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CASA PASSIVA: SOLARE TERMICO + PdC

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  • CASA PASSIVA: SOLARE TERMICO + PdC

    Salve<br>Sono cortesemente a proporre confronto e discussione costruttiva per<br><br>DIMENSIONAMENTO Impianto FV e SCELTA di Pompa di Calore<br>a Ciclo reversibile Aria-Acqua (tecnologia Inverter) NO GEOTERMICA&#33;<br><br>Detta macchina dovrerbbe fornire c.a 15 kW termici per produrre ACS + Riscaldmanto<br>per una abitazione di 180 mq<br>zona climatica E - Classe energetica Edificio D<br>che vorremmo realizzare tipo casa passiva<br><br>Infatti in tale abitazione verranno installati i seguenti Impianti:<br><br>-Solare Fotovoltaico e<br>-Solare Termico (ACS + Integrazione riscadamento),<br><br>N.B. NON VERRA&#39; connessa utenza gas metano<br><br>tale abitazione è riscaldata tramite impianto a pavimento radiante, quindi con<br>temperatura di mandata acqua calda per riscaldamento a c.a. 40 °C,<br><br>Considerando un&#39; ipotetica pompa di calore (aria-acqua) quale? (ad es. marca e modello&#33<br>Che viene Integrata con l &#39;impianto solare termico costituito da c.a. 13 mq di collettori CPC sottovuoto ed accumulo Kombi da 1000 litri<br><br>qual&#39;è, secondo voi, il tipo di pompa di calore (aria acqua) da installare? e di quale potenza elettrica avrebbe bisogno?<br><br>Saluti<br><br><br>

  • #2
    Noto il fabbisogno energetico annuale per il riscaldamento dell’ambiente considerato, espresso in kWh; il fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione dell’ambiente considerato, espresso in kWh, nel caso di pompe di calore aria/acqua può essere calcolato con queste formule: <a href="http://web.tiscali.it/risparmio_energetico/COP_normato.jpg" target="_blank">http://web.tiscali.it/risparmio_energetico/COP_normato.jpg</a><br><br>Un edificio di classe energetica D non può essere definito &quot;casa passiva&quot;, però con gli impianti che stai installando potresti considerarlo una &quot;casa attiva&quot;:<br><a href="http://web.tiscali.it/risparmio_energetico/" target="_blank">http://web.tiscali.it/risparmio_energetico/</a><br><br><span class="edit">Edited by dotting - 29/1/2008, 08:11</span>
    Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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    • #3
      Concordo con dotting.<br><br>Una casa passiva è una casa che non necessita di riscaldamento, in quanto sfrutta l&#39;irraggiamento solare per scaldarsi di giorno ed è tanto ben isolata da trattenerlo durante la notte (più un numero svariato di altre cosucce &quot;non&quot; di poco conto, che non cito).<br><br>A parte la diatriba sui termini, consiglio a solarwatt di valutare i costi di un bel cappotto + isolamento sottotetto, al fine di guadagnare almeno una classe energetica.<br><br>In questo modo diminuir&agrave; drasticamente il fabbisogno energetivo, semplificando gli impianti termici.<br><br>Aumenteranno di qualcosina i costi iniziali (anche se gli impianti costeranno meno) ma in pochi anni il costo rientrer&agrave;.

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      • #4
        Attenzione però le formule per il COP che suggerisce dotting, sono sbagliate. Infatti derivano dalla DGR 5773 della regione Lombardia, che nella sezione mostrata nella pagina di cui al link, ha fatto un enorme pasticcio. Infatti nella formula del calcolo del COP nel caso di PDC aria/acqua e anche aria/aria, manca il coefficiente moltiplicativo 0,41 del rendimento elettrico nazionale (che compare invece per quelle terra/acqua e acqua/acqua). Si sbaglia solo di circa il 60% <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/1f9b87f0d307bbec023cde6fffe258cf.gif" alt=""><br><br>Tutta la DGR inoltre, avendo come scopo quello di spingere le PDC (non ho capito il perchè ma soprassediamo) non fa dipendere l&#39;indice di prestazione energetica dalla potenza della PDC rispetto al fabbisogno dell&#39;impianto (così come avviene con il Fattore di Carico per le caldaie), ma solo da un fantomatico &quot;COP medio mensile&quot; dichiarato dal costruttore.<br><br>Siamo nella fantascienza in quanto i produttori di PDC dovrebbero dare tale valore: mese per mese, citt&agrave; per citt&agrave;, e in più farlo variare appunto con il &quot;carico&quot; effettivo. Tale dato non esiste.

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        • #5
          Premesso che il rendimento del Servizio Elettrico Nazionale è pari a 0,36; facciamo un pò di conti.<br>Supponiamo di installare una pdc aria/acqua e applichiamo il rendimento in termini di Fabbisogno Elettrico Primario, 1/0,36 fa 2,78.<br>Cosa significa che se io ho un COP di 2,78 ho un rendimento pari al 100% che è quello proprio di una buona caldaia a condensazione, se io ho un COP di 3 il mio rendimento passa al 108% il limite estremo per una ottima caldaia a condensazione.<br>Se avessi avuto la pazienza di leggere il mio articolo avresti potuto notare che esistono dei sistemi abbastanza semplici ed economici per migliorare il COP di una pompa di calore aria/acqua aumentando la temperatura dell&#39;aria in ingresso.<br>Sono sistemi che in zona climatica C e D applico da circa 10 anni con ottimi risultati e la massima soddisfazione dei clienti.<br>In particolare la realizzazione di condotti geotermici in cui l&#39;aria viene fatta passare in tubazioni o setti interrati mi ha permesso di poter assicurare anche in presenza di basse temperature dell&#39;aria esterna, prestazioni ottimali in termini di COP per le pdc aria/acqua.<br>Naturalmente stiamo sempre parlando di impianti con sistemi di emissione a pannelli radianti a pavimento.<br>Poichè in Sardegna sono presenti anche zone climatiche E ho in sperimentazione due sistemi che mi assicurano temperature della miscela d&#39;aria in ingresso alla pdc aria/acqua rilevate di 25-28°C, anche con temperature esterne di 0°C, con una diminuzione della corrente assorbita del compressore che ho accertato intorno al 5% ed un COP stimato superiore a 5.<br>Appena fermerò i due impianti potrò valutare meglio i risultati su base annua e potrò pubblicare i risultati.<br>Questi comunque sono i costi vivi ad utente finale:<br><a href="http://web.tiscali.it/risparmio_energetico/Tabella_confronto.xls" target="_blank">http://web.tiscali.it/risparmio_energetico...a_confronto.xls</a><br>e forse da questi potrai capire perchè sono così diffuse le PDC.
          Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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          • #6
            Bè come al solito i post rendono difficile intendersi.<br>La mia risposta era riferita al primo link che hai inserito:http://web.tiscali.it/risparmio_energetico/COP_normato.jpg<br>Io abito in Lombardia, e tale immagine è esattamente la fotocopia del punto E.6.2.4.3 della Delibera n° 5773/06 della Regione Lombardia.<br><br>E&#39; questo che ha attirato la mia attenzione. Per IMPOSIZIONE di tale Delibera, da noi in Lombardia cogente, il rendimento del sistema elettrico è stato fissato in <b>0,41</b>. (contrariamente a quanto avviene nelle norme UNI e nella letteratura nelle quali il valore è 0,36).<br><br>Sulla base di tali formule, quelle che tu hai messo nel link, la Regione Lombardia ha costruito un software per la certificazione Energetica che &quot;noi&quot; certificatori siamo obbligati ad usare per redigere l&#39;Attestato di Certificazione Energetica che deve accompagnare la richiesta di abitabilit&agrave; dei nuovi edifici.<br><br>Poichè io scrivo i programmi che uso per la mia professione (mi occupo di impianti di riscaldamento e condizionamento da 20 anni) mi sono accorto degli errori che ti ho indicato, e che anche l&#39;Ente Regionale che si occupa della Certificazione ha riconosciuto l&#39;esistenza. Tali errori saranno corretti con apposita delibera, ma nella immagine che hai postato ci sono.<br><br>E&#39; solo per spirito collaborativo che ti ho evidenziato gli errori delle formule. In sostanza per ottenere l&#39;Indice di Prestazione Energetica di un edificio occorre dividere il fabbisogno energetico per (COPx0,41) sempre, qualunque sia la PDC elettrica. Tale 0,41 non deve essere usato se la PDC è a gas.<br><br>La mia discussione quindi riguarda il puro calcolo, e il rispetto rigoroso di una DGR che per noi ha valore di Legge. Nulla ha a che vedere sui metodi reali per migliorare il COP di una PDC, e la sua eventuale convenienza.<br><br>Per quanto riguarda il resto leggo con interesse le tue osservazioni sulle PDC, e probabilmente nella tua zona geografica sono convenienti.<br>Nella mia zona devo dirti che le indicazioni per la PDC sono da valutarsi da caso a caso, vi sono problemi di difficile superamento come l&#39;umidit&agrave; e i conseguenti cicli di sbrinamento che spesso hanno portato grossi problemi di insoddisfazione. Vi sono comunque molti casi in cui la PDC trova la sua collocazione ma non si può trattare tutto in un post.<br><br>Ora leggerò il tuo articolo che penso si riferisca al secondo link e che immagino riguardi lo sfruttamento del terreno per aumentare la T in ingresso alla PDC. Nel frattempo di vorrei &quot;girarti&quot; anche queste considerazioni:<br><br>Riporto per sommi capi l&#39;articolo del collega Ing. Doro Manara comparso sulla rivista L&#39;Ingegnere Italiano del 15/09/07<br><br>Prendiamo una PDC con COP 4 (sono esagerato&#33. Per ogni kWh assorbito ce ne da 4 ovvero 3440 kcal.<br>In Italia per produrre 1 kWh di energia elettrica si impiega 1/4 di kg di petrolio, ossia circa 2500 kcal.<br>Il rendimento effettivo risulta essere 3440/2500= 1,37. Gi&agrave; andiamo molto male.<br><br>Se poi dimensioniamo la PDC nel nord Italia &quot;lontano dal mare&quot; teniamo conto che deve funzionare anche a -10 °C (almeno) quindi sar&agrave; sovradimensionata rispetto alla T media, il COP effettivo sar&agrave; 3 (forse) e il rendimento effettivo diventa 1.<br><br>Se traduciamo questo numero in costo effettivo dell&#39;energia elettrica all&#39;utente finale, il costo sensibilmete maggiore di una pompa di calore rispetto ad una caldaia, il sensibile aggravio di costo di manutenzione di una complicata PDC nei confronti di una caldaia......Risulta un bilancio estremamente negativo nei confronti della PDC.<br><br><br><br>

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            • #7
              [QUOTE=solarwatt,28/1/2008, 22:57]<br>DIMENSIONAMENTO Impianto FV e SCELTA di Pompa di Calore<br>a Ciclo reversibile Aria-Acqua (tecnologia Inverter) NO GEOTERMICA&#33;<br>Detta macchina dovrerbbe fornire c.a 15 kW termici per produrre ACS + Riscaldmanto<br>per una abitazione di 180 mq<br>zona climatica E - Classe energetica Edificio D <span style="color:blue">mi sa che devi isolare meglio la casa &#33;</span><br>che vorremmo realizzare tipo casa passiva<br>Infatti in tale abitazione verranno installati i seguenti Impianti:<br>-Solare Fotovoltaico e -Solare Termico (ACS + Integrazione riscadamento),<br>N.B. NON VERRA&#39; connessa utenza gas metano <span style="color:blue">mi sa che in inverno avrai .... Freddo BRRRRR</span><br><br><span class="edit">Edited by recoplan - 13/2/2008, 09:58</span>

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              • #8
                Secondo me sono ca...voli amari.<br>Classe D secondo cosa??? Casaclima o Progetto EN??<br>Hai fatto le dispersioni?? 15kW ti bastano per scaldare?? tinei conto che devi comunque mettere dei sitemi di accumulo (con meno di 24kW l&#39;ACS non la fai in maniera rapida)<br><br>Comunque devi considerare la potenza erogata dalla PDC (si fortunato che l&#39;acqua, anche se di falda ha una temepratura stabile) e quindi puoi giocare su una erogazione stabile nel periodo invernale.<br><br>Devi considerare il NON sole: in certe zone d&#39;italia (tipo in Emilia da me) c&#39;è così tanta nebbia che i rendimenti invernali (ma anche in estate) subiscono dei cali non indifferenti... quindi mettersi nelle condizioni sfavorite e poi dimensionare gli impianti.<br><br>Chiedere Marca e Modello così, senza sapere potenze di picco o altro è dura.

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