Buongiorno a tutti,
qualcuno che ha esperienza personale diretta di impianti di riscaldamento e climatizzazione realizzati con ventilconvettori di ultima generazione (diciamo installati negli ultimi 5 anni, magari con piastra radiante) e potrebbe condividerla?
Li sto valutando per metterli a casa nuova, i pregi e i difetti li ho ben chiari (anche in relazione a sistemi alternativi, quali ad esempio i pannelli radianti a soffitto e pavimento..ho letto tutto il possibile a riguardo su questo forum ed altrove), tuttavia, vorrei il parere (disinteressato) di qualcuno che li ha installati e li usa quotidianamente (magari zone non troppo miti).
Mi pare di aver capito che i ventilconvettori di ultima generazione siano più silenziosi, più gradevoli esteticamente e meno energivori (in quanto più facilmente "regolabili") dei tradizionali fan-coil...
Vorrei confereme sul comfort termico.
Se poi qualcuna/o fosse così gentile da esprimere un parere in relazione alla mia esigenze (esposte sotto) le/gli sarei molto grato.
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Si tratta del recupero conservativo di (metà) bifamiliare in muratura portante degli anni ’30, sita in Prato (zona climatica D). La casa, libera su tre lati, è circa 240mq + 40 mq di interrato (con locali tecnici e cantina), 2 piani fuori terra con soffitti alti 3.5/4 mt, un sottotetto abitabile che va da 2 a 4 metri ed un giardino di 200 mt circa. Le pareti esterne sono di circa 40/45 cm di spessore. In famiglia siamo in 3 e la casa non è usata dalle 9 alle 17.
Essendo una dimora storica, l’edificio è soggetto a vincoli urbanistici che precludono la possibilità di modificare i prospetti esterni e di installare un impianto fotovoltaico. Adesso la casa non è coibentata ed ha un impianto di riscaldamento alimentato da una caldaia a metano da 25 KW Vaillant, nelle stanze esposte a sud ed in sala da pranzo ci sono dei climatizzatori/split. Il sotto-tetto è attualmente usato come soffitta e non riscaldato (vi è un solo un piccolo calorifero). Noi abbiamo intenzione di usarlo (anche se meno che gli altri piani) e a tal fine sostituiremo il tetto esistente con un tetto ventilato e installeremo impianto di riscaldamento/climatizzazione.
Sarei orientato a:
1. realizzare un cappotto interno,
2. installare una pompa di calore aria/acqua per staccarmi dal gas (pensavo ad un KITA M da 15 kW), in cucina userò fornelli a induzione.
3. usare ventilconvettori sia per il riscaldamento, sia per la climatizzazione (nelle stanze da letto con piastra radiante)
L'installazione di pannelli radianti a pavimento risulterebbe particolarmente complessa e onerosa. Per realizzare un impianto anche a basso spessore (5-8 cm), infatti, dovrei sollevare i solai di 18 cm per vincere un'alzata delle scale (scale storiche in pietra serena che intendo preservare).
Questo a sua volta richiederebbe di segare le porte e il portone di ingresso (tutti oggetti di pregio) e di installare parapetti sulle finestre perché rialzando il solaio diventerebbero troppo basse e fuori norma. Insomma... un bagno di sangue.
La tromba delle scale è molto grande e con l'attuale sistema di riscaldamento con termosifoni in ghisa ad alta temperatura, crea un fastidioso "effetto camino". Vista l'altezza dei solai, l'aria in inverno "stratifica" molto.
I soffitti possono essere controsoffittati ma per ragioni estetiche - e per non snaturare l'edificio - vogliamo che le stanze rimangano almeno 3.30/3.50 metri.
Ho ricevuto pareri molto negativi in relazione ai pannelli radianti a soffitto che - mi dicono - non sono da considerare viste l'altezza dei solai. Sono personalmente scettico rispetto ai pannelli radianti a parete (le stanze sono grandi e non voglio troppi vincoli con l'arredamento).
Saluti,
Filippo
qualcuno che ha esperienza personale diretta di impianti di riscaldamento e climatizzazione realizzati con ventilconvettori di ultima generazione (diciamo installati negli ultimi 5 anni, magari con piastra radiante) e potrebbe condividerla?
Li sto valutando per metterli a casa nuova, i pregi e i difetti li ho ben chiari (anche in relazione a sistemi alternativi, quali ad esempio i pannelli radianti a soffitto e pavimento..ho letto tutto il possibile a riguardo su questo forum ed altrove), tuttavia, vorrei il parere (disinteressato) di qualcuno che li ha installati e li usa quotidianamente (magari zone non troppo miti).
Mi pare di aver capito che i ventilconvettori di ultima generazione siano più silenziosi, più gradevoli esteticamente e meno energivori (in quanto più facilmente "regolabili") dei tradizionali fan-coil...
Vorrei confereme sul comfort termico.
Se poi qualcuna/o fosse così gentile da esprimere un parere in relazione alla mia esigenze (esposte sotto) le/gli sarei molto grato.
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Si tratta del recupero conservativo di (metà) bifamiliare in muratura portante degli anni ’30, sita in Prato (zona climatica D). La casa, libera su tre lati, è circa 240mq + 40 mq di interrato (con locali tecnici e cantina), 2 piani fuori terra con soffitti alti 3.5/4 mt, un sottotetto abitabile che va da 2 a 4 metri ed un giardino di 200 mt circa. Le pareti esterne sono di circa 40/45 cm di spessore. In famiglia siamo in 3 e la casa non è usata dalle 9 alle 17.
Essendo una dimora storica, l’edificio è soggetto a vincoli urbanistici che precludono la possibilità di modificare i prospetti esterni e di installare un impianto fotovoltaico. Adesso la casa non è coibentata ed ha un impianto di riscaldamento alimentato da una caldaia a metano da 25 KW Vaillant, nelle stanze esposte a sud ed in sala da pranzo ci sono dei climatizzatori/split. Il sotto-tetto è attualmente usato come soffitta e non riscaldato (vi è un solo un piccolo calorifero). Noi abbiamo intenzione di usarlo (anche se meno che gli altri piani) e a tal fine sostituiremo il tetto esistente con un tetto ventilato e installeremo impianto di riscaldamento/climatizzazione.
Sarei orientato a:
1. realizzare un cappotto interno,
2. installare una pompa di calore aria/acqua per staccarmi dal gas (pensavo ad un KITA M da 15 kW), in cucina userò fornelli a induzione.
3. usare ventilconvettori sia per il riscaldamento, sia per la climatizzazione (nelle stanze da letto con piastra radiante)
L'installazione di pannelli radianti a pavimento risulterebbe particolarmente complessa e onerosa. Per realizzare un impianto anche a basso spessore (5-8 cm), infatti, dovrei sollevare i solai di 18 cm per vincere un'alzata delle scale (scale storiche in pietra serena che intendo preservare).
Questo a sua volta richiederebbe di segare le porte e il portone di ingresso (tutti oggetti di pregio) e di installare parapetti sulle finestre perché rialzando il solaio diventerebbero troppo basse e fuori norma. Insomma... un bagno di sangue.
La tromba delle scale è molto grande e con l'attuale sistema di riscaldamento con termosifoni in ghisa ad alta temperatura, crea un fastidioso "effetto camino". Vista l'altezza dei solai, l'aria in inverno "stratifica" molto.
I soffitti possono essere controsoffittati ma per ragioni estetiche - e per non snaturare l'edificio - vogliamo che le stanze rimangano almeno 3.30/3.50 metri.
Ho ricevuto pareri molto negativi in relazione ai pannelli radianti a soffitto che - mi dicono - non sono da considerare viste l'altezza dei solai. Sono personalmente scettico rispetto ai pannelli radianti a parete (le stanze sono grandi e non voglio troppi vincoli con l'arredamento).
Saluti,
Filippo
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