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Nuova casa ... nuovo impianto

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  • Nuova casa ... nuovo impianto

    Ciao ragazzi,
    apro questo topic per cercare di fare un pò di chiarezza nella mia mente e magari chissà...anche in quella di qualcun altro
    Facendola breve, mi ritrovo a dover progettare l'impianto di riscaldamento e di ACS di una nuova casa che è in fase di costruzione.
    Premetto che diversissimi anni fa, insieme al mio vecchio, realizzai l'impianto della casa dove ho vissuto fino ad ora...
    Impianto classico con termosifoni e caldaia a gas.
    Oggi però, in vista della nuova casetta, mi sono messo a studiare un impianto efficiente e con possibile riduzione al minimo dei consumi relativamente al mio stile di vite.
    Sembrava facile inizialmente, ma quando ho pensato alla possibilità di integrare il tutto con una termostufa, i miei piani, si sono stravolti.
    Ho dovuto ridocumentarmi su tante cose e purtroppo, in giro per la mia zona ho trovato troppi pareri discordanti, confusione generale e credo anche poca professionalità.
    Così ho cercato molto in rete e un pò le idee le ho schiarite, ma vorrei cmq il parere di qualcuno più esperto e con più esperienza di me.
    In sostanza, questi sono i dettagli:

    -Casa indipendente in zona collinare in Piemonte, su un piano da 110 mq
    -Quasi in tutta la casa il tetto è a vista
    -Coibentazione di tutta la struttura, secondo normativa.
    -Elementi in famiglia solo 2. Entrambe quasi sempre fuori per tutto il giorno

    Pensavo ad un impianto di riscaldamento ovviamente a pavimento con caldaia gas + solare termico per l' ACS + termostufa che lavorerà solo la sera e sicuramente non sempre.

    Essendoci questa variabile di mezzo, come mi proponete di struttura l'impianto?
    Puffer o non puffer?
    I pannelli solari a CF o CN?

    Sono davvero confuso e un pò amareggiato, anche perchè su 3 idraulici con cui ho parlato, solo uno sapeva di cosa stessi parlando!

    Grazie infinite!

  • #2
    Questa sezione è dedicata al solare termico.... per domande sul riscaldamento a biomassa c'è la sezione Biomasse in cui dovresti chiedere. Per quanto riguarda la domanda sul solare termico, il CN è brutto da vedere ma è il meglio in termini di rapporto costi/risultato (devi gestire le sovraT estive), un CF costa di più ma lascia solo i pannelli sul tetto. Sei tu che guidi...
    PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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    • #3
      Premetto, non sono sicuramente un esperto nel settore ma, personalmente, prima di pormi il dubbio solare CN o CF risolverei quello puffer si o no visto che, almeno per quanto io sappia, il CF senza puffer/bollitore non esiste
      Domotica: schemi e collegamenti
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      • #4
        Grazie per le prime risposte ...
        Mi scuso per aver sbagliato sezione...se possibile, chiedo ai mod di spostare la discussione.

        Ipotizzando di voler installare il puffer, e considerando la caldaia come un'integrazione saltuaria, come mi suggerite di collegare il tutto??

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        • #5
          Ciao a tutti, sull'impiantistica interverranno sicuramente utenti più preparati di me; per ora l'unica cosa che posso dirti è che, nel caso della presenza di un accumulo (puffer/bollitore) e, nel caso la somma delle potenze dei generatori (caldaia + termostufa + .... pannelli) superi i 35 kW, dovrai "necessariamente" installare uno scambiatore a piastre che separi i generatori.
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          • #6
            Ciao Lupino,
            ma lo scambiatore dove lo dovrei interporre secondo te?
            tra la caldaia e il puffer o la stufa e il puffer ?
            Questa soluzione sarebbe cmq per rispettare la normativa, immagino, ma è strettamente necessario?

            Grazie

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            • #7
              ...tra la caldaia e il puffer...
              La caldaia, col puffer (imho), c'azzecca poco o nulla.
              Lo scambiatore va interposto tra le due caldaie .... uhmmm, forse con un disegno è meglio, ..... link
              P.S.
              Nel link che ti ho fornito viene proposto anche uno schema, ugualmente funzionale, in cui, in luogo dello scambiatore, è utilizzata una valvola a tre vie con gestione manuale o motorizzata.
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              • #8
                Il mio problema sorge nel momento in cui non voglia che il riscaldamento entri in funzione...In tal caso, il calore dell'acqua del camino, dove va a sfogare? Non può di sicuro rimanere in un circuito che non disperde da qualche parte...Sbaglio?

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                • #9
                  Se non vuoi il riscaldamento il camino si spegne, in tal caso avrai l'ACS tramite la caldaia a gas, i pannelli solari (se funzionanti) o, se deciderai di installarlo, tramite l'accumulo preventivamente riscaldato (da camino o dai pannelli).
                  Non credo, ma qui potrei sbagliarmi, che termo-camini del genere possano usati, accesi, per sola funzione "scenografica" senza però scambiare calore con l'impianto.
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                  • #10
                    Forse il vero problema è che il camino scalda l'acqua a molto più di 35° 40°.... e quindi non può essere collegato direttamente.A questo punto,il puffer avrà anche funzione di dissipatore.E rimane valido il collegamento che hai postato tu,ma con l'uscita del puffer in parallelo ( con le dovute valvole) alla caldaia.Che dici?

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                    • #11
                      Mi ripeto, non sono in grado di darti dati impiantistici esatti ne, tanto meno, di aiutarti in collegamenti vari. L'unica cosa che posso "passarti" è la mia esperienza indiretta dovuta alla lettura degli svariati thread qui su EA o in merito ad alcuni impianti (amici vari) che ho potuto visionare. Dopo di ché ....
                      ...il puffer avrà anche funzione di dissipatore...
                      Assolutamente no! Il compito del puffer/bollitore è esattamente l'opposto, non deve dissipare nulla bensì deve mantenere in se l'acqua calda che gli giunge dalle svariate fonti (pannelli TS, caldaia a biomassa, termo-camino etc etc ...) e ridistribuirla alle varie utenze, in primis ACS.
                      In un impianto fatto "ad OK" non vi è dissipazione (tralasciando le normali leggere perdite), il tutto dev'essere dimensionato e gestito in modo da attivarsi solo al bisogno .... l'inevitabile surplus verrà immagazzinato nel puffer che, in tal caso, assolve il compito di funzionare da volano termico.
                      ...Forse il vero problema è che il camino scalda l'acqua a molto più di 35° 40°...
                      Un impianto a pavimento necessita di un funzionamento continuo e a basse T° (diversa sarebbe la cosa coi classici termosifoni) per cui si, puffer e valvole specifiche, in tal caso, potranno mediare miscelando opportunamente le andate e i ritorni ... mi fermo qui perché, come detto, azzarderei troppo

                      P.S.
                      ...in zona collinare in Piemonte...
                      Curiosità personale, se puoi, dove?
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                      • #12
                        Scusa, con il termine "dissipare" intendevo dire che l'acqua circolante nell'impianto del camino, viene raffreddata passando all'interno del puffer, dove cede calore al resto dell'acqua in esso contenuta. Così facendo, il mio limite di utilizzo della caldaia, va ben oltre rispetto un collegamento diretto o quasi all'impianto di riscaldamento.
                        Probabilmente sarebbe andato bene se l'impianto fosse stato a termosifoni.

                        Ad ogni modo sono nella zona di Novi Ligure. Anche tu di ste parti?

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                        • #13
                          Ok, avevo compreso male io .... no, provincia sud Torino
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