Ciao a tutti,
sono al primo messaggio, dopo tanto tempo di sola lettura. Un grazie anticipato a chi deciderà di partecipare alla discussione.
Sono in fase di ristrutturazione di una vecchia casa, sulle prime colline Riminesi (Romagna) e stiamo trattando con il tecnico il corretto dimensionamento dell'impianto di riscaldamento e acs.
Al momento i punti fermi sono:
impianto a pavimento, termocamino a legna, solare termico, impianto fotovoltaico, pdc aria/acqua, il tutto per alimentare un termoaccomulatore Rotex, predisposizione per split raffrescamento, no gas (solo predisposizione perchè "non si sa mai").
Un installatore però mi ha consigliato un termocamino ibrido legna/pellet in alternativa alla pdc.
Consapevole che:
Dato che non mi sto facendo scrupoli in fase di progettazione per avere un impianto si costoso ma economico nell'utilizzo ( quindi componenti di fascia di prezzo medio alta a detta degli installatori interpellati), e che comunque sulla carta il risparimio senza la pdc e di circa 3000 euro,
il mio quesito è: nella stagione non prettamente invernale (autunno- primavera) spenderei di più nel consumo del pellet o in energia elettrica per la pdc quando non c'è la produzione del fv?
se spendo di più, quanto mi ci vuole per arrivare ai 3000 euro ?(naturalmente dipende dai miei consumi, ma una stima si può fare credo).
Grazie ancora per l'attenzione e a chi deciderà di partecipare.
ciao
sono al primo messaggio, dopo tanto tempo di sola lettura. Un grazie anticipato a chi deciderà di partecipare alla discussione.
Sono in fase di ristrutturazione di una vecchia casa, sulle prime colline Riminesi (Romagna) e stiamo trattando con il tecnico il corretto dimensionamento dell'impianto di riscaldamento e acs.
Al momento i punti fermi sono:
impianto a pavimento, termocamino a legna, solare termico, impianto fotovoltaico, pdc aria/acqua, il tutto per alimentare un termoaccomulatore Rotex, predisposizione per split raffrescamento, no gas (solo predisposizione perchè "non si sa mai").
Un installatore però mi ha consigliato un termocamino ibrido legna/pellet in alternativa alla pdc.
Consapevole che:
- non potrò avere la possibilità di raffrescare,
- risparmio nel non acquisto della pdc,
- aumento del prezzo di acquisto del termocamino (20-30%??)
- probabilissima minor resa del termocamino in questione rispetto uno tradizionale (solo legna), quindi aumento del consumo del combustibile.
- fiducia nell'installatore e nel progettista del corretto dimensionamento dell'impianto e quidi max resa col min consumo.
- il pellet, che è programmabile, mi sostituirebbe una comune caldaia o pdc come comodità di utilizzo
- nel periodo invernale (circa 4 mesi dicembre-marzo) "voglio" vedere il termocamino sempre acceso ( mi piace!!)
- la pdc ha comunque un contatore a parte e una tariffa agevolata
- la predisposizione degli split per il raffrescamento è stata fatta esclusivamente perchè ci sono lavori in corso e non perchè li voglio installare a tutti i costi, anzi...
Dato che non mi sto facendo scrupoli in fase di progettazione per avere un impianto si costoso ma economico nell'utilizzo ( quindi componenti di fascia di prezzo medio alta a detta degli installatori interpellati), e che comunque sulla carta il risparimio senza la pdc e di circa 3000 euro,
il mio quesito è: nella stagione non prettamente invernale (autunno- primavera) spenderei di più nel consumo del pellet o in energia elettrica per la pdc quando non c'è la produzione del fv?
se spendo di più, quanto mi ci vuole per arrivare ai 3000 euro ?(naturalmente dipende dai miei consumi, ma una stima si può fare credo).
Grazie ancora per l'attenzione e a chi deciderà di partecipare.
ciao
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