Buongiorno a tutti, sono un nuovo iscritto del forum ma è da tempo che leggo con interesse le discussioni nelle varie aree del sito che mi sono risultate molto utili nel processo di ristrutturazione dell'appartamento che ho acquistato recentemente.
Non ho mai partecipato attivamente non essendo un esperto, ma ora che ho bisogno di qualche consiglio ho deciso di registrarmi.
L'appartamento si trova in un "villino", in realtà una cascina ristrutturata 10 anni fa. Ho affidato i lavori di ristrutturazione dall'alloggio ad un impresa che li ha completati da marzo a metà giugno :
- demolizione pavimentazione, massetto ed impianti esistenti fino al vespaio
- realizzazione ex novo di impianti idraulico ed elettrico e condizionamento
- gettata del massetto di pulizia
- realizzazione impianto di riscaldamento a pannelli radianti
- gettatamassetto specifico per pannelli radianti autolivellante ad asciugatura rapida
- posa pavimentazione
- creazione di alcuni tramezzi ( uno dei quali in camera da letto)
- decorazione
Tra la gettata dell'autolivellante e la posa pavimentazione sono trascorsi solo 5 giorni...ahimè.
Abito in quell'appartamento da metà giugno, e l'estate è trascorsa bene...un po' di umidità che ho sempre attribuito all'estate e alla posizione della casa (campi di grano e rogge qua e la) mitigata dalla ventilazione e dall'impianto di condizionamento (usato in modalità dry...).
Negli ultimi 10 giorni si sta verificando un fastidiosissimo problema di umidità percepita in camera da letto (esposta a nord est). L'umidità in casa è del 65%-70%, le lenzuola sono umide all'inverosimile ed io divento matto (abituato al mio vecchio appartamento in città al 5° piano con il 40% di umidità relativa).
Questo è ciò che faccio : apro le finestre dalle 9 del mattino alle 17.00 circa, le ore più asciutte, accendo il condizionatore in modalità dry fino a mezzanotte. Riesco a portare l'umidità in casa al 55% ma poi appena spengo il clima inesorabilmente l'umidità si rialza fino al 70%. Se la porto al 45% torna al 70%, se la porto al 65% torna al 70%. Di notte la casa è sigillata (finestre chiuse) non cucino, non ho panni stesi e non uso la doccia...respiro solamente. All'esterno in questi giorni piovosi la temperatura è di 17-18° con umidità al 90%.
E' come se la casa abbia una sorta di "inerzia igrometrica" che riporta il tasso di umidità a quel valore : 23-24° e 70% di umidità. O semplicemente che "traspiri" troppo (il che quando sarà inverno potrebbe persino essere un vantaggio ma ora non lo è affatto).
Ora che all'interno di casa la temperatura è di 24 gradi e all'esterno è pressoché uguale (con tasso di umidità persino superiore all'esterno che all'interno) la ventilazione peggiora la situazione.
Il climatizzatore non riesce a deumidificare con la stessa efficienza che aveva d'estate...sto comprando un deumidificatore, ma a questo punto non so se risolverò.
Gli infissi hanno una buona tenuta, sono in alluminio/pvc con doppia vetrocamera. La casa è a piano terreno ed ha il vespaio areato sotto tutta la superficie. I muri perimetrali sono sicuramente controterra, ma al tatto non mi sembrano per nulla umidi. La casa prima che ristrutturassi aveva solo qualche punto negli angoli dove l'umidità condensava (tenevano riscaldamento a 18 gradi con radiatori posizionati distanti dalle finestre e dai ponti termici), ma nessun problema di risalita o muffe sulle pareti.
A parte non sapere se mi devo rassegnare a questa situazione perché vivo in un contesto di "campagna", ho qualche dubbio e chiedo a voi un'opinione :
- il tasso di umidità potrebbe essere dovuto alla forte umidità residua dei lavori di ristrutturazione conclusi con un po' troppa fretta a giugno (massetti e tramezzi) ?
- potrebbe essere sensata l'ipotesi della "forte" traspirabilità dell'immobile che consenta all'umidità esterna di penetrare all'interno in periodi come questo nei quali l'umidità relativa e la temperature esterne non consentono di abbassare l'umidità interna arieggiando i locali o con la microventilazione?
- ci sono degli allarmi "sentinella" che devo tenere d'occhio per capire se il problema è di tipo strutturale o se è semplicemente "stagionale" (col freddo migliorerà) ?
Grazie a tutti per la pazienza, per le vostre opinioni e scusate per il poema.
Buona giornata!
Non ho mai partecipato attivamente non essendo un esperto, ma ora che ho bisogno di qualche consiglio ho deciso di registrarmi.
L'appartamento si trova in un "villino", in realtà una cascina ristrutturata 10 anni fa. Ho affidato i lavori di ristrutturazione dall'alloggio ad un impresa che li ha completati da marzo a metà giugno :
- demolizione pavimentazione, massetto ed impianti esistenti fino al vespaio
- realizzazione ex novo di impianti idraulico ed elettrico e condizionamento
- gettata del massetto di pulizia
- realizzazione impianto di riscaldamento a pannelli radianti
- gettatamassetto specifico per pannelli radianti autolivellante ad asciugatura rapida
- posa pavimentazione
- creazione di alcuni tramezzi ( uno dei quali in camera da letto)
- decorazione
Tra la gettata dell'autolivellante e la posa pavimentazione sono trascorsi solo 5 giorni...ahimè.
Abito in quell'appartamento da metà giugno, e l'estate è trascorsa bene...un po' di umidità che ho sempre attribuito all'estate e alla posizione della casa (campi di grano e rogge qua e la) mitigata dalla ventilazione e dall'impianto di condizionamento (usato in modalità dry...).
Negli ultimi 10 giorni si sta verificando un fastidiosissimo problema di umidità percepita in camera da letto (esposta a nord est). L'umidità in casa è del 65%-70%, le lenzuola sono umide all'inverosimile ed io divento matto (abituato al mio vecchio appartamento in città al 5° piano con il 40% di umidità relativa).
Questo è ciò che faccio : apro le finestre dalle 9 del mattino alle 17.00 circa, le ore più asciutte, accendo il condizionatore in modalità dry fino a mezzanotte. Riesco a portare l'umidità in casa al 55% ma poi appena spengo il clima inesorabilmente l'umidità si rialza fino al 70%. Se la porto al 45% torna al 70%, se la porto al 65% torna al 70%. Di notte la casa è sigillata (finestre chiuse) non cucino, non ho panni stesi e non uso la doccia...respiro solamente. All'esterno in questi giorni piovosi la temperatura è di 17-18° con umidità al 90%.
E' come se la casa abbia una sorta di "inerzia igrometrica" che riporta il tasso di umidità a quel valore : 23-24° e 70% di umidità. O semplicemente che "traspiri" troppo (il che quando sarà inverno potrebbe persino essere un vantaggio ma ora non lo è affatto).
Ora che all'interno di casa la temperatura è di 24 gradi e all'esterno è pressoché uguale (con tasso di umidità persino superiore all'esterno che all'interno) la ventilazione peggiora la situazione.
Il climatizzatore non riesce a deumidificare con la stessa efficienza che aveva d'estate...sto comprando un deumidificatore, ma a questo punto non so se risolverò.
Gli infissi hanno una buona tenuta, sono in alluminio/pvc con doppia vetrocamera. La casa è a piano terreno ed ha il vespaio areato sotto tutta la superficie. I muri perimetrali sono sicuramente controterra, ma al tatto non mi sembrano per nulla umidi. La casa prima che ristrutturassi aveva solo qualche punto negli angoli dove l'umidità condensava (tenevano riscaldamento a 18 gradi con radiatori posizionati distanti dalle finestre e dai ponti termici), ma nessun problema di risalita o muffe sulle pareti.
A parte non sapere se mi devo rassegnare a questa situazione perché vivo in un contesto di "campagna", ho qualche dubbio e chiedo a voi un'opinione :
- il tasso di umidità potrebbe essere dovuto alla forte umidità residua dei lavori di ristrutturazione conclusi con un po' troppa fretta a giugno (massetti e tramezzi) ?
- potrebbe essere sensata l'ipotesi della "forte" traspirabilità dell'immobile che consenta all'umidità esterna di penetrare all'interno in periodi come questo nei quali l'umidità relativa e la temperature esterne non consentono di abbassare l'umidità interna arieggiando i locali o con la microventilazione?
- ci sono degli allarmi "sentinella" che devo tenere d'occhio per capire se il problema è di tipo strutturale o se è semplicemente "stagionale" (col freddo migliorerà) ?
Grazie a tutti per la pazienza, per le vostre opinioni e scusate per il poema.
Buona giornata!
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