Il M.E.G. si avvicina all'overunity! - EnergeticAmbiente.it

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Il M.E.G. si avvicina all'overunity!

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  • Il M.E.G. si avvicina all'overunity!

    Inserisco qui un nuovo testo che spiega gli ulteriori passi che stiamo facendo sul meg.
    La pagina verrà messa sul sito ma per alcuni problemi tecnici per un paio di giorni la troverete qui.
    A voi.

    Finalmente, spero di aver scoperto una semplicissima ma funzionale modifica che porta a un buon rendimento e forse all'overunity.
    Come già detto sia Bearden che Naudin non avevano svelato il trucco per rendere il M.E.G. funzionante anzi, più volte si erano contraddetti (almeno Naudin).

    Tutti quelli che hanno replicato il M.E.G. si sono basati sull'elettronica spiegata a grandi linee da Bearden e realizzata sul sito di Naudin. Come ingresso e' specificato che bisogna fornire un'onda quadra ma non e' specificato altro....
    Ora, essendo questo un oggetto commerciale è logico che Bearden avesse nascosto qualcosa, ma sicuramente nel brevetto depositato doveva essercene traccia: cosi è.
    Se prendete in mano il brevetto e vi guardate la penultima pagina (quella delle forme d'onda) le figure 6C e 6D e poi vi andate a vedere le tracce sull'oscilloscopio date da Bearden nel “MEG PAPER”, appare una incongruenza (guarda bene che anche Naudin ha fornito delle FDO simili).
    L'andamento della corrente nel brevetto presenta dei picchi positivi (quindi maggior consumo d'energia) nel momento di switching, sincronizzati con delle extra-tensioni. Se invece andiamo a vedere tutte le FDO fornite sia da Bearden nel “MEG PAPER” sia da Naudin nel suo sito (come anche nel nostro caso), la FDO sulla corrente e' esattamente opposta.
    Avevo subito notato il fatto ma ho pensato che, molto probabilmente, quella FDO era stata invertita e quindi non ho dato troppo importanza al fatto.
    Se avete capito bene il principio di funzionamento del MEG, apparirà chiaro che solamente nel momento di switch creiamo un'extrapotenziale nelle bobine di controllo, questo però se abbiamo contemporaneamente una certa circolazione di corrente, altrimenti lo noteremo solamente nel momento di apertura del FET (vedi legge di Lenz). Ora, se noi forniamo un'onda quadra direttamente alla nostra bobina, la corrente iniziale sarà praticamente 0 e quindi l'extrapotenziale che potremo ottenere dall'effetto AB va a farsi benedire. La bobina infatti sfasa di 90 gradi in ritardo la corrente, mentre a noi interesserebbe avere un andamento esattamente opposto ovvero in fase. Ma allora come fare?

    Semplicissimo, adattiamo il circuito tramite dei condensatori inseriti ai capi di ogni singola bobina di controllo.
    Accordando il circuito, e quindi creando una risonanza, si rialimenta il tutto con i soliti segnali ad onda quadra: ecco finalmente apparire un'extratensione (possibile effetto A-B o semplice effetto Lenz) e un'extracorrente nei momenti di switch.

    Si forma un semplice circuito oscillante tra le due bobine di controllo mantenuto tale dai brevi ma intensi impulsi dell'onda quadra. L'andamento del flusso B all'interno del nucleo non sarà piu' impulsivo (pseudo sinusoidale e reso tale solo dalle capacita intrinseche delle bobine d'uscita) presentando forti perdite ma, perfettamente sinusoidale (buon rendimento anche a frequenze più elevate). Soprattutto si creerebbe un continuo regauging' del flusso (sempre che la teoria di Bearden si riveli giusta).

    Quello che abbiamo sempre sbagliato tutti e' stato di non aver mai adattato il segnale alle esigenze delle bobine lasciandoci infinocchiare da quello che diceva Naudin che si basava su un passo non ben spiegato di Bearden ma facilmente prevedibile e intuibile (come tutte le cose a posteriori…).

    In questo modo (dipende dallo sfasamento se è 0 o 90 gradi) possiamo creare un'onda EM che si palleggia tra le bobine e il nucleo (dove scorre il flusso magnetico). Inoltre, per mezzo delle bobine d'uscita, possiamo raccogliere, oltre alle variazioni del flusso magnetico da noi fornito, anche quelle delle 'onde scalari' cioe' l'extrapotenziale (e forse energia gratis) fornite dal campo A.
    Ho già provato a usare due condensatori da 33n (quelli che avevo...) sulle bobine d'ingresso e finalmente siamo arrivati ad un rendimento che ragginunge il 90-95 % sui 20 KHz (attenzione che nemmeno ora il magnente sta influenzando la misura).

    Fatto questo bisogna massimizzare anche l'effetto sul secondario. Un possibile metodo è, guarda caso, creare un carico resistivo variabile. Il momento di switch si posiziona proprio nei picchi massimi di tensione e corrente del carico. Se noi, solo in quei momenti, abbassiamo il valore del carico, incrementeremo la corrente ma soprattutto si dovrebbe massimizzare l'extra-potenziale dato dal 'regauging'.
    Il tutto deve essere studiato con opportuni carichi, condensatori e frequenze; inoltre bisogna testare che le bobine che abbiamo costruito, possano servire all’effetto AB oppure debbano essere rifatte (ho già in mente come fare ma si accettano ben volentieri dei suggerimenti).
    Per ultimo ma non meno importante, bisognerà inserire un magnete molto potente e fatto costruire su misura.

    AttenzioneUsando questo metodo non si può più utilizzare l'alimentatore a meno di non avere dei grossi condensatori: nello switch ci sono velocissime e forti correnti di scambio che fanno bloccare l'alimentatore (addirittura non riuscivo a salire sopra i 7V). Procuratevi quindi dei condensatori piuttosto potenti ma state attenti ai paurosi cali di tensione dovuti alle extracorrenti.

    Passiamo ora al controllore. Per renderlo più efficace si potrebbe pensare d'usare le FDO presenti nella figura 5 del brevetto. Il concetto e' semplice, sino ad ora abbiamo usato dei segnali ad onda quadra che nel momento di switch dovevano annullare prima il campo e poi invertirlo. Questo comporta uno spreco di potenza evitabile se tra un impulso e l'altro inseriamo una pausa. In questo modo il flusso magnetico si smorzerà automaticamente e si dovrà solamente invertirlo.
    Con questi accorgimenti non solo si diminuiscono drasticamente le potenze d'ingresso ma addirittura le FDO sono praticamente identiche a quelle del Brevetto di Bearden.

    Per ora è quanto, un altro passo è stato fatto e chiediamo a tutti di collaborare e portarci aiuto perché la riuscita del MEG dipende anche dalle vostre idee e suggerimenti, pensate ad un circuito, alle bobine o qualsiasi altro trucco per rendere il nostro trasformatore un MEG Overunity!!

    Ciao e buon lavoro a tutti!
    Essere realisti e fare l'impossibile

  • #2
    Proprio cosi',finalmente ci avviciniamo ad un buon rendimento.
    Volevo chiarire ancora una cosa.Non ho piu' provato ad utilizzare l'alimentatore per le bobine d'ingresso ma mi sono servito di alcune batterie.Con questo metodo ho notato che le potenze d'ingresso diminuiscono visibilmente pur ottenendo le medesime uscite(anzi piu' pulite rispetto a prima)
    La cosa merita ulteriori indagini.....
    Ciao

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    • #3
      Per Sandro-MEG,
      lieto di aver innescato una reazione che si sta dimostrando positiva. Io continuo la ricerca sullá possibilita' di 'visualizzare' se possibile, anche con metodi collaterali, l'effetto AB. Ho trovato nel web
      una tesi di dottorato da cui trarre informazioni. By,by.

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      • #4
        Sono entrato in contatto con il dott. Rimvydas Aleksiejunas (Lituano) che mi permette di utilizzare la
        sua tesi sull'effetto AB nei diversi aspetti.
        http://signalogram.tinklapis.lt
        Il nostro interesse si focalizzza sul JTFA. - Joint Time-Frequency Analysis. Ci risentiamo.By

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        • #5
          Bravo e grazie kingeagle!

          Il tuo aiuto ci è prezioso

          In questi giorni Sandro si è preso una piccola vacanza ma appena arriva si farà sentire.

          Grazie ancora e a presto.
          Roy
          Essere realisti e fare l'impossibile

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          • #6
            Ritornato!!!
            Ciao Kingeagle, effettivamente il libro di Bearden che mi hai passato mi ha fatto capire quei passi che mi erano ancora oscuri.Vedo inoltre che le spiegazioni sul principio di funzionamento messo da poco on-line,e' stato capito (almeno dai thread che ho letto su promiseland).Molto e' frutto anche del tuo aiuto.E' cosi' che bisogna portare avanti un progetto,collaborazione massima senza tenerci i 'segreti' o trucchi per nessuno.Se il MEG realmente funzionasse, non saremo stati noi a crearlo ma Bearden e quindi e' lui che si beccherebbe tutti i soldi....a noi solo la soddisfazione di averlo replicato(chiamala piccola)
            Provero'inoltre a leggere quei documenti sul link che ci hai passato,anzi dacci qualche ulteriore dritta.Grazie ancora.

            Ok nessuno ha provato ad usare le batterie e i condensatori per ottimizzare la resa del MEG?
            Io mi sono spinto avanti e mi sono fatto un circuitino che,lavorando sulle bobine d'uscita,puo variare il suo carico senza usare le fantomatiche resistenze 'condizionate' alla Naudin.Per ora i risultati sono scarsi e devo anzitutto rivedere i condensatori d'ingresso prima di adattare l'uscita.
            Il concetto e' semplice:trammite i soliti fet simulo un interuttore che si apre e si chiude solo nei momenti di switch pur facendo rimanere un carico fisso ai capi della bobina.Per mezzo di opportuni condensatori,prelevo l'extra-energia che si puo' ottenere in quei istanti per l'effetto AB.
            Uno dei grossi problemi che avro' sara' sicuramente la frequenza di lavoro che rimarra sui 20 KHz(circuito oscillante dato dalla bobina d'uscita con il relativo condensatore formatosi causa gli avvolgimenti) che non mi potra' dare dei grossi vantaggi di overunityt(Bearden lavora al triplo di frequenza).
            Poco male comunque,se riusciro' a vedere una differenza all'inserimento del magnete (e quindi un suo contributo),saro' ben contento di rifarmi le bobine d'uscita.(per ora non ho molta voglia di riavvolgere 450 spire....).Altro problema sara' la solita tensione di breakdown dei fet che non mi fara' varcare la soglia dei 600-1000 Volt(comunque se ci sono risultati si possono driblare alcuni problemi,l'importante per ora e' riuscire a far lavorare quel maledetto magnete...senza quello niente affetto AB e quindi niente Overunity)
            Ciao e fatevi sotto voi che avete un MEG da testare...

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            • #7
              Ciao a tutti,
              la lettura e la comprensione della tesi di Rimvydas si sta dimostrando molto laboriosa ( troppa matematica ).
              La parametrazione del nucleo e la scelta dell'esatta time-frequency sembrano, al momento, determinanti.
              Il numero di spire in ingresso deve essere minimo.by

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              • #8
                Ciao ragazzi,

                So di non potervi essere di nessun aiuto tecnicamente, ma vi chiedo di tenermi d'acconto per eventuali traduzioni di testi inglesi in italiano se questo vi può far guadagnare tempo prezioso. Purtroppo sarò disponibile solo fino alla metà di ottobre in quanto il lavoro mi porterà all'estero per circa 6-7 mesi (fino a metà maggio).

                Comunque Questo non mi impedirà di continuare la mia campagna di divulgazione.

                Ecco il mio indirizzo di posta elettronica dove inviare i testi da tradurre:
                doubleside@libero.it

                Ciao a tutti e buon lavoro!

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                • #9
                  Che bello sentire un po' di gente che cerca di portare avanti il progetto.
                  Grazie anche a te Doubleside e se servira Roy ti contatera' di sicuro.

                  Volevo linkarvi il forum di Vlad dove da un paio di giorni abbiamo aperto un thread che forse puo' aiutare qualcuno che ha ancora qualche dubbio sul suo funzionamento:
                  http://www.forumcommunity.net/index.php?ac...050aee25069cafd

                  Ciao e buona lettura

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                  • #10
                    A chi e' in grado di effettuare il test.
                    Avrei bisogno, quando sara' possibile, di una tabella in cui compaiano i dati ricavati da; deltat x deltaomega =1/2; ed il valore di I ottenuto sulla bobina di uscita. t=tempo di switching ed omega la frequenza usata. Il dott. Rimvydas indica in questa formula la migliore risoluzione ottenibile per bilanciare la fase fondamentale e la fase geometrica. ( fase di Barry dipendente dall'effetto AB), all'interno del nucleo del MEG. Se avete bisogno di maggiori informazioni scrivetemi al forum.By

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                    • #11
                      Praticamante Rimvydas conferma quanto detto e fatto da Bearden sul MEG.Il duty-cycle dell'onda quadra (rapporto della durata dell'impulso) deve essere' al 50% per avere il massimo rendimento dell'effetto AB.
                      Questo in teoria,in pratica si puo' leggermente variare il duty-cicle per sfruttare parzialmente lo 'smorzamento' del campo magnetico(Vedi post precedenti)una volta tolto l'impulso.
                      Grazie King,vedi se Rimvydas fornisce qualche formula per calcolarsi il guadagno sapendo il campo prodotto dal magnete e l'ingresso fornito.
                      Per quanto riguarda la tabella,finche non vedo che ottengo l'effetto AB e' inutile che ti dia qualche dato.Dei dati sperimentali sono disponibili nelle varie prove che abbiamo fatto per replicare il Meg di Naudin.
                      Grazie ancora e spero che ci possi aiutare come finora hai fatto.
                      Ciao a tutti

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                      • #12
                        Ho trovato una mail di Berden che spiega ancora una volta l'effetto AA.
                        http://www.cheniere.org/correspondence/081602.htm
                        Buona lettura

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