Salve sono nuovo del forum e senza nessuna esperienza nel campo proprio per questo sono qui...siamo in fase iniziale di ristrutturazione e sulla tipologia di riscaldamento architetto, installatore e fornitore sono in forte contrasto mandandomi in confusione più totale.
Premesso questo...appartamento completo di 80mq primo piano e cucina rustica open-space in seminterrato (che utilizzerei nella maggior parte dei giorni) completa di riscaldamento con 3 radiatori in alluminio + scaldasalviette in bagno...la ristrutturazione sarebbe solo al primo piano e la mia idea sarebbe di fare un riscaldamento a pavimento...le due zone sarebbero alimentate da un'unica caldaia a condensazione.
1) - L'installatore sconsiglia riscaldamento a pavimento in quanto la caldaia a condensazione andrebbe collegata ad una valvola miscelatrice per le due zone alta e bassa temperatura e lavorando ad alta temperatura avrebbe dei consumi alti.
2) - Il fornitore conferma il radiante a pavimento affermando che i consumi sarebbero gestibili alzando la bassa temperatura di mandata a 40°/45° ed alimentando anche i radiatori del seminterrato a bassa temperatura aumentando gli elementi e facendoli lavorare con più costanza.
3) - Architetto ed io non vorremmo i radiatori al primo piano per questione di ingombri e di vincoli sugli arredamenti...ma io sopratutto non vorrei svenarmi con i consumi annualmente.
...a questo aggiungo che approfittando del "EcoBonus" andrò ad implementare l'impianto con un solare termico da 300lt.
Ora Vi chiedo...cosa consigliate? è fattibile l'opzione 2 e mandare tutto a bassa temperatura? Con l'opzione 1 avrei consumi ingestibili?
Grazie a chi vorrà indicarmi la giusta strada o almeno aiutarmi a decidere.
Premesso questo...appartamento completo di 80mq primo piano e cucina rustica open-space in seminterrato (che utilizzerei nella maggior parte dei giorni) completa di riscaldamento con 3 radiatori in alluminio + scaldasalviette in bagno...la ristrutturazione sarebbe solo al primo piano e la mia idea sarebbe di fare un riscaldamento a pavimento...le due zone sarebbero alimentate da un'unica caldaia a condensazione.
1) - L'installatore sconsiglia riscaldamento a pavimento in quanto la caldaia a condensazione andrebbe collegata ad una valvola miscelatrice per le due zone alta e bassa temperatura e lavorando ad alta temperatura avrebbe dei consumi alti.
2) - Il fornitore conferma il radiante a pavimento affermando che i consumi sarebbero gestibili alzando la bassa temperatura di mandata a 40°/45° ed alimentando anche i radiatori del seminterrato a bassa temperatura aumentando gli elementi e facendoli lavorare con più costanza.
3) - Architetto ed io non vorremmo i radiatori al primo piano per questione di ingombri e di vincoli sugli arredamenti...ma io sopratutto non vorrei svenarmi con i consumi annualmente.
...a questo aggiungo che approfittando del "EcoBonus" andrò ad implementare l'impianto con un solare termico da 300lt.
Ora Vi chiedo...cosa consigliate? è fattibile l'opzione 2 e mandare tutto a bassa temperatura? Con l'opzione 1 avrei consumi ingestibili?
Grazie a chi vorrà indicarmi la giusta strada o almeno aiutarmi a decidere.
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