Salve a tutti, il mio nick è Maverick e il mio nome è Renato.</SPAN>
Innanzi tutto, vi chiedo scusa perché sono stato molto prolisso, ergo, mettervi comodi perché la lettura di quanto sotto, non sarà veloce, ma spero sia utile alla community poiché non ho trovato nessun argomento in rete e spero vivamente che in questo forum mi possiate aiutare voi.
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Breve premessa sull’impianto: Marano M. (CS) villetta bi-famigliare su tre livelli e di nuova costruzione, isolamento std (stirodur fra due file di mattoni) con evidenti ponti termici rilevati con indagine termografica, 84 tubi, puffer tank in tank da 800 litri con serpentina aggiunta per (futuro) termo camino e caldaia a condensazione 32 kW.
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Da un amico, mi viene suggerito il riscaldamento a pannelli radianti. M’informo in rete e capisco subito, nonostante l’investimento iniziale, la validità del suggerimento.</SPAN>
Mi muovo per trovare chi mi potesse realizzare quanto ho in testa, ma subito mi rendo conto di quanto sia difficile trovare chi si prenda in carico la mia idea.
Trovato finalmente chi, secondo loro e (onestamente) anche dalla loro reputazione, sono in grado di installarmi l’impianto, firmo il contratto e iniziano i lavori. Peccato che fosse il loro primo impianto a bassa temperatura con pannelli solari ed io sto pagando le conseguenze della loro inesperienza.
Qui vi risparmio tutte le cazzate che mi propinavano, sperando di cavalcare la mia ignoranza in materia, per giustificare le inefficienze dell’impianto. Vi dico solo che per loro la caldaia doveva lavorare a 55-60 gradi e se il terzo piano non scaldava, dovevo chiudere temporaneamente uno degli altri due.
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A oggi, dopo tre anni e dopo innumerevoli discussioni, inxxxre e modifiche, siamo riusciti a far lavorare l’impianto in maniera decente. Decente prima che iniziassero i problemi di sovrappressione dello stesso e di questo mi rammarico di non aver MAI fatto menzione per iscritto.</SPAN>
Premetto che sulla linea dell’acquedotto è presente un regolatore di pressione e che sia nel carico del puffer che in quello del circuito solare, sono presenti due regolatori dedicati. Dicevo sovrappressione: ogni volta che succedeva chiamavo il tecnico e lui mi consigliava di ridurre la pressione di esercizio. A un certo punto si buca il polmone di espansione del circuito dell’acqua calda. Li chiamo e vengono a sostituirlo, con relativa taratura degli altri polmoni presenti nell’impianto, eseguendo anche un controllo generale. Le pressioni comunque continuavano a salire (tipo 3-4-5 bar) e loro dicevano che era normale perché l’acqua calda aumenta di volume.</SPAN>
Una domenica di agosto (2011), molto soleggiata, noi fuori di casa tutta la giornata, quindi senza nessun prelievo di acqua dal puffer, succede il patatrac!! Mi chiama il vicino e mi dice che mi sono allagato. Rientriamo a casa il più velocemente possibile e troviamo il locale caldaia e tutta la casa allagata. Era saltato, nel distributore all’ultimo piano, un regolatore di mandata dell’impianto a pavimento e aveva allagato il tutto. Dopo attimi di panico (anche perché l’acqua colava dal solaio della tavernetta, dai lampadari e dalle prese di corrente) blocco tutto e inizio a capire a cosa fosse dovuto il disastro.
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Lunedì arriva il tecnico e capiamo insieme che il problema è nato perché si è fessurato il serbatoio dell’acqua sanitaria (costruito dalla Eht italia) e si è mischiata l’acqua e le relative pressioni del riscaldamento e dell’acqua sanitaria. Ipotesi confermata anche dalla fuoriuscita di liquido sporco dai rubinetti dell’acqua calda.</SPAN>
Contattata la Eht italia, verbalmente mi dicono che loro non sono responsabili dell’accaduto in quanto il loro rapporto è esclusivamente con l’installatore. L’installatore mi dice che i due anni di garanzia dell’impianto sono trascorsi e che mi può fare solo un prezzo di favore sulla manodopera per il cambio del puffer. Il resto me lo devo accollare io, compresi i danni alla casa.</SPAN>
Onestamente, dopo tre anni di lotte con la loro impreparazione, ignoranza e presunzione (non sto esagerando), preso anche da altri problemi, prima di muovermi ho preferito prendere tempo e informarmi meglio, nel frattempo, ho fatto collegare, pre-riscaldandola con la serpentina del puffer, l’acqua calda direttamente alla caldaia. Ieri, il problema si ripresenta, esce di nuovo acqua sporca dai rubinetti dell’acqua calda!!!! E’ saltata anche questa serpentina!!! GGRRR!!!</SPAN>
Adesso mi trovo con un puffer che mi serve solo per il solare e come volano per i pannelli radianti, con la paura che possa saltare anche la serpentina del solare, se non addirittura tutto il puffer, lasciandomi senza riscaldamento.
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Questa è la situazione. Non voglio assolutamente avere a che fare con la ditta Ritacca srl (installatore), tranne se riuscirei a capire se li posso costringere, anche tramite legale, a intervenire per loro responsabilità.
Contattate altre persone del settore, ma chi, non ne capisce niente e chi si rifiuta di mettere mano a un impianto che non ha istallato lui, nonostante io sappia (o penso di sapere) anche le curve dell’impianto stesso, ma non sono in grado di capire perché è successo e soprattutto, una volta intervenuto sulla sostituzione del puffer, se la situazione si possa ripetere.
Un tecnico della Eht italia mi ha domandato se l’anodo era mai stato controllato e qui io cado dalle nuvole. Non solo non so (o meglio, non sapevo) cos’è l’anodo e a cosa serve, ma nessuno dei tecnici mi ha mai detto che bisognava controllarlo, né tantomeno si sono presentati per il controllo.
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Sabato dovrebbe venire da me un mio cugino che lavora nel campo del fotovoltaico e che informato della situazione, si è documentato dalle sue fonti e mi spiegava le possibili cause. Comunque, prima dobbiamo vedere se sto benedetto anodo è consumato o meno, sempre che il disastro dipenda da questo e mi ha detto anche che questi contenitori sono garantiti per 5 anni.
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Nel frattempo, cosa mi consigliate???
Innanzi tutto, vi chiedo scusa perché sono stato molto prolisso, ergo, mettervi comodi perché la lettura di quanto sotto, non sarà veloce, ma spero sia utile alla community poiché non ho trovato nessun argomento in rete e spero vivamente che in questo forum mi possiate aiutare voi.
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Breve premessa sull’impianto: Marano M. (CS) villetta bi-famigliare su tre livelli e di nuova costruzione, isolamento std (stirodur fra due file di mattoni) con evidenti ponti termici rilevati con indagine termografica, 84 tubi, puffer tank in tank da 800 litri con serpentina aggiunta per (futuro) termo camino e caldaia a condensazione 32 kW.
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Da un amico, mi viene suggerito il riscaldamento a pannelli radianti. M’informo in rete e capisco subito, nonostante l’investimento iniziale, la validità del suggerimento.</SPAN>
Mi muovo per trovare chi mi potesse realizzare quanto ho in testa, ma subito mi rendo conto di quanto sia difficile trovare chi si prenda in carico la mia idea.
Trovato finalmente chi, secondo loro e (onestamente) anche dalla loro reputazione, sono in grado di installarmi l’impianto, firmo il contratto e iniziano i lavori. Peccato che fosse il loro primo impianto a bassa temperatura con pannelli solari ed io sto pagando le conseguenze della loro inesperienza.
Qui vi risparmio tutte le cazzate che mi propinavano, sperando di cavalcare la mia ignoranza in materia, per giustificare le inefficienze dell’impianto. Vi dico solo che per loro la caldaia doveva lavorare a 55-60 gradi e se il terzo piano non scaldava, dovevo chiudere temporaneamente uno degli altri due.
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A oggi, dopo tre anni e dopo innumerevoli discussioni, inxxxre e modifiche, siamo riusciti a far lavorare l’impianto in maniera decente. Decente prima che iniziassero i problemi di sovrappressione dello stesso e di questo mi rammarico di non aver MAI fatto menzione per iscritto.</SPAN>
Premetto che sulla linea dell’acquedotto è presente un regolatore di pressione e che sia nel carico del puffer che in quello del circuito solare, sono presenti due regolatori dedicati. Dicevo sovrappressione: ogni volta che succedeva chiamavo il tecnico e lui mi consigliava di ridurre la pressione di esercizio. A un certo punto si buca il polmone di espansione del circuito dell’acqua calda. Li chiamo e vengono a sostituirlo, con relativa taratura degli altri polmoni presenti nell’impianto, eseguendo anche un controllo generale. Le pressioni comunque continuavano a salire (tipo 3-4-5 bar) e loro dicevano che era normale perché l’acqua calda aumenta di volume.</SPAN>
Una domenica di agosto (2011), molto soleggiata, noi fuori di casa tutta la giornata, quindi senza nessun prelievo di acqua dal puffer, succede il patatrac!! Mi chiama il vicino e mi dice che mi sono allagato. Rientriamo a casa il più velocemente possibile e troviamo il locale caldaia e tutta la casa allagata. Era saltato, nel distributore all’ultimo piano, un regolatore di mandata dell’impianto a pavimento e aveva allagato il tutto. Dopo attimi di panico (anche perché l’acqua colava dal solaio della tavernetta, dai lampadari e dalle prese di corrente) blocco tutto e inizio a capire a cosa fosse dovuto il disastro.
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Lunedì arriva il tecnico e capiamo insieme che il problema è nato perché si è fessurato il serbatoio dell’acqua sanitaria (costruito dalla Eht italia) e si è mischiata l’acqua e le relative pressioni del riscaldamento e dell’acqua sanitaria. Ipotesi confermata anche dalla fuoriuscita di liquido sporco dai rubinetti dell’acqua calda.</SPAN>
Contattata la Eht italia, verbalmente mi dicono che loro non sono responsabili dell’accaduto in quanto il loro rapporto è esclusivamente con l’installatore. L’installatore mi dice che i due anni di garanzia dell’impianto sono trascorsi e che mi può fare solo un prezzo di favore sulla manodopera per il cambio del puffer. Il resto me lo devo accollare io, compresi i danni alla casa.</SPAN>
Onestamente, dopo tre anni di lotte con la loro impreparazione, ignoranza e presunzione (non sto esagerando), preso anche da altri problemi, prima di muovermi ho preferito prendere tempo e informarmi meglio, nel frattempo, ho fatto collegare, pre-riscaldandola con la serpentina del puffer, l’acqua calda direttamente alla caldaia. Ieri, il problema si ripresenta, esce di nuovo acqua sporca dai rubinetti dell’acqua calda!!!! E’ saltata anche questa serpentina!!! GGRRR!!!</SPAN>
Adesso mi trovo con un puffer che mi serve solo per il solare e come volano per i pannelli radianti, con la paura che possa saltare anche la serpentina del solare, se non addirittura tutto il puffer, lasciandomi senza riscaldamento.
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Questa è la situazione. Non voglio assolutamente avere a che fare con la ditta Ritacca srl (installatore), tranne se riuscirei a capire se li posso costringere, anche tramite legale, a intervenire per loro responsabilità.
Contattate altre persone del settore, ma chi, non ne capisce niente e chi si rifiuta di mettere mano a un impianto che non ha istallato lui, nonostante io sappia (o penso di sapere) anche le curve dell’impianto stesso, ma non sono in grado di capire perché è successo e soprattutto, una volta intervenuto sulla sostituzione del puffer, se la situazione si possa ripetere.
Un tecnico della Eht italia mi ha domandato se l’anodo era mai stato controllato e qui io cado dalle nuvole. Non solo non so (o meglio, non sapevo) cos’è l’anodo e a cosa serve, ma nessuno dei tecnici mi ha mai detto che bisognava controllarlo, né tantomeno si sono presentati per il controllo.
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Sabato dovrebbe venire da me un mio cugino che lavora nel campo del fotovoltaico e che informato della situazione, si è documentato dalle sue fonti e mi spiegava le possibili cause. Comunque, prima dobbiamo vedere se sto benedetto anodo è consumato o meno, sempre che il disastro dipenda da questo e mi ha detto anche che questi contenitori sono garantiti per 5 anni.
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Nel frattempo, cosa mi consigliate???
- Devo mettere tutto in mano ad un avvocato, con le relative conseguenze e rischiando, visto che non ho fatto nessuna comunicazione per iscritto, di finire alle calende greche?</SPAN>
- Provvedere alla sostituzione del puffer, sempre della Eht Italia (risparmiando isolamento e modifiche agli attacchi) a mie spese, con il rischio che si possa ripetere il problema?</SPAN>
- Ipotizzare la sostituzione con un accumulatore di un’altra azienda, rischiando di cadere dalla padella alla brace?</SPAN>
- Installare (non so come) un altro accumulo, magari di 150 o 200 litri in serie o in parallelo, che mi permetta di non riscaldare l’acqua direttamente dalla caldaia e sfruttare i pannelli solari?</SPAN>
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