Apro questo nuovo topic dopo essere andato OT sulla discussione delle pompe di calore Nimbus. Spero che la discussione vada bene qui...
Spiego il mio problema: sto acquistando una casa piccola e ormai che non posso più tirarmi indietro stanno saltando fuori problemi grandi.
La casa è di circa 50mq su due piani (dove al piano terra ci sono cucina abitabile, bagnetto e camera da letto, al primo piano c'è una stanza che adibirò a studio). La zona climatica è la E e la casa è orientata a nord, mentre sul lato sud a poche decine di metri inizia il costone di una montagna. Insomma le condizioni non proprio ideali per riscaldarla. C'è di buono che il tetto è coibentato (tetto a falda, a vista sulla stanza del primo piano) e gli infissi sono nuovi e con doppi vetri (alcuni in pvc alcuni in alluminio).
Non arriva il metano, non c'è impianto ne bombolone del GPL. Avrò le chiavi per metà/fine settembre (quindi già freddo) e prima di entrare ci saranno dei lavori da fare (rifare il bagno) quindi andrò ad abitarci a ottobre.
Mi stavo chiedendo come riscaldare la casa! In cucina c'è un camino a legna e potrei usare quello, non sarà molto ecologico ma non posso rimanere al freddo. In altre stanze non ci sono le canne fumarie e la camera da letto è separata dalla cucina dal bagno.
Quindi che dovrei fare per riscaldare camera e studio?
Una PDC aria-acqua sarebbe fantastica ma è fuori dalla mia portata. Tra l'altro ho investito tutto quel che avevo nella casa stessa.
Mi hanno suggerito del semplici climatizzatori, mi chiedevo se fossero una soluzione accettabile dal punto di vista energetico ed economico, affidabile, e se poi non rischio per qualsivoglia motivo di rimanere al freddo in pieno inverno.
Sarebbe possibile avere suggerimenti su marche e modelli? Mi interessa maggiormente lo SCOP perché lo userei a pieno regime in riscaldamento. In estate, visto il posto arieggiato in mezzo al verde e fuori città, non ho bisogno di aria condizionata.
Sempre per il discorso del risparmiare, ho visto che ci sono gli HiSense con costi abbordabili e con linee anche silenziose, hanno anche wifi (NB: su questo voglio chiarire, per me non è un vezzo, è che siccome sono informatico, mi occupo di automazione industriale e domotica, la casa stessa sarebbe una installazione di test e quindi il fatto che sia tutto "connesso" mi viene bene anche per scopi dimostrativi ;-) ). Oppure Samsung, che però costano di più.
Sul web si trovano pipponi sui condizionatori giapponesi che sono inadatti a riscaldare e vengono consigliate marche europee... che però costano un occhio :-(
Prendere al limite un dual split, per la cucina pazienza ci penserà il camino a legna. Nel bagno metterei una stufetta elettrica al quarzo.
Tra l'altro mi chiedo se è pensabile una installazione fai-da-te con i kit con i tubi in vuoto o se prima o poi bisogna aspettarsi problemi. So bene come funziona una PDC, so il discorso del vuoto, del test con l'azoto, ecc. Il problema è che una installazione di un dual split, specie se fosse un HiSense, paradossalmente costerebbe più del clima stesso! :-O In questo momento non potrei proprio permettermelo (ribadisco, non è taccagneria, è proprio mancanza di soldi nonché impossibilità di ulteriore accesso al credito!).
Poi, ACS. Qui in città già spendo un occhio a causa del boiler, il classico boiler elettrico a resistenza in classe B (se va bene...). Potrei prenderne sempre uno elettrico in classe B, magari di quelli con le funzioni "eco" che fanno risparmiare quel minimo. Oppure uno in classe A a pompa di calore. La differenza fra la prima e la seconda soluzione è il costo, il boiler a PDC costa 4 volte tanto. Dunque ne vale la pena? Anche qui sono confuso: su questo stesso forum se ne fanno le lodi e se ne dicono peste e corna! Se spendo, deve valerne la pena e devo ammortizzare.
Infine, potenza elettrica. Già arrivati fin qui dovrei far alzare la potenza disponibile a 4.5KW (e ricontrollare tutto l'impianto). Ma ancora si pone un problema... i fornelli!
Li manca il gas e quindi, a meno di non usare un putage a legna (così d'inverno di metto un'ora a mandarlo in temperatura per farmi un caffè e d'estate mi cuocio anche io :-P ), o le bombole (NO grazie ho il terrore), rimangono i fornelli a induzione. Ho visto che Candy fa moduli col limitatore da 3KW massimo totali. Altri hanno potenze di 5~7 ma alcuni anche oltre 10 KW (... li avranno pensati per il mercato USA!? :-O ) e sarebbero impropobili. Già con 3KW mi sa che dovrò passare il cavo solo per la cucina (e fare la canalina apposita) fino al quadro, ricontrollare il quadro stesso ed eventualmente rivedere i diametri... ma poi 4.5KW bastano? O dovrei andare sui 6? (non voglio accendere tutto come fosse un albero di Natale, ma anche con un relay di gestione di carichi potrebbe capitare di usare fornelli e altro... mi chiedo poi se alcuni carichi come ad esempio il clima possano essere spenti impunemente col relè dei carichi... qualcuno lo sa?) E comunque devo trovare una soluzione bilanciata, non vorrei pigliare lo stipendio (da precario......) e passarlo interamente alla società elettrica! :-O
Grazie in anticipo per qualsiasi suggerimento :-)
Spiego il mio problema: sto acquistando una casa piccola e ormai che non posso più tirarmi indietro stanno saltando fuori problemi grandi.
La casa è di circa 50mq su due piani (dove al piano terra ci sono cucina abitabile, bagnetto e camera da letto, al primo piano c'è una stanza che adibirò a studio). La zona climatica è la E e la casa è orientata a nord, mentre sul lato sud a poche decine di metri inizia il costone di una montagna. Insomma le condizioni non proprio ideali per riscaldarla. C'è di buono che il tetto è coibentato (tetto a falda, a vista sulla stanza del primo piano) e gli infissi sono nuovi e con doppi vetri (alcuni in pvc alcuni in alluminio).
Non arriva il metano, non c'è impianto ne bombolone del GPL. Avrò le chiavi per metà/fine settembre (quindi già freddo) e prima di entrare ci saranno dei lavori da fare (rifare il bagno) quindi andrò ad abitarci a ottobre.
Mi stavo chiedendo come riscaldare la casa! In cucina c'è un camino a legna e potrei usare quello, non sarà molto ecologico ma non posso rimanere al freddo. In altre stanze non ci sono le canne fumarie e la camera da letto è separata dalla cucina dal bagno.
Quindi che dovrei fare per riscaldare camera e studio?
Una PDC aria-acqua sarebbe fantastica ma è fuori dalla mia portata. Tra l'altro ho investito tutto quel che avevo nella casa stessa.
Mi hanno suggerito del semplici climatizzatori, mi chiedevo se fossero una soluzione accettabile dal punto di vista energetico ed economico, affidabile, e se poi non rischio per qualsivoglia motivo di rimanere al freddo in pieno inverno.
Sarebbe possibile avere suggerimenti su marche e modelli? Mi interessa maggiormente lo SCOP perché lo userei a pieno regime in riscaldamento. In estate, visto il posto arieggiato in mezzo al verde e fuori città, non ho bisogno di aria condizionata.
Sempre per il discorso del risparmiare, ho visto che ci sono gli HiSense con costi abbordabili e con linee anche silenziose, hanno anche wifi (NB: su questo voglio chiarire, per me non è un vezzo, è che siccome sono informatico, mi occupo di automazione industriale e domotica, la casa stessa sarebbe una installazione di test e quindi il fatto che sia tutto "connesso" mi viene bene anche per scopi dimostrativi ;-) ). Oppure Samsung, che però costano di più.
Sul web si trovano pipponi sui condizionatori giapponesi che sono inadatti a riscaldare e vengono consigliate marche europee... che però costano un occhio :-(
Prendere al limite un dual split, per la cucina pazienza ci penserà il camino a legna. Nel bagno metterei una stufetta elettrica al quarzo.
Tra l'altro mi chiedo se è pensabile una installazione fai-da-te con i kit con i tubi in vuoto o se prima o poi bisogna aspettarsi problemi. So bene come funziona una PDC, so il discorso del vuoto, del test con l'azoto, ecc. Il problema è che una installazione di un dual split, specie se fosse un HiSense, paradossalmente costerebbe più del clima stesso! :-O In questo momento non potrei proprio permettermelo (ribadisco, non è taccagneria, è proprio mancanza di soldi nonché impossibilità di ulteriore accesso al credito!).
Poi, ACS. Qui in città già spendo un occhio a causa del boiler, il classico boiler elettrico a resistenza in classe B (se va bene...). Potrei prenderne sempre uno elettrico in classe B, magari di quelli con le funzioni "eco" che fanno risparmiare quel minimo. Oppure uno in classe A a pompa di calore. La differenza fra la prima e la seconda soluzione è il costo, il boiler a PDC costa 4 volte tanto. Dunque ne vale la pena? Anche qui sono confuso: su questo stesso forum se ne fanno le lodi e se ne dicono peste e corna! Se spendo, deve valerne la pena e devo ammortizzare.
Infine, potenza elettrica. Già arrivati fin qui dovrei far alzare la potenza disponibile a 4.5KW (e ricontrollare tutto l'impianto). Ma ancora si pone un problema... i fornelli!
Li manca il gas e quindi, a meno di non usare un putage a legna (così d'inverno di metto un'ora a mandarlo in temperatura per farmi un caffè e d'estate mi cuocio anche io :-P ), o le bombole (NO grazie ho il terrore), rimangono i fornelli a induzione. Ho visto che Candy fa moduli col limitatore da 3KW massimo totali. Altri hanno potenze di 5~7 ma alcuni anche oltre 10 KW (... li avranno pensati per il mercato USA!? :-O ) e sarebbero impropobili. Già con 3KW mi sa che dovrò passare il cavo solo per la cucina (e fare la canalina apposita) fino al quadro, ricontrollare il quadro stesso ed eventualmente rivedere i diametri... ma poi 4.5KW bastano? O dovrei andare sui 6? (non voglio accendere tutto come fosse un albero di Natale, ma anche con un relay di gestione di carichi potrebbe capitare di usare fornelli e altro... mi chiedo poi se alcuni carichi come ad esempio il clima possano essere spenti impunemente col relè dei carichi... qualcuno lo sa?) E comunque devo trovare una soluzione bilanciata, non vorrei pigliare lo stipendio (da precario......) e passarlo interamente alla società elettrica! :-O
Grazie in anticipo per qualsiasi suggerimento :-)
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