i giorni del lungo e freddo inverno(solitamente -10) alimentati con caldaie a carbone e con una unica differenza rispetto a quello che oggi vorresti fare tu: allora il termosifone in quelle zone solitamente occupava una interaparete della stanza...dai 4 ai 6 metri!!!

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                            • #15
                              Fatture Per 55% Con Dicitura Manutenzione Ordinaria, è sbagliato?

                              scusate raga ma mi è preso un dubbio atroce.

                              E' stato sostituito un generatore a metano con uno a metano ma a condensazione ed in più sono state posate le valvole termostatiche per avere la detrazione del 55%. Il tutto in una villetta unifamiliare.

                              Come le norme vogliono si sono redatte le fatture, eseguiti i bonifici con le causali, inviato il tutto all'Enea a fine 2009, attestazione di riqualificazione ecc....

                              A mio giudizio l'intervento ricade in manutenzione ordinaria in quanto non c'è cambio di combustibile, per cui la DIA non è necessaria.

                              Sono state redatte 4 fatture per il lavoro sopra descritto:

                              1. L'idraulico con aliquota 10% (separazione tra manodopera, materiali e caldaia)
                              2. L'elettricista con aliquota 10% (separazione tra manodopera e materiali)
                              3. Ditta verifica tenuta metano con aliquota 20%
                              4. Materiali isolante con aliquota 20%

                              Il fatto è che nelle fatture numero 1 e 2 ho fatto scrivere esplicitamente "intervento di manutenzione ordianria ai sensi della legge n°457 lettera a.....ecc....."

                              ma poi leggendo qui:
                              http://www.agenziaentrate.gov.it/ilwwcm ... 0N3_08.pdf

                              a pagine 9 recita:"Gli interventi di manutenzione ordinaria sono ammessi all’agevolazione, come già chiarito,
                              solo quando riguardano le parti comuni."


                              ma come solo parti comuni? per cui su un lavoro di manutenzione ordinaria di un edificio privato non spetta l'aliquota agevolata del 10? può essere a rischio per questo motivo l'accettazione della detrazione 55% irpef?

                              Grazie.

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