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riscaldamento ad aria

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  • riscaldamento ad aria

    abito da circa vent' anni in una villetta con riscaldamento ad aria forzata.
    la scelta allora fu determinata dal fatto che avrei potuto in seguito sfruttare l'impianto anche per il
    raffrescamento estivo, cosa mai fatta perchè, fortunatamente e a dispetto di tutti i consigli
    dei vari geometri e tecnici vari, curai per quanto possibile allora l'isolamento
    (serramenti in pvc, cappotto esterno. purtroppo allora non sapevo dei ponti termici... ).

    ne sono molto soddisfatto, l'aria è sempre in circolazione, filtrata, niente odori stagnanti... insomma, mi trovo bene.
    anche se non ho mai fatto dei conti a livello economico per valutarne la convenienza, così ad occhio e croce
    rispetto a colleghi ed amici che sono più o meno nelle mie condizioni ma con i classici caloriferi,
    consumo meno gas e leggermente più elettricità.

    dovendo costruire ex novo, che consiglio mi dareste riguardo al tipo di riscaldamento da adottare?
    personalmente starei ancora sull'aria, ma sembra che sia l'unico in italia a preferirla, a detta del
    paio di termotecnici interpellati.

    tutti sono per il riscaldamento a pavimento.

    la mia filosofia è quella di costruire e non pensarci più (paramano, serramenti in pvc o alluminio,
    niente tetto in legno... niente manutenzione, come fin'ora a casa mia).


    a pavimento mi fa un po' paura, nel senso che se si rompe un tubicino, magari fra vent'anni,
    tocca sbancare il pavimento, cosa per niente simpatica.
    ho visto la posa di questo tipo di riscaldamento da un amico, che si è fatto una casa passiva:

    ''pavimento in marmo, se si rompe un tubetto di questi...'' be', anche a lui è venuto il dubbio.

    ''ma no, coi materiali di oggi...'' gli ho detto, ma non ero così convinto.

    che ne pensate?



  • #2
    se non fai strani interventi sul pavimento la possibilità che si buchino è piuttosto remota, comunque anche altri tubi stanno sotto il pavimento e un'eventuale rottura causerebbe importanti interventi sul pavimento.
    Riguardo il riscaldamento ad aria in linea teorica dovrebbe offrire un minor comfort a parità di temperatura ambiente per la totale assenza di effetto radiante, ma riguardo il riscaldamento entra in gioco molto anche un fattore soggettivo molto importante.

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    • #3
      CITAZIONE (scu @ 21/12/2007, 19:48)
      se non fai strani interventi sul pavimento la possibilità che si buchino è piuttosto remota, comunque anche altri tubi stanno sotto il pavimento e un'eventuale rottura causerebbe importanti interventi sul pavimento.

      vero, ma pensavo di evitare questo tipo di problemi facendo passare i vari servizi il più possibile in zone meno critiche, ad esempio dietro lo zoccolino delle pareti. si fa il primo corso di forato un po più
      stretto... però questo argomento vorrei affrontarlo in un 3d specifico.

      tornando al riscaldamento... sì, non c'è l'effetto radiante, però sinceramente non ne ho mai sentito
      la mancanza.
      l'unico appunto che devo fare è che quando si ha bisogno di una fonte di calore bell'e pronta, tipo per
      scaldarsi le mani congelate, non c'è.
      d'altra parte succede anche con il riscaldamento a pavimento, quindi...

      non so come si colloca l'aria forzata a livello di resa energetica, ma penso che non si discosti
      molto dagli altri tipi, o sbaglio?

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      • #4
        Riscaldamento ad aria calda : dovrebbe essere meno confortevole.
        Io nelle mezze stagioni accendo un condizionatore però se non lo regolo almeno a 24 °C sento una sensazione spiacevole di fresco.
        Tu che temperatura hai impostato in casa ?
        Se più di 20 °C sicuramente hai maggiori dispersioni dall'involucro edilizio e quindi consumi di più.
        Con il riscaldamento a pavimento puoi impostare una temperatura ambiente non superiore a 20 ° e avere un consumo ridotto.
        Comunque la prima cosa è coibentare tanto dall'esterno e muri spessi per avere una buona inerzia termica.
        www.casaincondominio.org

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        • #5
          20 gradi.
          fortunatamente il cappotto esterno aiuta, anche se l'isolante
          è di soli 3 cm di spessore. il rivestimento esterno è in mattone pieno.

          peccato per i ponti termici, quelli non sapevo nemmeno esistessero.

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          • #6
            Bisogna capire come vivi la casa e come la vivrai nei prossimi 20 anni! Ci sono amici che hanno installato riscaldamento a pavimento e vivono tutto il giorno fuori casa tornando solo la sera alle 20..se ne pentono perchè gli duole tener acceso il ricaldamento tutto il giorno per dormire la notte caldi mentre per esempio io ho bimbi piccolissimi e sono sempre dentro casa ed il riscaldamento a pavimento è un toccasana! Per quanto riguarda il comfort il migliore è quello a pavimento, il peggiore quello ad aria ma come hanno già detto altri vale la soggettività in questo caso. Comunque per concludere se vivrai la tua casa solo in determinate ore e magari sei lontano nei week end perchè vai al mare o in montagna nella tua seconda e terza casa e vuoi avere al tuo rientro caldo subito allora quello ad aria, se vivrai la casa sempre più megio quello a pavimento.

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            • #7
              ma questo fattore dipende anche dal grado di isolamento della casa, se hai una casa con un'ottima inerzia termica e un buon isolamento (un cappotto ad esempio) ti puoi permettere di tenere il riscaldamento a pavimento sempre acceso, valutando lievi abbassamenti mentre non ci sei e il mantenimento della temperatura risulta più vantaggioso che farla abbassare e poi rialzarla, il discorso cambia in caso di casa con poca inerzia e poco isolamento.
              Se invece in casa ci sei per veramente poche ore al giorno e sono frequenti le gite fuori porta, probabilmente l'inerzia termica è controproducente e un un tipo di isolamento verso l'interno associato ad un riscaldamento ad aria permette di riscaldare rapidamente anche dopo parecchi giorni di assenza e di poter lasciar raffreddare anche di svariati gradi la casa durante il giorno riscaldandola poco prima di rientrare avendo un risparmio.
              in generale migliore è il grado di isolamento, tanto maggiore è il vantaggio a cercare di mantenere la temperatura costante a tutto beneficio del comfort e dei consumi

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              • #8
                Zona climatica?
                Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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                • #9
                  lombardia, in pianura.

                  non è una seconda casa, e il modus vivendi sarà normale, con
                  moglie casalinga e figli.

                  sarà isolata secondo le vigenti norme termo-acustiche, e forse
                  qualcosa di più.
                  devo ancora scegliere il tipo di materiale isolante, comunque sarà a
                  cappotto esterno, preferibilmente paramano (se non mi svenano),
                  tetto ventilato e isolato, due piani e un sottotetto semiinabitabile.

                  non ho problemi di estetica interna (mi riferisco al passaggio dei
                  tubi di ventilazione).
                  quello che mi interessa sapere è se la resa energetica, a parità
                  di isolamento, è comparabile con le altre tipologie tipi di riscaldamento.

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                  • #10
                    Lombardia in pianura, dice poco.
                    Zona climatica: http://www.isolparma.it/calcoloresistenza/calcola.asp
                    Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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                    • #11
                      CITAZIONE (rere @ 22/12/2007, 10:39)
                      lombardia, in pianura.

                      non è una seconda casa, e il modus vivendi sarà normale, con
                      moglie casalinga e figli.

                      sarà isolata secondo le vigenti norme termo-acustiche, e forse
                      qualcosa di più.
                      devo ancora scegliere il tipo di materiale isolante, comunque sarà a
                      cappotto esterno, preferibilmente paramano (se non mi svenano),
                      tetto ventilato e isolato, due piani e un sottotetto semiinabitabile.

                      non ho problemi di estetica interna (mi riferisco al passaggio dei
                      tubi di ventilazione).
                      quello che mi interessa sapere è se la resa energetica, a parità
                      di isolamento, è comparabile con le altre tipologie tipi di riscaldamento.

                      Rere non sei l'unico a pensarla in questo modo sulla convezione forzata <img src="> . Il problema è che non esiste ancora in commercio un sistema che riduca al minimo le turbolenze che questa crea. Per quanto riguarda il sistema a pavimento consiglio a Tutti di legere come funziona la termoregolazione del nostro corpo (fisiologia del corpo umano), come Voi saprete sicuramente: <img src=">
                      ISS
                      Ps. a differenza di altri sistemi la c.f. permette di gestire la climatizzazione in modo più flessibile: una sorta di clima on demand. <img src=">

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                      • #12
                        Questo è il confronto fra vari sistemi di distribuzione del calore:
                        http://web.tiscali.it/risparmio_energetico...temperatura.jpg

                        Sono diagrammi tratti dagli studi di Fanger e Olesen i padri degli studi sul benessere termoigrometrico.

                        Se qualcuno dopo aver passato anni di studio sull'argomento vuole inserire qualcosa di diverso, si faccia avanti o taccia per sempre.
                        Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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                        • #13
                          CITAZIONE (dotting @ 22/12/2007, 12:38)
                          Questo è il confronto fra vari sistemi di distribuzione del calore:
                          http://web.tiscali.it/risparmio_energetico...temperatura.jpg

                          Sono diagrammi tratti dagli studi di Fanger e Olesen i padri degli studi sul benessere termoigrometrico.

                          Se qualcuno dopo aver passato anni di studio sull'argomento vuole inserire qualcosa di diverso, si faccia avanti o taccia per sempre.

                          Perchè tacere? Se legge meglio, ho scritto che in commercio non ci sono sistemi che riducono efficacemente le turbolenze della c.f. Nei diagrammi che posta viene indicato solo, genericamente, un sistema a convettori, mentre per i sistemi radianti ci si sbizzarrisce ( la convezione f. può essere impiegata in molteplici modi). Penso che Fanger, Olesen e, mettiamoci pure, Ashrae abbiano fatto di meglio e, soprattutto, spiegato meglio di come fanno quei grafici la curva psicrometrica, e Lei ne è al corrente. <img src="> Ma di grazia, perchè non ci dice le temperature di attivazione del sistema di termoregolazione del corpo umano?. <_< E visto che ne scriviamo spieghi anche cosa, l'attivazione di questo sistema, comporta! :sick:
                          Ovviamente non voglio, con questo , inserire qualcosa di diverso, ma completare l'informazione attingendo ad altre fonti e, soprattutto, ad altre discipline ( vedi fisiologia) si. Io la penso in questo modo e Lei?! Mi dica non sarà uno di quelli che dice al figlio di coprirsi perchè prende freddo? No non credo, Lei più correttamente dice copriti che ti raffreddi. Questo può sembrare entrarci poco con quanto andiamo discutendo, ma purtroppo a molti non sono ancora chiari i meccanismi della trasmissione del calore in rapporto al nostro organismo. <_<
                          I solitissimi auguri a Tutti :shifty:
                          ISS

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                          • #14

                            [/QUOTE]
                            Rere non sei l'unico a pensarla in questo modo sulla convezione forzata <img src="> . Il problema è che non esiste ancora in commercio un sistema che riduca al minimo le turbolenze che questa crea.
                            [/QUOTE]


                            ad essere sinceri, non ho problemi di turbolenza, tant'è vero che il termotecnico che
                            prima 'sfotticchiava' particolarmente su questo punto, poi è rimasto piacevolmente sorpreso.

                            in ogni caso si può risolvere agevolmente il problema, credo, diminuendo la portata dell'aria
                            ed aumentando il tempo di funzionamento. motore più piccolo, minor consumo orario ma più protratto,
                            alla fine il problema si risolve. certo, bisogna fare dei calcoli non a spanne come ho fatto io.

                            dotting, il senso di benessere è così soggettivo che...
                            io ad esempio non sopporto il riscaldamento a termosifoni, in casa.
                            aria stagnante, secca, senza ricambio. io poi fumo, quindi peggio ancora.
                            non ho mai provato il risc. a pavimento, ma penso che il ricambio d'aria sia lo stesso,
                            quindi nullo. gli spifferi non esistono più, oggi, bisognerebbe prevedere un minimo
                            di ricambio.

                            Commenta


                            • #15
                              CITAZIONE (dotting @ 22/12/2007, 12:38)
                              Questo è il confronto fra vari sistemi di distribuzione del calore:
                              http://web.tiscali.it/risparmio_energetico...temperatura.jpg

                              Sono diagrammi tratti dagli studi di Fanger e Olesen i padri degli studi sul benessere termoigrometrico.

                              Se qualcuno dopo aver passato anni di studio sull'argomento vuole inserire qualcosa di diverso, si faccia avanti o taccia per sempre.

                              [QUOTE=dotting,20/12/2007, 10:03]
                              image

                              Ma poi non Le sembra che ci sia qualche discrepanza di troppo tra il disegno del sistema a radiatori che posta qui e quello che ha postato in quest'altra discussione, come fosse Bibbia per la termodinamica? In particolare i 14° gradi dove sono? :blink: ed i 23? :P Non voglio infastidirLa troppo, <img src="> è Natale, ma mi aiuti a chiarire alcuni miei dubbi che persistono sull'argomento. <img src="> Documentando s'intende!!! <img src=">
                              ISS

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                              • #16
                                [/QUOTE]
                                La prima cosa essenziale in un'abitazione è l'isolamento, inerzie e ponti vari...
                                Fatto questo a regola d'arte si può pensare alla tipologia di riscaldamento, ho idraulici che in casa loro posseggono sia quello a pavimento che quello a caloriferi, altri solo a pavimento e altri ancora solo quello a caloriferi... Questo è dipeso dal loro modo di pensare(mentalit&agrave, dal modo di abitare la casa(tempi effettivi di permanenza) e la disposizione della casa(villa a tre piani, piccola abitazione ad un piano o appartamento)...


                                Il riscaldamento a pavimento è nato per riscaldare ambienti grandi con soffitti molto alti(Chiese o Ville Antiche)o abitazioni con scale senza perdite di calore, infatti come dimostra il grafico l'aria calda parte dal basso e si sposta verso l'alto raffreddandosi e mischiandosi con quella fredda, una casa con scale non ha sprechi...
                                Poi con il tempo la qualità dei materiali si è "evoluta in meglio" e gli idraulici consigliano questa soluzione perchè comunque è un'ottimo prodotto ed in più loro ci guadagnano parecchio, perchè i materiali ed i tempi non sono così costosi come dichiarano, anzi....

                                Però c'è un però: l'aria calda che parte dal basso tende anche ad alzare la polvere con tendenza a spargersi velocemente, poi se si considera la salute umana ci sarebbe anche qui un'altro però: se si vive in un'ambiente con riscaldamento a pavimento per parecchie ore al giorno può causare il rallentamento della circolazione sanguigna, conosco ragazze che lavorano in uffici con questo tipo di riscaldamento e alla sera hanno caviglie confissime, mentre per mia esperienza personale stavo lavorando su dei battiscopa bianchi in una casa con riscaldamento funzionante e dopo un'ora stavo per svenire e a fatica sono riuscito ad uscire... Nel mio caso credo sia dovuto al fatto che i padroni di casa avessero alzato parecchio la temperatura, io lavoravo accucciato e ho una "circolazione delicata" ...

                                Ho scoperto alternative al riscaldamento a pavimento: riscaldamento a battiscopa, riscaldamento a parete. Al momento non ho link, appena ritrovo qualcosa vi faccio sapere...

                                Edited by RonnyRenneR - 27/12/2007, 17:57

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                                • #17
                                  CITAZIONE (RonnyRenneR @ 24/12/2007, 14:12)

                                  Quoto il 99% di quello che scrivi. Incominciamo finalmente a trattare seriamente questo argomento. E quando dico seriamente mi riferisco ad una discussione scevra da interessi personali e da preconcetti.
                                  Ho fatto un'esperienza illuminante sull'argomento proprio il giorno di Natale, ma ne scriverò dopo le feste.
                                  Ora devo andare. Voglio dare un suggerimento a quanti vorranno scrivere sulla circolazione del sangue negli arti inferiori in rapporto al sistema rad.a pavimento: se avrete tempo leggete, a proposito della Fisiologia del corpo umano, sul meccanismo della termoregolazione e quanto descritto sulle soglie del disconfort connesse all'attivazione dello stesso. <_<
                                  Auguroni
                                  ISS <img src=">

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                                  • #18
                                    Invito il moderatore a porre particolare attenzione agli interventi trolleggianti di ISS.

                                    Ci ha già tentato in queste due discussioni:

                                    http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t=5424785

                                    http://energierinnovabili.forumcommunity.n...t=4861192&st=75

                                    Ora basta.
                                    Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

                                    Commenta


                                    • #19
                                      CITAZIONE (dotting @ 27/12/2007, 10:32)
                                      Invito il moderatore a porre particolare attenzione agli interventi trolleggianti di ISS.

                                      Ci ha già tentato in queste due discussioni:

                                      http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t=5424785

                                      http://energierinnovabili.forumcommunity.n...t=4861192&st=75

                                      Ora basta.

                                      <img src=">

                                      Commenta


                                      • #20
                                        CITAZIONE
                                        a quanti vorranno scrivere sulla circolazione del sangue negli arti inferiori in rapporto al sistema rad.a pavimento:

                                        speriamo che qualcuno ci illumini anche, circa gli effetti dei geloni ai piedi (e ovviamente dei relativi effetti sulla circolazione del genere femminile e umano in genere!!) e delle infezioni delle mucose negli impianti con termosifoni oppure delle congiuntiviti e colpi della strega negli impianti a ventilconvettori; eventualmente non sarebbe male qualche contributo circa la pericolosità del riscaldamento con braciere e di quello con stufe a gas! non parliamo poi degli impianti di climatizzazione nei grandi ambienti tipo ospedali e dei relativi pericoli derivanti dalla legionella (qui si con diversi morti all'anno, altro che circolazione)

                                        esistono comunque Norme, dove stà tutto scritto, pure cosa sia il comfort

                                        tutto il resto è soggettività o malafede

                                        cordialità
                                        Antonio

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                                        • #21
                                          CITAZIONE (ANTONIOMANCA @ 1/1/2008, 11:13)
                                          CITAZIONE
                                          a quanti vorranno scrivere sulla circolazione del sangue negli arti inferiori in rapporto al sistema rad.a pavimento:

                                          speriamo che qualcuno ci illumini anche, circa gli effetti dei geloni ai piedi (e ovviamente dei relativi effetti sulla circolazione del genere femminile e umano in genere!!) e delle infezioni delle mucose negli impianti con termosifoni oppure delle congiuntiviti e colpi della strega negli impianti a ventilconvettori; eventualmente non sarebbe male qualche contributo circa la pericolosità del riscaldamento con braciere e di quello con stufe a gas! non parliamo poi degli impianti di climatizzazione nei grandi ambienti tipo ospedali e dei relativi pericoli derivanti dalla legionella (qui si con diversi morti all'anno, altro che circolazione)

                                          esistono comunque Norme, dove stà tutto scritto, pure cosa sia il comfort

                                          tutto il resto è soggettività o malafede

                                          cordialità
                                          Antonio

                                          Buon anno!! <img src=">

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                                          • #22
                                            CITAZIONE (RonnyRenneR @ 29/12/2007, 20:08)
                                            CITAZIONE (dotting @ 27/12/2007, 10:32)
                                            Invito il moderatore a porre particolare attenzione agli interventi trolleggianti di ISS.

                                            Ci ha già tentato in queste due discussioni:

                                            http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t=5424785

                                            http://energierinnovabili.forumcommunity.n...t=4861192&st=75

                                            Ora basta.

                                            <img src=">

                                            THANKS!!! <img src=">
                                            ISS

                                            CITAZIONE (ANTONIOMANCA @ 1/1/2008, 11:13)
                                            CITAZIONE
                                            a quanti vorranno scrivere sulla circolazione del sangue negli arti inferiori in rapporto al sistema rad.a pavimento:

                                            speriamo che qualcuno ci illumini anche, circa gli effetti dei geloni ai piedi (e ovviamente dei relativi effetti sulla circolazione del genere femminile e umano in genere!!) e delle infezioni delle mucose negli impianti con termosifoni oppure delle congiuntiviti e colpi della strega negli impianti a ventilconvettori; eventualmente non sarebbe male qualche contributo circa la pericolosità del riscaldamento con braciere e di quello con stufe a gas! non parliamo poi degli impianti di climatizzazione nei grandi ambienti tipo ospedali e dei relativi pericoli derivanti dalla legionella (qui si con diversi morti all'anno, altro che circolazione)

                                            esistono comunque Norme, dove stà tutto scritto, pure cosa sia il comfort

                                            tutto il resto è soggettività o malafede

                                            cordialità
                                            Antonio

                                            Siamo qui proprio per trattare questi argomenti, facciamolo. Se è possibile con onestà intellettuale e piacevolmente. Sono sicuro che nessuno di noi ha tempo da perdere in sterili, puerili ed inutili discussioni. <img src=">
                                            Un saluto ISS

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                                            • #23
                                              CITAZIONE
                                              ANTONIOMANCA

                                              Vediamo cosa si può rispondere a quanto scrivi, ovviamente quello che scrivo non è la B. <img src=">
                                              Tu parli dei geloni, ma che ci'azzecca, quelli non Ti vengono in casa. A meno chè non Ti trovi recluso in bagni a 13° di temperatura. Comunque, questo evento, ravvisabile in condizioni estreme di bassa temperatura, si può manifestare proprio perchè il corpo umano non fa altro che disperdere il calore prodotto dal suo metabolismo basale. Questo in ogni circostanza. Evidentemente in questa non interviene un ambiente sufficientemente riscaldato a limitare tale dispersione. <_<
                                              In quanto alle mucose che si irritano, nella casa dove vivo ( radiatroi in ghisa e ventole per il momento prototipi) si arrabbiano e montano delle berricate solo quando l'umidità scende sotto il 32°. Niente infezioni per il momento ( sono dodici anni che ci vivo e siccome l'affitto e buono e ho molto spazio ci resto). <img src=">
                                              Non prenderei in esame impianti diversi da quelli della civile abitazione, l'argomento non sarebbe pertinente, le problematiche e le normative molto più articolate e complesse. <_<
                                              ISS

                                              CITAZIONE
                                              =rere,22/12/2007, 13:49]



                                              ad essere sinceri, non ho problemi di turbolenza, tant'è vero che il termotecnico che
                                              prima 'sfotticchiava' particolarmente su questo punto, poi è rimasto piacevolmente sorpreso.

                                              in ogni caso si può risolvere agevolmente il problema, credo, diminuendo la portata dell'aria
                                              ed aumentando il tempo di funzionamento. motore più piccolo, minor consumo orario ma più protratto,
                                              alla fine il problema si risolve. certo, bisogna fare dei calcoli non a spanne come ho fatto io.

                                              dotting, il senso di benessere è così soggettivo che...
                                              io ad esempio non sopporto il riscaldamento a termosifoni, in casa.
                                              aria stagnante, secca, senza ricambio. io poi fumo, quindi peggio ancora.
                                              non ho mai provato il risc. a pavimento, ma penso che il ricambio d'aria sia lo stesso,
                                              quindi nullo. gli spifferi non esistono più, oggi, bisognerebbe prevedere un minimo
                                              di ricambio.

                                              Quoto tutto quello che scrivi!!! Ma se lo scrivo io succede che devo comprarmi l'auto blindata. :huh:
                                              ISS

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                                              • #24
                                                Durante le ultime vacanze mi sono imbattuto in due situazioni molto illuminanti circa gli impianti a pavimento ed a v.convettori inseriti in edifici di classe energetica A.
                                                Quello che ho potuto constatre, in queste circostanze, mi convince, sempre di più, che per avere risposte disinteressate e concrete bisogna toccare con mano.
                                                Del resto, in periodi come questo in cui preti e suore se le danno di santa ragione dentro la chiese, carabinieri e vigili vanno a rubare a casa dei ladri, si truccano i risultati dei consumi delle auto, ci propinano magneti risparmiosi e tubi miracolosi ecc... perchè chi progetta e vende impianti di climatizzazione dovrebbe fare gli interessi dei consumatori o dell'ambiente? :wacko:
                                                Tanto è vero che qualcuno di questi non perde occasione per farsi crescere la barba ed indossare la tunica da talebano per gridare all'infedele.
                                                Molto brevemente, la vigilia di Natale mi sono trovato a casa di parenti ( casa in classe A con impianto a pavimento primo inverno di utilizzo). Alla mia domanda perchè la temperatura operante fosse così alta ( circa 24,5°) mi è stato risposto che il tecnico aveva già cambiato la centralina perchè prima non si raggiungevano i 18°. Inutile dire che la persona era visibilmente alterata dall'inc.ra e minacciava di non pagare l'extra capitolato. Questa prendetela così com'è, non ha voluto aggiungere altro, anche perchè lui fa l'avvocato, mi spiegava, e di impianti non ne capisce nulla ( LUI). La cosa che ho potuto constatare nel proseguimento della giornata, quando sono arrivati altri quattro parenti ed in totale siamo diventati dodici ospitati in un ambiente di circa 45mq, che la temperatura è andata aumentando e a nulla è servita l'apertura di un paio di finestre, in tutto tre (l'impianto era già spento da tempo). E' chiaro che la temperatura è aumentata per il calore emanato dalle persone, ma il persistere del disconfort era dovuto all'inerzia termica dell'enorme massa riscaldata, il pavimento. La temperatura esterna era inferiore ai 4°. Ci siamo trovati l'anno prima a casa mia, con tre persone in più in uno spazio di circa la metà ( salone con radiatore e ventola prototipo), ere si caldo, ma le finestre aperte garantivano un certo abbassamento della temperatura che comunque era già sottoposta ad un controllo più flessibile.
                                                Nel prosiequo delle mie vacanze, ho alloggiato in un albergo ( stanza 25mq, v.convettore, radiatore asciuga asciugamani in bagno, coibentazione esterna ed interna, doppi vetri veri e tetto travi a vista con sopra uno spessore almeno di 40 cm ( immagino ventilato).
                                                Spengo subito il riscaldamento e apro una finestra per ridurre i circa 23/24° ( misurati a pelle, termostato a manovella).
                                                La prima notte, con finestra ovviamente chiusa, soffriamo un pochino di caldo, la temperatura al mattino non era scesa poi di molto nonostante il v.convettore spento. La sera successiva, al nostro rientro devo nuovamente aprire la finestra ( temperatura esterna notturna intorno ai -4) per abbassare la temperatura, ma a questo punto chiudo anche il radiatore in bagno. Non ci volevo credere, ma con quello standard di coibentazione è sufficiente un radiatore tubolare largo 400mm e alto 1500mm per scladare tutta la stanza, anche se confinato nel bagno ( 4mtx4mt). Insomma, al mattino successivo neanche mia moglie, notoriamente freddolosa, avvertiva la temperatura come troppo poco calda. :woot:
                                                Ho consigliato al proprietario di regolare la temperatura del diffusore apponendo una valvola termostatica sullo stesso e ho deciso che la mia abitazione di proprietà non avrà uno standard energetico inferiore a quello. <_<
                                                Questo avvalora quanto ho avuto modo di scrivere in altre discussioni, e cioè che se una casa e ben coibentata basta un soffio per climatizzarla. In sostanza, e concludo, quando siamo difronte a questi livelli di coibentazione la scelta del sistema di climatizzazione assume una maggiore importanza per quanto attiene al confort igrotermico ( efficacia) e meno per quanto riguarda il risparmio energetico (efficienza).
                                                Un saluto.

                                                ISS

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                                                • #25
                                                  CITAZIONE (IlSolitoSconosciuto @ 8/1/2008, 19:17)
                                                  quando siamo difronte a questi livelli di coibentazione la scelta del sistema di climatizzazione assume una maggiore importanza per quanto attiene al confort igrotermico ( efficacia) e meno per quanto riguarda il risparmio energetico (efficienza).
                                                  Un saluto.

                                                  ISS

                                                  sono daccordo.

                                                  ora non mi resta che vedere se qualcuno ha inventato un impianto che funzioni scaldando
                                                  direttamente l'aria, saltando il passaggio acqua-scambiatore-aria.

                                                  una cosa del genere esiste già, ce l'ho nel caminetto. in sostanza non è che un tubo, penso
                                                  d'acciaio, collegato da una parte all'aspirazione di una ventolina, e dall'altra alla mandata.
                                                  niente di più semplice, la portata è ridicola, ma riesce a scaldare abbondantemente un ambiente di circa 80 mq, dove il camino, da solo, non ce la fa.

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                                                  • #26
                                                    Beh, ne esistono anche di più evoluti, di impianti ad aria... e vanno molto bene.

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                                                    • #27
                                                      QUOTE (IlSolitoSconosciuto @ 8/1/2008, 19:17)
                                                      [...] se una casa e ben coibentata basta un soffio per climatizzarla.

                                                      Su questo credo che siamo tutti d'accordo

                                                      QUOTE
                                                      In sostanza, e concludo, quando siamo difronte a questi livelli di coibentazione la scelta del sistema di climatizzazione assume una maggiore importanza per quanto attiene al confort igrotermico ( efficacia) e meno per quanto riguarda il risparmio energetico (efficienza)

                                                      Ovviamente una casa ben coibentata il consumo energetico e' basso, pero' conviene che l'impianto (nel suo insieme) sia efficiente, per evitare che poi si debbano aprire le finestre per termoregolarlo!!!!!!

                                                      Il confort ha una componente soggettiva, ma statisticamente sono stati individuati di valori termoigrometrici per cui piu' del 90% delle persone ha un senso di benessere. Io sono cresciuto in una casa dove d'inverno c'erano 18 gradi in cucina e 10 nelle camere. Ma gli impianti li progetto per condizioni standard previste per legge.

                                                      I diagrammi riportati da dotting (ovviamente schematici e riferiti ad una sezione tipo) concidono con quanto risulta a me riguardo i sistemi di erogazione del calore, in riferimento alle sole temperature dell'aria.


                                                      Concludo dicendo che un sistema a pavimento radiante ha una serie di vantaggi anche energetici (legati all'erogazione, alla temperatura del fluido termovettore, ecc ecc) ma per casiparticolari potrebbe non essere la soluzione ideale. Un caso particolari potrebbero essere la necessita' di controllare quantita' insolite di umidita' o impurita' dell'aria. In questi casi un sistema ad aria potrebbe essere conveniente, soprattutto se vengono richiesti numerosi ricambi dell'aria, cosa che (normalmente) non e' necessaria nelle abitazioni.

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                                                      • #28
                                                        E se facciamo un sistem misto, il riscaldamente da pavimento che mantiene 18°C con tutta la sua massa termica difficile da variare, ed il sistema ad aria che proveda alla regolazione fine, 20-21 in zona attiva e 18°C negli altri.

                                                        In questo modo si riesce a rispondere più rapidamente a variazioni richieste dovuto a sole/nuvole, presenza di persone ecc.

                                                        In questo modo riusciamo a rispettare un altra richiesta/legge, quello del ricambio d'aria di mezzo volume ogni ora,
                                                        - con questo metodo si riesce più facilmente ad avere una portata bassa di aria
                                                        - che non faccia rumore e
                                                        - non da l'effetto di freddo dovuto all'aria sulla pelle,
                                                        - siamo parlando del ordine di 50 - 80m³/h.
                                                        - possiamo cosi pulire l'aria,
                                                        - e controllare l'umidità.

                                                        La temperatura della massa (pavimento), può essere variato, da 18 a 19°C con un programmatore per sfruttarla all'meglio a seconda delle nostre esigenze.

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                                                        • #29
                                                          è una soluzione che ho visto già adottata in alcuni tipi di case passive.

                                                          in effetti stavo pensando anch'io ad un impianto misto, ma dev'essere semplice ed economico, almeno a livello di gestione.

                                                          non so se e quanto sia necessario a tutti i costi l'effetto radiante dato dai tradizionali tipi di riscaldamento, ma eventualmente si potrebbe pensare
                                                          ad una integrazione dell'impianto ad aria con un caminetto di tipo
                                                          moderno.

                                                          CITAZIONE (livingreen @ 9/1/2008, 00:44)
                                                          Beh, ne esistono anche di più evoluti, di impianti ad aria... e vanno molto bene.

                                                          hai qualche dritta?

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                                                          • #30
                                                            salve,

                                                            posso solo aiutare dicendo che io, non potendo mettere il riscaldamento a pavimento, ho sostituito i vecchi radiatori con dei nuovi termoconvettori a circolazione naturale dell'aria. Certo, sono molto meno potenti di quelli a circolazione forzata, ma niente elettricità e relativi costi, nessun rumore, profili più sottili, assenza di manutenzione... funzionano benissimo con caldaie a condensazione e temp. di mandata anche di 30 - 35°C.

                                                            Aruro Tauro

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