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Nuovo impianto e problema stagnazione

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  • Nuovo impianto e problema stagnazione

    Ciao a tutti, ho in mano un preventivo in cui si parla di "Pannello solare piano" e "Sistema bollitore da 160lt".

    Facendomi spiegare pro e contro ho scoperto l'esistenza del problema della stagnazione, che se non ho capito troppo male, si verifica quando l'impianto per l'acqua calda non viene utilizzato ed il bollitore raggiunge temperature elevate che generano vapore nel impianto e rovinano il glicole (o qualcosa del genere ).
    Ora, l'unica soluzione ipotetica ricevuta è quella del "fai scorrere l'acqua calda 2 volte al giorno".
    C'è qualcuno che mi può spiegare terra-terra se ho capito la problematica ed una eventuale soluzione da proporre/apportare al sistema?

    Grazie

  • #2
    ma parli di impianto a circolazione naturale o forzata ?
    riscaldamento a biomassa e PDC
    Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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    • #3
      Longa, per stagnazione si intende quel momento in cui il bollitore ha raggiunto la massima temperatura di stoccaggio (circa 80°) e il pannello non scambia più calore e si surriscalda fino ad arrivare ad un punto in cui c'è equilibrio fra l'energia data dal sole e le dispersioni. A seconda del sistema si raggiungono temperature asssai diverse. Ad esempio per i piani intorno ai 150 °C e per quelli a tubi sottovuoto si arriva pure fino ad oltre 300 °C. In queste condizioni operative tutte le componenti sono sollecitate a stresseccanici e termici, soprattutto il glicole a queste temperature si degrada velocemente. Per ovviare a tale problema vi sono vari metodi. Si possono coprire i pannelli, deviare il calore in una vasca/piscina all'aperto...essitono anche sistemi a svuotamento che si svuotano letteralmente durante la stagnazione o i periodi molto freddi ed usano direttamente acqua.

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      • #4
        Grazie per le prime risposte e scusate l'ignoranza.

        L'impianto è a tiraggio forzato (o meglio, è quello che ho dedotto dalle specifiche della caldaia che dice "... a condensazionea camera stagna (tipo C)e tiraggio forzatooppurea camera aperta (tipo B)e tiraggio forzato" )

        Per quanto riguarda la stagnazione (che anche in questo caso vado di copia incolla dalle specifiche del pannello, si parla di "Temperatura massima stagnazione (a secco) 234°C") mi piacerebbe capire di più a cosa si può andare incontro e come gestirlo.
        Voglio dire, ipotizziamo che a Bergamo ad Agosto facciano 40 gradi e io per una settimana non sia in casa e non abbia un metodo comodo per coprire i pannelli, a cosa posso andare incontro?
        Voi cosa consigliereste come soluzione alternativa al suocero che ogni mezza giornata viene ad aprirmi il rubinetto? Che anche qua, mi piacerebbe capire, aprire il rubinetto per quanto tempo, quanti litri sarebbero da prelevare se ho un bollitore da 160lt?

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        • #5
          Originariamente inviato da longa Visualizza il messaggio
          L'impianto è a tiraggio forzato (o meglio, è quello che ho dedotto dalle specifiche della caldaia che dice "... a condensazionea camera stagna (tipo C)e tiraggio forzatooppurea camera aperta (tipo B)e tiraggio forzato" )
          quella è la caldaia a gas....
          io intendo il solare, se è a circolazione naturale (cioè boiler sopra il tetto) o forzata (cioè boiler altrove e centralina/pompa per la circolazione)
          riscaldamento a biomassa e PDC
          Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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          • #6
            Originariamente inviato da Dott Nord Est Visualizza il messaggio
            quella è la caldaia a gas....
            io intendo il solare, se è a circolazione naturale (cioè boiler sopra il tetto) o forzata (cioè boiler altrove e centralina/pompa per la circolazione)
            Ah ecco, allora è forzata perchè il bollitore è nell'armadio insieme alla caldaia.

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            • #7
              L'impianto è fatto per resistere a questi stress, ma si va incontro a spiacevoli sorprese. Prima di tutto il glicole va incontro ad un processo per cui precipita in fase solida creando dei residui, e in più tende a condurre via via meno. Il discorso Principe quindi è quanto si vuole far durare l'impianto. Se non si arrivasse mai in stagnazione, il glicole si cambia regolarmente ogni 2-3 anni e i pannelli possono durare anche più di 15 anni senza perdere efficienza. Quindi se si deve lasciare per tanto tempo casa, come nel tuo caso, l'unica soluzione è, se si può, coprire il pannello.

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