Ciao a tutti,
Ci stiamo confrontando con la ristrutturazione della nostra casa in Calabria. Le tematiche sono simili alla discussione sulla ristrutturazione della casa in Puglia ma abbiamo preferito aprire una nuova discussione per via delle diverse problematiche e condizioni al contorno.
Si tratta di una villa in muratura portante su due piani costruita nei primi anni 80.
- 200 mq incl. veranda al piano terra, 150 mq calpestabili interni (h=3m)
- 200 mq incl. veranda tra primo piano (75 mq calpestabili con altezza 3m) e mansarda (75 mq calpestabili con altezza media 2m)
- sottotetto non abitabile sopra il primo piano con altezza media 1,35m
- Zona C, 1371 GG, 50m s.l.m.
- Temp. est. di progetto -2,78°C. La temperatura esterna media varia dagli 8°C di Gennaio (raramente si scende sotto zero) ai 26°C di Luglio/Agosto con picchi anche a 36-40 °C
-- Tetto con tegole portoghesi, non ventilato e non coibentato.
-- Muri maestri da 45 cm in blocchetti di calcestruzzo senza coibentazione.
-- Solai in travetti di CA precompressi e pignatte
-- Infissi in legno con persiane esterne, vetro singolo e scuri interni.
-- La dispersione massima è di circa 140 W/mq
-- Il fabbisogno energetico specifico dell'involucro è di circa 200 kWh/mq/anno
--- Impianto Fotovoltaico da 10kWp che sarà portato a 15kWp, copre tutti i consumi (autoconsumo+SSP)
--- Impianto Solare Termico a circolazione forzata con superficie captante da 1,5mq e accumulo da 160L, sarà almeno raddoppiato sia in superficie che in accumulo.
--- Impianto di riscaldamento a termosifoni in ghisa e acciaio abbinata a caldaia 'standard' a Gpl da 24kW che non viene più utilizzato a causa degli alti costi/bassi rendimenti.
Per sfruttare al massimo l'energia solare, stiamo utilizzando Mono-Split Mitsubishi Heavy Industries a PdC per riscaldamento e raffrescamento (c'è in pratica uno split con relativo motore esterno per ogni vano).
--- La caldaia è utilizzata solo per l'integrazione del circuito Acs quando il solare termico non è sufficiente.
L'obiettivo che ci proponiamo è quello di ottenere il massimo comfort limitando le opere murarie.
1) Involucro
I muri esterni sono ricoperti da un "risotto" formato da pietrisco e calce che vorremmo mantenere perchè bello esteticamente (andrebbe solo pulito e riverniciato). I muri interni sono ricoperti di carta da parati che rimuoveremo.
Inoltre non abbiamo l'esigenza di rifare il tetto.
- Non potendo fare il cappotto esternamente, penso che non valga la pena farne uno interno per via dei vari svantaggi di cui si accennava nelle altre discussioni che vanno a ridurre i potenziali benefici, oltre chiaramente al costo enorme per via delle ampie superfici. Eventualmente ci sarebbe un pannello isolante economico e verniciabile da posare direttamente sulla carta da parati il cui costo al mq sia confrontabile con il costo che dovremmo comunque sostenere per la rimozione della carta da parati e successiva preparazione della parete?
- Una soluzione sarebbe isolare solo il tetto dall'interno. In realtà nella mansarda è già presente un rivestimento di lana di vetro di 5cm racchiuso tra tetto e perline in legno. Non so se sia salubre poichè realizzato alla buona con prodotti di 30 anni fa. Invece di rimuovere le perline e sostituire l'isolante, si potrebbe sigillare il tutto con un controsoffitto che ne pensate?
2) Infissi
L'idea sarebbe quella di mantenere gli infissi in legno esistenti cambiando il vetro (singolo) con uno basso emissivo (e selettivo lato sud) per ridurre la trasmittanza.
- Pensate sia fattibile oppure è necessario cambiarli per ottenere prestazioni accettabili? Il dubbio che ho è relativo agli "spifferi" tra telaio ed esterno che in una finestra datata sono sempre presenti poichè non chiude ermeticamente.
3) Impianto
I climatizzatori split attuali sono ottimi dal punto di vista del rendimento ma hanno tre problemi:
- il "rumore" di sottofondo da fastidio di notte - nonostante sia solo di 21 dB(A), uno dei più bassi sul mercato;
- le correnti d'aria che si creano non sono il massimo soprattutto d'estate, mentre in inverno l'aria è secca;
- i motori esterni sono antiestetici.
Per risolvere questi problemi si era pensato ad un nuovo pavimento radiante da posare a secco sopra il pavimento esistente (visto che comunque dobbiamo sostituirlo) abbinato ad un impianto idronico con PdC aria-acqua.
Bisognerebbe verificare che le potenze di questi impianti (80-100W/mq) siano compatibili con la dispersione che si ottiene dopo la sostituzione degli infissi.
Un architetto del Trentino, però, mi ha detto che lì in molti stanno sostituendo gli impianti a pavimento radiante per problemi di salute causati dal fatto di avere per lungo tempo la parte bassa del corpo a temperatura maggiore della parte alta. Inoltre sembra che ci sia un perenne pulviscolo in movimento anche con pavimento pulito.
- Vi risulta?!?
Inoltre è necessario prevedere un impianto ad aria per la deumidificazione, che comunque non dovrebbe creare grossi movimenti d'aria visto che le bocchette possono essere posizionate solo in pochi punti della casa.
L'alternativa dell'impianto misto Rotex Sistema 70 + termosifoni esistenti non mi sembra praticabile visto che dovremmo comunque abbinarlo ad una PdC aria-acqua per poter sfruttare l'energia fotovoltaica e quindi il rendimento della PdC calerebbe di molto.
A questo punto rimarrebbe l'impianto canalizzato PdC aria-aria + modulo Acs integrato con solare termico + recuperatore di calore da installare in nuovo controsoffitto.
Non ci dovrebbero essere problemi per avere ottimi rendimenti ma siamo sicuri che il comfort complessivo (correnti d'aria e rumore) sia migliore dell'impianto a split attuale?
Vorremmo evitare di fare una grossa spesa per ritrovarci con gli stessi problemi....
A voi i commenti. Spero che la discussione sia interessante per tutti.
Grazie mille.
eubrun
Ci stiamo confrontando con la ristrutturazione della nostra casa in Calabria. Le tematiche sono simili alla discussione sulla ristrutturazione della casa in Puglia ma abbiamo preferito aprire una nuova discussione per via delle diverse problematiche e condizioni al contorno.
Si tratta di una villa in muratura portante su due piani costruita nei primi anni 80.
- 200 mq incl. veranda al piano terra, 150 mq calpestabili interni (h=3m)
- 200 mq incl. veranda tra primo piano (75 mq calpestabili con altezza 3m) e mansarda (75 mq calpestabili con altezza media 2m)
- sottotetto non abitabile sopra il primo piano con altezza media 1,35m
- Zona C, 1371 GG, 50m s.l.m.
- Temp. est. di progetto -2,78°C. La temperatura esterna media varia dagli 8°C di Gennaio (raramente si scende sotto zero) ai 26°C di Luglio/Agosto con picchi anche a 36-40 °C
-- Tetto con tegole portoghesi, non ventilato e non coibentato.
-- Muri maestri da 45 cm in blocchetti di calcestruzzo senza coibentazione.
-- Solai in travetti di CA precompressi e pignatte
-- Infissi in legno con persiane esterne, vetro singolo e scuri interni.
-- La dispersione massima è di circa 140 W/mq
-- Il fabbisogno energetico specifico dell'involucro è di circa 200 kWh/mq/anno
--- Impianto Fotovoltaico da 10kWp che sarà portato a 15kWp, copre tutti i consumi (autoconsumo+SSP)
--- Impianto Solare Termico a circolazione forzata con superficie captante da 1,5mq e accumulo da 160L, sarà almeno raddoppiato sia in superficie che in accumulo.
--- Impianto di riscaldamento a termosifoni in ghisa e acciaio abbinata a caldaia 'standard' a Gpl da 24kW che non viene più utilizzato a causa degli alti costi/bassi rendimenti.
Per sfruttare al massimo l'energia solare, stiamo utilizzando Mono-Split Mitsubishi Heavy Industries a PdC per riscaldamento e raffrescamento (c'è in pratica uno split con relativo motore esterno per ogni vano).
--- La caldaia è utilizzata solo per l'integrazione del circuito Acs quando il solare termico non è sufficiente.
L'obiettivo che ci proponiamo è quello di ottenere il massimo comfort limitando le opere murarie.
1) Involucro
I muri esterni sono ricoperti da un "risotto" formato da pietrisco e calce che vorremmo mantenere perchè bello esteticamente (andrebbe solo pulito e riverniciato). I muri interni sono ricoperti di carta da parati che rimuoveremo.
Inoltre non abbiamo l'esigenza di rifare il tetto.
- Non potendo fare il cappotto esternamente, penso che non valga la pena farne uno interno per via dei vari svantaggi di cui si accennava nelle altre discussioni che vanno a ridurre i potenziali benefici, oltre chiaramente al costo enorme per via delle ampie superfici. Eventualmente ci sarebbe un pannello isolante economico e verniciabile da posare direttamente sulla carta da parati il cui costo al mq sia confrontabile con il costo che dovremmo comunque sostenere per la rimozione della carta da parati e successiva preparazione della parete?
- Una soluzione sarebbe isolare solo il tetto dall'interno. In realtà nella mansarda è già presente un rivestimento di lana di vetro di 5cm racchiuso tra tetto e perline in legno. Non so se sia salubre poichè realizzato alla buona con prodotti di 30 anni fa. Invece di rimuovere le perline e sostituire l'isolante, si potrebbe sigillare il tutto con un controsoffitto che ne pensate?
2) Infissi
L'idea sarebbe quella di mantenere gli infissi in legno esistenti cambiando il vetro (singolo) con uno basso emissivo (e selettivo lato sud) per ridurre la trasmittanza.
- Pensate sia fattibile oppure è necessario cambiarli per ottenere prestazioni accettabili? Il dubbio che ho è relativo agli "spifferi" tra telaio ed esterno che in una finestra datata sono sempre presenti poichè non chiude ermeticamente.
3) Impianto
I climatizzatori split attuali sono ottimi dal punto di vista del rendimento ma hanno tre problemi:
- il "rumore" di sottofondo da fastidio di notte - nonostante sia solo di 21 dB(A), uno dei più bassi sul mercato;
- le correnti d'aria che si creano non sono il massimo soprattutto d'estate, mentre in inverno l'aria è secca;
- i motori esterni sono antiestetici.
Per risolvere questi problemi si era pensato ad un nuovo pavimento radiante da posare a secco sopra il pavimento esistente (visto che comunque dobbiamo sostituirlo) abbinato ad un impianto idronico con PdC aria-acqua.
Bisognerebbe verificare che le potenze di questi impianti (80-100W/mq) siano compatibili con la dispersione che si ottiene dopo la sostituzione degli infissi.
Un architetto del Trentino, però, mi ha detto che lì in molti stanno sostituendo gli impianti a pavimento radiante per problemi di salute causati dal fatto di avere per lungo tempo la parte bassa del corpo a temperatura maggiore della parte alta. Inoltre sembra che ci sia un perenne pulviscolo in movimento anche con pavimento pulito.
- Vi risulta?!?
Inoltre è necessario prevedere un impianto ad aria per la deumidificazione, che comunque non dovrebbe creare grossi movimenti d'aria visto che le bocchette possono essere posizionate solo in pochi punti della casa.
L'alternativa dell'impianto misto Rotex Sistema 70 + termosifoni esistenti non mi sembra praticabile visto che dovremmo comunque abbinarlo ad una PdC aria-acqua per poter sfruttare l'energia fotovoltaica e quindi il rendimento della PdC calerebbe di molto.
A questo punto rimarrebbe l'impianto canalizzato PdC aria-aria + modulo Acs integrato con solare termico + recuperatore di calore da installare in nuovo controsoffitto.
Non ci dovrebbero essere problemi per avere ottimi rendimenti ma siamo sicuri che il comfort complessivo (correnti d'aria e rumore) sia migliore dell'impianto a split attuale?
Vorremmo evitare di fare una grossa spesa per ritrovarci con gli stessi problemi....
A voi i commenti. Spero che la discussione sia interessante per tutti.
Grazie mille.
eubrun
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