Sto integrando l'impianto di riscaldamento della mia casa con una PDC Aermec Idrobloc da 3800 watt termici (1450 watt elettrici).
Descrizione dell'impianto allo stato attuale:
- Boiler tank in tank, con l'accumulo dell'acqua calda sanitaria all'interno;
- Pannelli solari termici a tubi, 3x18;
- Integrazione invernale con caldaia GPL, 700-1.000 €/anno
- Riscaldamento domestico con pannelli radianti a pavimento, 170 mq;
- Zona climatica C, Cagliari, 990 gradi/giorno;
- Centralina del solare termico: Steca 704 (7 imput, 4 output);
Allo stato attuale (senza PDC) il contributo invernale dei pannelli era scarsissimo, in quanto la temperatura d'esercizio del boiler non poteva scendere sotto i 43-45 gradi, essendo questo di servizio per i pannelli radianti, i quali devono avere una alimentazione ininterrotta h24 (pena dilatazioni nel pavimento e altri problemi di efficienza).
In altre parole, d'inverno i pannelli davano poco o nulla, la caldaia GPL quasi tutto!
Poiché ho recentemente installato un impianto fotovoltaico da 4,2 kw, per l'integrazione invernale ho preso la PDC di cui sopra.
Ho dei dubbi sulla realizzazione della linea di circolazione per lo scambio termico più efficiente
Allego tre schizzi: stato attuale, ipotesi 1, ipotesi 2.
Ovvero mi conviene:
1. Mettere la PDC in serie dopo i pannelli solari, ricevendo così beneficio da quel poco o tanto calore dato dai pannelli solari termici;
2. Lasciare le due fonti scollegate tra loro (stand alone)?
Qualora optassi per l'ipotesi 1, ritenete sia corretto dare il consenso della centralina alla sola PDC (che ha una sua pompa di circolazione), spegnendo la pompa di circolazione che serve attualmente i pannelli solari?
Scusate la lunghezza, ma ho cercato di essere esaustivo nella descrizione di quei dettagli che, quando assenti, fanno perdere un sacco di tempo in puntualizzazioni, malintesi, ecc. ecc....
Ciao, Salvatore
Descrizione dell'impianto allo stato attuale:
- Boiler tank in tank, con l'accumulo dell'acqua calda sanitaria all'interno;
- Pannelli solari termici a tubi, 3x18;
- Integrazione invernale con caldaia GPL, 700-1.000 €/anno
- Riscaldamento domestico con pannelli radianti a pavimento, 170 mq;
- Zona climatica C, Cagliari, 990 gradi/giorno;
- Centralina del solare termico: Steca 704 (7 imput, 4 output);
Allo stato attuale (senza PDC) il contributo invernale dei pannelli era scarsissimo, in quanto la temperatura d'esercizio del boiler non poteva scendere sotto i 43-45 gradi, essendo questo di servizio per i pannelli radianti, i quali devono avere una alimentazione ininterrotta h24 (pena dilatazioni nel pavimento e altri problemi di efficienza).
In altre parole, d'inverno i pannelli davano poco o nulla, la caldaia GPL quasi tutto!
Poiché ho recentemente installato un impianto fotovoltaico da 4,2 kw, per l'integrazione invernale ho preso la PDC di cui sopra.
Ho dei dubbi sulla realizzazione della linea di circolazione per lo scambio termico più efficiente
Allego tre schizzi: stato attuale, ipotesi 1, ipotesi 2.
Ovvero mi conviene:
1. Mettere la PDC in serie dopo i pannelli solari, ricevendo così beneficio da quel poco o tanto calore dato dai pannelli solari termici;
2. Lasciare le due fonti scollegate tra loro (stand alone)?
Qualora optassi per l'ipotesi 1, ritenete sia corretto dare il consenso della centralina alla sola PDC (che ha una sua pompa di circolazione), spegnendo la pompa di circolazione che serve attualmente i pannelli solari?
Scusate la lunghezza, ma ho cercato di essere esaustivo nella descrizione di quei dettagli che, quando assenti, fanno perdere un sacco di tempo in puntualizzazioni, malintesi, ecc. ecc....
Ciao, Salvatore
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