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Incendi in Italia
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(E d'un tratto capii che il pensare è per gli stupidi, mentre i cervelluti si affidano all'ispirazione. (cit. Arancia meccanica) - Ma se quella non arriva, il cervelluto stà inguaiato assai (Odisseo - Gigantosaurus Carinii Patagoniae)
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Originariamente inviato da omaccio Visualizza il messaggioHo assisstito personalmente all'azione di spegnimento di un paio di incendi in zona con aerei canadair (altri mezzi erano impossibilitati visto la zona di intervento) ma tra un scarico ed un altro passavano anche 20 minuti il che rendeva vano il lavoro dei 2 canadair.
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Relativamente breve: una 50ina di Km ma tra andata e ritorno...il tutto era vano! A mio giudizio chi gestisce questi mezzi o chi gestisce queste emergenze gestisce molti soldi quindi non ha interesse a cambiare le cose, anzi magare le esaspera!
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[MODERAZIONE: Queste sono tue illazioni, omaccio, e come tali riservale ai tuoi compagni al bar!!!!
Non che non sia legittimo pensare quel che si vuole, ma altro è condividere questi pensieri in libertà qui in rete, dove ci possono leggere persone coinvolte che sanno che queste affermazioni non rispondono al vero.
O hai dei riscontri veri e verificabili, oppure astieniti da simili commenti e attieniti a descrivere i fatti. nll]
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Sì, riscontri di persone che hanno incendiato e poi spento; persone arrestate con tanto di cronaca quindi non penso di aver detto chissà cosa!
Se poi alcune verità danno fastidio...bè siamo in Italia tutto è lecito anche tacere e far tacere!
Comunque non mi sono forse spiegato bene nel mio post precedente:
se spendiamo 1000 affinché il territorio e la sua gente siano protetti da un nemico che non c'è ma che è ipotetico (l'invasore) perchè non spendere 500 o addirittura 1000 in difesa del territorio e della sua gente per un nemico (il fuoco) che c'è ed in decine di anni ha mietuto vittime umane, vittime animali e distruzione del territorio?
Questo è un dato di fatto innegabile eppure abbiamo una scarsa flotta di canadair (seppur aldisopra di altri paesi europei), appaltiamo a ditte europee il loro pilotaggio e continuiamo a spendere anche nelle persone collegate direttamente ed indirettamente con il fenomeno incendio: dimentichiamo forse che nella sola regione Calabira ci sono 18000 forestali assunti??
La domanda spontanea è: questi 18000 forestali sono in grado di domare un incendio sull'Aspromonte? Un incendio dove ci sono alberi che bruciano e non sterpaglie?
Io penso di no, penso che ci vuole un aiutino con mezzi aerei altrimenti 18000, 50, 100 non fa differenza!
Spero di non aver chiacchierato a vuoto ma di aver trasmesso ciò che qui da noi si percepisce e si vede!
PS lode comunque a tutti quelli che combattono il fuoco, me compreso: mettono a rischio la loro vita per il territorio..sono soldati a tutti gli effettiUltima modifica di omaccio; 19-08-2009, 14:58.
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Originariamente inviato da omaccio Visualizza il messaggiouna 50ina di Km ma tra andata e ritorno...
Ovviamente ci sarà stata una valutazione da parte dei responsabili.
Originariamente inviato da omaccio Visualizza il messaggiochi gestisce questi mezzi o chi gestisce queste emergenze gestisce molti soldi quindi non ha interesse a cambiare le cose, anzi magare le esaspera!
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Non capisco perché i compiti per la tutela dell'ambiente e per il sociale sono sempre assegnati ai volontari ma forse è proprio per il fatto che non ci sono compensi in ballo che le cose funzionano meglio. quindi complimenti a tutti i volontari!!!
Però anche per rispondere all'emergenza "incendi" sono necessari adeguati fondi economici, onestà e competenze nella gestione.
Sono d'accordo che oltre la presenza di una sufficiente quantità di mezzi di soccorso è importante la presenza di bacini antincendio sul territorio ed in assenza di questo bisogna inventarsi qualcos'altro.
Una mia difficoltà è avere certezze dell'esistenza e gravità di un incendio prima di segnalarlo poiché penso che dare un falso allarme potrebbe distogliere forze da altre emergenze quindi, non so se già previsto per legge, sarebbe da evitare l'accensione di fuochi anche per non indurre l'osservatore a sbagliare.
Inoltre ho dovuto chiamare 4 volte per il fatto che non avevo certezza che la mia richiesta fosse stata presa in considerazione e che i dati forniti fossero sufficienti. Anche questo atteggiamento potrebbe essere negativo verso chi gestisce le emergenze quindi per tranquillizzare l'utente ed evitare l'intasamento del call center potrebbe essere utile assegnare un codice di segnalazione e comunicare dei tempi indicativi di intervento (come fanno i gestori telefonici per i guasti).
Al fine di inviare personale e mezzi adeguati, organizzerei un breve questionario per individuare l'esatta collocazione e la gravità dell'incendio:
- distanza dal punto avvistamento
- vastità
- vento
- conformazione del territorio
- presenza di abitazioni o persone
- disponibilità a lasciare un recapito telefonico
- ecc. ecc.
La Protezione Civile dispone di una presenza capillare sul territorio, quindi anche l'ipotesi di un tempestivo sopralluogo di un tecnico potrebbe ottimizzare il successivo intervento dei mezzi antincendio.«Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo». Mahatma Gandhi
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ciao. sto facendo un ragionamento ma sono felice di ricevere qualsiasi opinione anche contraria, poichè è basato solo sulle mie riflessioni:
gli stagionali della deforestazione ( mi limito a quella parte di brave persone che non appiccano incendi) lavorano tre mesi (il periodo estivo) e poi richiedono la disoccupazione fino all'anno successivo (o fino a un nuovo periodo di lavoro) o si dedicano ad altro. Secondo me invece dovrebbe cambiare radicalmente la visione della prevenzione degli incendi trasformandola in cura boschiva distribuita durante tutto il corso dell'anno. Insomma, magari assumere un numero minore (o anche molto minore) di persone che vadano a curare il bosco, fare rimboschimento, togliere il sottobosco secco,ecc. ma che lo facciano tutto l'anno e che, se si verificano più di un certo numero di incendi abbiano diminuzioni di paga (il metodo degli incentivi secondo me non è efficace perchè molti lo avvertirebbero come un "non necessario fare di più"). Inoltre, formerei queste persone con corsi ad esempio ogni tre/quattro anni, rendendo obbligatori per l'assunzione i corsi di pronto soccorso di primo e secondo intervento (in modo che sappiano comportarsi adeguatamente in caso di ustioni proprie o di terzi: troppo spesso noi volontari di primo intervento assistiamo a ustionati che si comportano al contrario di come dovrebbero), un corso formativo di base di prevenzione incendi ed eventuali corsi per la tutela dell'ambiente.
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